La vita alla corte della famiglia NoGheminis scorreva in modo regale, ma al suo interno c’era una moltitudine di legami fraterni, amicizie, rivalità e alleanze che davano vita a una moltitudine di eventi che facevano battere il cuore ai servitori che li osservavano dall’esterno. Le ultime tre generazioni avevano dato vita a gruppi di fratelli e sorelle che erano uniti da legami molto forti e che avevano il potere di influenzare il destino del regno.
Il primo gruppo era composto da Blizard e Dioniso, due fratelli che avevano vissuto insieme molte avventure e che si erano dimostrati sempre leali l’uno all’altro. Blizard era il maggiore dei due, un uomo forte e deciso, sempre pronto a proteggere il suo popolo e il suo regno. Dioniso invece, era un personaggio molto diverso: era un artista, un poeta, un sognatore che amava il bello e che cercava di portare un po’ di poesia nella vita di tutti coloro che incontrava. Nonostante le loro differenze, i due fratelli erano molto legati l’uno all’altro, e questo legame era stato messo alla prova molte volte.
Il secondo gruppo era composto da Chaos e Urano, i due fratelli che si erano sfidati nell’Anfiteatro delle Aquile. Chaos era il maggiore dei due, un guerriero temibile che aveva combattuto in molte battaglie e che aveva dimostrato la sua abilità in ogni occasione. Urano invece, era un uomo molto più riservato, un filosofo che amava riflettere sulla vita e sulle grandi questioni dell’universo. Nonostante le loro differenze, i due fratelli avevano un rispetto reciproco, e questo rispetto era stato messo alla prova molte volte. Assieme a loro vi è illegame dei due gemelli Lucifero e Satana, unici nel loro genere diversi dai loro fratelli maggiori in tutto ma anche per loro il loro legame era unico.
Il terzo gruppo era composto da Shion e Diòrtane, i due fratelli che avevano vissuto insieme molte avventure durante la loro giovinezza. Shion era il secondo dei due, un uomo coraggioso e leale che aveva dedicato la sua vita al suo popolo e al suo regno. Diòrtane invece, era un personaggio molto più complesso: inizialmente era stato considerato il principe ereditario, ma dopo un evento che gli cambiò il cuore, divenne mentalmente instabile e architettò un colpo di stato per il trono. Da quel giorno in poi, Diòrtane divenne un’icona di terrore, disprezzo e vergogna per tutti loro, e fu considerato pazzo fino alla sua sconfitta per mano del fratello maggiore del padre. Solo alla fine, quando fu scoperto il motivo della sua rabbia e furia, tutti provarono una profonda angoscia e amarezza.
Il quarto gruppo era composto da Yamato e Yato, due fratelli che avevano trascorso gran parte della loro vita insieme. Yamato era il maggiore dei due, un uomo coraggioso e leale che aveva combattuto in molte battaglie. Yato invece era sempre immerso nei suoi studi accademici.
Nelle sue momentanee pause tra una missione e l’altra, il giovane fratello minore di Chaos, Urano, si allenava nella vasta arena nota come “Anfiteatro delle Aquile”, ai piedi della collina che ospitava il Palazzo di Cristallo. Questa arena era il luogo in cui guerrieri, ufficiali, sottufficiali e soldati di tutte le legioni si preparavano per essere sempre al massimo delle loro capacità. Un episodio indimenticabile fu quando Chaos e Urano si sfidarono proprio in questa arena. L’Anfiteatro delle Aquile era un luogo magnifico, ma nonostante il suo massimo sforzo, Urano fu sconfitto da Chaos in un incontro epico. Da quel momento in poi, i due fratelli si allenarono intensamente insieme per unirsi in futuri scontri. Ma anche Chaos, nel profondo del suo cuore, ripeteva sempre la stessa frase: “Se solo ci fosse stato lui, non avrei mai avuto la possibilità di vincere, è su un livello ben al di sopra del mio”.
Anche tra le sorelle c’era una grande intesa. Sophia e Eden, ovvero la primogenita e l’ultima delle sorelle della famiglia, erano praticamente inseparabili. Condividevano gli stessi interessi e la stessa passione per la lettura, e spesso passavano ore intere a discutere dei libri che avevano letto. la secondogenita Anastasia e la terzo genita Maya, invece, erano unite dalla loro intelligenza e dal desiderio di conoscenza.
le due sorelle di Blizard e Dionisio, rispettivamente la terzo genita Laura e la quartogenita Regalia figlie del grande Keiji, avevano un legame molto particolare, basato su un’amicizia nata fin da bambine e mai venuta meno.
Un giorno, la famiglia NoGheminis decise di organizzare una grande festa per celebrare l’arrivo di un importante ospite, un re di un regno confinante. Tutti i membri della casata si prepararono con cura per l’occasione, indossando i loro abiti più belli e sfoggiando i loro gioielli più preziosi. Anche la servitù si preparò a dovere, cercando di rendere la festa il più impeccabile possibile.
Durante la serata, furono organizzati diversi giochi e spettacoli per intrattenere gli ospiti. In un angolo del salone, Yamato e Yato stavano discutendo animatamente della propria passione per i viaggi e per l’avventura. Blizard e Dioniso si trovavano invece all’altro lato della sala, intenti a discutere delle ultime strategie di guerra. Chaos e Urano si erano invece avvicinati a Gemini II, con la quale stavano discutendo delle ultime novità riguardanti la magia e l’occulto.
Mentre i membri della famiglia imperiale si godevano la festa, la servitù osservava il tutto con rispetto e timore reverenziale. Tuttavia, in un momento di distrazione da parte dei nobili, una delle cameriere, una giovane ragazza di nome Lila, si avvicinò con coraggio a Lucifero e gli chiese di ballare con lei. Il principe, sorpreso dalla richiesta, accettò subito, facendo gridare di gioia la ragazza.
La servitù, che per anni aveva osservato da lontano i giochi di potere tra i vari gruppi di fratelli e sorelle della famiglia NoGheminis, fu sempre colpita dalla regalità e dalla grandezza dei loro legami. Per la servitù, che si trovava al servizio della famiglia da generazioni, questi legami rappresentavano una fonte di ammirazione e ispirazione. Era come se il sangue blu degli imperatori scorresse anche nelle loro vene, facendoli sentire parte di qualcosa di grande e potente.
Ma non erano solo i legami tra i membri della famiglia a colpire la servitù. Gli incontri tra la nobiltà e la servitù erano spesso momenti di grande emozione e commozione. Un episodio che restò impresso nella memoria della servitù fu l’incontro tra Anastasia, la secondo genita dell’imperatore Chaos, e una giovane domestica di nome Elettra.
Elettra era una ragazza semplice e timida, che aveva iniziato a lavorare al servizio della famiglia NoGheminis solo pochi mesi prima. Un giorno, mentre stava svolgendo i suoi compiti nella stanza di Anastasia, la giovane principessa notò la sua tristezza e la invitò a parlare. Elettra, che si sentiva sola e sperduta in quella grande casa, trovò conforto nelle parole gentili di Anastasia, che le raccontò della sua vita e dei suoi sogni. In quel momento, la differenza tra la nobiltà e la servitù sembrava scomparire, e Anastasia e Elettra si sentirono unite da un legame di amicizia sincera e profonda.
La servitù osservava con ammirazione e rispetto i membri della famiglia imperiale, riconoscendo in loro una regalità e una grandezza che andava al di là della loro stessa esistenza. Tuttavia, ogni tanto, si ritrovavano a parlare tra loro, svelando piccoli dettagli della vita quotidiana dei nobili che non erano noti al resto del popolo.
“Avete visto la conversazione tra Urano e Chaos?” chiese una delle cameriere a un altro domestico. “Sembra che stiano discutendo di una nuova tecnica magica che potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono combattute le guerre”.
“Ed hai visto come Lucifero ha ballato con Lila?” rispose l’altro domestico. “Sembra che la ragazza abbia conquistato il suo cuore”.
La servitù rimase sempre al servizio della famiglia imperiale, ma ogni tanto, un’occasione come questa, permetteva loro di sognare e di immaginare una vita diversa, una vita in cui il loro status non fosse così limitante.
La famiglia NoGheminis continuò a prosperare
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