In origine, il mondo è sempre esistito. Dio è sempre esistito. Non sappiamo cosa li precede o chi li ha creati, conosciamo solo ciò che accadde dopo. Il nome che Dio diede a questo pianeta fu “Eudora”. Un pianeta completamente ricoperto di terra, senza forme di vita, ma contenente una grossa percentuale di acqua nel sottosuolo. Al centro vi era il nucleo. Dopo 400 anni la creazione di Eudora, Dio decise di creare la vita. Così mise un seme nel nucleo del pianeta, che grazie al calore e alla stretta vicinanza con l’acqua, germogliò in poco tempo, e velocemente crebbe a dismisura fino a diventare quella che conosciamo come “la quercia millenaria”: l’Yggdrasill.
Le sue radici crebbero con forza nel sottosuolo provocando dapprima piccole spaccature che successivamente si tramutarono in grossi crateri che divisero la terra di Eudora, un tempo unita, in diversi continenti, isole ed arcipelaghi, con la violenta fuoriuscita dell’acqua dal sottosuolo. Qui vi furono i primi grossi tsunami. Le radici, senza terreno su cui stare, affossarono fino al nucleo del pianeta, nascondendosi sotto i mari. A contatto con l’Yggdrasill, l’acqua divenne fonte di vita e di potere spirituale. Giunse in superficie, fece nascere il primo stadio di natura dappertutto e idratò l’Yggdrasill abbastanza da far nascere sette frutti.
Due di loro, i più lontani dall’acqua, nacquero sui rami più alti dell’albero, da essi uscirono fuori le prime forme di vita: il capostipite dei demoni e il capostipite dei vampiri.
Tre frutti nacquero ai piedi di Yggdrasill, venendo bagnati spesso dall’acqua, e dai quali ottennero la vita i primi capostipiti degli umani, dei semi-umani e degli elfi.
Gli ultimi due frutti nacquero invece sottoterra. Vicinissimi al nucleo, vagarono durante tutta la loro crescita nelle acque di Eudora, per poi venire finalmente a galla come i capostipiti degli angeli e dei giganti.
I sette capostipiti erano finalmente nati. Non esistevano i generi. Le sacre acque di Eudora donarono loro la conoscenza e il benessere, permettendo loro di crescere in fretta e con conoscenze basilari sulla vita. Le sette creature sapevano parlare, sapevano di dover mangiare e sapevano di essere nati per grazia divina. Attorno a loro la natura che li aveva preceduti aveva già dato alla luce i loro primi frutti. Furono questi a sfamare i sette capostipiti, e il potere spirituale da loro assorbito li fece crescere così rapidamente da far sviluppare loro un corpo da sedicenni, o circa, in una settimana. In questo periodo di tempo la loro mente crebbe, iniziando a capire di doversi dare dei nomi e a creare i primi valori morali.
[Asura (demone): capelli corti e bianchi, corna nere tirate fino all’indietro, ali da pipistrello, anch’esse nere. Aveva occhi neri con l’iride bianca. Era un ragazzino vivace, in quanto demone stava sviluppando la capacità di nutrirsi delle emozioni e dei desideri degli altri, provandone piacere e tramutandolo in forza.]
[Vlad (vampiro): capelli corti e biondi, iride rossa. In quanto vampiro, i suoi denti crescevano più rapidamente, fortificandosi e diventando aguzzi, specialmente i canini, seppur stesse mangiando solo bacche e frutti.]
[Shirou (umano): capelli castani di media lunghezza, iride castana. Aveva sviluppato un animo gentile e altruista, aiutando molto spesso gli altri a cercare la propria porzione giornaliera di frutti.]
[Kuro (semi-umano): capelli neri corti ma folti, iride gialla. Era per metà umano e per metà lupo, presentando orecchie, artigli, coda e sensi da lupo, con viso, postura e arti da umano. La sua parte animale gli permetteva di affinare i suoi sensi, unendo le capacità fisiche di una bestia con le capacità mentali di un umano.]
[Ciel (elfo): lunghi capelli blu, assieme all’iride. Era un tipetto tranquillo, che ammirava la natura e la studiava. Interessandosene così tanto, capì poco a poco com’è avvenuta non solo la loro nascita, ma anche la genesi della natura che lo circondava.]
[Kyouko (angelo): capelli corti, colorati per metà di bianco e per metà di nero. Aveva un’iride di colore rosso affiancata, su quel lato del corpo, da un’ala di colore nero, e un’iride celeste affiancata da un’ala bianca dall’altra parte. Era una sorta di fratello maggiore, che si preoccupava sempre prima per i suoi fratellini e poi per lui stesso. Non esisteva gioia più grande nel suo cuore nel vederli felici e soddisfatti.]
[Ornn (gigante): lunghi capelli rossi, con iride verde. Tra tutti, era quello più distratto, costantemente con la testa tra le nuvole, curioso di esplorare i dintorni, sì, ma da solo. Preferiva la tranquillità di un viaggio in solitaria, piuttosto che una vita in famiglia.]