Non può più sposarmi…… ma avevamo intenzione di sposarci? Fu questo il mio pensiero quando fece quell’affermazione.
“Uh? Di che stai parlando?” chiesi fingendomi leggermente perplesso
“Che… non ti amo più…”
“Davvero? Mi amavi? No, no, no… aspetta. Riformulo la domanda: quando è che abbiamo deciso di sposarci?”
Quando le feci quella domanda, stavolta era lei la perplessa.
“Ma… avevi promesso che ci saremmo sposati quando sarei tornata…”
“L’ho fatto?” mi chiesi grattandomi la testa, poi mi tornò in mente “Ah! Parli di quella tua promessa a senso unico che facesti prima di partire per la capitale 6 anni fa?”
“Promessa…”
“…a senso unico?” concluse Ridel anche lei sorpresa
“Parliamo di 6 anni fa. Aveva paura di lasciare il villaggio e mi fece quella promessa per farsi coraggio molto probabilmente.” risposi guardando prima la maga e per poi rivolgermi a Sarity “Ragazza, al tempo non ho fatto alcuna promessa, dopotutto sapevo che sarebbe finita così, quindi perché avrei dovuto fare una promessa sapendo che non avrei potuto mantenerla?”
“N-non me l’avevi promesso?”
Ora Sarity era sconvolta, quasi la stessi scaricando. Beh, ammetto che non era molto diverso, ma in pratica le sto dicendo le cose come stanno.
“Avevamo 12 anni. Credevi davvero che i tuoi sentimenti non sarebbero cambiati?” a quella domanda non rispose “Sono le promesse innocenti dei bambini, che non sanno come funziona il mondo. Veramente ti stavi ancora appendendo a una promessa così fragile?”
L’atmosfera era decisamente strana e Sarity non rispondeva. So di essere stato duro e non cercherò scuse, ma se voglio far davvero voltar pagina alla mia migliore amica, devo farlo. Le darò il colpo di grazia.
“Mettiamo che te lo avessi promesso davvero perché ti amavo… credi davvero che sarei contento di sentirti dire ‘non posso sposarti perché amo l’eroe’?”
“……”
“Sarei furioso. Nel peggiore dei casi sarei potuto impazzire dal dolore. Mi sentirei uno stupido al solo pensiero di aver sprecato 6 anni di vita ad aspettare una persona che amavo, e che è diventata una traditrice.”
Sarity stava stringendo i suoi abiti, mentre le altre due donne dell’harem la guardavano preoccupate e Jack era spiazzato dalla mia razionalità e freddezza.
“Te lo dirò senza mezzi termini. Non ricordo se 6 anni fa ti amavo, ma so che ora non provo niente per te. Tu sei una cara amica, ma mettendo in mezzo quella promessa infantile… mi hai profondamente deluso.”
*Sciaff*. Sentii dolore e calore. Sarity mi aveva tirato una sberla; sul suo volto contorto dalla rabbia scorrevano delle lacrime. Lo ammetto, questa reazione andava oltre ogni mia aspettativa, ma come ho detto prima, era necessario che fossi schietto per farla andare avanti.
“Come puoi…” cominciò con voce tremante “Come puoi dire delle cose così orribili?!”
“Preferiresti una dolce bugia ad una cruda verità?” le chiesi con calma “Guarda in faccia la realtà. Sono 6 anni che non ci vediamo e pensi davvero che l’amore non si sarebbe potuto spegnere? A te è successo. Dopotutto, ti sei innamorata dell’Eroe.” Sarity cadde in ginocchio e piangeva lacrime piene di rabbia “Meglio soffrire un giorno, piuttosto che per l’eternità.”
Quelle parole la fecero come scattare. Sarity si alzò d’improvviso e corse via in lacrime, seguita dalle altre due ragazze. Solo Jack era rimasto li fermo, con un’espressione delusa.
“Non guardarmi in quel modo.” affermai guardando nella direzione in cui Sarity era scappata “Sai anche tu che era necessario per farla andare avanti.”
“Potevi essere più delicato.”
Sospirai e mi avvicinai all’eroe, guardandolo negli occhi gli dissi
“Ci sono cose che vanno dette senza tanti giri di parole.” poi gli diedi un colpetto sulla spalla corazzata “Va a consolarla.”
Mi girai e feci per tornare verso la cucina. Dietro di me, sentii dei passi allontanarsi
“Un’ultima cosa.” mi fermai chiamandolo “Vedi di renderla felice. Se scopro che piange per causa tua, prega che non ti trovi. Solo io, posso farla piangere.”
“…D’accordo.” ci fu una pausa veloce “Sai, ti credevo un’altro zoticone interessato a Sarity o per l’aspetto o per la sua posizione.”
“Lo sono?”
“No. È chiaro che ci tieni a lei.”
“Davvero?”
“Hai il mio rispetto, però non serve che ti sforzi.”
Lo sentii andarsene definitivamente, mentre io sospirai pesantemente. Mi diressi verso l’esterno della tenda, in un posto appartato. Mi tolsi la benda che avevo legato alla fronte e guardai le nuvole che pigre solcavano il cielo.
“Ahahah…*Sigh*! Davvero…” sentì qualcosa corrermi lungo le guance “Che riunione di merda.”
In quel momento, sentivo il bisogno di bere qualcosa di forte, ma rifiutai quell’idea. Sapevo che non era la soluzione e poi, dovevo preparare da mangiare per un’intero paese. Ho rovinato la mia relazione con Sarity. Non so se mi perdonerà, perché non so… se capirà il motivo per cui l’ho fatto. Anche a me nel profondo, faceva male. Ho dato il ben servito alla mia migliore amica con “classe”. Io ora mi sento a pezzi. Nessuno ha vinto, qui abbiamo perso entrambi. “Un uomo che si affida alla speranza o alla fortuna è uno stolto”… huh? Ormai è fatta. Con o senza di lei, la vita deve continuare.
*****
Perché? …Perché mi fa così male? Perché le lacrime non vogliono fermarsi? Ciò che ha detto è vero. Eppure, perché mi fa così male anche se amo Jack? Perché mi sento tradita? Cos’è che non va in me?!
*****
Alla fine della serata, il servizio è andato liscio come l’olio. I compaesani ed il gruppo dell’eroe hanno gradito la mia cucina. Anche se la festa era ancora in corso e visto che era stato servito tutto, ho rassettato la cucina insieme agli aiuto-cuochi e una volta finito loro sono andati alla festa che era ancora in fermento, io invece tornai verso casa.
Non abito più insieme ai miei, inoltre era da un pezzo che non pagavo più una camera nella locanda di Tarkart. Da un paio d’anni vivevo in una casetta poco lontano dal villaggio. Potete darmi dell’asociale, ma dato che, dopo il servizio serale, è l’unico momento della giornata in cui sono veramente libero, ne approfitto per allenarmi e tirare qualche colpo al sacco. Fa comunque rumore e di solito, a quest’ora tutti dormono.
Entrai nella mia casa e mi cambiai con abiti più pratici. Corsi, saltai la corda, feci flessioni e addominali, ed infine cominciai a tirare pugni e calci al sacco. Quella sera, vedevo me stesso al posto di quel sacco. Probabilmente non mi sono del tutto perdonato l’indelicatezza di questo pomeriggio, ma so per certo che era necessario.
Dopo aver fatto tutto quel movimento, iniziai a meditare. Mi serviva per tenere allenati i miei poteri, nonché l’unico momento in cui riuscivo a sentirmi veramente in pace. O almeno, di solito è così.
Poco dopo aver iniziato, cominciai a percepire una presenza… una sola. Non era ostile, ma di certo non era una presenza qualsiasi. La persona sospirò.
“*Sigh*… hai fatto piangere la mia prescelta. Non ti vergogni?”
La Dea Aphy ogni tanto veniva durante le mie meditazione a disturbarmi. Succede da poco dopo che Sarity se ne era andata per il suo allenamento. Ogni tanto, veniva a farmi visita per disturbarmi. Ho perfino creato delle barriere, ma ho capito che il motivo è che entro in una fase extracorporea, dove il mio “spirito” lascia il corpo.
Dea o no, l’ho sempre ignorata. All’inizio si arrabbiava per questo, ma dopo ci ha praticamente fatto l’abitudine e ogni tanto chiacchiera con me, anche se non rispondo mai.
“E come al solito non parli… *Sigh*” sospirò nuovamente “Ha pianto per tutto il pomeriggio. Perfino gli altri del gruppo non riuscivano a calmarla.”
Starà toccando il tasto di Sarity per cercare di farmi parlare?
“Continuava a chiedere ‘Perché mi fa così male?’ e perfino il caro Jack ha faticato. E dire che di solito sono così intimi.”
non la smetteva di parlare
“Non è che magari in fondo in fondo provava ancora qualcosa per te?”
Genio… l’avevo capito anch’io
“Non dirmi che non te ne eri accorto?! No…” negò subito “Non sei così stupido. Quindi lo hai fatto apposta. Hai voluto distruggere quel poco di amore che ancora provava per te. Pensavi di non poter competere con Jack?”
………Ora non tirare in ballo i miei poteri
“Veramente… sarebbe un bello scontro vedere chi dei due-”
Aprii gli occhi. Ero di nuovo nella mia casa.
“La meditazione di oggi era veramente schifosa.”
*****
“-vincerebbe…… are?”
Quando mi girai nuovamente verso Graeval, notai che non c’era più. Lo fa spesso. Che timidone…
“Però è anche questo uno dei motivi che lo rende così carino!” affermai prendendomi le guance “Aaah! È stata una bella idea rendere la cara Sarity la Santa. In questo modo, Graeval posso tenerlo tutto per me. Non vedo l’ora che cominci a rivolgermi la parola. So che manca poco~!”
*****
“Brrr! Per qualche ragione mi sono venuti i brividi.”