Poco prima dello scontro decisivo, Dionysius scende nella sala della memoria situata al centro della sua astronave, la Gloriosa, lì dove sono i reliquiari dei suoi predecessori, prelevando le loro armature e in un ultimo inchino per ringraziare il loro ruolo chiede loro il permesso emblematico di fonderle in una sola. Quella che nascerà sarà la prima armatura suprema, l’armatura con cui sarà noto in tutto il suo impero e per tutto il suo regno. Tale armatura era comodamente suddivisa in tre blocchi, uno per la testa uno per la parte centrale e le braccia e poi uno per la parte inferiore. La corazza copre la maggior parte del torace; non hanno una forma tanto definita ma per lo più si adattano al corpo del possessore; i copri bicipiti sono di una sfumatura più scura del resto dell’armatura così per le grandi ginocchiere, ma come la corazza sia gli avambracci completi dei guanti che gli schinieri erano di un rosso carmino sfumato con un nero corvino creando così la sfumatura che distingue l’armatura. All’orlo superiore degli schinieri vi era un bordo molto accentuato d’oro. I due coprispalle si distinguevano solo per dei basso rilievi mentre i gambali suddivisi in due parti si distinguevano per la parte terminante superiore degli schinieri che avevano un bordo accentuato color d’oro. Una stola di seta lunga e rossa passava dal collo verso il petto e una cintura bianca sempre di seta divideva la parte soprastante da quella inferiore.
Quest’ultima sorreggeva due placche dello stesso colore ma di un materiale flessibile ma allo stesso tempo robusto entrambe atte a proteggere la vite e la parte superiore delle ginocchiere erano lunghi quasi fino al ginocchio a forma di un rombo con angoli più curvilinei. La parte dello schienale terminava con tre code che si univano assieme alle placche laterali per formare la cintura completa dell’armatura. A completare il tutto vi erano una spada di un color rubino la quale era la sua arma preferita. Un manto con orli d’oro con l’effige di una araba fenice e tre gigli d’oro. Il suo scudo era dello stesso colore e su di esso il simbolo variava nel numero dei gigli che da tre erano due. L’elmo era totalmente dello stesso colore e non aveva nessuna effige, né alcuna forma umanoide ma era del tutto simile alla forma dei caschi delle ere precedenti. Integralmente di un unico materiale con chiusura ermetica. Internamente aveva sistemi di puntamento e di I.A. che guidava il possessore nelle eseguire al meglio tutti gli attacchi sia la sua stessa difesa. L’emo inoltre generava un atmosfera adatta al tipo di possessore in modo da permettere anche il combattimento in luoghi privi di ossigeno. L’osservatore all’esterno però non poteva notare né le espressioni né poter usare tecniche di controllo mentali. Inoltre l’intera armatura aveva dei dispositivi di generazioni di armi a scelta dello stesso possessore. L’elmo inoltre amplificava la voce del possessore ma sempre con l’autorizzazione di quest’ultimo a volte Dionysius stesso non lo usava per rendersi pari ad un automa, in modo da cogliere di sorpresa l’avversario. Il modello di questa armatura sarà poi surclassato da quello del figlio ed in fine con quella creata dalle stesse dee Astral ed Iris per il principe Chaos, in cui si potrà vedere il massimo splendore della tecnologia di tutti gli universi. Mancano poche ore al duello decisivo. Dionysius entra in una fase di meditazione e impartisce l’ordine di essere avvisato almeno un quarto d’ora prima del duello per indossare l’armatura e dirigersi sul posto.
Nel frattempo la sua avversaria è in una sala della sua astronave che si allena, le sue abilità fisiche sono pari a Dionysius tranne che lei stessa è molto più portata per incantesimi e attacchi a distanza anche se tutta via non le manca la forza bruta per affrontare faccia a faccia il suo avversario. In uno scontro simulato affronta suo fratello minore Diablo che perde miseramente perché la forza di Diablo è nettamente, come si rivelerà anche nel futuro, superiore, l’unico a tenergli testa era probabilmente lo stesso Chaos, ma quando si incontreranno Chaos sarà nettamente più indebolito per via della sua età così longeva. Dionysius non affronterà mai Diablo lungo il suo regno perché egli deciderà di essere il successore della sorella e regnerà come sovrano degli Erem fino alla sua nomina di sommo sacerdote. Dionysius e Nymphodora saranno nemici per poche ere poiché da quell’incontro nascerà un mito. Di ideali diversi e di vite vissute diversamente, essi saranno una delle coppie più belle di tutti gli universi al pari di Universus, Keiji, Blizard, Chaos e le loro mogli. Manca un ora all’alba sul pianeta Sion.
Entrambi i sovrani sono già pronti al duello decisivo.
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La tensione tra le due famiglie era palpabile, e tutti sapevano che prima o poi sarebbe scoppiata una nuova guerra.
Ma chi avrebbe immaginato che i due sovrani avrebbero scelto un duello per risolvere tutto? Abbiamo visto gli ultimi preparativi al duello, il fatidico giorno ormai era alle porte. Con questi pensieri in mente, ci prepariamo ad entrare nel vivo della storia, pronti ad assistere ad uno scontro epico tra due grandi sovrani. Ma quale sarà il risultato finale? Lo scopriremo solo nei prossimi capitoli della saga dei NoGheminis.