Me lo ricordo come se fosse ieri. Ma soprattuto… mi ricordo di lei.
*****
“…ack… Jack… JACK!”
Mi svegliai di colpo. Ancora mezzo addormentato, mi girai verso quella voce femminile così familiare e lei era lì: pelle candida, capelli biondo platino e i suoi occhi verde smeraldo.
“Lara…… altri 5 minuti…” le dissi chiudendo nuovamente gli occhi
“Assolutamente no.”
Con quell’affermazione mi tolse le coperte facendomi sentire il freddo che si prova ogni mattina d’inverno. Ormai sveglio grazie a quella sorta di doccia gelata, mi sedetti sul letto grattandomi la testa e sbadigliai. Poi guardai male Lara.
“Inutile che mi guardi così.” cominciò leggermente divertita “Se non faccio così arriveremo tardi a scuola.”
“*Sigh*. Sì sì arrivo.” sospirando mi alzai e andai in bagno.
Dopo essermi lavato, vestito e aver fatto colazione uscii insieme a lei. Faceva freddo e il paesaggio intorno a noi era coperto dalla neve. C’erano persone che si dirigevano verso il luogo di lavoro, ad un incontro oppure tornavano semplicemente a casa, e c’erano anche studenti come noi che si dirigevano a scuola
“…e così che C***** ha risolto il caso.”
“Ti sono sempre piaciuti i gialli non è vero Lara?”
“Li adoro… anche se ultimamente questa serie ha perso molto d’impatto. *Sigh*… che peccato.”
“Ahahah… mi spiace.”
“Non devi.” mi disse sorridendo “Dopotutto non sei tu l’autore”
*****
Quella era stata l’ultima discussione che ho avuto con la mia amica d’infanzia… no…… con la prima e unica persona che abbia mai veramente amato, prima di giungere in questo mondo.
E ora, di fronte a me, c’è una donna che le somiglia al punto che, se avesse la mia stessa età, potrebbe essere lei. Vederla, ha riacceso un sentimento che credevo fosse estinto.
*****
Lara? mi chiesi perplesso Guarda che mia moglie si chiama Lilith. E poi… chi cavolo è Lara?!
Jack era felice, e ciò era palesemente dimostrato per via di quello stupido sorriso che aveva sul volto. Probabilmente, questa fantomatica Lara è una sua conoscente, ma da quel che posso notare, sia mia moglie che gli altri sono rimasti perplessi
“Sei tu non è vero?! Anche tu sei stata evocata da Aphy?!”
“Uhm… credo che mi abbia confuso per qualcun’altro…”
Hey! Giù le mani da mia moglie!! stavo cercando di mantenere la calma ma dubito che esista un uomo sulla terra in grado di sopportare la vista di uno che sembra provarci con la sua donna non appena la vede. L’unico motivo per cui non gli faccio esplodere il cuore, è perché non ha ancora fatto niente di ‘grave’ e Lilith sembra provare un po’ di ribrezzo nei suoi confronti, anche se non lo dava a vedere.
“Coraggio Jack siediti.” intervenne finalmente Sarity separandoli “Non so cosa sia successo, ma lei è la moglie di Graeval, Lilith.”
“Moglie?!”
“Sì. MIA moglie.” dissi sicuro per poi rivolgermi a Lilith “Vedo che hai trovato le rose.”
“Non è stato facile. Mi hanno anche detto di venire massimo entro fine autunno, nel caso volessimo essere sicuri di trovarle.”
“Ahah… colpa mia.” mi scusai massaggiandomi la nuca “ma mi è venuta in mente stamattina l’idea quindi…”
“*Sigh*… la prossima volta aspetterai la stagione giusta d’accordo?” sospirò Lilith dandomi il cesto di rose.
“Davvero scusami. Ma fidati che ne varrà la pena.” affermai annusando una rosa
L’odore fresco e fragrante di quel fiore non era molto forte, ma era comunque buono. Con un sorriso che mi venne istintivo, andai dietro il bancone e iniziai a cucinare.
Anche se questa ricetta mi è venuta ripensando ad una vecchia storia del mio mondo precedente, valeva comunque la pena tentarla.
La pasta frolla l’avevo preparata in anticipo dato che si conserva facilmente, come anche una marmellata alle mele. Ora era il momento di preparare il ripieno.
Staccai ogni petalo delle rose e dopo averle lavate le misi in un pentolone pieno d’acqua per creare uno sciroppo profumato. Mentre si creava, presi le mele e le tagliai a fette sottili e quando fu pronto lo sciroppo le lasciai riposare immergendole nel liquido rosso. Il tempo necessario per cuocere la pasta frolla a forma di vaso e le fettine di mela erano pronte. Spalmando una leggera base di marmellata di mele sul fondo e sulle pareti interne della base, iniziai a posare le fettine di mele che erano rimaste in ammollo creando la stessa forma di una rosa e come tocco finale, spennellai le mele con dell’altro sciroppo di rosa.
Per concludere il tutto, posai l’opera al centro di un piattino e intorno ci misi un poco di sciroppo e miele per dargli colore.
“Lilith. Potresti aiutarmi a portare i piatti agli assaggiatori?”
“Subito caro.”
*****
Eravamo rimasti tutti sorpresi dalla reazione di Jack. Non ci saremmo mai aspettati che Lilith assomigliasse a qualcuno che conosce. Anche adesso non gli scolla gli occhi di dosso e la cosa… non mi va proprio a genio.
“Ahia!”
sussultò quando gli diedi un pizzicotto. Vedendomi irritata, mio marito fece una risatina nervosa per provare ad allontanare l’imbarazzo, ma ne con me ne con le altre ha avuto molto effetto. Sospirai.
“Non mi sarei mai immaginata che la moglie dell’amico d’infanzia di Sarity sarebbe stata così bella.”
“Ara! Ne sono lusingata se è lei a dirlo lady…”
“Ah, perdonami. Mi chiamo Ridel Leame, puoi pure darmi del tu.”
“La ringrazio. Comunque sì…” cominciò Lilith rivolgendo lo sguardo verso Graeval “nessuno se lo aspettava. Nemmeno io.”
“Nemmeno tu?” chiesi leggermente sorpresa Ora che ci penso, non gli ho mai chiesto come si sono conosciuti
“Vedi Sarity, ero appena giunta a Fago per alcune circostanze impreviste e problemi personali.”
“Scommetto che avevi molti corteggiatori alle calcagna.”
“Ahahah… possiamo dire così.” affermò grattandosi la guancia “Ne avevo al punto che mi sono vista costretta ad andarmene da casa mia… m’imbarazza dovervi confessare che non avevo niente quando me ne sono andata.” la guancia ora era arrossata per l’imbarazzo.
“Come sei giunta fin qui?” chiese Emilyn
“A piedi dopo tante peripezie. Mi sono dovuta procurare il cibo improvvisando e non ho avuto la migliore delle esperienze stando all’aperto. Andò a finire che per la fame svenni nel bosco qui vicino ed è stato lì che l’ho incontrato.” il suo sguardo si era perso nel vuoto, in maniera nostalgica continuò “Quando mi sono svegliata ero a casa sua, mi ha offerto del cibo e persino un tetto sopra la testa. All’inizio non mi piaceva per niente, ma non si è mai lamentato per quanto male lo trattassi e mi ha sempre parlato col cuore aperto. Era la prima volta in tutta la mia vita che qualcuno si rivolgeva a me senza nascondermi niente e rispettando i miei desideri di riservatezza sul mio passato.
Mi ha mostrato un mondo tutto nuovo e mi ha aiutata al punto che ho un debito perenne con lui. Ma come ho già detto non si è mai lamentato, si arrabbiava quando facevo qualcosa di sbagliato e m’insegnava come rimediare all’errore. Non esagero se all’epoca lo avrei potuto definire mio padre. Fufufu.”
Anche io sono una donna, ma la sua risatina l’ho trovata adorabile.
Comunque, la sua affermazione è vera. Anche quando eravamo bambini, lui ha sempre dimostrato una maturità, una pazienza ed una saggezza tale da non essere adatta a quella di un bambino… almeno quando eravamo da soli. Ora che ci penso, era strano un comportamento così adulto.
“Stavamo sempre insieme quasi fosse la cosa più naturale del mondo e non mi ci volle molto per provare qualcosa per lui, sfociando poi in vero amore. Quando decisi di dichiararmi, quasi non aspettasse altro, lui m’invito ad una cena al lume di candela e lì si dichiarò affermando che il suo è stato amore a prima vista…… quella sola affermazione mi aiutò a capire come mai fosse così tollerante con me, ma ero felice e non desideravo altro che stare al suo fianco per sempre.”
“E così vi siete sposati…”
“Ormai siamo sposati da un anno e ogni giorno mio marito continua a farmi innamorare di lui e della nostra vita insieme…”
Adorabile. Era quella l’unica parola che mi veniva in mente dopo averla vista con quello sguardo da innamorata. E nonostante la considerassi una bella ragazza di base, vederla così la rendeva ancora più splendida.
“Lilith. Potresti aiutarmi a portare i piatti agli assaggiatori?”
“Subito caro.” rispose andando subito da lui
Con passi leggeri andò davanti al bancone ove prese i piatti con la pietanza che Graeval voleva farci assaggiare mostrando un’espressione sorpresa e successivamente sorridente. Quando mi girai, vidi che Jack stava fissando Lilith e nella sua espressione c’era sia tristezza che invidia. Che sia questa Lara il fantomatico motivo? Fatto sta che ha posato gli occhi sulla moglie di qualcun altro, e in questo momento ne era geloso. Gli diedi un altro pizzicotto che servì a riportarlo tra noi, dopo ci assicureremo di fargli la ramanzina.
“Ecco a voi”
“Oh… mia… dea…”
Davanti a noi, c’era una rosa rossa. All’interno di quello che sembrava un vaso fatto di pasta frolla, c’era una rosa e potevo sentirne il profumo delicato tipico del fiore. Tutti noi rimanemmo sorpresi.
“Che cos’è?” chiese sorpresa Emilyn
“Un dolce sperimentale. Una rosa…” cominciò Graeval porgendo un piatto con la stessa tortina a Lilith “pensata per la regina del cuore di un uomo.”
“Graeval…”
Rossa come quel fiore, Lilith accettò il piatto. Prendendolo lo portò davanti alla bocca e morse un pezzettino di dolce. I suoi occhi si spalancarono e poi fissò nuovamente Graeval ma con un’espressione infantile e di rimprovero allo stesso tempo.
“Stupido.” affermò guardando in un’altra direzione mentre Graeval le sorrideva dolcemente
“Posso averne una anche io?!” s’intromise Ronhya guardando il dolcetto
“Rovinare questo momento……” Graeval aveva una vena gonfia sulla fronte “Per te non c’è niente.”
“Buuuh… Graeval tirchio.”
“Taci guastafeste.” la rimproverò dandogli un colpetto sulla testa
“Ahem…” schiarendosi la voce per riprendersi dall’imbarazzo Lilith porse il dolce a Ronhya “Puoi prendere un pezzo della mia se vuoi.”
“Grazie Lilith! Ti adoro!”
“Sì sì, come vuoi.”
Ormai interessata e allo stesso incuriosita dal sapore di quella tortina come tutti i presenti, l’addentammo.
………………
Sentii la croccantezza in bocca che le dava una sensazione meravigliosa e allo stesso tempo, una fragranza sbocciò penetrandomi nel naso e arrivando fino alla mia testa. Mi sembra quasi di sognare.
“Un dolce di mele?!” domandò sorpresa Ridel
“Esattamente. Solo che invece di glassarlo con dello sciroppo normale ho creato una variante usando il fiore rappresentato.”
“Quindi quelle rose…!”
“Esattamente Tilly. Quelle rose si sono trasformate in uno sciroppo, dove le fettine di mela hanno fatto un lungo bagno rilassante, imbevendosi del loro profumo senza perdere la loro dolcezza e croccantezza.” spiegò Graeval mentre tutti lo guardavano sorpresi
“Davvero… ma da dove ti escono certe idee?” lo chiesi guardandolo esasperata
“Dipende. Possono venire da errori, dal voler provare qualcosa di nuovo o semplicemente per noia.”
“Noia?”
“Visto che è la stagione più adatta, ho fatto molte torte a base di mela, ma la monotonia può rivelarsi controproducente. Quindi ho deciso di reinventare la torta di mele e dopo vari esperimenti, questa è stata la soluzione.”
“Sei davvero un’artista.” si complimentò Ridel
“Nah. Semplicemente mi piace cucinare e poi, questa tortina ha un significato particolare.”
“Un significato? Quale?” chiesi curiosa
“Sembra che lei se ne fosse dimenticata ma…” cominciò guardando Lilith che divenne nuovamente rossa e abbassò lo sguardo “oggi è l’anniversario del nostro matrimonio.”
“Guarda che non me ne ero dimenticata…”
Con quella timida affermazione e le guance rosse, Lilith prese il volto di Graeval e lo baciò. Quando si separò dalle sue labbra, era anche più scarlatta di prima e nascose il suo volto appoggiandolo sul suo petto. Graeval cominciò ad accarezzarle la testa con un volto sorridente.
“Questa non è proprio una stagione adatta ai matrimoni, ma io non riuscivo e soprattutto non volevo aspettare.” cominciò Graeval a raccontare “Con la complicità di Tilly e Tarkart, le feci preparare l’abito in fretta e furia, stillai un menù e preparai un dolce a base di mela. Anche se non era venuta perfetta come questa tortina, Lilith mi disse sorridente ‘adoro questa torta’. Quindi, quale modo migliore di celebrare il nostro anniversario se non con un dolce alle mele? E se aggiungiamo il fatto che il suo bouquet era un mazzo di rose rosse…”
“Stupido…” mormorò Lilith
“*Sigh*… com’è romantico.” affermò Ridel prendendosi il volto che era diventata leggermente rossa per l’atmosfera che si era creata.
Era una bella situazione, dolce e soprattutto sacra. Ma per qualche ragione, a me dava fastidio. Sapere che aveva fatto questo dolce solo per questa occasione… sentivo come se qualche animale mi avesse morso lo stomaco e provai anche una fitta al cuore.
Diedi un altro morso alla tortina. Il sapore delle mele e la fragranza delle rose tornò a invadere il palato, ma provai anche sensazioni calde, avvolgenti e per qualche ragione, il rintocco limpido di campane argentate e la morbidezza di un abito ampio.
Non so più cosa provare. Sentivo solo una terribile fitta al cuore. Perché dovrei essere gelosa?
*****
Dopo aver consumato la tortina insieme ad una buona tazza di tè, Tilly, Tarkart, Jack e le sue mogli se ne andarono dal ristorante ringraziandomi del dolce.
Stranamente, Lilith era incollata al mio braccio e non voleva lasciarmi.
“Non siamo a casa lo sai?”
“È la tua punizione per l’imbarazzo che mi hai causato…” cominciò gonfiando le guance “però, grazie… per la piacevole sorpresa.”
Le diedi un bacio sulla fronte e appoggiai la mia testa sulla sua. Quello era uno di quei momenti che non vorresti venissero mai interrotti. Ma ovviamente…
“Kuuuh! Continuate a fare i piccioncini anche in mia presenza… anche io voglio farlo!!!”
Credo che ormai l’abbiate già capito, ma Ronhya in realtà è Aphy. Ora vi chiederete: cosa cavolo ci fa la Dea che ha in gestione questo mondo in un ristorante? E soprattutto… perché è una cameriera?!
Come avrete già compreso della sua personalità, Aphy è molto testarda e nonostante le chiedessi di tornarsene al suo posto lei rifiutava categoricamente aggrappandosi a me ad ogni occasione. Ignorarla era impossibile visto che sarebbe potuta essere fonte di fastidio per la mia clientela e quindi una nota negativa per i miei affari. A malincuore, le proposi di assumerla come membro dello staff mentre come domicilio ho chiesto l’ennesimo favore ai genitori di Sarity. Anche se insisteva col volersi trasferire a casa nostra, su quello non sarei mai sceso a compromessi. Non ho alcuna intenzione di rovinare i miei momenti d’intimità con mia moglie. Come prima si era opposta ma in qualche modo Lilith è riuscita a convincerla. Quando gli chiesi come avesse fatto, mi rispose semplicemente “Segreto tra donne.”
…………
Speriamo bene.
Il servizio proseguì per tutta la sera e nonostante alcuni pasticci combinati da Aphy, nessuno si è lamentato……… quando si posa l’occhio in un certo punto, gli uomini sono molto ‘istintivi’ alla fin fine no? In definitiva, la cameriera impacciata spesso e volentieri ha un’influenza positiva negli affari.
Casini a parte, io e Lilith chiudemmo il ristorante e cominciammo a dirigerci verso la nostra dimora, ma è da circa metà servizio serale che percepisco un certo sguardo su di me… e soprattutto su Lilith. E in questo momento siamo anche seguiti. Guardando Lilith, lei mi fece un semplice cenno della testa, simbolo che era il caso di occuparcene.
Girammo in una via appartata e poco frequentata. Con il mio potere, ci nascondemmo insieme in un velo di oscurità, mimetizzandoci con tutto ciò che c’era intorno a noi.
Sentimmo dei passi affrettarsi e poi due figure incappucciate entrare nella via, una un po’ più alta dell’altra. Dato com’erano vestiti non riuscivo a distinguerne i tratti, ma sembra proprio che c’è l’avessero con noi.
“Proviamo con un approccio pacifico” sussurrai all’orecchio di mia moglie
Annuendo, Lilith cominciò a sussurrare un incantesimo e successivamente, un muro nero comparve di fronte alle due figure che rimasero spiazzate.
“Non è educato pedinare la gente.” cominciai uscendo dal velo di oscurità “cosa volete da noi?”
Gli individui estrassero le spade per via della sorpresa e si misero in guardia. Non riuscivo ancora a vederli bene, ma sono certo che il loro sguardo si è posato su Lilith. Come faccio a capirlo? So essere un marito mooolto geloso a volte. Stavo per domandargli cosa volessero da Lilith, ma uno dei due, un uomo, mi precedette
“Mia Signora Lilith Stilno. Sono felice di vedere che stiate bene!” esclamò
A quella esclamazione s’inginocchiarono verso di lei scoprendosi il volto allo stesso tempo, rivelando la loro natura di demoni.
Prima l’eroe e ora i demoni ex-subordinati di mia moglie… qui sta succedendo qualcosa…