Al centro dell’universo astrale vi è il pentagono sacro ovvero cinque pianeti che ruotano attorno ad un sesto pianeta, quel pianeta è Sion. Prima della battaglia, molti secoli e prima Sion era popolato da esseri senzienti e quasi immortali. Nelle sue lune invece vivevano tutte le altre razze. L’ultimo sovrano di Sion fu Titano NoGheminis, ma egli stesso implorò che le sacre dee ponessero fine a tutte quelle battaglie e alla sua vita in quanto indegno, secondo lui, ad essere un successore del regno antico. Questo accadde perché Titano fu un sovrano di buon cuore e metteva il popolo di tutto il pianeta e dei suoi cinque pianeti minori al primo posto generando malcontento nelle nobiltà del suo regno. Le dee lo giudicarono innocente e punirono tutte le razze affinché venissero esiliate. Mandarono sul pianeta Sion il Sommo Sacerdote Tiamat che pose fine a tutte le razze che rimasero sui vari pianeti. Dopo di che Tiamat prese come discepolo Titano e lasciarono il pianeta, fino al giorno del duello. Sull’antica altura del fato, lì dove sorgerà il palazzo dei cristalli si può intravedere le antiche rovine della città e i templi quasi del tutto intatti, ai piedi di tale altura vi era un antico anfiteatro. Sugli estremi opposti dell’arena vengono poste le effigi di entrambi i sovrani. A giudicare il tutto sarà il sommo sacerdote Lauviah, che per tale evento porterà una maschera inespressiva d’oro. Nel mondo Astrale vige una sola religione che si pone al di sopra di tutti i credi dei vari popoli, ovvero il culto delle sacre dee Astral ed Iris, definite come le Sacre Fenici della Creazione. I due sovrani sono pronti al duello manca ancora l’annuncio ufficiale. Nel frattempo Dionysius osserva da una delle entrate dell’arena il luogo del duello, all’improvviso davanti a lui una figura umana si avvicina, quest’ultimo inizia a parlare da solo come se non fosse veramente lì.
“Quando ero il sovrano di questo pianeta dovetti affrontare un grande conflitto di ideologia. Da un lato vi erano i conservatori riuniti sotto il nome degli Erem e da un lato noi che eravamo per il progresso e la cooperazione tra tutte le razze e quindi rappresentavamo la fazione dei progressisti”
– Ma cosa sta farneticando questa persona?
La figura di quell’uomo divenne sempre più nitida, era nettamente più alto, imponente fisico che trapelava dai suoi abiti alquanto strani; infatti, indossava un pantalone molto voluminoso ma che aderiva molto verso il girovita. A separare il torso dalla parte inferiore era una cintura di seta bianca che reggeva quest’ultimi. Il torace era gran parte scoperto solamente un clamide rosso il resto del corpo era totalmente scoperto. I suoi capelli erano color rosso e i suoi occhi erano come zaffiri, un collare d’oro pendeva delicatamente sul petto ed in fine due bracciali anch’essi d’oro che brillavano come gemme. Due strani orecchini pendevano dalle orecchie e quei capelli voluminosi erano raccolti e sul capo una corona d’oro bianco.
“Tu che sei mio discendente, ascolta, io sono Titano NoGheminis l’ultimo sovrano di questo pianeta prima che la punizione divina si abbattesse. Sia noi che gli Erem abbiamo condiviso fin dalle primissime ere il dominio di questo pianeta alternandoci ciclicamente senza mai scontrarci ma durante il mio regno nella fazione opposta nacque un individuo spregevole che insemino nel suo popolo l’odio per tutte le altre razze e che portò inesorabilmente alla guerra tra gli Erem e i NoGheminis che culmino solo quando chiesi alle dee sacre di intervenire e punire tutti noi me compreso per aver depauperato questo bellissimo pianeta, origine di tutte le razze dell’universo noto”
– Ma cosa allude con queste parole, sta sicuramente farneticando cose strane, mi chiedo se solo io possa vederlo o se anche tutti gli altri possono vedere ciò!
Dionysius è sempre più sorpreso e incredulo ma ascolta con molta attenzione ciò che quella persona gli sta comunicando.
“So che in questo giorno in un tempo molto lontano dal mio avverrà un evento che cambierà la storia di quest’universo. Tu che sei mio discendente, ho qualcosa che voglio chiederti, spezza questa catena antica di odio tra i NoGheminis e gli Erem che ormai si protrae da fin troppo tempo e prima o poi coinvolgerà tutti i popoli con grandi perdite in tutte le razze! Solo tu puoi farlo e solo voi due potete mettere fine a tutto ciò! So che il tuo avversario è della famiglia Erem, io ho previsto tutto ciò ma non so chi voi siete e l’unica cosa che posso consigliare è che entrambi riscoprite il valore della pace”
– Assurdo, completamente assurdo, tutto questo, è assolutamente incredibile ma allo stesso tempo un fardello molto pesante.
– Chi sa se anche il mio avversario sta avendo questo strano dialogo o se sono il solo a vedere tutto ciò!
Mentre Dionysius ha quella strana visione e appare visibilmente in stato di trans extra corporea, Nymphodora osserva quest’ultimo e si chiede cosa stia accadendo ma proprio in quel momento anch’ella viene in contatto con un qualcosa di straordinario, da vanti a le vi è il suo defunto nonno materno, che era stato esiliato e imprigionato in una torre del castello perché egli stesso era stato il primo ministro del regno di Sion quando era sul trono il padre di Titano, il suo nome era Alexander Safieri Erem e fu l’unico che trattò Nymphodora come donna e figlia rispetto alla famiglia di quest’ultima che la crebbe per lo più come generale supremo dell’esercito e futuro sovrano. Quest’ultimo si avvicinò alla nipote e chiese anch’egli che le divergenze, il rancore e l’odio tra le due famiglie sparisse per sempre.
“Nipote mia, ti prego non uccidere quell’uomo, in passato noi Erem eravamo i primi ministri del regno di Sion e nessuno di noi tradì mai il re e quando ci alternavamo al governo di Sion anche i NoGheminis erano leali con noi e non vi era odio alcuno, fu solo uno di noi a creare il conflitto tra gli Erem e i NoGheminis e a mio rammarico fu il mio stesso figlio, egli era avido e ambizioso, mi dispiace che sei cresciuta in un odio non tuo, ti prego nipote mia spezza questa catena di odio e rancore che se non fermata in tempo porterà la fine di tutto l’universo.”
Nymphodora rimane in silenzio e decide di mettere alla prova il suo avversario anche se in cuor suo sa che la pace è la migliore soluzione, ma è una regina e non può rimangiarsi la parola e quindi darà tutta sé stessa in questo duello.
Il sommo sacerdote arriva sul luogo e si dirige sul palco e inizia così l’evento più atteso di tutti.
– Popolo di tutto l’universo Astrale, io sono il sommo sacerdote di questo universo, sono onorato di essere qui e sono onorato che tutti i popoli possano vedermi visto che solo in rari casi, come d’altronde è anche quest’ultimo, posso presentarmi da vanti a tutti voi. Il mio nome è Lauviah! Per svariati motivi non posso mostrarvi il mio volto per questo indosso questa maschera inespressiva. Invito ai due sfidanti di salire sul palco dell’arena per essere presentati.
– Popolo di tutto l’universo, questo duello deciderà chi sarà il primo sovrano di tutto l’universo, il vincitore di tale duello avrà l’onore di essere incoronato da me!
– Sul versante orientale dell’arena vi presento sua maestà Dionysius NoGheminis e sul versante opposto la regina Nymphodora Erem!
– Sfidanti se avete qualcosa da dire ai vostri popoli è ora il momento per farlo poiché dopo saranno le vostre tecniche combattive assieme alle vostre armi a far parlare il popolo!
– Popolo della Terra, oggi avverrà un miracolo, il destino deciderà se la mia causa è giusta e che il mio destino è legato a tutti voi!
– Popolo imperiale del pianeta Inferno, oggi dopo tanti secoli potremo riprenderci il pianeta delle origini, Sion, ma sarà il destino a decidere se siamo idonei per il comando su tutto l’universo o se siamo solo dei folli armati di odio e risentimento. Personalmente Dionysius io non ho nulla contro di te, né del sistema che usi per governare il tuo dominio ma questo pianeta è il nostro tesoro!
– Vostra altezza Nymphodora, il mio destino è molto più legato al vostro più di quanto voi non possiate immaginare. Questo pianeta è la culla della civiltà e per questo noi vogliamo solo che sia salvaguardato da altri conflitti, ho già il mio regno e quello che desidero ora è che terminano tutti i conflitti tra i nostri popoli!
– Sono fiera che il mio pari sia tanto coscienzioso e per tanto avete tutto il mio rispetto ma saranno le nostre armi a scontrarsi e decidere chi regnerà, anche io non ho alcun risentimento verso di voi ma il mio dovere di sovrana impone che sia io a prendermi la responsabilità del mio popolo e credo che lo sia anche per voi. Dunque vinca il migliore!
– Vinca il migliore!
– Bene vedo che siete carici, Prendete le armi, che questo duello abbia inizio!
Dionysius e Nymphodora si avvicinano al loro tavolo prendono le armi, si posizionano. L’uno guarda attentamente la sua avversaria, sono attimi di sguardi, i fraseggi tra le armi diventano sempre più accesi e nel pubblico anche se distante l’emozione che scaturisce colpo dopo colpo diventa sempre più palese, con occhi stupiti il sommo sacerdote osserva ogni loro azione è talmente concentrato che sembra incantato da quella danza di lame e dalle movenze dei due.
– Vedo che ci sai fare con la spada, eppure non comprendo i tuoi pensieri, quell’elmo, mi priva di ogni possibilità di vedere il tuo volto, chi sa come sarà? Di certo per essere un buon leader sarai di bello aspetto!
– Oh, è un complimento Vostra altezza?
Le loro armi si incrociano e i loro volti si avvicinano, c’è così tanta tensione che tutto quello che è mobile sul suolo vibra come se ci fosse un fortissimo campo gravitazionale attorno a loro.
– Sarcasmo da parte vostra? Bene vedrò di distruggere quel elmo inespressivo!
– Provateci pure, nobile Nymphodora.
– Dionysius, vedo che hai molta fiducia nelle tue capacità.
– Beh solo ora vedo un avversario del mio stesso calibro!
In tanto i loro colpi si fanno sempre più intesi, ad un tratto lasciano le loro armi sul campo di battaglia, tornano ai tavoli ed usano entrambi altre armi l’uno due spade gemelle e l’altra una spada lunga.
– Assurdo, vogliono usare tutte le armi a loro disposizione, credevo che avrebbero scelto solo due armi su sei paia per rendere tutto più veloce!
– Mi sa, che vogliono dare il tutto per tutto, sarà un duello senza eguali!
– Sono come te, del resto discendano dalla stessa famiglia.
– Sarebbe bellissimo poterli incontrare, ma il tempo solo può mostrare il loro destino.
– Titano, avverti anche tu quella sensazione di oscurità che si avvicina al pianeta?
– Si sommo sacerdote, cosa sta per accadere?
– Aspettiamo prima di agire, è meglio accertarci cosa sia, prima di intervenire.
– Si, sei diventato bravo per essere il mio futuro successore, Titano.
– Merito del maestro.
Intanto sul campo di battaglia i due discutono ardentemente mentre le loro armi si fanno sempre più deboli per via del loro potere latente.
– Vedo che le forze non te ne mancano!
– Anche io, ma con questo colpo riuscirò a toglierti l’elmo!
– Va bene, niente più armi solo pura forza, non siamo di certo dei sovrani solo per titolo, noi siamo sovrani perché sappiamo plagiare gli elementi della natura a nostro piacimento, che sia nel bene o nel male noi siamo in grado di dominare tutti gli elementi!
– Strano che un essere umano possa usare gli elementi, quindi è vero che voi dei NoGheminis siete emigrati sulla Terra!
– Beh, anche voi Erem lo avete fatto!
– Basta chiacchiere è il momento che le nostre capacità dimostrano chi è il sovrano del tutto!
– Non aspetto altro e credo anche i nostri popoli vogliono vedere chi vincerà!
Nymphodora si distanzia e carica un potente colpo, Dionysius comprende e si pone sulla difensiva.
– Fiamme infernali, Plasma!
– Cosa?! Sacro scudo Edeniano!
– Che misero scudo, non credevo che avreste usato uno scudo di questo livello, mi prendo il tuo elmo!
– Non lo eviterò in tempo, posso solo incassare il colpo.
– Troppo tardi, non hai scampo!
Il colpo ferisce solo superficialmente il volto di Dionysius, ma la parte frontale del suo elmo e parte laterale viene distrutto, per fortuna sotto l’elmo, Dionysius usa sempre tenere una visiera speciale che non solo replicava parte frontale dell’elmo ovvero la parte tattica ma anche fungeva da elmo secondario, soprattutto quando il suo nemico era inferiore a lui. Dionysius appare dopo tanto tempo davanti a tutti solo con la visiera dell’elmo, quest’ultimo cade in frantumi ai suoi piedi. Ma non per questo si arrende comincia la seconda parte del duello quella in cui entrambi i sovrani comprendono il potenziale del proprio avversario ed escono a carte scoperte.
– I tuoi capelli, finalmente, ma aspetta cosa è quella visiera?
– Pensavi che non indossassi una contro misura?
– Bene, ora tocca a me.
Dionysius richiama a sé l’energia attorno a sé, poi con un gesto pone le sue braccia in posizioni inverse, il braccio destro al disopra della testa curvato verso il lato opposto, il braccio sinistro verso il basso anch’esso curvato verso il lato opposto. Poi pronuncia una frase e quello che accade sembra porre fine al combattimento.
– Distruzione del creato, Iper raggio cosmico!
– Cosa sta facendo, credo che sarà un colpo potente. Devo erigere uno scudo! Difesa suprema, scudo infernale.
– Meglio che ti preparati Nymphodora, una volta lanciato il mio colpo più potente non posso più fermarlo!
– Lo vedo, vuoi uccidermi?
– Siamo in una guerra, non v’è motivo di uccidere se non per vincere e porre fine ad ogni conflitto!
– Ma hai sbagliato avversario, io so resistere a colpi così intensi altrimenti non sarei la sovrana dell’altra metà di questo universo!
Il colpo raggiunge la regina ma lo scudo fa bene il suo lavoro anche se l’onda d’urto scaglia la regina verso il fondo dell’arena che provoca un ingente danno e fa svenire l’avversaria. Ma dallo stesso lato il contraccolpo scaraventa anche Dionysius allo stesso modo, il risultato è incredibile, entrambi i sovrani sono di pari livello. Il sommo sacerdote informa tutti del risultato e dichiara che entrambi sono degni sovrani di questo universo per tanto appena si sveglieranno discuteranno per il destino di tale universo.
– Signori e signore, il risultato è un incredibile pareggio, entrambi i sovrani sono svenuti a seguito del conflitto dei loro poteri!
– Decreto qui che ogni conflitto finisca, i due sovrani meritano di regnare entrambi su questo universo!
Ad un tratto compare nei cieli la Xiev, il sommo sacerdote da ordine di svegliare i sovrani e avvertirli che un intruso è in arrivo sul pianeta Sion e di unire le forze per fermare l’invasione.
__________________________________________________________
Mentre la Xiev si avvicina sempre di più, il sommo sacerdote cerca di far rinvenire i due sovrani, consapevole della tempesta che sta per abbattersi sul loro pianeta. Il Tiranno è noto per la sua crudeltà e la sua sete di potere, e molti temono il suo arrivo. Tuttavia, i due sovrani sono ancora svenuti, ignari dell’arrivo imminente del loro nemico comune. Il futuro dell’universo pende in bilico mentre il Tiranno si avvicina sempre di più, deciso a prendere il controllo del pianeta Sion e a distruggere tutto ciò che gli si oppone. Sarà compito dei due sovrani risvegliarsi, unire le forze e combattere per la salvezza del loro popolo, ma riusciranno a farlo in tempo? Solo il prossimo capitolo potrà rivelare il loro destino e quello del pianeta Sion.