Era antica; Universo Astrale; Pianeta Terra; Ramo dell’Orione, Via Lattea; Anno Domini duemila trenta tre.
In giro per il mondo ci sono vari piccoli conflitti, sparsi per i continenti. Oggi è il Venerdì Santo e sulle soglie del Vaticano c’è un papa semplice ma molto cauto, che verrà ricordato come Papa Disma, successore di Papa Francesco. La sua mente è ancora in quel giorno speciale, il tre settembre dell’anno precedente, quando fu eletto il nuovo pontefice di Roma, giorno in cui si celebra anche la memoria di San Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa.
“Nuntio vobis gaudium magnum, habemus Papam!
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Etius Petri.
Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem, Romanus, qui sibi nomen imposuit DISMA ”
Ezio Pietro, l’uomo di cui parliamo, era autorevole e gentile, ma troppo prudente. Nonostante non fosse un uomo molto pio, aveva una seconda opportunità dopo essere stato imprigionato da adolescente per vari furti e rapine. Nonostante il suo fisico snello e non muscoloso, amava viaggiare e parlare con i suoi fedeli direttamente. Anche se amava visitare santuari, con il passare del tempo, si ritirava sempre di più in preghiera, diventando sempre più solo, anche se circondato da colleghi. Un giorno, senza che nessuno lo sapesse, fuggì dal Vaticano e si diresse verso la sua terra natale.
Il 25 dicembre di quell’anno, arrivò nell’isola sperduta e povera dell’estremo Pacifico dove viveva. Si diresse subito in una chiesa per pregare e per evitare di essere riconosciuto, tolse ogni segno che lo avrebbe potuto farlo riconoscere come pontefice. Era da anni che non metteva piede nella sua terra natale, ma divenne sacerdote dopo essere stato scarcerato a vent’anni, avvicinandosi al credo cristiano durante la sua prigionia.
Dopo essere diventato vescovo di un’isola del Pacifico e poi cardinale, uscì di prigione e si rivolse subito a un sacerdote per essere battezzato. In quel momento, decise di cambiare il suo nome in Ezio Pietro e il sacerdote gli donò il suo cognome, Romano, perché aveva visto in lui il segno di una redenzione.
Come cardinale, era noto per essere sempre vicino ai più deboli e per essere un esempio di redenzione per chi commetteva delitti o furti, ma duro contro chi affamava i poveri e severo verso chi voleva percorrere la via della giustizia.
“Desidero essere un esempio per i miei fratelli. Tutti meritano una seconda opportunità per riscattarsi. Il cuore deve brillare di amore e speranza in questo mondo oscuro. Sono qui per portare luce nella buia oscurità, essere una fiamma d’amore, un faro di speranza e una roccia solida che il male e il tempo non potranno mai sconfiggere!”
Poco dopo essere entrato in chiesa, dei banditi rapirono Ezio a causa della presenza di molti stranieri nella chiesa e del fatto che avesse dimostrato di parlare molte lingue. Volevano che lui parlasse con gli ostaggi che tenevano nella loro base. Gli misero un cappuccio sulla testa e lo portarono alla base. Quando il cappuccio gli venne tolto, Ezio vide due bambine gemelle legate a delle sedie, nonostante i loro tentativi di chiedere aiuto. Nessuno avrebbe potuto udire il loro grido.
“Parlate con loro, vogliamo sapere chi sono! Ci hanno incaricati di rapire queste bambine, ma ci guardano come se volessero ucciderci!” esclamò uno dei rapitori con timore nella voce.
Il santo padre, prudente come non mai, si avvicinò alle bambine. Dopo numerosi tentativi, finalmente ottenne una risposta da loro. “Ci hanno chiesto di rapirvi”, disse il santo padre ai rapitori, “ma le bambine vogliono sapere cosa avete fatto per finire in questa situazione”.
“Non meritano una risposta”, risposero le bambine con disprezzo. “Ma tu, nuovo Santo Padre, attento alle tue parole. Non farti comandare da costoro. Vediamo chi siamo noi. Abbiamo chiamato il nostro custode e solo lui ha il permesso di parlare al nostro cospetto”.
Il santo padre rimase sbalordito e chiese alle bambine chi fossero. Una di loro rispose: “Non so nulla di voi, ma voi sapete chi sono io. Vi prego, ditemi chi siete”.
“Io sono Astral Phoenix, somma sacerdotessa della Fenice di Fuoco Nero. Al mio fianco c’è mia sorella gemella, Iris, somma sacerdotessa della Fenice di Fuoco Rosso”, disse Astral. “Veniamo dal pianeta Sion. Nostro padre era il sovrano di tale pianeta”.
Il santo padre non poteva credere alle sue orecchie. Ignorando i rapitori, chiese alle bambine chi avesse creato la Terra. “Le fenici gemelle della creazione”, rispose Astral. “E ora loro rivendicano il pianeta Terra!”.
“Ma la Terra è stata creata da Dio, nostro Signore e Padre di ogni creatura!” obiettò il santo padre.
“È ciò che vi è stato insegnato e detto”, disse Astral con un sorriso malvagio. “Ma noi l’abbiamo visto con i nostri occhi”.
I rapitori erano sbigottiti, incapaci di capire il significato di quelle parole. “Cosa?!” gridò uno di loro, mentre il santo padre guardava le bambine con crescente preoccupazione. “Cosa avrebbero fatto quelle due misteriose creature? E quale sarebbe stato il destino della Terra?”
Il Santo Padre si trovò a bocca aperta, in silenzio di fronte alle due bambine che stavano parlando. Era chiaro che non poteva capire nulla di ciò che stavano dicendo. Ma poi, all’improvviso, una luce intensa apparve, colpendo tutti i rapitori tranne il Santo Padre e le due gemelle.
La luce si dileguò e apparve un uomo vestito con un abito dorato, un mantello rosso e una stola rosso-nera. Sul suo capo c’era un elmo, e dietro il mantello spiccavano delle ali bianche e delicate come la neve. Il Santo Padre chiese chi fosse quell’uomo, e lui si presentò con il nome di Lauviah.
Lauviah si avvicinò al Santo Padre e disse con voce potente: “Voi siete stato eletto dal popolo, ma non da Dio. Egli porterà presto giustizia su tutta la Terra, ma badate, il male ha corrotto l’animo umano. Troppo sangue innocente è stato versato dall’era del mito ed è così che sarà versato il sangue degli aguzzini. Preparate il vostro popolo alla fine dei tempi!”
Ma Lauviah aggiunse che il momento e il luogo dell’apocalisse sarebbero rimasti segreti. E con queste parole scomparve in una nube di luce insieme alle due gemelle.
Il Santo Padre rimase per ore sull’isola distrutta, pregando nella chiesa e riflettendo sulle parole di Lauviah e delle due gemelle. Poi, accanto a lui apparve un angelo che gli disse che un’imbarcazione era arrivata e che doveva tornare a Roma, dove grandi eventi sarebbero presto accaduti.
Roma, durante il Venerdì Santo. Mentre tutti adoravano la Santa Croce, apparve una luce intensa: era Lauviah. Ma solo il Santo Padre sapeva chi era lui. Con poche parole, Lauviah disse che l’umanità sarebbe stata epurata dalla Terra per le sue iniquità e i suoi peccati.
Tutti furono pietrificati dalle parole di Lauviah, ma poi il Santo Padre si alzò e, con parole di pentimento e umiltà, disse che se il Signore aveva deciso così, allora così doveva essere. Decise di preparare il popolo alla sentenza del Signore.
Lauviah scomparve e tutti tornarono a casa. Il Santo Padre convocò tutti i prelati della Chiesa da tutto il mondo per istruirli su come preparare il popolo alla fine dei tempi. Grandi eventi stavano per accadere e il Santo Padre era pronto ad affrontarli con fede e coraggio.
Gli Americani avevano rafforzato le loro difese, ma non avevano previsto la mossa degli altri.
I Russi erano reduci da un lungo conflitto che aveva coinvolto in parte anche gli Europei, la lunga guerra in Ucraina, erano visti come nemici per molti governatori Europei, ma diversamente per i popoli europei che vedevano nella Russia e nel popolo russo i nuovi liberatori, che li avrebbero liberati dal governo imperialista degli Sati Uniti. Durante quella lunga guerra si erano creati tre nuovi poli che mantenevano in un certo senso un equilibrio, ed essi erano:
Primo polo: Russia, Cina, Bielorussia, Armenia, Kazakistan, Azerbaijan, Kirghizistan, Cuba, Venezuela, Nicaragua, Siria.
Secondo polo: Paesi NATO, Finlandia, Svezia, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Messico, Kenya, Ghana, Gabon.
Terzo polo: India, Pakistan, Iran, Egitto, Sudafrica.
In tutto ciò entrarono in scena gli Arabi, che aiutati dalle società criminali europee, avevano lanciato un attacco ulteriore all’economia dell’Europa. In pochi anni, l’Europa era caduta sotto il dominio economico Arabo.
Era il 21 agosto 2042.
In tutto il mondo, scoppiarono fuochi di rivolta per la fame e la carestia.
Il Santo Padre cercò di evitare le rappresaglie, ma il 29 agosto 2050 l’inevitabile accadde: la Russia ed i suoi alleati, inglobarono nel loro polo anche il Giappone dopo i vari tradimenti ricevuti dai paesi NATO, la Malesia, la Thailandia, l’Indonesia, le Filippine e l’Australia fondarono l’Unione Asiatica, mentre l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente fondarono l’Unione Euro-Araba.
Il mondo era diviso in tre forze militari: Stati Uniti e alleati, l’Unione Euro-Araba e l’Unione Asiatica.
Il 15 marzo 2055, l’Unione Euro-Araba attaccò l’Unione Asiatica nella zona della Mongolia. Gli Americani intervennero per fermare la guerra, ma in realtà, approfittarono dell’occasione per attaccare l’Europa e debellare gli Arabi. Il primo aprile 2055, la guerra mondiale era ufficialmente iniziata, diventando una guerra di logoramento a tutto campo in cui nessuno voleva perdere, ma nessuno voleva distruggere tutto, Seguirono come in Ucraina minacce su l’uso delle armi atomiche ma nessuno volle mai usarle.
Tutti si concentrarono sull’Africa, in particolare sulla zona desertica del nord. Fu una carneficina, e la popolazione fu decimata. La chiesa e le grandi religioni monoteiste crollarono, e nel mondo non si parlò più di religione.
Era passato quasi mezzo millennio dalla più grande e lunga guerra di logoramento della storia: il giorno in cui le porte dell’inferno si aprirono sulla terra, o semplicemente “l’inferno in terra”. C’era molto da ricostruire, da sistemare e molte persone da aiutare. La povertà rese difficile la convivenza, ma l’uomo voleva sopravvivere. Abbandonarono ogni fonte di conflitto per rimediare ai loro errori e al vergognoso passato, sperando che un giorno tutto si sarebbe sistemato.
Prima ancora che gli eventi accadessero, sul pianeta del Grande Tempio, le dee gemelle convocarono Lady Pandora.
“Ci hai raggiunte, Pandora!” – dissero le dee.
“Sì, mie Signore. Di cosa avete bisogno?” – rispose Lady Pandora.
Le dee le rivelarono la loro richiesta:
“Vai sul pianeta Terra. Usa il tuo vaso per dispensare il castigo che merita quel mondo malvagio!”
“Come ordinate, mie Signore.”
Lauviah apparve alle dee e chiese quali fossero i suoi prossimi ordini.
“Anche tu, vai sulla Terra” – disse una delle dee – “ma non agire subito. Aspetta che tutti i conflitti siano finiti. Poi troverai coloro che sono pronti a osservare le nostre leggi. Istruiscili e ripristina l’ordine nel pianeta.”
“Non dimenticare di eleggere un nuovo re e un nuovo sommo sacerdote per quel pianeta” – aggiunse l’altra dea.
“In ogni pianeta dove noi regniamo, vogliamo un re e un sommo sacerdote!” – concluse l’altra dea.
“Come ordinate, mie Signore” – rispose Lauviah.
Le dee scomparvero dietro il velo del tempio e Lady Pandora e Lauviah si prepararono per la loro missione.
______________________________________________________
La storia di Ezio Pietro, noto come Papa Disma ed il suo incontro con le dee, è solo uno degli aspetti di questo mondo pieno di conflitti e tensioni. Nel prossimo capitolo, scopriremo di più sulle dee, che indignate della condotta di questo pianeta e l’urgenza di eleggere un nuovo re e sommo sacerdote per cambiarne il destino metterà a dura prova il genere umano che si trova impreparato a queste nuove rivelazioni. Quali saranno le loro decisioni? E quale sarà il destino del pianeta Terra? Non perdere il prossimo capitolo di questa avvincente storia.