FERELDEN, una nazione facente parte del continente di Orten. Una nazione concentrata sulla potenza militare e sulla guerra con un credo secondo il quale il più forte domina il più debole. È qui che io, Lucas Roise, sono nato.
Faccio parte del Cavalierato dei Roise, uno dei più deboli e più poveri in tutto il paese. Situato a sud-est della catena montuosa di Kant, ha uno sbocco sul mare che però non può essere sfruttato appieno a causa del ghiaccio che blocca sia le navi mercantili che quelle militari. Per questo siamo così poveri e non riusciamo neanche a sviluppare il nostro territorio.
Nel nostro continente esistono diversi tipi di affinità, quella magica, quella spirituale e quella con la spada. Ogni individuo può avere affinità con tutte e tre, però ci sono differenze che vanno dalla razza alla compatibilità. Però ci sono alcuni individui, come me, che hanno 1% di probabilità di sbloccare un abilità innata.
Mio padre è morto un mese fa, in una campagna di sterminio dei mostri, mentre mia madre alla nascita, molti piangerebbero oppure sarebbero tristi per eventi simili, invece io a causa della mia abilità sono diventato già apatico all’età di 5 anni. Da quando è morto mio padre sono rimasto in silenzio a pensare, ora però, ho compresso che è arrivata l’ora di portare avanti il suo sogno, lo devo a lui ma soprattutto alla mia sorellina di 8 anni che devo proteggere ad ogni costo.
“Sael!” – esclama Lucas con un tono duro.
Un uomo sulla trentina entra nella stanza e si inginocchia in modo cavalleresco.
“Si, mio Signore…” – dice abbassando lo sguardo.
“Voglio il resoconto degli ultimi tre anni nella mia stanza entro un’ora, compressi i conti militare. Vorrei anche sapere il numero dei soldati che ci è rimasto e il loro umore, non mi importa di ciò che dicono basta che sia veritiero.” – dice mentre si dirige con le mani dietro la schiena verso la finestra – “Sael…” – si gira per guardarlo – “Alza lo sguardo, sono anni che servivi mio padre e voglio che tu faccia lo stesso con me, ho deciso di cambiare e far si che il Cavalierato dei Roise non solo diventi uno dei Ducati più importanti, ma lo farò diventare anche uno dei più temuti.”
Sael alza lo sguardo e viene inondato da un aura spetrale che non aveva mai sentito prima in tutti i suoi anni di servigio verso Roman, il padre di Lucas.
“Sarei felice di servirla, mio Signore. Vostro padre oltre che mio Signore era anche come un fratello per me, e prima che egli muoia in battaglia li promisi di servirvi come ho fatto con lui. Quindi sarei felice se mi permetteste di rinnovare i miei voti verso la casata dei Roise e soprattutto verso di voi e la vostra futura famiglia.”
“E così sia.” – dice soddisfatto mentre prende la spada di Sael – “Io, Lucas Roise ti accetto come mio cavaliere nonché braccio destro.”
Finita la discussione Sael esce dalla stanza mentre Lucas si dirige verso il suo ufficio dove gli vengono portati tutti i dati che aveva richiesto.
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“Sapevo già da mio padre che fossimo incasinati ma non pensavo fino a questo punto” – sbuffa mentre sposta dei fogli e prende un libro mastro – “Questo è il libro di tutti i costi e di tutte le spese per mantenere il nostro territorio…” – sfoglia alcune pagine leggendole velocemente poi di sofferma su una di esse – “Carla, potresti chiamarmi Sebastian per piacere?”
“Subito Signorino.”
Carla esce dalla stanza e dopo pochi minuti entra Sebastian, un vecchio maggiordomo che serve la famiglia Roise da due generazioni.
Sebastian fa un leggero inchino poi guarda Lucas – “Eccomi Signorino, mi ha richiesto?”
“Si…” – gira una pagina del libro – “Sto leggendo di alcune spese senza senso, per esempio stiamo spendendo 10 monete d’oro a favore di un certo William Foregneit, ne sai qualcosa?”
“Si Signorino. Suo padre ha un debito di mille ori nei confronti del Conte William, quindi come da accordi restituiamo ogni mese dieci ori a su favore.”
“Ah… capisco, deve essere successo durante la carenza di cibo di tre anni fa. Di questo passo però ci impiegheremo troppo per risarcirli, senza parlare che con la morte di mio padre potrebbero addirittura approfittarne per invaderci…”
Chieste tutte le informazioni che non quadravano a Sebastian, Lucas si mette subito a regolare i conti cercando di risolvere per lo meno i problemi burocratici insieme a Sebastian.
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Nel frattempo durante la cena della casata dei Foregneit…
“Padre, hai sentito che Arthur Roise è morto? Pare che adesso il capo famiglia sia il suo primogenito Lucas. Ahahaha poverino, non vorrei essere nei suoi panni.” – ridacchia.
“Edward!” – dice con voce autorevole il padre – “Mantieni un certo contegno, stiamo cenando.”
Edward smette di ridere e si irrigidisce – “Scusi padre, non succederà piu…”
“Comunque sia, so che Arthur Roise è morto difatti stavo pensando il da farsi. Nel nostro Regno il più forte domina il più debole, adesso che lui non c’è più possiamo anche provare a conquistare quel territorio desolato.” – dice facendo un leggero ghigno.
“Quindi ha intenzione di entrare in guerra contro i Roise padre?”
“Certo figliolo, quel buono a nulla del figlio non sarebbe comunque in grado di mantenere quel povero e desolato cavalierato.” – mangia un boccone.
“Capisco padre.” – sorride – “Chi manderai a conquistare quel cavalierato?”
“Non è ovvio?” – lo guarda con sguardo freddo – “Tu! Oppure credi di non esserne capace?”
“N-no padre, ovvio che lo sono! – esclama vigorosamente – “Ti mostrerò di cosa sono capace!”
“Bravo, così mi piaci!” – si alza da tavola – “Prendi mille soldati e uccidili tutti, compreso quel inutile figlio di Arthur e mostra a tutti la potenza del casato dei Foregneit.”
“Agli ordini!” – Edward si alza ma viene fermato dal padre.
“Aspetta, ad accompagnarti ci sarà anche il primo comandante delle guardie. Ti consiglierà nel caso non riuscissi a capire qualcosa.”
“Si padre.”
Edward si avvia subito ad organizzare le sue truppe e il necessario per partire. Dopo tutto il casato dei Foregneit dista 3 giorni di cammino rispetto alla residenza dei Roise.
