Capitolo 16

Questo è un giorno importante per il Regno Waral. Giusto pochi giorni fa, il principe ereditario del regno ha compiuto il suo 14° anno d’età diventando ufficialmente un adulto agli occhi delle leggi del regno. Ma anche se in casi normali tale evento non influenzerebbe la capitale, quello del principe ereditario Rieg Kermarrec Waral è completamente diverso. Pochi mesi prima della sua nascita, la pontefice ricevette una profezia dalla stessa Dea Afrodite, in cui affermava che il figlio del Re prossimo alla nascita, sarebbe stato colui che avrebbe eradicato una volta per tutte i demoni. Ma ciò che diede davvero credito a tale profezia, non era solo il fatto che ad averla ricevuta fosse soltanto la pontefice, ma anche molti religiosi d’alto e medio rango ricevettero lo stesso messaggio.

La nascita di un santo.

Il principe Rieg, dalla sua nascita, dimostrò possedere doti e abilità eccezionali, una bellezza capace di far cadere ogni donna ai suoi piedi e una capacità di apprendimento come mai prima.

Questi risultati, non davano adito ad alcun dubbio e anche gli abitanti della capitale giubilavano e festeggiavano il giorno del suo compleanno quasi fosse un giorno sacro o una festa nazionale. Una festa che dura da ben tre giorni.

La carrozza reale in tutto il suo splendore stava attraversando le strade della capitale affollate di persone in giubilo, che inneggiavano un solo nome. Inneggiavano il nome del principe che si trovava all’interno di quella stessa carrozza e che stava salutando la massa con un sorriso splendido. Tra la folla, molte donne e ragazze esclamavano o svenivano vedendo il volto del giovane sorridente: un volto perfetto, con una mascella scolpita ma delicata come tutti gli altri suoi lineamenti, occhi azzurri e limpidi come il cielo e capelli biondi che a causa della luce, sembravano fili d’oro.

I cavalieri di scorta alla carrozza faticavano a tenere a bada quella folla esaltata, al punto che molti credevano sarebbero stati travolti da un momento all’altro, se non fosse stato per l’ulteriore supporto offerto dalla guardia cittadina.

La destinazione della carrozza è la cattedrale della Dea, la cui chiesa dal carattere gotico costruita con marmi pregiati, decorati con preziosissimi rilievi d’oro, mosaici e affreschi, era stata ulteriormente decorata con stendardi riportanti lo stemma araldico della famiglia reale.

All’ingresso del tempio erano in attesa, senza alcuna eccezione, tutte le casate nobili del regno. Dalle umili famiglie di Baroni e Baronetti fino alle potenti casate ducali. Tutti erano presenti e ansiosi di assistere all’ascesa definitiva del santo.

Petali di rose rosse cominciarono a cadere non appena la carrozza si fermò di fronte al tappeto bianco che conduceva all’ingresso della Cattedrale e non appena la porta si aprì, tutti i nobili s’inchinarono e il protagonista di quel giorno passò davanti a loro, rapendo gli sguardi di ogni nobildonna.

Malotta non era da meno. Non aveva mai incontrato il principe prima di allora e ciò che conosceva era solo il suo destino. La sua entrata tra i candidati delle possibili fiancé e quindi futura principessa ereditaria, erano solo qualcosa che avrebbe portato un’enorme prestigio alla sua famiglia e un’enorme potere a lei: candidata moglie del santo.

Già quel titolo improvvisato la riempiva d’orgoglio, ma ora che ha posato gli occhi sul principe, desiderava ardentemente il titolo di regina consorte: Rieg la fece innamorare perdutamente.

Fu un momento, ma i loro occhi s’incrociarono e per qualche ragione, sentiva nel profondo che era destinata a unirsi a quel giovane e gli occhi leggermente increduli di Rieg, gli diedero l’impressione che anche lui provava lo stesso.

In quanto membro di una casata ducale, il posto della loro famiglia era in prima fila all’interno della cattedrale, i cui interni rivestiti di marmo rosato erano ricchi di arazzi, sculture e decorazioni dorate. Il Re era seduto su un trono sotto un baldacchino, situato poco prima dell’altare alla destra, con al suo fianco altri tre suoi discendenti mentre la Regina era seduta al suo fianco. I discendenti erano un ragazzo, il principe terzogenito e due principesse, la secondogenita e la quartogenita. Tuttavia, al contrario di tutti gli altri che indossavano abiti sontuosi e si potevano notare le loro caratteristiche fisiche degne di essere definite opere d’arte, la quartogenita indossa un velo che le copriva il volto. Tuttavia, il motivo non è perché avesse cicatrici, fosse brutta o altro. Semplicemente, gira voce che sia talmente bella, che basta posare un solo sguardo su di lei e uomo o donna che sia, s’innamori immediatamente e perdutamente di lei. Gira voce, che sua altezza abbia fatto letteralmente impazzire d’amore il figlio di un Conte una volta.

Malotta scacciò via quel pensiero e tornò a concentrarsi sulla cerimonia che stava iniziando.

“Rieg Kermarrec Waral vieni avanti.” pronunciò con voce solenne l’anziana signora sull’altare

L’esecutore della cerimonia per l’età adulta del principe, altri non è che la pontefice stessa, sua santità Almeda Dreano. Al suo fianco c’erano anche le Arcivescove a capo dei quattro culti di nostra signora Afrodite.

La prima è una bella donna di mezza età con capelli corti ebano e piccoli occhi verdi; indossante un copricapo alto e rigido e sebbene vestita con una tunica leggermente più coprente e ornata rispetto alle iniziate, l’abito è comunque molto aderente ed esalta le sue curve sensuali, come il suo seno abbondante, Eflez Heliaz è l’Arcivescova a capo del culto Ericina.

La seconda ha i capelli di un color verde scuro raccolti in uno chignon e occhi marroni; anche lei possiede lo stesso copricapo e gli indumenti che indossa hanno un design semplice, molto decorati ma pratici e in cui è facile muoversi, Laig Le Mee del culto Genetricis.

La terza si distingue dalle altre perché indossa un’armatura cesellata e decorata al punto da poter essere definita un’opera d’arte, con al fianco una spada. Il suo volto è indurito e con qualche ruga, con corti capelli rossi, ma nonostante questo è comunque una bella donna ed è a capo del culto Victris: Pola Jaffré.

L’ultima ha i capelli marroni raccolti in due code e due occhi ambrati molto penetranti, più bassa e giovane rispetto alle altre Arcivescove, anche lei indossa il copricapo e sotto quello che sembra un camice, indossa un’abito lungo bianco ma finemente ornato. Mikaela Cadiou, la ragazza genio a capo del culto Vesticordia

Il fatto che la pontefice stia eseguendo il rito per l’età adulta per un membro della famiglia reale è un evento talmente unico, che si possono contare sulle dita di una mano il numero delle volte in cui sia successo sin dalla fondazione del regno.

Già questo evento è portatore di immensa fortuna e gloria, in quanto tutti i regnanti che hanno ricevuto il rito per il passaggio all’età adulta dalla stessa pontefice, sono stati fautori di epoche d’oro per il regno.

Con un portamento che si confà ad un’educazione tenuta all’interno della famiglia reale e movimenti eleganti, Rieg Kermarec si avvicinò all’altare e s’inchinò di fronte alla pontefice. Almeda Dreano, portò la mano sul capo del principe e cominciò a recitare la stessa preghiera che era stata pronunciata alla mia cerimonia per la maggiore età

“Oh nostra signora, che vegli su di noi, in questo giorno ti chiedo di mostrare la via a questa giovane anima fedele, così che possa conoscere il suo destino.”

Avvolto da una brillante luce dorata che gli donava un’aura sacra e maestosa, comparve in seguito il suo status, reso visibile a tutti per la prima volta

Nome:

Rieg Kermarec Waral

Età:

14 anni

Livello:

10

Lavoro:

Razza:

Umano

Titolo:

Principe Ereditario di Waral

Forza:

60

Resistenza:

65

Agilità

68

Intelligenza:

160

Mana:

150

Abilità Passive

Livello

– Equitazione

5

– Etichetta

7

Abilità Attive

Livello

– Scherma

6

– Tecnica con lancia

5

– Tiro con l’arco

4

– Magia Attributo Luce

6

– Magia Attributo Acqua

4

Abilità Unche

Livello

– Benedizione di Afrodite

– Apprendimento Intuitivo

Le voci sorprese e festose risuonarono all’interno della navata. Il suo status era un qualcosa che mai era stato registrato prima d’ora. Oramai, nessuno nutriva più alcun dubbio sul fatto che lui sia il bambino della profezia.

“Finalmente hai raggiunto l’età adulta.”

Questa voce femminile bellissima ed eterea risuonò nella cattedrale e una luce bianca colpì il trono che si trovava dietro l’altare e poco dopo, si materializzò una donna bellissima con lunghi e voluminosi capelli biondi, occhi azzurri brillanti e un volto perfetto, la sua pelle era candida e sembrava morbida come la seta, una vita sottile e stretta, dando l’impressione che il suo corpo fosse una clessidra perfetta e unito al seno abbondante era incredibilmente sensuale e attraente, circondata da un’aura che definirei soltanto con una parola: divina. La Papessa e i le quattro Arcivescove si prostrarono di fronte alla donna e tutti le seguirono io compresa. Dopotutto, non era possibile non riconoscere la Dea patrona.

“Alzate pure lo sguardo, miei protetti.”

Eseguimmo il suo ordine senza esitare e notai che lady Afrodite era di fronte al principe Rieg. Il suo volto era sorridente e ci guardava con occhi amorevoli e soddisfatti. Successivamente, abbassò lo sguardo sul principe

“…??!!! E TU CHI DIAVOLO SEI?!!”

*****

“hum hum hmm~♫”

stavo canticchiando allegramente mentre una delle mie fedeli servitrici limava leggermente le mie bellissime unghie. Dopotutto, questo era un bellissimo giorno, poiché il mio prescelto ha compiuto il suo 14° anno d’età e quindi poteva venir considerato un’adulto e a breve avrebbe ricevuto lo status che avevo preparato appositamente per lui.

Dovevo rendermi presentabile per lui, dopotutto gli sto facendo un grande favore ed onore a concederglielo di persona insieme alla mia benedizione definitiva.

*Sigh* La sua reazione era stata un po’ esagerata quando gli ho dato quel compito. Ha perfino rifiutato, ma sono certa che avrà cambiato idea. Finalmente potrò mettere definitivamente la parola fine all’esistenza di quei vermiciattoli schifosi.

Sin da quando sono diventata la guardiana di questo mondo, non c’era alcuna persona che mi rifiutava come sua divinità… nessuna a parte quelle creature rivoltanti. Ad essere onesta, anche se mi avessero accettato, non avrebbero comunque avuto alcun posto nel mio mondo, quindi il loro annientamento era comunque in programma.

Nonostante le numerose guerre iniziate in mio nome dai miei fedeli, nonostante i successi iniziali, i loro assalti finivano sempre col venir respinti senza tanta fatica grazie alle abilità superiori dei clan demoniaci. Davvero, degli scarafaggi resistenti.

Non poteva andare avanti così in eterno e nonostante il mio prezioso aiuto, nessuna guerra santa aveva successo. Estenuata, rivolsi lo sguardo verso il mondo in cui eravamo largamente venerati fino a qualche secolo fa così da poter scegliere un mio campione o campionessa che potesse dare una svolta definitiva allo sterminio di quei parassiti. Nessuno saltava a all’occhio, tranne l’uomo che ho mandato sul mio mondo subito dopo la sua morte. Mi piaceva perché un po’ mi ricordava il mio amato Ares, e questo mi bastava per sceglierlo.

“Bene. Credo sia ora di andare~”

“Le auguro un buon viaggio lady Afrodite”

Feci un sorriso alla mia serva che si separò da me non appena feci quell’affermazione e io venni avvolta dalla mia luce divina che mi fece scendere sul mondo, ritrovandomi seduta sul trono posto all’interno della mia cattedrale.

“Finalmente hai raggiunto l’età adulta.” affermai con sicurezza

vedendomi, tutti i miei fedeli si prostrarono Bravi, inchinatevi di fronte a me miei diletti mi alzai e mi avvicinai al mio campione che era davanti all’altare.

“Alzate pure lo sguardo, miei protetti.”

Tutti obbedirono al mio ordine, compiacendomi delle bellissime persone di fronte a me. Poi porsi lo sguardo sul mio campione di fronte a me. Era diventato un giovanotto bellissimo e poteva anche essere il mio tipo. Comunque gli toccai la spalla e……… CHE COSA?!!!

“E TU CHI DIAVOLO SEI?!!” urlai sorpresa e inorridita

tutti mi guardarono con occhi sorpresi e subito, mormorii cominciarono ad alzarsi tra le fila degli spettatori

“TU NON SEI LA PERSONA CHE HO INVIATO! DOVE SI TROVA?!”

“Mia signora? Cosa intende?” domandò sorpresa la persona che ricopriva la massima carica della mia religione

“ESATTAMENTE QUELLO CHE INTENDO!” urlai furiosa “QUESTO MOCCIOSO NON É LA PERSONA CHE AVEVO SCELTO!!!”

“Com’è possibile mia signora?!” domandò spaventata la moglie del regnante di questa nazione che era corsa di fianco alla sua prole “La vostra profezia ci è arrivata quando il mio bambino non era ancora nato. Perfino le abilità e qualità mostrate fin’ora dimostrano la verità della vostra profezia.”

“COSA STAI INSINUANDO?! COSTUI NON É LA PERSONA DA ME SCELTA!”

Ma non appena feci quell’affermazione, fu come un lampo. Espansi la mia coscienza in tutto questo regno, alla ricerca del mio campione… o meglio, della benedizione iniziale che gli avevo concesso quando lo avevo incontrato la prima volta.

Quando una divinità concede una benedizione, è come se questa donasse una piccola frazione del suo potere che può espandere certe abilità del ricevente. È tanto utile per il ricevente tanto quanto per chi lo dona dopotutto, permette al donatore di comprendere sempre la situazione del ricevente della benedizione, tra cui posizione, se è vivo o morto.

Quando lo trovai, sentii il mio sangue salirmi ancor di più alla testa. La benedizione che avevo concesso a quell’anima era legata al corpo del giovane di fronte a me. Non è assolutamente possibile! Nessuno può interferire con la benedizione di una divinità! Come ha fatto a-!!! No! Non è possibile!!! sentii, seppur flebile, il potere della mia odiata sorella in questo regno. Tutti i punti si unirono. ATENAAAAAAA!!!!!

“TROVATELO!” ordinai guardando la donna a capo dei miei culti

“Huh? Mia signora?”

“TROVATE QUELL’ERETICO CHE MI HA VOLTATO LE SPALLE! EGLI È STATO MARCHIATO CON LA BENEDIZIONE DI QUELLA DISGUSTOSA DIVINITÀ. TROVATELO E UCCIDETE QUELL’ERETICO TRADITORE!!!”

*****

“Huh?”

“Gururuuuh?”

“Per qualche ragione mi fischiano le orecchie…”

Ghost Vanguard

Ghost Vanguard

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
Ha vissuto la sua vita da soldato, come marito e padre, ma gli è stato negato l'eterno riposo.
Reincarnato contro la sua volontà come Flinne Logoch per l'egoismo di una dea pigra e narcisista, egli farà di tutto per non compiere la missione affidatagli...
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