13 Marzo 2052 – Ore 02:44

13 Marzo 2052 - Ore 02:44

“Per comprendere le idee, le credenze che oggi germinano nelle folle, per fiorire domani, bisogna sapere come è stato preparato il terreno”

È passato già un anno da quando Lucio è diventato un normale cittadino grazie al microchip che ha dentro di sé e per il momento sta continuando a vivere nel palazzo del Gotha, mentre studia duramente tutti i giorni, tutto il giorno, fine settimana compresi. In questo momento Lucio si trova a letto e sta cercando di riposare il più possibile, dato che la mattina successiva deve sostenere un importante esame del suo corso universitario. Una figura incappucciata entra dalla porta della sua stanza, che anche Lucio ormai si è abituato a lasciare aperta, facendo attenzione a non emettere rumori che possano svegliarlo. Quella stessa persona inserisce alcune gocce di una non meglio identificata sostanza all’interno del bicchiere d’acqua, che Lucio tiene sul comodino di fianco al letto. Una volta realizzato questo gesto l’individuo incappucciato esce dalla camera, senza che nessuno si accorga di nulla.

La mattina successiva Jessica sta correndo tra i corridoi del palazzo del Gotha. A un certo punto spalanca la porta di un ufficio senza dare nessun preavviso e irrompe nella stanza, lasciando di stucco la persona che la occupa, ossia il Membro della medicina Corti, un uomo di 66 anni con i capelli bianchi e gli occhi marroni.

<<Membro della logica Mori! Le sembra questo il modo di entrare nel mio ufficio?>>

<<La prego mi segua, è un’emergenza! Lucio si sente male!>>

Pochi minuti dopo i due sono all’interno della stanza di Lucio, anche se il Membro della medicina Corti appare piuttosto seccato per questa faccenda. <<Membro della Logica Mori… sappia che non ho alcuna intenzione di nascondere il mio disappunto.>> Jessica lo guarda sconsolata, ma le lamentele di Corti non sono ancora finite. <<Mi ha fatto venire qui in fretta e furia quando mi ero appena messo a lavorare e per cosa? Una semplice indigestione. Capisco che il ragazzo non si senta bene e che necessiti di un controllo medico, ma le ricordo che io sono la massima istituzione d’Italia in questo campo, non sono mica il suo medico di famiglia!>>

<<Però lei era il più vicino che c’era e Lucio ha da svolgere un importante esame stamattina. Per questo ho pensato di chiedere il suo aiuto.>>

Il medico continua a mantenere il suo disappunto, ma accetta comunque di verificare le condizioni del ragazzo.

<<Eh va bene… guarda cosa diavolo mi tocca fare…>>

Corti si rivolge a Lucio, che è in bagno dolorante. <<Ehi ragazzino! Entro a controllare.>> Subito dopo il medico apre la porta e la chiude immediatamente, lasciando solo Jessica fuori ad ascoltare le urla di Lucio, che non si aspettava l’ingresso di una persona nel bel mezzo di una situazione simile. <<Ma chi è lei?! E cosa ci fa qui?!>>

<<Stai zitto e alzati un istante.>>

<<M-ma come… la prego esca da qui, non mi sento bene…>>

<<Taci moccioso. Spostati e fammi vedere.>>

<<A-Aiuto! La prego se ne vada!>>

Poco dopo il medico esce dal bagno e torna da Jessica che, preoccupata, è rimasta davanti alla porta in attesa.

<<Allora?>>

<<Come avevo già intuito dalla sua descrizione dei sintomi è semplicemente un banale caso di diarrea. Lo faccia riposare e gli dia un tè caldo, non penso ci sia nemmeno bisogno di medicine per una situazione simile.>>

<<Va bene.>> Risponde Jessica, sollevata per il responso del medico.

Corti è pronto ad andarsene dalla stanza, ma prima di farlo vuole nuovamente mettere in chiaro il suo punto di vista. <<Spero che non mi disturberà mai più per sciocchezze simili Membro della logica Mori.>>

<<Si fermi dottor Corti!>>

<<Membro della medicina Corti, prego.>>

<<Suvvia… non c’è bisogno di essere così formali.>> Dice Jessica, andando a recuperare il bicchiere vuoto presente sul comodino di fianco al letto di Lucio. <<Conosco il ragazzo e la sua dieta, so per certo che non ha mangiato nulla di strano. Quando stamattina mi ha chiamato in preda al dolore di stomaco ho subito pensato che ci fosse qualcosa di strano, anche perché è stata una cosa improvvisa. Mi ha detto di non avere avuto nemmeno il tempo di fare colazione.>>

<<Dove vuole arrivare?>>

<<Penso che sia stato avvelenato e credo che questo bicchiere sia l’oggetto incriminato. Lucio tutte le mattina appena sveglio beve un bicchiere d’acqua che si prepara la sera prima, è una sua vecchia abitudine.>>

<<Sta ipotizzando che qualcuno potrebbe essere entrato qui dentro e aver contaminato quel bicchiere quindi.>>

<<Sì, ne sono certa.>>

<<Capisco… allora sporga denuncia.>> Ancora una volta Corti sembra disinteressarsi della vicenda e volersene andare dalla stanza il prima possibile, ma Jessica lo ferma di nuovo. <<Non è così facile. Questa notte i satelliti sono stati sostituiti dai nostri uomini invitati nello spazio, sotto ordine del Membro dell’ingegneria Ruppi, non ricorda? Ci ha informato di questa attività nel Consiglio di due mesi fa.>>

<<Sì, è vero. È riuscito a mettere a punto dei modelli ancora più precisi e ha voluto sostituire quelli di vecchia generazione… il Membro dell’ingegneria Ruppi sta dimostrando di meritare a pieno la posizione che ricopre.>>

<<In pratica però c’è stato uno spazio di qualche ora in cui il segnale con il microchip di tutta la popolazione è stato interrotto. Chi si è introdotto nella stanza di Lucio era sicuramente al corrente di tutto ciò e ne ha approfittato.>>

<<Quindi significa che secondo lei il colpevole è uno dei Membri del Gotha?>>

<<Esatto… vedo che ha capito subito Membro della medicina Corti.>>

<<È sicuramente una brutta storia, ma confido che lei sia in grado di risolverla.>>

<<Forse sì, ma avrei bisogno della sua assistenza. Guardi qui… questo l’ho trovato in corridoio.>> Dice Jessica, mentre mostra un flacone al collega.

<<Riconosco questa boccetta, è un lassativo in gocce incolore e insapore con un effetto praticamente immediato. Lo so bene visto che fui una delle persone che prese parte al progetto della sua creaz…>> Corti si interrompe, come a rendersi conto di stare per commettere un errore. Jessica però lo guarda con un sorriso rassicurante.

<<Stava forse dicendo che lei è stato uno dei ricercatori che ha realizzato questo farmaco, vero? Non c’è bisogno che lo nasconda, in fondo è la pura e semplice verità.>>

<<Adesso penserà che io sia coinvolto in questa faccenda.>>

<<No, affatto. Anzi lei potrebbe pensare lo stesso di me, sono sempre io che trovo gli oggetti incriminati. Qualche mese fa la lettera, oggi il farmaco. Insomma, potrei anche essere io a realizzare questi attacchi a Lucio.>>

<<Una lettera?>>

<<Lasci perdere… l’unica cosa che deve sapere è che qualcuno sta minacciando Lucio e la logica dice che potrei anche essere io.>>

<<Non lo farebbe mai… so perfettamente che lei è la persona che tiene di più a quel moccioso, sia oggi, sia quando un moccioso non lo era.>> Jessica sorride per un momento, poi Corti continua. <<Invece io ho anche votato contro la sua salvezza alla riunione del Consiglio di un anno fa, potrei capire i suoi sospetti nei miei confronti.>>

<<Glielo ripeto di nuovo… so che non è stato lei, ma come mai ha deciso di seguire la proposta del Membro della fisica Davoli di condannare Lucio quella volta?>>

Corti accenna una risata. <<Perché noi Membri del Gotha abbiamo il compito di mantenere l’Italia al sicuro, di tenerla in ordine, sotto ogni suo aspetto. Un individuo già morto non può tornare a vivere in un periodo successivo, la vita umana segue un preciso processo di nascita, crescita e morte. Tutto ciò è immutabile e così deve restare… se c’è un errore lo si elimina, no?>>

<<Io credo che lei abbia solo paura della morte. Chi opera nel mondo della medicina come lei ha sempre quel timore reverenziale, forse perché la conosce meglio di chiunque altro. Proprio per questo capisco che un evento del genere possa averla sconvolta.>>

<<Parla del ritorno di Lucio dal passato?>>

<<Sì… un uomo morto nel 2050, che si palesa qualche mese dopo la propria morte nelle vesti di un ragazzino proveniente dal 2023. È logico pensare che chi studia gli esseri umani non riesca ad accettare un simile avvenimento.>>

<<È vero, fatico a comprenderlo e in qualche modo questo mi fa capire anche come la medicina, la materia alla quale ho dedicato la mia intera esistenza, non possa darci sempre delle risposte esaustive. A pensarci bene è una disciplina piuttosto basilare rispetto ad altre del Gotha, con essa non possiamo, né vogliamo, capire molto del mondo. Si tratta più che altro di una materia che ci porta egoisticamente a cercare modi per vivere più a lungo e più in salute, eppure spesso non riusciamo a raggiungere questi obiettivi. Lei sa che i genitori di Lucio sono morti poco tempo dopo la dipartita del loro unico figlio a causa di una lunga malattia? Sembra assurdo, ma entrambi avevano un cancro, dello stesso tipo tra l’altro. Al Lucio che conoscevamo promisi che li avrei salvati, in fondo era proprio sullo studio di quel male che stavo lavorando… eppure… eppure… non ce la feci. Ad oggi, nonostante si sia riuscito a fare qualche progresso, non ho trovato il modo di salvare le persone con quel tipo di malattia e me ne vergogno molto, forse non sono degno di ricoprire questa carica… rispetto agli altri Membri del Consiglio sono sempre rimasto un passo indietro.>>

<<Purtroppo possiamo creare artificialmente la pace, imponendo regole e punizioni per chi non le rispetta, ma non possiamo evitare che le persone si ammalino e soffrano. Magari in futuro, proprio grazie al lavoro di individui come lei, riusciremo ad abbattere anche questa parete. Per questo lui ha messo anche la medicina tra le 11 discipline del Gotha.>>

<<In ogni caso non posso far altro che pensare di averlo deluso, nonostante la promessa che gli feci non sono riuscito a evitare che i suoi genitori morissero.>>

Jessica cerca di rincuorarlo. <<Non si deve preoccupare Membro della medicina Corti, credo faccia tutto parte di un piano più alto che ci coinvolge tutti. Lucio ha sempre avuto grande stima di lei, fin dal giorno in cui lo salvò da quel brutto incidente che fece nella fabbrica abbandonata da giovane.>>

Corti, che fino ad ora aveva avuto un’espressione dura e cupa, si sente confortato dalle parole di Jessica e si lascia scappare un sorriso. <<Me lo ricordo quel giorno… io ero un medico alle prime armi e lui era un ragazzino messo davvero male, ma riuscii a salvarlo. L’unica conseguenza che ebbe fu quella grossa cicatrice che gli attraversava l’intero volto. A dire il vero sono ancora sorpreso che si fosse salvato dopo una simile caduta.>>

<<Capisce ora? Una persona come Lucio non potrebbe mai provare del risentimento nei suoi confronti. Senza di lei il Gotha non avrebbe mai potuto venire alla luce.>>

<<Grazie Membro della logica Mori, credo di aver capito. Seppur, come ho già detto, io con questa storia non centro nulla, le assicuro che da questo momento in poi sarò dalla sua parte, anzi da quella di quel moccios… volevo dire di Lucio.>>

Jessica è soddisfatta nel sentire queste parole. <<Lieta che abbia compreso.>>

<<Lo affido a lei… confido che il suo amore per lui ci aprirà le porte di un futuro ancora più luminoso.>>

Il viso di Jessica diventa paonazzo a causa di ciò che Corti ha appena affermato e perde momentaneamente il self-control che la distingue solitamente. <<A-amore?>>

<<Guardi che non sono un idiota, so che in passato provava dei sentimenti per Lucio… in realtà era evidente a tutti.>>

<<M-ma che dice? È forse stato avvelenato anche lei da un qualche farmaco che le fa dire sciocchezze?>>

Corti si mette a ridere, poi si avvicina di colpo a Jessica, ponendole la mano destra sul petto e facendo crescere ancora di più l’imbarazzo in lei, che proprio non si aspettava un simile gesto. <<C-che diavolo le prende ora?>>

Corti fa segno a Jessica di fare silenzio con l’indice della mano sinistra e solo dopo alcuni secondi di totale quiete riprende a parlare. <<Lo sente?>>

<<C-cosa?>>

<<Il suo cuore batte all’impazzata, sembra che stia per esplodere.>>

<<Solo perché sta facendo questa strana cosa!>>

Corti, ridacchiando, toglie la mano dal petto di Jessica. <<Sarà… ma io credo che le accada tutte le volte che si parla di lei e Lucio insieme. Possiamo mentire con le nostre parole, ma non con il nostro corpo, questo dice sempre la verità.>> A questo punto il Membro della medicina Corti si allontana, lasciando senza parole Jessica, che a sua volta si mette la mano sul petto per sentire l’incessante battito del proprio cuore. <<La saluto Membro della logica Mori. Per quanto riguarda Lucio, come ho detto, basterà un giorno di riposo e un tè caldo per farlo tornare in perfetta forma.>>

Appena Corti lascia la stanza, Jessica toglie la mano dal proprio petto e la guarda sorridendo. <<Odio quel uomo…>>

Intanto Lucio esce dal bagno in uno stato di evidente difficoltà. <<Ehi Jessica, chi diavolo era quel maniaco?>>

<<Il Membro della medicina Corti. Dai ora vieni a sdraiarti un po’, intanto io ti preparo un tè.>>

<<Va bene, grazie.>>

Lucio prende posto a letto. <<Cosa credi che sia stato a ridurmi così?>>

<<Temo che qualcuno sia entrato qui stanotte e abbia contaminato il tuo bicchiere. Considerando anche quella lettera di minacce che hai ricevuto qualche mese fa, sarebbe meglio che tu ricominciassi a chiudere la porta della tua stanza. Io intanto farò il possibile per trovare e punire il colpevole.>>

<<Capisco, ma oggi ho anche un esame.>> Risponde Lucio, cercando di alzarsi dal letto.

<<Non ci provare nemmeno. Guardati… sei uno straccio.>>

<<Non posso perdere tempo, devo riuscire a finire il prima possibile, così mi dirai tutto e magari capirò perché sono finito qui e dove sono i miei amici.>> Ribatte Lucio, facendo trasparire la sua totale determinazione a raggiungere il proprio obiettivo.

Jessica si siede sul letto e rimbocca le coperte a Lucio. <<Non ti preoccupare, parlerò con i professori. Il tuo è un corso personalizzato per farti fare tutti gli esami che riesci nel minor tempo possibile, non ci sarà nessun problema a posticiparlo di qualche giorno. Inoltre hai già svolto il programma di quasi 3 anni in uno solo e so che nel tempo libero addirittura approfondisci il tema dei viaggi nel tempo… probabilmente questa non è la situazione migliore, ma un giorno di riposo ti serviva proprio.>>

Le parole di Jessica riescono a rasserenare l’inquieto animo di Lucio, il quale, ormai rassicurato da fatto che avrà comunque modo di svolgere l’esame universitario senza perdere troppo tempo, accetta finalmente la condizione in cui si trova. <<Va bene… allora oggi mi prenderò un giorno di vacanza.>>

<<Perfetto Lucio. Sogni d’oro.>>

Jessica gli dà un bacio sulla fronte, che mette in leggero imbarazzo Lucio e subito dopo lascia la stanza.

GOTHA – Un viaggio nel tempo tra il 2023 e il 2051

GOTHA – Un viaggio nel tempo tra il 2023 e il 2051

Stato: Completato Tipo: Autore: Rilascio: 2022
Il diciassettenne Lucio viene misteriosamente trasportato nell'anno 2051, dove è costretto a confrontarsi con un nuovo tipo di governo oligarchico e l'organizzazione che si oppone ad esso.
error: Il contenuto è protetto!

Opzioni

non funziona con la modalità scura
Ripristina