Capitolo 13

“…e questo è quanto.”

Mi trovavo alla corte reale. Davanti a me c’era Ludmilla, in ginocchio, mentre era tenuta d’occhio da due membri della guardia reale. Al mio fianco, c’erano mio padre, mia madre e mio fratello che inespressivi, avevano ascoltato tutto quello che avevo detto.

Nella corte, erano presenti anche moltissimi membri della nobiltà, col ruolo di fungere da testimoni di questo processo a senso unico. Presenziavano anche mio marito Jack e le altre mie compagne spose.

“Davvero deludente… soprattuto se è un membro della casata Westhead a compierlo.”

L’affermazione di mio padre possedeva un tono di delusione nella voce e Ludmilla sembrò avere un brivido… ma poteva anche essere solo una mia impressione.

“Hai qualcosa da aggiungere, accusata?”

“Questa cospirazione è soltanto mia. La mia famiglia non sapeva nulla di tutto ciò. Chiedo solo che non vengano perseguiti per qualcosa di cui non sapevano niente.”

Aveva alzato la testa quando l’ha detto e fissava mio padre negli occhi. Quegli occhi erano sinceri. Era davvero tutto opera sua. La legge imponeva che gli accusati di crimini contro la corona o un membro della famiglia reale, dovessero essere condannati a morte. Naturalmente, spettava sempre al Re l’ultima parola.

Conoscendo i miei sentimenti, mio padre mi guardò e notandolo annuì leggermente come consenso per accettare le sue ultime parole. Lui sospirò ed infine si alzò

“Ecco la mia decisione. Ludmilla Westhead, figlia del Margravio Alphonse Westhead, ti privo di ogni privilegio e titolo che hai ricevuto fin’ora e dichiaro che tu venga giustiziata per i tuoi crimini contro un membro della famiglia reale.” successivamente si rivolse in direzione di Alphonse Westhead “Come da richiesta di vostra figlia e consenso della vittima, non verrete perseguitati in alcun modo. Tuttavia, siate consci che dovrete riconquistarvi la nostra fiducia.”

“Sì. Ne sono consapevole, Vostra Maestà.” affermò Alphonse inchinandosi.

Anche se sembrava lucido, potevo notare che stava stringendo la mano. Probabilmente per via della frustrazione… dopotutto, sua figlia è appena stata condannata a morte. Lui non era famoso solo per il suo lavoro come nobile, ma anche per l’amore verso i suoi figli e figlie. Ha perso il suo secondogenito in un’attentato di cui ancora non si conosce il mandante e ora ha perso anche la primogenita per via della sua stupidità.

Quest’oggi ho perso definitivamente l’unica vera donna che potevo definire mia migliore amica.

“La corte si aggiorna. A parte l’Eroe e le sue consorti, potete andare tutti.”

Poco a poco, tutti i nobili presenti uscirono dalla stanza e poco prima che la facessero alzare, vidi un’ultima volta gli occhi di Ludmilla. Non c’era rimorso, ma gratitudine… forse, per non aver messo in mezzo la sua famiglia in tutto questo.

*****

Rimasti soli nella sala dei ricevimenti, mio padre si tolse la corona e la appoggiò su un cuscino rosso li vicino e si massaggiò la fronte rugosa

“Davvero… che sta succedendo ultimamente?” domandò sospirando “Prima i nobili che si suddividono in fazioni, poi l’alleanza anti-Thirus e ora questo?”

Mia madre lo guardò preoccupata e gli mise la mano sulla spalla come se volesse dire “So come ti senti.” Anche io mi sento come lui e mio fratello è altrettanto preoccupato.

Durante il suo regno, mio padre si è rivelato particolarmente sfortunato. È un’uomo giusto e capace, ha fatto molto per il regno e lo fa tutt’ora; ma la guerra contro i demoni che non desiderava è stato il culmine di tali sfortune. E queste sono le sfortune sul lavoro. In origine, eravamo 2 fratelli e 3 sorelle; mio fratello minore è morto per malattia e mia sorella minore soffre anche lei per una malattia sconosciuta. È viva, ma non si sa ancora per quanto, causando a tutta la famiglia fonte di preoccupazione. Perfino la magia curativa di Sarity è impotente di fronte a quella malattia.

“Sono tempi duri per tutti noi padre.” affermò mio fratello

“Non posso non essere d’accordo. Però, ho dell’altro da riportavi.”

“Anche se è vero che mi hai chiesto di trattenerci in privato… ti prego, ne ho a sufficienza di brutte notizie.”

“Comprendo padre, ma è importante… anche se non so dirle se sono buone o cattive.”

Mio padre era visibilmente stanco. I suoi anni non solo si facevano sentire, ma anche la sua fatica mentale era al limite. Nonostante questo annuì e iniziai a raccontargli i dettagli di Guardiano che avevo potuto vedere di persona o che mi erano stati riferiti dalle guardie.

“……Un mago, che non usa mana o incanti?” chiese sorpresa Ridel

“Non ha alcun senso.” affermò mio fratello anche lui sorpreso

“Eppure, sia io che la Santa siamo stati testimoni di tale potere.” affermai indicando anche Sarity

“È così?” chiese mio padre guardandola

“Vostra Maestà, vostra figlia racconta il vero. Questo Guardiano è il benefattore del mio paese natale e non è un’esagerazione nell’affermare che gli dobbiamo le nostre vite.”

Tutti i presenti erano silenziosi. Tutti si stavano sicuramente domandando chi fosse ma soprattuto se poteva nuocere. Dopotutto non sapevamo se gli incantesimi di cui ha dato sfoggio potessero essere solo quelli. Come avevo previsto, era un’argomento delicato ma importante.

“Uhm… posso parlare?” chiese mio marito

“Prego.”

“Io non so molto di magia, ma quel potere di far levitare e volare le spade mi ha ricordato una leggenda metropolitana del mio mondo.”

“Cioè?”

“Ci sarebbero degli esseri umani in grado di usare il potere della mente per spostare oggetti o piegare cucchiai. Però è solo una semplice leggenda e quei pochi che lo fanno, usano dei trucchi per intrattenere il pubblico.”

“Quindi per il semplice intrattenimento?”

“Proprio così, però… non so quanto possa essere utile visto che ha usato poteri che non saprei come spiegare se non come magia.”

“Capisco…” disse mio fratello massaggiandosi il mento

“Dovremo indagare e capire se è nostro alleato o nemico.” affermò infine mio padre Propio come pensavo

“A chi volete affidare l’indagine padre?” domandai

“Non è così semplice.” cominciò “Data la peculiarità di questo Guardiano, dobbiamo anche tener conto di un possibile coinvolgimento divino. Di logica, sarebbe compito della chiesa ma anche noi non possiamo permetterci di lasciare questa indagine interamente a loro.”

“Sire, perché non mandare lord Lingxin insieme alla Santa?” domandò Emylin

“La scelta più saggia sarebbe mandare il vostro intero gruppo. Ma credo che l’Arcivescovo non sarebbe molto d’accordo.”

“Perché lo pensa?” chiese Jack

“Vostra moglie Sarity non solo ha doveri in quanto Santa, ma è anche da poco tornata da Fago e sicuramente i Templari avranno riferito l’accaduto a sua eccellenza. Oltre al fatto che potrebbe essere troppo coinvolta, credo che non voglia permettere che una figura come lei rischi la vita un’altra volta.”

“Quindi crede che rifiuterà per la sua sicurezza.”

“Penso che-”

D’improvviso, si sentì bussare al portone chiuso, portando la nostra attenzione verso di esso. Apertosi leggermente, una delle guardie entrò nella sala per poi inchinarsi a qualche metro da noi.

“Pensavo di aver detto che non volevamo essere disturbati.” affermò calmo mio padre

“Perdonate la mia insolenza vostra maestà, ma è appena arrivato l’Arcivescovo Tarquin Virral insieme a lady Isghat Diaraiz Rember. Chiede di avere udienza con voi.”

Questa era una notizia che ci ha lasciati tutti di stucco. Come aveva detto mio padre, molto probabilmente i Templari avranno raccontato all’Arcivescovo l’accaduto e sicuramente era giunto qui per avere maggiori informazioni a riguardo. Ma pensare che perfino QUELLA Isghat sia venuta…

“Fateli accomodare in una sala e intratteneteli. Al momento non posso riceverli.”

“Ha affermato che è della massima urgenza.”

“Come ho detto-”

“Perdonate l’insolenza Maestà, ma è come afferma la vostra guardia.”

spostando lo sguardo verso l’ingresso vidi entrare un’anziano e una ragazza molto giovane. Un volto rugoso e una barba bianca che gli arrivava al petto, mentre di capelli ne erano rimasti ben pochi ed erano bianchi; indossa una tonaca chiara e camminava appoggiandosi ad un bastone di legno molto semplice sulla punta era scolpita la rosa di Aphy.

Quello che immediatamente saltava all’occhio della ragazza sono le corna arricciate verso l’alto, la coda e le ali di drago rosse, lo stesso colore dei suoi capelli che le arrivavano alla base del collo, mentre i suoi occhi sono di un verde scuro. Il suo corpo è slanciato e l’armatura che indossa è molto elaborata.

“Come ho già detto…” cominciò mio padre guardando l’Arcivescovo “stiamo parlando di un’argomento molto delicato. Non potete piombare qui e-”

“Hey giovanotto, guarda che si tratta di Guardiano.”

Non appena la ragazza pronunciò quel nome, mio padre si zittì. Guardò la guardia e con un semplice gesto la congedò. Una volta uscito, Jack fece un piccolo inchino e salutò le persone appena entrate

“Vostra eccellenza, è piacere vederla in salute.”

“Lo stesso per voi valoroso Eroe.”

“È da molto tempo che non la vedo maestra.”

“È vero ragazzo. Sarà dal tuo matrimonio con le tue mogli, quindi 3 anni?”

Isghat Diaraiz Rember è una Dragonkin originaria del Principato Kreryn ed è la sorella gemella dell’Arciduchessa, per non dire che è stata l’allenatrice di Jack quando era arrivato in questo mondo. Anche se ha l’aspetto di una dodicenne in realtà ha parecchi secoli sulle spalle e anche se nessuno sa di preciso quanti, sembra che sia entrata a far parte dei Templari 236 anni fa. Solitamente quelli della sua razza non si curano di religione o politica e in base al colore delle loro parti draconiche, definiscono la qualità predominante dell’individuo. Nel caso di Ishgat, quello di essere una fissata dei combattimenti. Sembra che sia entrata al servizio della Chiesa perché credeva che li avrebbe trovato… “qualcosa d’interessante” secondo quello che aveva detto. Al momento, è a capo del 5° corpo Templare Thirniano e per tre volte di fila, nominata guardia del corpo dell’Arcivescovo di Thirus.

“Ha ragione. A proposito, quando mi inviterà al vostro matrimonio?”

“Puh…hahahaha! Non credo che accadrà giovanotto. Dopotutto non riesci ancora a battermi.”

“Co…!! No, non intendevo dire quello.” disse agitato Jack per l’affermazione

“Tranquillo, tranquillo. Tanto non c’è nessuno che sia più forte di me quindi non mi sposerò mai. Ahahahah!”

Questa maniaca della battaglia… questo è il vero motivo per cui è entrata nei Templari. I Templari sono forze d’élite al servizio della chiesa di Aphy e sono spesso in prima linea quando si tratta di guerre religiose o nella difesa dei luoghi di culto, di conseguenza agiscono su tutto il continente. Il “qualcosa d’interessante” di questa Dragonkin è quello di trovare un’uomo o una donna abbastanza forte da sconfiggerla e quindi sposarselo… ha sempre combattuto in prima linea anche nella guerra contro i demoni ma non ha mai trovato quel qualcuno.

“Ahem! Tornando alle cose serie…” cominciò l’Arcivescovo schiarendosi la voce “non possiamo ignorare questo fantomatico Guardiano.”

“Lo sappiamo perfettamente. Ne stavamo appunto parlando poco prima che arrivaste e dato che ci siamo, vorrei chiedere la vostra collaborazione.”

“Naturalmente. Dopotutto è questo il motivo per cui sono venuto qui.” affermò soddisfatto l’Arcivescovo “Cos’avevate intenzione di fare?”

“Dato che non conosciamo le sue intenzioni o quanto sia forte, avevo preso in considerazione di mandare l’Eroe Lingxin e lo stesso gruppo che ha sconfitto il Signore dei Demoni ad indagare. Voi cosa ne pensate, eccellenza?”

“Vista la situazione è la scelta più saggia…” affermò massaggiandosi la barba bianca

Anche se accettava il ragionamento di mio padre e capiva come era giunto a quella conclusione, il suo volto mostrava una certa riserva. Molto probabilmente, era come aveva previsto mio padre. Rimandare la Santa a Fago, suo paese natale, per indagare su una faccenda così delicata potrebbe non essere la migliore delle idee.

“Eccellenza.” si fece avanti Sarity “Comprendo le vostre preoccupazioni visto che è il mio villaggio natale. Ma è soprattutto per questo che è meglio che vada.”

“Ma… vostra santità, potrebbe essere pericoloso… o doloroso…”

“…Come vi ho già detto, lo capisco. Ha tutta la mia gratitudine per come si preoccupa per me. Ma è pur sempre un mio dovere in quanto Santa eletta da Aphy di purificare i mali di questo mondo.”

Bella giocata… anche se l’Arcivescovo ha messo in ballo i sentimenti personali di Sarity, lei ha obiettato con il dovere che comporta la sua carica di Santa. Se la mette in quella maniera, nonostante sia palesemente restio a dare il suo consenso, sua eccellenza non può controbattere.

“Inoltre, ci sono io con lei” affermò Jack prendendole le spalle “Non permetterò a nessuno di farle del male.”

“…………D’accordo.” alla fine cedette “Però, Ishgat dovrà seguirvi…” disse girandosi verso l’interpellata “il tuo compito è assicurarti che l’Eroe Lingxin e sua santità tornino sani e salvi.”

“Sissignore ” affermò Ishgat per poi leccarsi le labbra.

*****

È passato un mese da quando Sarity e Cordelia se ne sono andate. La vita del villaggio è tornata in qualche modo alla normalità e insieme ad essa, siamo entrati nel pieno dell’autunno quindi significano l’inizio di piatti caldi e pietanze a base di castagne, tuberi e selvaggina.

Io e mia moglie stavamo tornando insieme dalla foresta. Ci eravamo recati li per cogliere erbe selvatiche e soprattutto castagne…… no, niente caccia. Quella la lascio ai cacciatori. Ad ogni modo, il mondo che ci circondava si era colorato di autunno, i contadini aravano la terra in vista della semina del grano che si sarebbe compiuta da qui a un mese massimo, i mercanti erano arrivati per comprare prodotti stagionali tipici come pelli o latticini e i bambini giocavano con i mucchietti di foglie.

Entrati in paese, sentimmo il continuo picchiettare di uno scalpello. Il motivo di quel picchiettare, è che i miei compaesani hanno deciso, senza pensarci due volte, di scolpire una scultura di Guardiano e piazzarla al centro del paese come simbolo di gratitudine e di riverenza.

“Sembra che la tua statua sarà pronta a breve.” mi sussurrò Lilith all’orecchio

“Ti prego non farmici pensare…”

“Fufufu!”

La cosa mi faceva venire il mal di testa. Non avevo ragioni per fermarli dal creare la statua, ma non ne avevo nemmeno per impedirgli di continuare a scolpirla. Finché non iniziano a venerarmi potrei riuscire a sopportarlo… credo…

Arrivati al Moonlight, notai una figura incappucciata appoggiata di fianco alla porta d’ingresso. È di media altezza ma il volto era completamente coperto. Non riuscivo a distinguerne i tratti, ma per qualche ragione il solo vederla, mi ha fatto venire un brivido lungo la schiena… quasi il mio istinto mi stesse avvertendo che stava per accadere qualcosa di spiacevole.

“Mi perdoni ma aspetta qualcuno?” chiese mia moglie accortasi della figura

“Ora non più.” affermò la figura girandosi verso di noi

Uh… ma questa voce dove… quando aveva parlato, la sua voce apparteneva a quella di una donna. Eppure quella voce mi era tremendamente familiare.

Quando questa si staccò dal muro, ci venne incontro e quasi non avesse visto Lilith, la figura mi saltò letteralmente addosso abbracciandomi con forza.

“??!!”

“COS?!” esclamò Lilith spiazzata

“Finalmente riesco ad abbracciarti Graeval!” disse la figura con voce contenta

“Aspetta! Tu sei…!”

The Guardian Chef

The Guardian Chef

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
In un mondo di spade e magia, Graeval è figlio di umili contadini, una persona qualunque con un talento particolare per la cucina. I suoi compaesani lo conoscono per i suoi piatti deliziosi, per essere l'amico d'infanzia della Santa eletta dalla Dea Aphy e per essere sposato con una donna bellissima. Ma è davvero tutto qui? Certo che no. Altrimenti perché racconteremo la sua storia? Egli non è un ragazzo qualunque. La sua natura fredda, realista e calcolatrice era da sempre fin troppo matura per qualcuno della sua età. Ma illuso segreto è tanto immenso... quanto il potenziale della sua mente.
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