Capitolo 12

Il mio nome è Hugen. Solo Hugen. Noi popolani, non possiamo avere più di un nome come i nobili… ora che ci penso, sono molte le cose che noi non possiamo permetterci a causa della differenza di status, ma se c’è una cosa che non capisco e che soprattutto non riesco a sopportare, è perché dobbiamo assecondare le richieste assurde dei nobili, pur sapendo che queste ci porteranno alla miseria… o alla disperazione.

Già… io odio i nobili. Egoisti, sfacciati, prepotenti… bestie inumane. A causa della loro avidità, io e la mia famiglia abbiamo sofferto di fame e stenti per diversi inverni. A causa del loro diritto, ho perso fratelli in guerre che non avevano nulla a che vedere con noi. Per via della loro lussuria, ho visto la mia amata e due mie sorelle trasformate in gusci vuoti… incapaci di vivere… trasformate in cadaveri… che abbiamo seppellito e pianto.

La rabbia che proviamo verso il nostro signore arde ogni giorno che ci svegliamo, ogni volta che lavoriamo e anche prima di coricarci. Non c’è giorno che non viviamo nella rabbia, nel disprezzo… nella paura.

Non possiamo ribellarci. Non perché non vogliamo, ma perché non ne abbiamo la forza e se lo facessimo, ciò che ci attende è sempre la morte. Dopotutto, anche riuscissimo a cacciare il nostro signore, il Regno di certo non resterebbe a guardare. Una triste realtà che siamo obbligati ad accettare.

Mercanti itineranti ci raccontano di regioni fertili dove i suoi abitati vivono felicemente sotto la guida del loro signore, altri di province che sopravvivono come noi o peggio si sono ribellati, per poi essere stati schiacciati dai cavalieri del loro signore.

Quando ricevetti lo status e venne scoperta la mia affinità a due elementi, molti furono contenti… invidiosi, della mia fortuna. La mia famiglia ha sempre ottenuto status e abilità adatte principalmente alla lavorazione della terra. Dopotutto, siamo sempre stati contadini.

Vedendo le porte che si potevano aprire per il mio futuro e per la mia famiglia, non esitai a prendere l’occasione al volo. Lessi e studiai avidamente nel tempio di paese, apprendendo le basi per l’utilizzo della magia e in un’anno, avevo appreso il necessario per poter diventare un’avventuriere e quindi, iniziare a farmi un nome. Salendo di rango, avevo la possibilità di ottenere le missioni con la migliore retribuzione e di conseguenza, poter guadagnare soldi da mandare anche i miei familiari.

Nonostante mostrassero preoccupazione per la mia decisione, in fondo potevo percepire in loro un certo sollievo quando espressi la mia scelta. Una bocca in meno da sfamare. Non era raro che le famiglie povere vendessero i propri figli e figlie come schiavi… o li abbandonassero in una qualche foresta per permettere agli altri membri di sopravvivere.

Non potevo dargliene una colpa e di certo, erano contenti sapendo che avrei comunque mandato loro una parte dei miei guadagni.

Le mie prime missioni come avventuriere non erano stimolanti o molto retributive tuttavia, mi offrirono esperienza preziosa e ottenni anche alcuni trattati di magia che, seppur ritenuti superati, mi offrivano indizi che mi permisero di migliorare le mie abilità magiche. Dopotutto, i grimori sono molto costosi e gli unici che possono permettersi di ottenerli sono i nobili, o ricche famiglie di mercanti. Noi popolani, dobbiamo arrangiarci alla meglio e per fortuna è qualcosa in cui eccelliamo.

Ora, sono giunto ad una svolta nella mia carriera di avventuriere. Ero giunto a Clearmire per cambiare aria e magari trovare incarichi con una migliore retribuzione visto che fa parte di un territorio particolarmente ricco. Continuando con gli incarichi, ne portai a termine quel che ne bastavano per poter accettare una missione di promozione a rango C. Ovviamente, non esitai a prendere al volo tale opportunità.

Essendo stato principalmente un solitario, non ho mai avuto molta confidenza nelle mie abilità di socializzazione, ma dovevo in qualche modo compensare visto che avrei svolto tale esame di promozione insieme ad altri avventurieri. Purtroppo, i miei compagni di missione sono un’idiota che pensa col cazzo, le cui due donne sono addomesticate proprio da quell’arnese, una puttana del tempio, una nobile straniera e un nobile che si è portato il suo animaletto… Owlion? Mi prendi in giro?! Era la prima volta che vedevo quella bestia maestosa. No, forse sono uno dei primi ad averlo visto addomesticato, ma anche così incute un certo timore.

Il viaggio è relativamente breve, ma duro a causa del testa di cazzo che continua a caricare a testa bassa i mostri che incontriamo. Le sue compagne lo seguono sempre a ruota e lo elogiano quasi se lo stessero litigando per qualcosa. Mi da un’enorme fastidio. Ma ancor più fastidioso è il comportamento della nobile che dovrebbe farci da esaminatrice: quando sembra intenzionata a sgridarlo per il suo comportamento inappropriato, va sempre a finire che lo lascia col volto arrossato. Ma che cazzo arrossisci a fare?

A parte questo, ci sono stati due lati positivi in questo viaggio. Il primo è che sono stato promosso nel mondo degli uomini adulti grazie alla sacerdotessa puttana… la notte più bella della mia vita… per ora.

Ma la vera sorpresa, è stato questo nobile… Warden. Quando lo avevo visto la prima volta, la mia impressione è subito stata negativa. O meglio… quando si presentano con più di un nome, la mia impressione è sempre negativa e lo stesso è stato sia per la nostra esaminatrice sia per la puttana che si è aggregata come sacerdotessa alla carovana… anche se mi ha graduato dalla mia verginità, qualche volta è successo che a causa del suo ansimare ho avuto… problemi a riposarmi, lasciandomi comunque un’impressione negativa in quanto, ai miei occhi, rappresenta la lussuria insaziabile dei nobili.

Tornando a Warden, lui era… diverso dai nobili che ho visto e a cui sono abituato: umile, cordiale, sincero, devoto al dovere e saggio… tutte caratteristiche che non troveresti facilmente in un nobile… o in un popolano se proprio devo dirla tutta.

Quando mi approcciò la prima volta, si presentò senza dare importanza agli altri nomi, simbolo della loro appartenenza ad un casato nobile, si presentò semplicemente come John e mi chiese, umilmente e cortesemente, di insegnargli ciò che sapevo sulla magia di attributo oscurità, in quanto anche lui ne possedeva l’affinità. Ricordo che ero così sorpreso da tale approccio che non gli risposi sul momento, preoccupandolo un pò. Comunque, accettai e da lì iniziai ad apprezzare la sua presenza, sia come allievo che come… compagno di bevute. Nonostante non abbiamo effettivamente bevuto insieme, credo sia ancora presto per ritenerlo un’amico ma sono certo che non manchi molto.

*BOOOOAM!*

La situazione non era per niente delle migliori. Anzi è solo peggiorata.

Quando quel testa di cazzo se ne era andato per dare la caccia ad uno Stritlian con un gruppo di Lizardman, ovviamente quelle lecca culo di ragazze lo hanno seguito a ruota. Come ciliegina sulla torta, anche la nostra esaminatrice gli era andata dietro. Mi prendi per il culo?! fu quello il mio pensiero quando vidi l’intera scena, lasciandomi smarrito e incredulo. La furiosa chiamata a raccolta di John aiutò me e la sacerdotessa per riprenderci. Feci in tempo a tornare alla carrozza, che un’altro Stritlian aveva distrutto un’altra di quelle grosse pietre, ferendo successivamente la sacerdotessa… e anche molto gravemente a giudicare dall’espressione di John quando l’aveva presa al volo.

Stavo preparando a lanciare alcuni incantesimi di supporto a John, quando

*BOOOOAM!*

Un terzo Stritlian distrusse un’altra di quelle pietre… o meglio, la pietra su cui ero seduto a leggere fino a pochi momenti fa. Merda! E ora cosa fa-

“Hugen! Non importa come, ma trattieni il più possibile lo Stritlian appena apparso!”

“Co-?! Ti sei fottuto il cervello?!” gli chiesi spaventato

“Non ti sto chiedendo di ucciderlo! Mi servono sessanta secondi!”

Pensi davvero che sia in grado di trattenerlo?!! in circostanze normali avrei mandato tutto al diavolo. Dopotutto, si tratta di una richiesta suicida. Eppure… per qualche ragione, ero certo che assecondando la sua richiesta, avrei potuto sopravvivere

“Ugh… Va bene! Ci provo!”

Da lì, cominciai a dare fondo ai miei incantesimi ed al mio mana, ma era tutto inutile. I miei tentativi dì trattenerlo non servivano a nulla e soprattutto, mi sembrava che lo Stritlian stesse ridendo di me e degli incantesimi che gli lanciavo contro. Ad un certo punto mi dovetti spostare di lato per schivare un suo colpo, ma ero finito a terra e il mostro aveva velocemente cambiato traiettoria per colpirmi. Chiusi gli occhi istintivamente… ma il colpo non arrivò. Riaprendoli, vidi che alcune frecce si erano conficcate nel corpo della bestia, irritandolo e attirando l’attenzione di chi le aveva lanciate.

“Hugen! Ora fornisci supporto a Duskwing!”

John era lì che scagliava frecce contro il mio assalitore allontanandolo da me. Il suo ordine, come la vista di lui che impavido attira su di se l’attenzione dello Stritlian mi diedero una scarica di ammirazione e coraggio.

Mi ripresi immediatamente, bevvi una pozione per recuperare il mana che avevo usato e mi avvicinai quel che bastava per poter supportare il suo famiglio che stava trattenendo (massacrando) un gruppo di lizardman

*CRACK!*

Quando sentii quel chiaro suono di ossa rotte, mi girai verso la sua provenienza. John aveva colpito sul muso uno Stritlian che era ancora a mezz’aria, scaraventandolo via di alcuni metri. Quelle due figure serpentiformi lo guardarono con rabbia e cautela, mentre John si mise semplicemente in guardia.

“Il riscaldamento è finito signorine. Si può iniziare col primo round.”

Quando fece quell’affermazione, la sua figura mi sembrò tanto maestosa quanto intimidatoria. Per la prima volta nella mia vita, l’ammirazione prese il sopravvento sulla mia anima. Non posso essere da meno urlò il mio cuore vedendolo.

*****

*THUD!*

“KSHAA- OOOF!”

Scartando di lato un sinistro dello Stritlian, riuscii ad uscire dal raggio d’azione dell’altro a cui avevo rotto il zigomo e sfruttando l’occasione, il suo stomaco facesse conoscenza con la tibia della mia gamba sinistra facendolo volare indietro di qualche metro.

Credo che lui lo chiamerò Bruttobraccio vista la cicatrice che ha sul braccio mentre l’altro Bruttomuso… affermai nei miei pensieri. Ma anche se gli ho dato un nome per riconoscerli, non posso rendere questo combattimento più lungo del necessario.

Mentre terminavo quel pensiero, avevo appena appoggiato il piede della gamba sinistra con cui avevo appena calciato Bruttobraccio, per abbassarmi immediatamente e schivare un colpo di coda di Bruttomuso. Mentre era intento a caricare un destro, calciai il terreno avvicinandomi quel che bastava per tirargli un upercut, un diretto ed un gancio sinistro al volto, per poi concludere il tutto con un calcio spinto che lo fece arretrare.

Non ebbi il tempo di rimettermi in guardia, che Bruttobraccio era tornato alla carica cercando di placcarmi, ma riuscii a notarlo in tempo per evitarlo lasciandolo passare davanti a me.

Bruttomuso, già furioso per lo zigomo rotto, caricò un destro subito dopo il passaggio del suo compagno. Sistemiamo prima lui. Spostandomi leggermente a sinistra, il pugno del mio avversario a malapena mi sfiorò la guancia. Approfittando del suo stesso slancio, lo colpii alla gola con la destra, bloccando la sua avanzata e causandogli un danno al collo di gran lunga maggiore al normale. Senza fiato e smarrito a causa del colpo subito, entrai nella sua guardia e lo colpii con una gomitata nella zona del lobo temporale.

*WACK!*

il suono secco e definito del colpo mi fecero venire un leggero brivido, ma quando mi allontanai da Bruttomuso lo vidi accasciarsi di peso a terra con gli occhi bianchi e la bocca spalancata. Non era morto, ma il colpo che gli ho inflitto era sufficiente a mandarlo a KO. No, se devo dirla tutta, anche un’essere umano normale con un colpo del genere sarebbe andato al tappeto con una commozione celebrale simile. Comunque, bastarono 4 secondi per eseguire l’atto e assistere alla scena a rallentatore.

Neanche il tempo che Bruttomuso si accasciasse a terra, che Bruttobraccio era di nuovo all’attacco. Mi spostai di lato appena in tempo per evitare un colpo dall’alto in cui usava le mani congiunte, ma non lasciandosi fuggire il mio movimento, cercò di colpirmi con una spallata, ma sfruttai il suo colpo usandolo come trampolino per allontanarmi da lui. Atterrato, raccolsi una pietra di fiume la lanciai contro Bruttobraccio che si stava preparando a caricarmi di nuovo.

Scagliai la pietra contro il mio avversario e allo stesso tempo, sguainando la mia spada corta come fosse un pugnale, lo caricai frontalmente.

A causa della pietra che gli avevo lanciato, lo Stritilian esitò per un momento ma capendo che avevo mirato al volto, spostò leggermente la testa così da evitarla, tuttavia viaggiava ad una velocità tale che questa graffiò il volto di Bruttobraccio. Che colpisse o meno, non era importante, mi bastava quel momento di esitazione, necessario per avvicinarmi a lui quel che bastava per tirargli una gomitata nello stomaco talmente potente che lo piegò in due facendogli sputare sangue. Approfittando di quel momento, lo aggirai andandogli alle spalle. Il collo era scoperto Game over pensai calando la spada corta sul collo avversario.

“[Caustic Ray]!”

“?!!!”

Quando sentii pronunciare quelle parole, l’istinto mi obbligò a spostarmi di lato. Dov’ero un momento fa, proprio sopra il capo di Bruttobraccio, vidi un raggio dai colori accesi superare la bestia. La troia ha voluto farsi avanti. A quanto pare, Duskwing e Hugen non si sono ancora liberati dei Lizardman. Mentre facevo quel pensiero, avevo preso il braccio di Bruttomuso e cercai di penetrarlo con la spada, ma a causa della durezza delle scaglie e della velocità del colpo, la lama si frantumò. Anche se non avevo penetrato la carne, approfittai comunque del momentum generato, per eseguire un veloce movimento col polso e colpire lo Stritilian alla tempia con il pomello della spada spezzata.

*THUD! Crick!*

Sentendo quel leggero rumore di frattura, lasciai il braccio del mostro serpente e questi si accasciò pesantemente di lato, quasi fosse uno straccio bagnato.

I miei occhi si spostarono sulla Stritilian femmina che aveva lanciato quell’incantesimo di un momento fa. Ma non finì lì. Percepii la terra tremare dietro di me e successivamente, un’ombra farsi sempre più ampia sotto di me. Non alzai lo sguardo. Mi spostai immediatamente.

*BUUUM!*

Nel punto in cui mi trovavo, atterrò un’enorme masso che si piantò nella spiaggia piena di ciottoli alzando una leggera nube.

A causa del movimento per evitare il masso lanciatomi contro, vidi di fronte a me la Stritilian femmina intenta a colpirmi col suo bastone calandolo dall’alto su di me, che brillava di un’inquietante luce violacea. Appena toccai terra rotolai di lato, ma il bastone mi sfiorò e sentii la mia guancia bruciare. Veleno huh? Pensai Anche se sono immune, comunque subisco dei danni… interessante.

Quando mi rialzai, vidi di fronte alla Stritilian che aveva appena cercato di colpirmi col bastone avvelenato, il primo Stritilian che aveva funto da distrazione.

“Inizia il secondo round… huh” affermai mettendomi nuovamente in guardia.

Ghost Vanguard

Ghost Vanguard

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
Ha vissuto la sua vita da soldato, come marito e padre, ma gli è stato negato l'eterno riposo.
Reincarnato contro la sua volontà come Flinne Logoch per l'egoismo di una dea pigra e narcisista, egli farà di tutto per non compiere la missione affidatagli...
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