Capitolo 1

Il Regno Waral. Una nazione umana che si trova nella regione occidentale del continente. In questo giorno, nella dimora del duca Flinne, sta per compiersi un evento importante per ogni essere senziente di questo mondo.

“Logoch Flinne, vieni avanti”

La persona che parlò è un uomo di mezza età, non molto alto e vestito con abiti larghi e sontuosi con sopra ricamati dei simboli dal significato religioso.

Quando pronunciò quella frase, si fece avanti un ragazzo non molto alto, sembrava fragile e malnutrito.

I suoi capelli avevano una tonalità grigio chiaro, tipica della famiglia Flinne, tranne per un ciuffo nero corvino che gli cadeva sulla fronte, e gli occhi di un blu profondo, quasi fossero zaffiri.

Con passi insicuri e leggermente zoppicante, si avvicinò alla persona che lo aveva chiamato, mentre di sottofondo si potevano sentire alcuni dei presenti sussurrare ed altri ridacchiare.

Di fronte al sacerdote, Logoch s’inginocchio e congiunse le mani. Il prete appoggiò le sue mani sul capo del giovane e cominciò ad intonare una preghiera 

“Oh nostra signora, che vegli su di noi, in questo giorno ti chiedo di mostrare la via a questa giovane anima fedele, così che possa conoscere il suo destino.”

Fu un’istante. Terminata quella preghiera una fiocca luce dorata circondò Logoch. Durò alcuni minuti, ma quando si dissipò, di fronte al ragazzo comparve una tabella semitrasparente, con sopra scritti dei valori numerici.

Logoch sorrise compiaciuto.

Finalmente, è giunto il momento.

*****

Il fuoco sta scoppiettando davanti a me, generando un piacevole calore adatto in queste giornate invernali.

Le fiamme danzano nel mio camino, allegre e piene di vita. Questo è il fuoco che preferisco… facendo quel pensiero, alzai lo sguardo. Sul camino c’erano varie cornici, contenenti foto o medaglie che ho ricevuto durante il mio servizio sotto le armi. I volti dei miei commilitoni… fratelli e sorelle che hanno combattuto e sono morti al mio fianco.

Stanco e con le mani tremanti, mi alzai dalla poltrona e con l’aiuto di un bastone, mi avvicinai lentamente a tutte quelle foto, prendendone una in particolare. La foto, rappresentava me insieme alla donna che fino a pochi anni fa era mia moglie… già… la morte l’ha accolta prima di me.

Davvero ironico…

Pensai tornando a sedermi. Era un pensiero naturale. Per quasi 20 anni, ho affrontato missioni nelle forze speciali della mia patria in ogni luogo immaginabile e oltre… ogni volta sono tornato sempre. Ora che sono vecchio e in pensione, non avrei mai pensato che anche l’unica donna che abbia mai amato, mi avrebbe preceduto. Certo, ho potuto godere della compagnia e della vicinanza dei miei figli e nipoti… ma quando alla mia età, muore tua moglie… ti lascia comunque un vuoto che non riuscirai mai a colmare.

Mi girai verso sinistra, fissando la sua poltrona. Alcune volte, mi sembra di vederla ancora lì, intenta a ricamare o fare degli abiti di lana per i nostri nipotini. Eppure, quella dolorosa illusione, non fa altro che aumentare quella solitudine.

Sentii le mie palpebre pesanti. Mi sento molto stanco. Forse è meglio che chiuda gli occhi per un po’… guardai nuovamente la foto mia e di mia moglie Buona notte tesoro.

Le mie palpebre si chiusero e l’oscurità mi avvolse. Un sonno senza sogni. È tutto nero finché non vidi un puntino bianco in lontananza diventare sempre più grande fino ad inglobarmi. Il punto emanava una luce accecante e mi coprii istintivamente gli occhi.

Quando mi abituai alla luce, non ero più nel soggiorno di casa mia, ma mi ritrovai in una stanza… no, in una sala enorme costruita con marmi lucidi segnati da delicate e leggere venature nere, impreziositi con rilievi e decorazioni con rifiniture d’oro e pietre preziose incastonate; per terra vi erano tappeti molto intricati e arazzi pendevano negli intervalli tra le colonne di finitura ionica. Di fronte alle suddette colonne, vi entrano enormi vasi con alberi che sembrano meli, ma i cui frutti sono d’oro, potevo inoltre vedere delle colombe e dei passeri cinguettare; questi vasi di meli erano a loro volta circondati da vasi più piccoli ove erano piantate delle rose rosse

“Era ora che tu arrivassi!” esclamò una voce femminile “Con che coraggio puoi far aspettare una Dea per così tanto tempo?”

Girandomi verso l’origine, seduta su un trono coperto da un baldacchino fatto da quella che sembra seta, vidi una donna con le gambe accavallate. Il volto era coperto dal baldacchino ma potevo vedere fluenti capelli biondi cadevano lungo le sue spalle, mentre il suo corpo era molto ben proporzionato a parte un seno relativamente grosso. Sembrava indossare una tunica femminile molto rivelante, e potevo vedere la sua pelle candida.

“Come scusi?” Domandai spaesato 

“Ormai sono 30 anni che aspetto che tu muoia per farti venire al mio cospetto. Con-”

“Aspetta un momento.” La interruppi “Sono morto? E lei chi è?”

“Sì sei morto finalmente e ora posso mandarti nel mio mondo.”

“Cosa?! Ma tu chi- “

“Ti farò rinascere nella famiglia reale di un regno a me fedele e dovrai guidare le sue armate contro quelle orribili creature miscredenti. Vedi di non fare casini e porta a compito la missione.”

“Rifiuto la sua missione.” Affermai sicuro “Non so neanche chi sei e soprattutto, cos’è tutta questa arroganza?”

“Non hai la facoltà di rifiutare.” Affermò la donna con arroganza “Ora va e compi il mio volere.”

“Aspe-!”

Con un semplice gesto della mano della donna, sotto di me si creò un altro cerchio luminoso. Mi ritrovai nuovamente nell’oscurità.

“Quella stronza arrogante puttana!!!”

Furono quelle le parole che uscirono dalla mia bocca non appena mi ritrovai in quell’oscurità penetrante.

Una reazione naturale. Dopotutto, mi ha detto che sono morto e mi chiede- no, mi obbliga a tornare a combattere chissà quale guerra di un mondo di cui non so niente e soprattutto, quando non ho alcun obbligo verso di lei.

“Se pensa che farò quello che vuole lei, si sbaglia di grosso!!”

“Mi dispiace.”

“?!!!”

Sentii un’altra voce femminile dietro di me. Quando mi girai, c’era un’altra donna di fronte a me, ma al contrario di quella di prima che era bella e provocante, lei dava l’impressione di essere austera e umile. I suoi capelli mossi sono di un color grigio azzurro e acconciati a coda di cavallo con una treccia di capelli che sembra fungere da cerchietto e degli accessori per capelli simili ad ali. La sua testa era abbassata e quindi non potevo vederla in faccia

“Pardon?”

“Mi dispiace che l’egoismo di mia sorella ti abbia messo in questa situazione.”

Quando fece quell’affermazione, alzò lo sguardo. Il suo volto possedeva dei tratti leggermente mascolini, ma nonostante questo potevo definirla una bella donna, i cui occhi di un azzurro limpido erano colmi di saggezza e dispiacere.

“Tua sorella…?! La stronza di prima?!!!”

“…Purtroppo… sì.” affermò con un tono che era un misto tra l’esasperato ed il dispiaciuto “Al momento sono riuscita a ritardare momentaneamente la tua reincarnazione così da poter parlare con te e soprattutto porgerti le mie scuse.”

Ci fu uno sbattere di ali e di fianco alla ragazza comparve un gufo con le piume marroni che si posò sulla sua spalla. Nonostante la mia frustrazione, non posso prendermela con lei... dopo aver fatto quel pensiero, feci dei profondi respiri e riottenni la lucidità che avevo perso poco fa 

“Ti sei calmato?”

“…Quindi sono veramente morto?”

“Sì… le mie condoglianze.”

“…Hai detto che sto per venir reincarnato?”

“Sì.”

“Perché?” domandai guardandola negli occhi “Perché io?”

“… *Sigh* A questo non saprei cosa rispondere.” sospirò stanca la ragazza “Mia sorella ha dei gusti particolari e non ho mai capito il motivo o l’origine dei suoi capricci. Però, se ti sta reincarnando a Eabes, deve avere le sue ragioni.”

“Diceva che dovevo affrontare delle ‘orribili creature miscredenti’. A cosa si riferiva?”

Quando feci quell’affermazione, la ragazza spalancò leggermente gli occhi… sorpresa. Subito dopo abbassò lo sguardo sconsolata

“…Forse si riferisce alla razza dei demoni che abitano Eabes… gli unici rimasti a me fedeli.”

“Huh?”

“È una storia lunga…”

Riassumendo, questa ragazza era l’originale Dea guardiana di Eabes, amata e venerata dai suoi fedeli.

Grazie alla sua guida i popoli di Eabes hanno conosciuto una duratura epoca d’oro. Per almeno un millennio, tutto andava bene, le specie di quel mondo vivevano in armonia e in pace tra loro e quindi, decise che fosse giunto il momento di lasciare agli abitanti del continente la facoltà di decidere quale direzione intraprendere. Ma questa sua decisione, portò allo scoppio di una terribile guerra.

Fece di tutto per riportare l’ordine, ma dovette fare molti compromessi ed usare buona parte dei suoi poteri per riportare l’ordine. Quando tornò la pace, scoprì il motivo dello scoppio di quella guerra: sua sorella se ne era approfittata.

“…e il passo fu breve. Non ci volle molto tempo prima che venissi etichettata come una divinità malvagia e distruttiva. Solo i demoni, dopo l’inizio della loro persecuzione perché ‘orribili’ agli occhi di mia sorella, ancora hanno fiducia in me.”

“……Già lo pensavo ma ora mi stai dando la conferma che tua sorella è una puttana stronza figlia di chissà quale buona donna… senza offesa.”

“Abbiamo madri diverse quindi, non preoccuparti… ma sì, fin da quando la conosco mi ha sempre antagonizzato. Nonostante non avessi nulla contro di lei, per qualche ragione gli stavo antipatica.”

“La butto lì, ma potrebbe essere che sei la cocca di papà?”

“No… lo è sempre stata lei… però, queste attenzioni da parte di nostro padre e il fatto che è sempre stata viziata, potrebbe aver influito.”

“Togli il potrebbe… la sua arroganza era palpabile.”

Quando feci quell’affermazione, la ragazza sospirò pesantemente. Un altro modo per dire che era costretta a darmi ragione.

“Comunque, torniamo a noi. Non hai modo di bloccare la mia reincarnazione?”

“Beh… ogni essere vivente è destinato a reincarnarsi quando muore. I suoi ricordi della vita precedente vengono cancellati, e possibili ferite psicologiche vengono rimosse. Per intenderci, è come se un disegno a matita, una volta completato, venga cancellato con la gomma. Ma nel tuo caso, mia sorella ha interferito in modo che tu possa mantenere i tuoi ricordi e soprattutto, che la tua anima finisse nel mondo… da lei gestito.”

“Ho capito come funziona, ma non hai risposto alla mia domanda.”

“……No… non ho la possibilità di interferire con il processo avviato da mia sorella. Dopotutto, aveva avviato questo processo ben prima del tuo trapasso. Se avessi potuto impedire la cosa, l’avrei fatto.”

La sua risposta sincera, mi fece arrabbiare… ma non verso di lei, ma verso la troia di sua sorella.

Non ho mai creduto nel destino… nel futuro già scritto da chissà quale entità soprannaturale. Ho sempre creduto che siamo noi a costruirlo. Sapere, che ora il mio… ‘destino’ stia venendo manipolato ancor prima di poter rinascere…

“Cosa vuoi da me?” domandai cercando di trattenere la mia rabbia “E cosa puoi fare per me?”

A quella domanda, la ragazza… no, la Dea fece un’espressione leggermente sorpresa e poi un sorriso stanco e arrendevole, quasi non si aspettasse quella domanda. Forse non se l’aspettava, ma per me era chiaro che ha ritardato la mia reincarnazione per un qualche motivo. Non credo che qualcuno lo farebbe solo per scambiare due chiacchiere.

“Non posso interrompere il processo e comunque una spiegazione ti è dovuta. Ma sì, prima che cada in un sonno profondo, credo che sia giusto che tu venga compensato per le angherie imposte dalla mia stupida sorella.”

“È la prima volta che ti sento definirla stupida.”

“Ma lo è. Dopotutto, ha sempre pensato solo a sé stessa senza tener conto delle conseguenze. *Sigh* Voglio dire, molti eventi di quel mondo sono stati evitati solo grazie al mio intervento, anche dopo che lei si è insediata come dea Guardiana di Eabes.” affermò sospirando pesantemente “Ora sono al limite, e prima che mi addormenti per recuperare anche solo parte dei miei poteri, mi trovo costretta a chiederti aiuto.”

“Aiuto?”

“Sì. Vorrei che tu risolva i problemi causati da mia sorella fino a quando non mi sveglierò.”

“È una bella richiesta… e per di più impossibile per me. Voglio dire, tu potresti anche dormire per interi secoli e come media potrò vivere per un secolo se mi va bene. Inoltre non sono un Dio. Sono sempre stato un soldato.”

“*Fufufu* Tu ti sottovaluti.” ridacchiò divertita “Quando ho scoperto le intenzioni di mia sorella su di te, ho dato una breve occhiata alla tua vita. Sei saggio e coscienzioso, ma soprattutto sei in grado di vedere il mondo sempre da un altro punto di vista, permettendoti di comprendere a grandi linee cosa desidera l’altra parte. Ti dichiari essere un soldato, ma più di una volta ti sei comportato come un politico e soprattutto come un diplomatico.”

“……Non posso negarlo.”

“*Fufufu* Allora…” cominciò avvicinandosi a me “Accetti la mia richiesta?”

Ghost Vanguard

Ghost Vanguard

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
Ha vissuto la sua vita da soldato, come marito e padre, ma gli è stato negato l'eterno riposo.
Reincarnato contro la sua volontà come Flinne Logoch per l'egoismo di una dea pigra e narcisista, egli farà di tutto per non compiere la missione affidatagli...
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