Capitolo 2 – Gindorf

Gindorf

Dopo aver sentito quella frase…

Sono caduto dal cielo.

Dopo essermi ripreso mi sono guardato intorno per capire dove ero finito.

Ero sopra a una collina.

Dopo ho realizzato tutto quello che è successo.

“Non è che qualcuno mi ha drogato?!”

Ma subito dopo ho pensato a quella sensazione, quando la realtà cambiò e quando ho sentito le parole di quel “coso”, mi sentivo come se fossi morto ma le mie orecchie funzionassero ancora.

“Accidenti… tutto questo è fottutamente reale.”

Dopo mi sono balzate in mente delle parole di quel “coso” “quel libro contiene tutte le informazioni sul dio che vi ha scelto e sarà la vostra guida.”

Mi guardai intorno per vedere il libro, l’ho avvistato non poco distante da me.

Sono andato a raccoglierlo e l’ho aperto, c’era scritto qualcosa nella prima pagina.

“Cara incarnazione, sei stato scelto da Crono il dio del tempo, in questo mondo voi incarnazioni siete conosciute come “Portatori Divini” però siete noti solo come un mito, ma adesso passiamo alle cose importanti, i tuoi poteri in quanto portatore divino si dividono in 3 stadi:

1° stadio: Comprensione

2° stadio: Evoluzione

3° stadio: Controllo

Quando sbloccherai uno stadio ti verranno rivelate le capacità del seguente stadio, ma in questo mondo come la maggior parte delle persone potrai usare la magia grazie alla forza conosciuta come “eyu” che pero non si può usare senza “l’anello eyu” che fa da adattatore tra te e il eyu, il eyu si può usare lanciando incantesimi o rafforzando la propria/o arma/corpo, il colore dell’anello ti può dire di che elemento sei:

fuoco= anello rosso

ghiaccio= anello azzurro

terra= anello marrone

fulmine= anello giallo

vento= anello verde

oscurità= anello nero

tempo= anello grigio

(la scelta del tuo elemento non verrà influenzata in base al dio con cui hai un contratto) e il colore della perla ti può dire quanto sei forte, di seguito ti verranno elencati in ordine crescente:

rosa

arancione

blu

argento

oro

viola

e ora che sai le basi, ammazzali tutti!”

“Ammazzali tutti… non voglio nemmeno pensare cosà proverà il primo che muore.”

“Però non mi ha spiegato il tipo di governo è la popolazione… pazienza troverò un modo per scoprirlo.”

All’improvviso è caduto un’anello dal cielo.

“Ah sì il mio anello eyu… aspetta perché e nero?!”

“Aveva detto che il mio dio non avrebbe influenzato l’elemento… ma non mi aspettavo l’oscurità…”

“WOW, UN’ANELLO NERO!”

Mi girai di scatto verso la direzione del suono.

Era un bambino.

Aveva i capelli rossi e le lentiggini.

“incredibile sei un mago oscuro, non ne avevo mai visto uno.”

“Chi sei?”

“Ah giusto, piacere sono Gindorf!”

“Sono di qui, tu come ti chiami?”

“William Fiyer.”

“che nome particolare, comunque … vuoi giocare con me?”

“Perché me lo stai chiedendo?”

“Gli altri bambini del villaggio non vogliono giocare con me per via dei miei capelli e stanno lontani da me, perché? che cosa c’è di sbagliato nei miei capelli?”

Mi sono allarmato per niente, era solo un bambino che cercava un amico con cui giocare.

Mi sono abbassato alla sua statura, per parlargli faccia a faccia.

“Ascolta Gindorf, i tuoi capelli non hanno niente di sbagliato il problema e che la gente ha paura del diverso, ma sono tutti degli stupidi, i capelli rossi sono rarissimi! alla fine ci perdono loro a non avere un amico raro come te!, sei un bambino stupendo e sono sicuro che troverai delle persone che vorranno essere tue amiche!”

Ha iniziato a piangere.

“Grazie mille *sniff* nessuno mi aveva mai detto delle parole così belle *sniff* ho sempre odiato i miei capelli… ma adesso sono felice di sapere che sono qualcosa di bello!”

L’ho abbracciato.

Non ero il tipo da dire frasi del genere, ma quel bambino ne aveva bisogno, i suoi occhi… erano colmi di solitudine.

Passarono alcuni minuti.

“Hai finito di piangere?”

“Sì…”

“Grazie signore…”

“E mi dispiace per avervi detto questo, non so cosa mi sia preso.”

“Mi sono semplicemente limitato a dire la verità.”

Probabilmente si è sfogato con me perché era stanco di tenersi questo peso, ho pensato.

“E comunque ti ricordo che mi chiamo William.”

“William, posso farti una domanda?”

“Dimmi pure.”

“Non ho mai visto dei vestiti come i tuoi, dove li hai presi?”

Mi sono appena accorto di avere ancora i miei vestititi di scuola.

“Lunga storia…”

“Ah è vero!, vuoi giocare con me?”

“Certo!”

“Ma prima mi aiuti con una cosa?”

“Cosa?”

“Mi aiuti… a lanciare un incantesimo?”

Sul suo voto c’era una espressione completamente sorpresa.

“Non fare domande.”

“Mi aiuterai?”

“Va bene.”

“Come si fa?”

“Prima di tutto ti concentri sul attirare il eyu verso di lei, dopo lo concentri sulla mano e nella sua mente gli da una forma e lo rilasci.”

Una cosa alquanto semplice, ho pensato.

Ho chiuso gli occhi e mi sono concentrato sul eyu.

“Vedrà delle piccole paline nere, si concentri per farle attirare sulla sua mano, quando sente che è “pieno” rilasci l’incantesimo.”

Ho visto le palline nere, mi sono concentrato per farle dirigere verso la mia mano, dopo un po’ mi sono sentito pieno.

Ho formato una pistola con una mano.

“Bang”

Ho aperto gli occhi e ho visto una specie di proiettile fatto di una sostanza oscura.

Ero felice di questo, ma avevo una domanda in testa.

“É normale che ci ho messo così tanto tempo?”

“All’inizio sì, ma dopo un paio di volte ci si abitua al eyu e diventa più istantaneo e l’incantesimo sbuca subito, e salendo di colore si possono lanciare incantesimi più potenti.”

“Capito, ma per rinforzare il corpo?”

“Deve pensare al suo corpo come un armatura, così si crea una sorta di armatura immaginaria.”

“Capito, bene adesso giochiamo!”

“Non lo vuole provare a farlo adesso?”

“Ti ho già fatto aspettare troppo.”

Sul suo viso si era formato un sorriso.

“A cosa si gioca?”

“A calcio!”

Per fortuna che è un gioco a cui sono abbastanza bravo, ho pensato.

Passarono le ore, abbiamo giocato a calcio finché non si era fatta sera.

“Gindorf, io devo andare.”

“Anche io, va bene se giochiamo anche domani?”

“Certo.”

“A domani William!”

“A domani Gindorf.”

Era proprio felice quel bambino.

Mi sono allontanato un po’ così nessuno poteva vedere quello che stavo per fare.

Ho aperto il libro.

“Ehm… il “coso” aveva detto che potevo andarmene e ritornare, vorrei ritornare a casa mia.

Immediatamente e apparso un portale azzurro.

L’ho attravesato.

Mi sono ritrovato in camera mia.

“Ah è vero, qui saranno passati tipo 15 minuti.”

Mi accorsi che i miei vestiti erano tutti sporchi e che puzzavo.

Ho messo i miei vestiti nella lavatrice e mi sono fatto una doccia.

Dopo aver finito la doccia, mi sono messo il pigiama e sono andato al mio letto.

Ero veramente stanco.

Mi sono sdraiato sul letto.

E mi sono addormentato.

The Bloody Sword

The Bloody Sword

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
Sono stato scelto per partecipare al Ragnarock dove essenzialmente dovrò uccidere altre 24 incarnazioni scelte dagli dei come me, teletrasportato in un mondo fantasy che è collegato al mio mondo avrò solo un obiettivo uccidere le altre incarnazioni prima che loro uccidano me, ma capendo che sono troppo debole e che morirò presto di questo passo decido di fare una scelta, quali eventi straordinari accadranno dopo questa scelta e soprattutto... riuscirò a diventare abbastanza forte da poter uccidere le altre incarnazioni?
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