Il giorno dopo la riunione tra mia moglie e i suoi ex-sottoposti, Lilith ha voluto parlarmi dei fratelli Akiya. A quanto pare, sono (o almeno erano) effettivi della Guardia Reale e per di più tra i suoi membri più potenti, secondi solo al loro defunto padre, colui che ha salvato la vita di Lilith all’ultimo minuto, teletrasportandola nella foresta dove poi ci siamo conosciuti.
Erguth era allegro ma molto coscienzioso e il suo affetto verso la sua famiglia era a dir poco esagerato. Per lui è stato un duro colpo quando sua moglie e suo figlio sono stati uccisi durante un raid umano. Nonostante ciò, si direbbe essere ancora un tipo a posto o forse è meglio dire, pragmatico.
Anche Rislia era molto simile a Erguth ed era l’unica che riusciva a trattenere l’eccessiva dimostrazione di affetto familiare del fratello ma, probabilmente dopo la sconfitta e scomparsa di Lilith, ora sembra voler affogare nell’odio e nella sete di vendetta.
Io non posso dire di capirli. Sarebbe un’offesa nei loro riguardi, dato che non ho mai pianto ai funerali dei miei parenti nel mio vecchio mondo… anche perché sono morto prima di loro. Lilith invece può. Dopotutto, sembra che il padre dei due gemelli era il suo maestro e fungeva anche da figura paterna per lei. Quando me lo ha raccontato, dava l’impressione di essere forte e che non ci stava dando troppo peso, ma a me non l’ha mai data a bere. L’ho aiutata a versare le lacrime che non ha potuto versare.
Chiusa questa parentesi, i giorni passarono a Fago… e anche piuttosto tranquillamente se devo dirlo. Dopo l’ultima visita di Sarity e Cordelia, il villaggio si era riempito di gente da ogni dove e quindi temevo che sarebbe accaduto di nuovo visto che ora c’era l’Eroe col gruppo al completo. Per mia sorpresa non fu così. O meglio, era prevedibile dal momento che siamo in pieno inverno.
In questo periodo, si tende a tenere al minimo il consumo di energie dal momento che è impossibile praticare alcune attività importanti come l’agricoltura. È ancora possibile viaggiare, ma solo se hai una carrozza e quindi se sei un nobile o un mercante.
Jack e le sue mogli sono sempre in giro travestiti con abiti semplici, cercando di non dare troppo nell’occhio… cosa decisamente impossibile data la loro fama. Comunque sia, ho capito che io sono il motivo della loro visita: non fanno altro che chiedere di Guardiano e vanno a fare sopralluoghi in punti in cui sembra io sia stato avvistato. Ho coperto bene le mie tracce quindi, a meno che non sia io stesso a rivelarmi, non mi scopriranno mai.
Nonostante la ricerca, sono comunque assidui frequentatori del ristorante, ma ho come l’impressione che l’Eroe ci stia provando un po’ troppo con mia moglie e la cosa non mi va per niente giù… come a Lilith non va giù l’insistenza dei gemelli. Dire che sono perseveranti è un’eufemismo.
Aphy invece… è la solita combina guai che non perde mai l’occasione di fare la cascamorta con me, ma ogni giorno diventa leggermente più brava nel suo ruolo di cameriera.
Ora… torniamo a noi e alla nostra… serie di sfortunati eventi…
*****
“Ah! Me ne sono dimenticato!!” esclamai colpendomi la fronte
“Cosa?” chiese sorpresa Lilith
“Oggi dovevo andare a ritirare quelle candele dannazione.”
“*Sigh*…… non farmi venire i colpi al cuore.”
“Scusa scusa. Beh, che ne dici di anticiparmi e apri tu il ristorante? Non credo ci vorrà molto”
“……Va bene. Vedi di non metterci troppo.” affermò dopo una breve pausa “Fa attenzione.” si assicurò dandomi un bacio.
In risposta le sorrisi e ricambiai il bacio. Andai nella direzione opposta a quella del Moonlight e mi diressi verso il negozio interessato. Una volta completato l’acquisto, imboccai una viuzza poco frequentata. Mi fermai a metà e sospirai pesantemente
“*Sigh*… credevo aveste perso il vizio di pedinare la gente.”
Non rispose nessuno, ma so che sono stato seguito… o meglio, ci hanno seguito costantemente da quando sono giunti a Fago. Dopotutto, dopo il brutto scherzo della defunta Ludmilla Westhead, ho alzato la mia guardia per tutto il villaggio e dintorni.
“Erguth… Rislia… è inutile che rimanete nascosti. So che siete qui.” affermai girandomi
Alla fine, non si fecero attendere più di tanto e i due fratelli uscirono allo scoperto. Anche se non potevano essere riconosciuti per via del cappuccio, io ci sono riuscito dal momento che sin dal primo giorno era palese la loro intenzione: riportare Lilith nel Regno dei Demoni. Ora però, sembra che almeno Rislia abbia tutte le intenzioni di farmi fuori.
“Un consiglio, soprattutto per te Rislia…” cominciai guardando verso di lei “quando volete pedinare qualcuno, evitate di far fuoriuscire la vostra sete di sangue.”
Rislia schioccò la lingua, ma quello che le ho detto è vero. Per percepire un’avversario, solitamente ci si concentra sulla presenza, sulla sete di sangue o su quella di battaglia emanata dagli altri. Tuttavia, la mia percezione è molto più precisa visto che è un misto tra quella normalmente affinata e la divinazione.
Ora non fraintendete. Anche se è vero che riesco a ‘vedere’ il futuro, in realtà più distante si scruta meno affidabile la profezia diventa. Alla fin fine, non c’è un solo futuro, ma molteplici, ognuno influenzato da un singolo evento o gesto di ogni singolo essere vivente. In definitiva, una profezia rientra nell’affidabilità se non si superano i 30 secondi, al massimo i 60. Una volta superato quel periodo di tempo, l’attendibilità della profezia cala ogni minuto aggiuntivo che si scruta nel futuro; di media del 10% ogni 10 minuti. È per questa ragione che la utilizzo solo in battaglia per prevedere le mosse immediate di un’avversario difficile da leggere. Ma il discorso cambia relativamente se è rivolto sulle intenzioni di un individuo.
Anche se non sembra, i gesti compiuti da ogni singolo essere vivente rispecchiano i loro sentimenti del momento, ad esempio se un cane scodinzola solitamente è felice, se ha la coda tra le gambe vuol dire che ha paura, se ringhia ma ha le orecchie abbassate e gli occhi socchiusi ha dei dubbi sulla pericolosità di ciò che gli sta davanti, ecc. di conseguenza, se mi concentro sull’individuare questi piccoli gesti nel futuro prossimo, riesco a capire se c’è una possibile minaccia per il villaggio, per mia moglie o per me e di conseguenza se devo tenerlo d’occhio o meno.
Nel caso dei due demoni di fronte a me, Erguth è pericoloso ma sembra uno disposto a trattare nonostante tutto, mentre Rislia ucciderebbe ogni singolo essere umano di questo villaggio considerato il suo odio palese.
“Quindi… cos’altro volete?” chiesi sospirando
“Vorrei chiederle di convincere la nostra signora…… vostra moglie Lilith a tornare al Regno Deshatia.”
“Se vuoi colpire il cavaliere, prima colpisci il cavallo… huh? Fufufu” ridacchiai di sottofondo
Non dico ogni giorno, ma venivano sempre a domandare a Lilith la stessa cosa: riprendere in mano la carica di Signora dei Demoni e guidare nuovamente i suoi simili. Credo che il loro disco si sia consumato a furia di ripeterlo. Dati i continui rifiuti hanno pensato di chiedermi di convincerla.
“Lilith è stata chiara in proposito e io supporterò ogni sua scelta. Dopotutto è questo che un marito farebbe. Non concorda… Messer Erguth?”
“Hmph! Non posso negarlo.” affermò facendo un mezzo sorriso
Essendo stato sposato, ho posto quel quesito proprio a lui perché comprende cosa vuol dire avere una moglie e una famiglia. Potrebbe essere definito sleale, ma far leva sui sentimenti altrui durante la diplomazia, è fondamentale affinché sia efficace. Possiamo dire che con Erguth non c’è bisogno di usare le maniere forti.
“Io non ti riconosco come suo sposo. E soprattutto, tu non puoi proteggerla!”
“Rislia!! Aspe-!!!”
Rislia stava già calando un fendente sulla mia testa. Se crede di avermi preso alla sprovvista… mi spiace per lei. Assimilai e concentrai sulla mia mano le vibranti energie geocinetiche provenienti dalla terra e presi la lama della spada a mano nuda.
“!!”
“CO?!” esclamò Rislia
Non sentii niente se non una leggera pressione e dalla mia mano, che si sarebbe dovuta tagliare a metà, non scorreva nemmeno una goccia di sangue. Dopotutto, ho preso in prestito le energie provenienti dal suolo, assimilandole e rendendo i tendini di ferro e le mie carni solide come il diamante. Per quanto cercava di ritrarre la lama, la mia mano rimaneva salda e non la lasciava andare.
“Come puoi affermare che non so proteggerla, se tu non sai nemmeno quello di cui sono veramente capace?” cominciai guardandola indifferente
“Kuh! Lasciala!”
“Se vuoi proprio scoprirlo non mi tirerò di certo indietro tuttavia… sappi che quello sarà il momento in cui ti riunirai a tuo padre e tuo nipote.”
Non appena finii la frase, lo sguardo di Rislia da impavido che era si tramutò in puro terrore, facendole istintivamente mollare la spada e arretrare quanto più possibile da me.
Hm? Cosa le ho fatto? Beh, ho semplicemente creato un’illusione usando come base l’ira che provo e la sete di sangue che manifesto quando solitamente faccio sul serio. Di solito quando uso questo trucchetto, tutti mi vedono sotto le sembianze di un gigantesco drago con occhi ardenti e fiamme fumante dalle narici. Dopotutto, la bestia rappresentazione dell’ira è sempre stata il drago no? E dal momento che anche qui sono sinonimo di panico e terrore, credo che sia un giochino piuttosto efficace…… no, credo che avrebbe effetto anche sui dragonkin dato che le dimensioni mostrate sono sempre il doppio rispetto a quanto uno si aspetta di vedere in un drago. Dovrò testarlo se mai ne avrò l’occasione…
Thump!
Mi rivolsi verso l’origine del suono e vidi che Erguth tremava e si era appoggiato pesantemente ad un barile li vicino. Acch! Mi sono dimenticato che ha un’effetto ad area. Facendo spallucce, annullai il potere e gettai ai piedi di Rislia la spada che ancora tenevo in mano.
“Ve lo dirò una volta sola: indipendentemente dalla sua decisione, io supporterò mia moglie e se mai vi passasse per la testa di mettere le mani sugli abitanti di questo villaggio e soprattutto su di lei, mi assicurerò di farvi raggiungere i vostri cari defunti.”
*****
Quando fece quell’affermazione, capii che non scherzava. Se ne stava andando ma non riuscivo a muovermi dalla paura…… quella paura istintiva che più volte mi ha permesso di tenermi in vita.
“Quell’umano… non è… normale.”
Affermai rivolgendomi verso mia sorella. Lei era caduta a terra e respirava affannosamente… il volto pieno di terrore… le guance rigate dalle lacrime.
Lei ha subito gli effetti maggiori di quella presenza… di quel drago che ha preso il posto di Graeval per quei pochi istanti.Quell’uomo… chi mai può essere…
“Ara ara! A quanto pare ho fatto bene a starmene in disparte.”
Una voce femminile, come una sete omicida, che conosciamo fin troppo bene comparve dietro di noi. Come se alle mie giunture mancasse l’olio, mi girai a scatti e vidi la nostra signora come appare agli occhi degli umani, che si teneva la guancia con la mano e sorrideva dolcemente. Ma i suoi occhi erano vuoti e il mana, come la sua sete di sangue, che di solito reprimeva sembrò esplodere nell’aria immergendoci in un fiume di puro terrore, simile e allo stesso tempo diverso da quello provato prima.
“Mou. Mio marito si preoccupa troppo alcune volte…” cominciò lady Lilith tenendo un tono allegro “non che la cosa mi dispiaccia, ma inventarsi una bugia come quella per affrontarvi a viso aperto…… *SIgh*.” concluse sospirando pesantemente
Intende dire che…
“Era palese che ci accorgessimo di voi due. Dopotutto anche io avevo capito a grandi linee quali erano le vostre intenzioni.” affermò come se mi avesse letto nella mente “All’inizio volevo sbucare dal nulla all’ultimo per aiutarlo… ma poi mi sono detta ‘se capiranno cosa vuol dire affrontare Graeval, magari non servirà più il mio intervento’……… devo dire che ha superato ogni mia aspettativa. Come sempre d’altronde.”
“H-ha assistito… a tutto…?” domandò Rislia che si era girata
“E secondo te, per quale altra ragione dovrei essere qui?”
““*GULP*””
Sia io che mia sorella deglutimmo contemporaneamente quando fece quella domanda. È furiosa! Non ho mai visto la nostra signora così arrabbiata prima d’ora!!
“Prima vi offre ospitalità e poi lo insultate.”
““……””
“Poi ogni giorno interferite con i nostri momenti d’intimità.”
““………””
“E ora lo avete pure preso di mira?”
“N-no… ecco… mia si-”
“No? No cosa? Non avevate intenzione di ucciderlo?”
La sua espressione era rimasta sorridente e calma, ma i suo occhi erano sempre più vuoti. Il mana che rilasciava intorno a se stava creando un vento anormale, talmente forte che alla fine la bandana che nascondeva le sue corna si slegò rivelandole in tutta la loro maestosità
“Ara!” esclamò accorgendosi che la bandana era volata via per poi allungare la mano per riprenderla “Non va bene, non va bene. Un respiro profondo…”
lady Lilith fece respiri lunghi e profondi. Rimise sotto controllo il suo mana e poi si riallacciò la bandana blu.
““Chiediamo umilmente perdono!!”” dicemmo insieme io e mia sorella prostrandoci
“Ufufufu. Bravi bambini.” ridacchiò dolcemente lady Lilith “Ora credo abbiate capito che non ci sarà modo per convincermi a tornare. Quindi, vi prego di tornare indietro e di eleggere qualcun’altro.”
“M-Ma mia signora-”
“ALZATE QUEL CULO SCHIFOSO E LEVATEVI DAI COGLIONI!! NON VOGLIO RIVEDERE I VOSTRI BRUTTI MUSI PER IL RESTO DELLA MIA VITA!!!” quando lo disse, il mana esplose nuovamente
““S-SISSIGNORA!!!””
Quelle furono le ultime parole che proferimmo alla nostra signora prima di scappare. In quel momento compresi che quei due erano fatti l’uno per l’altro… si amano così sinceramente da essere terrificanti quando si arrabbiano.
*****
“Santo cielo. Che ragazzi problematici.”
“Lo pensavi davvero quando lo hai detto?” domandò Graeval abbracciandomi da dietro
“La parte che non voglio rivederli per il resto della mia vita?” gli chiesi fissando il punto in cui i due fratelli Akiya erano scappati via “Certo che no. Anche se hanno superato il limite, erano comunque dei miei preziosi subordinati.”
“Lo immaginavo.” affermò dandomi un bacio sulla tempia
“Tu invece sei stato eccezionale. Credevo di essere l’unica che li avrebbe potuti terrorizzare fino a quel punto.”
“Non ho segreti con te… ma alcuni assi nella manica devo tenerli nascosti no?”
“Fufufu. Per questa volta ti perdono.” ridacchiai allegra “E le candele? Le hai prese alla fine?”
“Certamente.” affermò mostrandomi delle candele di cera dal corpo fino “Altrimenti come possiamo fare la nostra romantica cenetta al lume di candela?”
Ridacchiai nuovamente e gli accarezzai con l’indice il dorso del naso sorridendogli. Alla fine, non era una bugia quella. Era una cosa che aveva pianificato per celebrare in maniera decente il nostro anniversario di matrimonio. Quando penso a quello che succederà dopo la nostra cenetta…… Fufufu.
Feci per allontanarmi dal suo abbraccio ma la sua presa si fece più salda e appoggiò il mento sulla mia spalla
“Graeval…?”
“Non importa cosa deciderai… non importa cosa farai… non importa dove andrai… io ti appoggerò sempre e ti seguirò anche in capo al mondo se servisse. Questo non cambierà mai.”
Tremava mentre lo diceva. Alcune volte, se ne esce in questo modo, principalmente quando ha degli incubi o dei dubbi. Probabilmente, al pensiero che alla fine, per esasperazione, avrei accettato di tornare al Regno Deshatia, ha avuto paura di perdermi perché quello era uno dei posti cui non avrebbero potuto accettare la nostra relazione.
“Graeval………… grazie.” Anche io ti appoggerò per sempre…… e anche io ho paura di perderti.
“Ora…” cominciò prendendomi dolcemente il mento “è giunto il momento della punizione.”
“Punizione?”
“Già. Questa bocca tagliente…” cominciò accarezzandomi dolcemente le labbra “deve essere punita per il suo linguaggio scurrile.”
“Santo cielo……” sospirai “sicuro che in realtà non vuoi premiarla?” gli chiesi prendendogli la testa per avvicinarlo a me
“Chi lo sa…”
Le nostre labbra si unirono nuovamente. Ci godemmo quell’intenso bacio senza tener conto di ciò che ci stava attorno.
*****
Mi sento tradito.
Da quando ho incontrato quella donna, ho pensato per un’attimo che anche lei si trovasse qui. Ma non era così. Probabilmente Lara è ancora sulla Terra che vive la sua vita. Lo sapevo e ne sono cosciente tutt’ora. Ma ogni volta che la vedevo, sentivo quei sentimenti che provavo per lei riaccendersi dentro di me… e vederla insieme a suo marito, mi causa forti fitte al cuore. La mia coscienza sa che non è lei, ma il mio cuore…
Cercavo di parlare con lei, di cercare anche la più piccola possibilità che lei fosse lì dentro, ma ogni volta venivo respinto. Anche oggi quando l’ho vista da sola, mi diressi verso di lei per provare a parlarle un’altra volta, ma presto la persi tra le vie del villaggio.
Neanche un momento dopo, percepii un mana potente sprigionarsi da un vicolo lì vicino. Un mana oscuro e pericoloso. Il mana di un demone. Quando raggiunsi il punto, la vidi.
Era lì… in piedi in mezzo alla viuzza che fissava furiosa due figure incappucciate. Il mana che percepivo era il suo e nonostante non la sentissi, ogni volta che muoveva le labbra il mana veniva rilasciato sempre di più, alzando un vento sempre più forte.
Allora le vidi. La bandana blu volò via e due corna simili a quelle dei tori comparvero davanti ai miei occhi. E anche nei due che erano davanti a lei, a causa del vento, potei intravedere delle corna da sotto il cappuccio.
Non volevo crederci nonostante il mana, ma vedendo quella caratteristica tipica dei demoni ebbi la conferma. Lilith è una di loro.
Mi sentii frustrato… no, ero furioso. Non sapevo quanto fosse potente e non potevo farmi guidare dai sentimenti. Dovevo tornare dalle mie spose e riferire a loro tutto.
Non permetterò che uno sporco demone, continui ad indossare il volto della mia amata!
*****
“…Non è uno scherzo… vero?!” chiesi titubante
“Te lo giuro sulla mia stessa vita. La moglie di Graeval è un demone.”
Non volevo crederci. Quando Jack ci aveva riunite per dirci che aveva ottenuto delle informazioni molto importanti… non credevo che sarebbero state così gravi. E il fatto che Jack stesso lo abbia visto…
“Dobbiamo eliminarla immediatamente! Non sappiamo quali pericoli potrebbe portare nel villaggio.” affermò Jack sicuro
“Concordo, ma non possiamo essere affrettati.” disse Ridel con un tono rilassato “Inoltre c’è la possibilità che possa usare Graeval come scudo.”
“Non sarebbe una novità.” affermò Emilyn
Al solo pensiero, mi sentii non solo il cuore ma anche lo stomaco stringermi. L’idea che Graeval possa venir usato come scudo umano… che il mio amico d’infanzia sia in pericolo… E se…
“…Fosse sotto il controllo del demone?”domandò Ishgat concludendo la domanda che stavo ponendo nella mia testa
“Intendi dire che gli ha fatto il lavaggio del cervello?”
“Non ci sono precedenti ma con i demoni non sai mai cosa aspettarti.” affermò riflessiva Ridel “Comunque, come agiamo?”
“Non possiamo coinvolgere gli abitanti di Fago. Dovremo attirarla fuori dal paese ed eliminarla.”
“……Li aspetteremo davanti a casa loro.” affermai alzando lo sguardo risoluta “Loro abitano nella periferia del paese e dato che tornano sempre tardi, non ci sarà il rischio che i miei compaesani ne possano venir coinvolti.”
“Ottima idea!” affermò Ishgat col pollice alto
“Allora faremo così. Meglio prepararci… sarà una lunga notte.”
Greaval, aspettami… ora vengo a salvarti!