Airontes – Anno 652 – 1 Settembre – Ore 8:45 – Kevin’s POV
Mi trovavo davanti alla guildhouse, provando a trovare il coraggio di entrare, aspettando alcuni minuti mentre passarono varie persone dietro le mie spalle con parecchia tranquillità. Tenevo un volto leggermente teso e preoccupato, pensando a quanto sarebbe stato duro vivere senza l’aiuto dei miei genitori.
“Ormai ho deciso…la strada da dover intraprendere. Forza…entriamo!” Presi un bel respiro ed esclamai ciò, diventando pronto per entrare nella guildhouse e facendolo subito dopo.
Appena entrai, analizzai la zona girando continuamente il mio viso: il pavimento era in legno con vari tavoli e sedie sparse, dove ci si poteva sedere e parlare di attività di gilda, oppure diveniva un luogo di incontro per reclutare nuovi membri. Era davvero il posto più adatto se si voleva fare amicizia: difatti c’erano alcuni avventurieri seduti che stavano parlando e bevendo felicemente, ed infine il banco che serviva a registrare la tessera d’avventuriero. Notai che c’era una ragazza in quella zona, quindi decisi di avvicinarmi a lei.
“Salve! Per cosa la posso aiutare?” Mi chiese la ragazza in modo formale sorridendo, iniziando a guardarmi intensamente. Era molto snella ed alta 1,65 m, aveva lunghi capelli biondi legati con un codino e occhi arancioni, le dimensioni del seno erano modeste e vestiva di un abito viola, insieme ad una gonna che teneva il medesimo colore.
“Ehm…ecco…sono nuovo…e vorrei registrarmi per la tessera d’avventuriero!” Esclamai rimanendo abbastanza agitato, mettendomi a balbettare e alzando la voce, il mio viso era quasi imbarazzato.
“Capito. Innanzitutto mi servono le sue informazioni…poi dovrà mettere la mano su questa macchina.” Mi spiegò la ragazza in modo serio e gentile, porgendo la sua mano verso l’oggetto indicato.
“Cosa sarebbe questo attrezzo?” Chiesi, iniziando a guardarlo in modo strano e intenso.
“Questo serve per verificare il suo potenziale interiore: in parole povere, dopo che avrà messo la mano qui sopra, la tessera sarà completa e appariranno le sue statistiche, insieme anche al livello e alle abilità che potrà ottenere.” L’addetta al banco continuò a spiegare con tono e volto tranquillo.
“Ah, ho capito! È davvero figo!” Iniziai ad esaltarmi e a sorridere, stringendo il mio pugno destro in modo convinto.
Quel marchingegno era una specie di schermo magico quadrato, bastava semplicemente metterci la mano sopra per poterlo attivare, ti registrava tutto quello che avresti potuto apprendere nella tua avventura. La tessera d’avventuriero riusciva a riconoscere le potenzialità e a sapere tutto di noi: gli sforzi attuati, i lavori e tutte le missioni che si sarebbero completate; in pratica era come se fosse una parte del nostro cervello. Nel mentre gli diedi anche tutte le mie informazioni, in modo tale che nella tessera non sarebbe potuto mancare nulla.
“Perfetto…e ora come ultima cosa da fare…metta la mano qui.” Mi propose la ragazza, rimanendo con un tono serio e concentrato.
Misi la mano sinistra sopra l’attrezzo, tenendo il palmo aperto; aspettando alcuni secondi, la tessera iniziò ad illuminarsi di un colore dorato.
“Woo…incredibile! Sembra emanare un grande potere!” Esclamai, rimanendo stupito e fissando la tessera.
Appena finì di illuminarsi, nella parte inferiore sotto la mia immagine e le mie informazioni personali, apparvero 14 sfere oscurate, leggermente più sotto, una stella di colore giallo con dentro il mio livello ed infine, affianco ad essa, una fila di dieci stelle con la decima più grande.
“Perfetto, ora lascia che le spieghi come funziona: innanzitutto quelle 14 sfere oscurate sono le abilità che sbloccherà ogni volta che salirà di livello, ci sono sia abilità comuni, che possono apprendere più persone, ed altre uniche che potrà possedere solo lei. Andando più in basso c’è una stella grande con dentro il numero: ecco, quello è il suo livello attuale; poi affiancate ad essa ha una fila di dieci stelle con la decima più grande…prendile come delle ‘tappe’, vari obbiettivi per poi salire di livello, facendo missioni comuni, andando a caccia e tanto altro. Piano piano si illumineranno tutte quante, ma con la decima che servirebbe per salire di livello…dovrai fare una prova ardua che ti permetterà di superare i tuoi limiti; può essere di qualsiasi tipo…alla fine la tessera registrerà tutti gli sforzi che lei farà, quindi scelga bene oppure si affidi al caso…ed infine…dietro la tessera ci sono le sue statistiche.” La ragazza mi spiegò tutto quanto in un batter d’occhio, usando un tono molto istruttivo e genuino; riuscii a capire tutto quanto.
A quanto pare in questo mondo per diventare forti, bisognava impegnarsi per salire di livello e avere una grande forza di volontà; sicuramente anche delle armi molto potenti da possedere potevano essere d’aiuto. Dopo aver compreso appieno la spiegazione, girai la tessera per vedere le mie statistiche:
Forza: C
Agilità: B+
Magia: D
Difesa: D
Resistenza: C
“Va bene…quindi queste sarebbero le mie statistiche?” Domandai in modo concentrato e serio, fissando la tessera intensamente.
“Esattamente, salendo di livello…anche esse aumenteranno.” Mi rispose la ragazza subito dopo.
“Come ultima cosa, lei è al corrente di come è costituito questo mondo e dai pericoli che ne incombono?” La ragazza rimase perplessa ma divenne anche più seria.
“Beeeh…più o meno, non è che sappia proprio tutto, ahah…” Rimasi imbarazzato e iniziai a grattarmi il capo con la mano destra.
“Allora lascia che le spieghi le cose più importanti, fin dagli antichi principi.” La ragazza schiarì la voce e iniziò a raccontare:
“Il nostro mondo…fin dall’antichità fu creato dalla nostra divinità, la dea Light, è anche il nome che contiene il nostro impero infatti…ovvero della luce, quello in cui viviamo insomma. La storia narra che il nostro mondo venne creato centinaia di anni fa, con il potere della somma dea Light che possiede il potere della vita e della creazione. Dopo la costruzione di essa, gli esseri umani iniziarono ad aumentare sempre di più sul pianeta, ma non sapevano come ben distinguersi fra di loro, quindi ci furono anche parecchie guerre e non solo; difatti l’impero delle ombre si scoprì dopo qualche centinaio di anni, visto che non collaborarono mai in passato. Ad un certo punto ci fu un essere umano che si ribellò addirittura alla sua stessa razza, riuscendo a controllare un impero oltre le montagne dove il sole non arrivò mai, ovvero quello delle ombre. In quella zona esiste una popolazione diversa dalla nostra, non composta solo da persone ma anche dai mostri…la situazione più assurda…? E’ che riescono a coesistere tra di loro, sicuramente è l’odio reciproco che può consentire tutto ciò.” Mi venne spiegato tutto quanto per filo e per segno, l’addetta rimase sempre con uno sguardo serio e sicuro di sé.
“(Davvero sarebbe possibile convivere con dei mostri nello stesso impero? Non erano solamente esseri assetati di sangue verso noi umani?)” Pensai, mentre rimasi stupito del racconto che avevo ascoltato.
“So benissimo che può essere strano, ma è la verità, riescono ad andare d’accordo grazie all’odio reciproco verso noi umani, soprattutto l’imperatore di quel regno…il suo nome è Avish…e si auto-proclama Dio dell’oscurità.” Inaspettatamente mi rivelò anche l’identità dell’imperatore oscuro: il suo nome era talmente cupo che solamente a sentirlo, mi fece sentire un brivido lungo la schiena, facendomi sgranare gli occhi.
“Aspetta, ma come fa ad essere ancora vivo dopo tutti questi anni se non è nemmeno una divinità? Hai detto che in realtà è un essere umano, no?” La interruppi facendo questa domanda, ritornando serio e pensieroso.
“Si dice che in qualche strano modo sia riuscito ad ottenere la vita eterna, molte teorie pensano che sia stata un’abilità…a potergli donare tale potere…salendo appunto di livello.” Cercò di dissipare i miei dubbi con una risposta non del tutto sicura, dopotutto erano solamente delle voci.
“Un’abilità che può donare la vita eterna…mi sembra impossibile da credere.” Non riuscivo a credere in qualcosa di così assurdo, usando un tono stupefatto.
“Nessun essere umano oserebbe sfidarlo, si pensa che lui sia ad un passo per arrivare al livello massimo…ovvero il 15…attualmente dovrebbe essere al 14; nemmeno il nostro imperatore Tibelius IV vorrebbe ingaggiargli in battaglia…visto che è solamente un livello 10. Senza contare che Avish ha il suo più fedele servitore, non ci sono voci sicure ovviamente, ma si pensa che sia al livello 12; anche per questo qualche volta i mostri ci invadono senza un motivo, pensano che siamo dei deboli…carne da macello su cui sfogarsi tranquillamente.” La ragazza divenne molto seria a dire queste dure parole, accigliando leggermente le sopracciglia.
“Non è possibile…quindi dovremmo stare qui a non fare niente? Aspettando che siano loro a ucciderci?!” Iniziai ad alzare la voce sbattendo il pugno destro sul banco, facendomi sentire da alcuni dentro la guildhouse, si girarono e mi guardarono straniti.
“Mi sono promesso che sarei diventato un eroe! Sconfiggerò io l’imperatore delle ombre…e se poi sarà davvero possibile convivere con loro…faremo un trattato di pace con questi esseri, suona abbastanza folle…ma ci dobbiamo provare!” Esclamai mentre tornavo serio e determinato, iniziando ad usare un tono più convinto.
“Attualmente sarebbe una pazzia…se vuole davvero fare una cosa del genere…deve addirittura essere più forte del nostro imperatore…ovvero Tibelius IV.” Rispose la ragazza tornando seria, spiegando innanzitutto il primo colosso da sorpassare per poter raggiungere Avish.
“Comunque ora le spiego le ultime cose, poi potrà partire. Come sa…all’intermezzo dei due imperi c’è una montagna: è una zona cavernosa immensa e sovrastante che pullula di zone buie, però alcune di esse sono anche luminose, ci si potrebbe mettere più tempo ad esplorare quel luogo, rispetto alla nostra nazione per quanto grande. In quel posto giacciono dei mostri che sono diversi da quelli dell’Impero delle ombre; la attaccano solamente se li prende di mira. Solitamente gli avventurieri per salire di livello usano questo metodo, ovvero uccidendo gli esseri del dungeon; peccato che non si sappia molto su di loro: potrebbero essere mostri con una mentalità? O che abbiano addirittura una normale vita come la nostra per la sopravvivenza? Attualmente non si sa, è un luogo pieno di misteri. Però bisogna stare attenti, perché c’è anche il rischio di incontrare qualcuno dell’impero delle ombre…o peggio ancora, se non si sta abbastanza attenti…si potrebbe non fare più ritorno incontrando la morte: difatti per gli avventurieri di basso livello consigliamo di andare a caccia nella foresta. Infine la informo che ci troviamo nella nazione di Allibis: non è molto grande come luogo, ma le potrà donare parecchie emozioni visitando alcune delle zone più belle. Spero che nella sua avventura possa vivere dei bei momenti…in questo mondo ancora per lei sconosciuto. Ora che le ho detto tutto, le auguro una buona avventura piene di soddisfazioni…e che la dea Light sia con te.” Concluse la ragazza sorridendo e facendo un inchino veloce.
“Grazie mille. Ora che lei mi ha spiegato tutto, posso andare!” Dicendo ciò in modo carico e determinato, uscii dalla guildhouse ed iniziai a pensare su dove allenarmi.
“Mmmhhh…visto che il dungeon si trova abbastanza lontano da qui…l’unica cosa che potrei fare…sarebbe allenarmi nella foresta! Non vedo l’ora di sguainare la spada!” Rimasi tutto carico ed esaltato, iniziando ad incamminarmi verso la prateria mettendomi a correre. Anche se il mio paese era quello più lontano dal dungeon, si notava ad una distanza di tantissimi chilometri in lontananza nel cielo, quella possente montagna che sovrastava i cieli.
“Ooh…? Chi è quel ragazzo? Sarà un nuovo avventuriero probabilmente…avrà mai del potenziale? Ho bisogno di creare una gilda ma non ho trovato ancora nessuno…chissà se lui potrebbe riuscire a…mhh! E’ solo un novellino! Non bisogna pensarci per ora…seguiamolo.” Ancora in quel momento non lo sapevo, ma una persona decise di seguirmi senza farsi notare.
“Ed eccomi nella foresta…accidenti…ancora non saprei ambientarmi…ma la prima cosa che dovrei fare…penso sia cacciare…spero. Mmhh…non sono un cacciatore, così su due piedi cosa potrei fare?” Mi chiesi molto perplesso, mettendo la mia mano destra sul mento. Avevo deciso di esplorare la foresta dell’uscita nord di Airontes, in questo modo ero di strada per il prossimo paese; andai in quella est, anche se ad ovest c’è n’era un’altra simile.
Nella foresta c’era un gran caldo con il sole che trapassava persino gli alberi, insieme a tantissime foglie che sembravano di un verde luminosissimo, teneva un percorso unito da terra ma anche erba; il clima non era affatto male, ma ad un certo punto se si voleva riposare, l’unico modo per rimanere all’ombra era appoggiarsi su un tronco o sedersi. Improvvisamente vidi un cinghiale che non aveva dimensioni esagerate: stava a quattro zampe ed era alto circa una cinquantina di centimetri ed aveva la pelliccia completamente marrone, insieme a due zanne affilate affianco alla bocca.
“Mmhh…potrei affrontarti…forza…vieni qui, fatti avanti!” Non esitai e presi la mia spada dal fodero, provando a ingaggiarlo in modo precipitoso; ma il cinghiale inizialmente mi ignorò, quindi decisi di andargli incontro.
“Prendi questo!” In modo convinto, feci un fendente verticale ma abbastanza scoordinato, riuscendo a colpire la parte centrale del corpo del cinghiale, facendolo infuriare improvvisamente. Fece un verso pieno di rabbia, correndomi incontro per abbattermi, ma feci un salto laterale riuscendo a schivare.
“Sei troppo lento!” Il cinghiale si fermò appena realizzò di non avermi colpito, visto che non sapeva dove fossi gli tirai un fendente orizzontale alle spalle, mandandolo a terra e perdendo una lieve quantità di sangue; infine lo uccisi subito dopo con altri tre fendenti casuali. Anche se ero debole non era stato tanto complicato.
“Beh dai, è stato facile, sarà stato il fatto che tengo molta agilità fin dall’inizio.” Rimisi la spada nel fodero, rimanendo fiero di quello che avevo appena fatto. Per curiosità decisi di controllare la tessera, ma notai che era totalmente uguale a quando era stata creata.
“Ah, cavoli, era ovvio che non sarebbe bastato uno scontro così facile per darmi almeno una stella…” Dissi tra me e me, rimuginando e rimettendo la tessera in tasca.
“Visto che non è così facile…andiamo ancora a caccia!” Iniziando a correre rimanendo determinato, continuai a cacciare per tutto il tempo fino al tardo pomeriggio: contro cinghiali, conigli e tanti altri animaletti piccoli. Infine di fronte a me, comparve un orso che sembrava abbastanza pericoloso, aveva la pelliccia tutta marrone e dei denti molto aguzzi, era alto circa tre o quattro metri con degli artigli parecchio affilati nelle sue zampe. Mi fissò come se fossi il suo cibo.
Interno del bosco est di Airontes – Anno 652 – 1 Settembre – Ore 19:50
“Oh sì, questo sarà bello tosto!” Esclamai esaltato mentre vidi l’orso di fronte a me, avendo anche un sorriso a trentadue denti. Mi misi in posa di combattimento con la spada, rimanendo concentrato e non temendo il pericolo. Nel mentre il sole aveva quasi completato il suo tramonto; l’atmosfera era completamente arancione intorno alla foresta e mi trovavo in una zona circolare abbastanza ampia: erano circa una decina di metri che permettevano di affrontare l’orso comodamente.
“Non male…ha molto da imparare e non è troppo coordinato, però è già molto veloce, questo è un bene.” Contemplò concentrata la persona misteriosa che mi spiava da dietro un albero, in quel momento non ne avevo ancora la sensazione che mi stesse seguendo.
L’orso mi corse incontro urlando, cercando di azzannarmi il petto con il suo arto destro, ma schivai subito con un salto all’indietro, rimanendo preparato.
“Penso che oggi sarai tu il mio pezzo grosso, bell’orso.” Andai verso l’orso con la spada e gli tirai un fendente pesante diretto, ma lui mise il suo enorme braccio destro come difesa, la lama non riuscì a penetrargli la carne dell’arto.
“…!” Rimanendo stupito indietreggiai.
“Ggggraaaahhh!” L’orso si mise a ruggire ad alto volume, alzando il suo volto per poi mettersi a quattro zampe, sicuramente voleva venirmi incontro a grande velocità.
“Oh, cavoli…devo stare molto attento qui, se mi prende è di certo finita…vediamo bene quando partirà…” Il mio sguardo divenne molto concentrato per alcuni secondi, cercando di capire quando mi sarebbe venuto incontro. Subito dopo mi corse incontro a grande velocità, ruggendo come non mai.
“ORA!” Feci un salto con il quale riuscii a salirgli sopra, infilzandolo subito dopo sulla schiena e facendogli uscire grandi quantità di sangue. Il nemico si mise ad urlare di dolore, muovendosi continuamente a destra e sinistra, provando a togliermi dalla sua schiena.
“Perfetto…è andata come volevo…forza…vai giù!” Provai a rimanere più tempo possibile sulla sua schiena. Ma dopo alcuni secondi riuscì a scrollarmi di dosso e mi fece fare un bel volo, rotolando e rimettendomi coordinato in ginocchio, iniziando ad avere della leggera polvere addosso.
“Gghh, accidenti…dov’è la mia spada?” Domandandomi ciò in modo preoccupato, girai velocemente il mio sguardo in varie parti, notando che si trovava dietro di lui.
“Devo provare a raggirarlo.” L’orso mi corse incontro, provando ad azzannarmi la parte centrale del corpo, mi rialzai e schivai con delle mosse laterali, ad un certo punto feci anche una capriola.
“Gggrrrr.” L’orso continuando a vedere le mie schivate, si infuriò ancora di più.
“Non c’è niente da fare; ormai non ha più intenzione di mollarmi.” Con tutte le schivate necessarie, mi riavvicinai verso la spada senza che se ne accorgesse, riprendendola subito dopo. Mi trovavo nella parte alta della zona circolare e lui al centro, tutti gli alberi si trovavano abbastanza distanti da noi.
“Forza…vienimi incontro…” Con la mano destra mi misi in posizione per colpire con un fendente caricato, mentre con la sinistra preparai una magia dorata; stavo sudando in un modo assurdo, ero concentrato più che mai. Infine l’orso fece uno scatto precipitoso e mi venne addosso senza pensarci, approfittai del momento e reagii.
“Blinding Glow!” Una intensa luce si illuminò sulla mano sinistra e fece perdere la vista all’orso; subito dopo feci un salto e gli tirai un fendente sul collo, penetrando la carne e mozzandogli completamente la testa. Una grossa quantità di sangue si cosparse in giro, mentre il suo corpo cadde a terra.
“Uff…uff…c’è l’ho fatta! Cavoli, è stata dura. Vediamo la mia tessera.” Riprendendo fiato, ripresi la tessera nella mia tasca, vedendo che 4 stelle su 10 si illuminarono.
“A quanto pare stare qui fino alla sera è servito a qualcosa, dai forza, altre 6 e sarò al livello 2!” Contemplando tutto ciò, il cielo iniziò ad oscurarsi e divenne blu scuro, visto che il sole era tramontato completamente. Improvvisamente sentii dei passi e mi girai verso un albero, notando che una ragazza mi stava osservando.
“Complimenti, sei stato davvero bravo, pensavo che per un attimo ti avrei dovuto aiutare, invece hai avuto una grinta incredibile.” Mi disse la misteriosa ragazza sorridendo.
Era una ragazza bellissima con lunghi capelli castani e occhi azzurri, insieme ad un fisico molto snello con dimensioni del seno sulla quarta; alta circa 1,65 m e con un vestito molto nobile. L’abito era bianco ma con varie strisce dorate che percorrevano tutto l’abito, insieme ad una gonna del medesimo colore e con degli stivaletti di colore grigio.
“Perdona la mia domanda…ma tu…chi saresti?” Domandai rimanendo leggermente stranito e perplesso, ammirando però il suo aspetto a dir poco piacevole e splendido. Sembrava anche una ragazza molto gentile e particolare: la cosa più incredibile era il suo vestiario a dir poco avanzato. Sicuramente poteva essere un’avventuriera fortissima, non sapevo esattamente cosa aspettarmi in quel momento.
Fine Capitolo 1