Le Fenici Gemelle

Le Fenici Gemelle

Il principe eseguì ogni passaggio alla lettera, immergendosi fino alla vita nella vasca. Iniziò così la cerimonia per aprire il varco tra presente e passato. La venerabile Cordelia ed Athena incensarono nuovamente l’altare, poi presero un calice d’oro ed uno di rame, due pezzi di pergamena su cui scrissero la data del presente e dell’era del passato in cui il principe sarebbe andato. Posero il primo pezzo nel calice d’oro e il secondo in quello di rame, insieme ad una foglia di alloro e un frammento di cristallo. Poi chiamarono il principe e gli ordinarono di versare poche gocce del suo sangue in entrambi i calici.
Successivamente gli ordinarono di sedersi in posizione di loto per prepararsi al viaggio, sempre restando immerso fino al collo. L’acqua della vasca si illuminò, i pochi istanti prima dell’apertura del portale sembravano interminabili. Finalmente si aprì il portale e il principe venne catapultato all’istante nel primo regno del primo universo.

In quel periodo l’altura era collegata direttamente al tempio delle Fenici Gemelle, un tempio immenso ed immensamente adornato. All’ingresso vi era un’ampia scalinata composta da tre gradoni, sulla base dell’ultimo due maestose statue delle Fenici Gemelle. Sulle loro teste vi erano due corone regali, una interamente d’oro bianco con ghirigori floreali in oro giallo e pietre preziose, e l’altra con una corona logorata dal tempo. Entrambe le statue erano colme di dettagli, nulla era lasciato al caso, tutto era fatto per impressionare chi vi si apprestava ad entrare. Ai piedi delle basi che reggevano i due globi, due grandi bracieri erano eternamente accesi. Alle loro spalle il tempio, un ampio atrio di colonne marmoree che introducevano lo spettatore al cuore del tempio. Chiunque vi entrasse, doveva passare per la grande vasca di purificazione antistante all’altare e al reliquiario.

Il principe si sentì chiamare da una forza sconosciuta che lo incitava ad entrare.

“Tu che sei stato inviato qui, non temere e passa per prima dalla vasca di purificazione e dopo potrai entrare nel cuore del Tempio”.

Arrivato davanti alla vasca, si spogliò dell’armatura e si immerse fino alle spalle. Con le mani giunte, nel silenzio si preparò a purificare il corpo e l’anima. Come se fosse destino, l’acqua diventò sangue. Il suo corpo coperto di sangue iniziò a sentire un vento gelido e secco, ma lui resistette e pregò. Passarono ore, lui ormai era prostrato e pregava intensamente. Proprio nell’istante in cui il suo corpo sembrava cedere al gelo, una bambina gli si avvicinò. Con passo sicuro, gli offrì due piume, una nera e una rossa, e disse:

“La tua anima è stata purificata, ma questa vasca di sangue appartiene alla tua famiglia, che dovrà fronteggiare un nemico terribile, forse troppo difficile da sconfiggere. Non è ancora tempo che tu sappia tutto”.

“Chi sei tu, fanciulla?” – domandò il principe.
“Siamo le Fenici Gemelle!” – esclamò la bambina.

Il principe, un po’ titubante, preferì credere alle parole della bambina e rispose con fiducia:

“Onorato! Io sono…”

interruppero le dee:

“Tu sei… ciò che vediamo. Nulla di più, nulla di meno!”

Un silenzio, poi il timore invase il suo cuore: per la prima volta si sentì una nullità difronte a tale impeto regale e di superiorità che quella piccola bambina dava a vedere.
Poi gli ordinò di alzarsi.
“Alzati, il nostro sommo sacerdote ti attende!”

“Va bene!” – eseguì immediatamente, ma attento a come parlava.

“Bada a come parli! Giovane principe, sei al cospetto del Sommo Sacerdote Universus, il vero ed unico sommo sacerdote!” – intimò dal seggio.

“Veramente onorato di fare la vostra conoscenza, vostra eccellenza!” – rispose il principe con riverenza.

“Cosa sei, un uomo che recita o un vero uomo?” – continuò il Sommo Sacerdote.

“Non tollero la falsità!” – esclamò dal seggio.

Il principe non sapeva come rispondere a tali affermazioni, tanto da perdere la capacità di difendersi. Poi il sommo sacerdote, vedendolo in difficoltà, gli disse:

“Il tuo timore è giusto, e non è un segno di arroganza”. Poi aggiunse:

“Basta con queste smancerie, qui non vi sono re o regine, ma solo fratelli! Ora ragazzo mio, siediti e chiedimi ciò per cui sei arrivato qui, ti ascolterò!”

Intanto la bambina si sedette su un trono di cristallo, semplice ma ben intagliato, che raffigurava da un lato la fenice della creazione e dall’altro la fenice della distruzione. Il principe la osservò, e poi chiese:

“Sacre Fenici Gemelle, chiederò al vostro sacerdote alcune informazioni, e in cambio farò qualcosa per Voi. Se avrò bisogno del vostro aiuto, per favore, ascolterete le mie umili richieste sia ora che in futuro?”

La bambina sorrise e rispose:
“Per il bene di tutto il creato, sì!”. Poi aggiunse:

“Ma bada, nulla di personale potrà essere chiesto!”

“Grazie infinite!” – esclamò il principe con il capo chino.

E così iniziò il lungo scambio di informazioni che durò giorni, mesi e anni, fino a quando il principe diventò un giovane adulto. Nel frattempo, gli eventi si susseguirono, fino a quando il sommo sacerdote decise di mettere alla prova il principe.

“Mie Signore, mettiamolo alla prova, donategli la sacra reliquia e mandiamolo in missione, così se sarà degno di tale dono, potremo forse realizzare il più ampio progetto di unificazione di tutto il creato!”.

Il principe, che stava studiando le cronache della dimensione Yoyam, venne convocato dal sommo sacerdote. Senza esitazione, lo seguì.

“Vieni, presto, lascia tutto, loro vogliono parlare con te!”

Lungo il percorso, il sommo sacerdote rimase in silenzio, così come il principe. Arrivato al cospetto delle due sovrane, si inginocchiò e chiese il motivo della convocazione.

“Il tuo compito sarà equilibrare sempre il bene e il male al cinquanta per cento. Non solo, sarai tu a decidere cosa creare, distruggere, ridurre o far evolvere. Tua sarà la decisione di creare altri universi o ripristinare quelli distrutti da cataclismi o guerre senza controllo. Sarai una specie di Divinità con un’unica differenza, un dio o una Dea sono immortali, poiché sono parte stesso del creato. Tu e chi sceglierai sarete longevi ma non immortali!”

Inginocchiandosi, Chaos accettò l’incarico e le due Fenici si tramutarono in due bellissime creature, una rossa e una nera, avvicinandosi a lui e toccando il suo capo con il becco.

L’energia che attraversò il corpo di Chaos era potentissima e, aprendo lo scrigno, vi trovò reliquie d’oro bianco e giallo con il simbolo della fenice. Indossandole, una nuova armatura si formò su di lui, ricca di dettagli e richiami alle Fenici della Creazione.

“Pronuncia questa frase: Fiamme di verità, infinita energia Astrale fa di me il nuovo signore della Creazione e sommo rappresentate del volere delle Sacre Fenici! Possa il volere loro essere sempre esaudito da me e da chi verrà dopo di me!”

Chaos pronunciò la frase, il suo corpo si illuminò più delle stelle stesse e nella sua mente passarono tutti gli eventi dal principio, fino al giorno del rito.

“Ora apri lo scrigno portato da Universus!”

Chaos eseguì l’incantesimo senza dire una parola, aprendo lo scrigno con un movimento rapido e preciso. All’interno del cofanetto giaceva un manto stellato, sottile ma caldo, per proteggere il suo portatore dal freddo dello spazio esterno. Sotto al mantello, si trovava una veste lunga di un nero corvino, i cui bordi floreali erano realizzati con fili d’oro e pietre preziose. La cintura rossa che accompagnava l’abito presentava gli stessi richiami floreali, sempre realizzati con fili d’oro. Infine, c’era la corona imperiale, simbolo del suo potere ultraterreno. Tali oggetti sacri sarebbero stati indossati da Chaos solo nella prima parte del suo regno e negli ultimi giorni di vita. Per il resto della sua vita, avrebbe indossato solo la sua armatura.

Inoltre, le Fenici gli donarono poteri ultrasensoriali e telecinetici, oltre alla capacità di manipolare l’energia cosmica e la materia. Poteva anche raggiungere velocità superiori e viaggiare a comando tra presente, passato e futuro. Il rito durò circa otto ore, dopo le quali le Fenici tornarono alle sembianze di due bambine. Chaos tornò al suo studio per continuare i suoi studi, mentre il giorno successivo le Fenici gli affidarono il suo primo incarico.

“Va’ nella dimensione governata dal tiranno e puniscilo!” disse una delle due sacre dee.

“Obbedisco” rispose subito Chaos.

Nel frattempo, due sacerdotesse si recarono al tempio delle Fenici della loro epoca e chiesero udienza. Davanti a loro si presentò Parsox, il custode del tempio.

“Prima di entrare, dovrete purificarvi!” disse il bambino.

Le sacerdotesse iniziarono il rito di purificazione, quando un essere diabolico comparve e minacciò di non farle uscire dal tempio. La somma sacerdotessa decise di esorcizzare tale entità maligna, ma morì nel farlo. Athena pregò le Sacre Fenici affinché quell’essere sparisse e lei potesse parlarci.

“Oh Sacre Fenici della Creazione, vi prego, vi imploro, accorrete in mio aiuto e scacciate dall mio percorso quest’essere immondo che ha deciso di sbarrarmi la strada verso di Voi!”

Come per Chaos, comparve una bambina che donò ad Athena un bellissimo diadema rosso e disse: “Arduo sarà il tuo percorso, ma un giorno sarai accompagnata da un nostro discepolo, e lui sarà con te fino alla fine. È il nostro Volere che si deve compiere, non il vostro!”

Athena portò il diadema fino al suo matrimonio, quando venne posta la corona imperiale sulla sua testa. Dopo l’incoronazione, il diadema venne incastonato in una spilla che portava sempre con sé per unire i lembi del suo mantello. Se Chaos era un dio minore Athena era la sua sacerdotessa e consorte.

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Se sei rimasto affascinato dalle vicende del principe Chaos e dei draghi sacri, non puoi non continuare a leggere per scoprire cosa accadrà nella riunione del Gran Consiglio. Si preannuncia un’importante discussione tra gli anziani e l’imperatore Dioniso, ma soprattutto, verranno svelati i piani del principe Chaos per radunare tutti i draghi sacri. Inoltre, scopriremo di più sui NoGheminis, la misteriosa figura che sembra avere un ruolo importante nella storia. Insomma, non perderti il prossimo capitolo per saperne di più!

Il Segreto dell’Imperatore Cronache dell’Universo Astrale

Il Segreto dell’Imperatore Cronache dell’Universo Astrale

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
Cosa accadrebbe ad una società così sofisticata immersa in un mondo fantasy-futuristico se venisse rivelato un segreto così grande da distruggerne le fondamenta? Dopo un susseguirsi di tragici eventi, i protagonisti decideranno di viaggiare in un altro universo alla ricerca di Eden One un pianeta situato in una dimensione alternativa. Un viaggio pieno di eventi, di storia e di incontri che cambieranno la percezione di ogni valore e metteranno in discussione le fondamenta di ogni famiglia legata alla misteriosa figura che detiene il titolo più alto di tutti gli universi, l'Imperatore. Ma la storia che lo circonda è molto particolare. Un velo di mistero circonda la figura dell'Imperatore e del suo braccio destro il Sommo Sacerdote. Riusciranno i protagonisti a raggiungere Eden One? Cosa scopriranno? E questo segreto tanto temuto sarà svelato o rimarrà occultato per molto tempo ancora? Cosa è un Imperatore? Cosa è un Sommo Sacerdote? Quanti sono i loro predecessori? Cosa accomuna tutti loro? Chi sono i NoGheminis e gli Erem? È davvero un regno così perfetto così come i vari popoli dicono o dietro questa immensa luce c'è un velo d'oscurità?
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