CAPITOLO 2: “PREDATORE”

PREDATORE

CAPITOLO 2: INIZIO DEL VIAGGIO

“Oh no, perché proprio adesso?….”

il respiro di Elaine si fece affannoso, mentre per lo spavento balzò in piedi puttosto agevolmente, benché il suo corpo, stanco e ferito, necessitava assolutamente di riposo e cibo.

Nella sua mente cominciarono a riaffiorare quei terribili ricordi di quando era ancora nella sua città natale: cominciò a vedere i corpi senza anima dei suoi amici e della gente con cui era cresciuta, l’immagine dei suoi genitori che vennero giustiziati davanti ai suoi occhi, ed infine la fuga frenetica dal regno di Lorien, scampando ad un finale tetro ed incerto. Furono molti i giorni in cui patì la fame e l’agonia, e furono molti i giorni passati a nascondersi nei posti più disperati che potesse trovare.

Pensava che venire a ridosso del confine dei nani avrebbe desistito quei barbari ed assassini ad inseguirla fino ad Hakhill, oltre a permetterle di potersi riposare un po’. Ma nemmeno un possibile scontro con i nani gli aveva fermati: erano intenzionati ad uccidere pure lei, ed avrebbero usato ogni mezzo necessario.

Elaine, in lacrime e presa dal panico, fece uno scatto per scappare da quella casetta ed allontanarsi il più possibile da quella piccola cittadina marina, quando all’ultimo istante, prima che toccasse la maniglia, una parte di lei, quella razionale, prese il sopravvento.

[D-dannazione! Stavo per farmi prendere dal panico!] pensò tra se e se la ragazza, asciugandosi di frettta e furia le lacrime, e facendo dei lunghi e profondi respiri, riuscì finalmente a calmarsi ed a ragionare sul da farsi.

Certo, la situazione era delle più disperate, ma era meglio pensare a qualcosa per sopravvivere, piuttosto che scappare senza un piano e finire catturati per mano di un bastardo come Rudolph.

Elaine indossò uno strano anello sull’indice, che creò una sorta di membrana dorata intorno a lei. Questa membrana sembrava acquosa, diventando quasi un tutt’uno con Elaine.

“Almeno con questo, non riuscirà a trovami subito..”

*****

*P.O.V di Rudolph*

Ero appena arrivato alle porte di quella sudicia ed inutile città di nome HakHill.

Arrivato lì, sentii subito quell’odore nauseabondo degli umani. Quell’odore era una vera e propria tortura per me, tanto che avrei voluto sbarazzarmi in un sol colpo di quella inutile cittadina. Ma mio “padre” era stato assolutamente chiaro con me: recuperare Elaine senza dar nell’occhio.

Ovviamente ero estremamente contrario a questo metodo, dato che non mi dava libertà di muovermi a mio piacimento, ma non potevo andare contro gli ordini del mio sovrano, oltre che padre: avrei rispettato le sue regole al 100%.

Ma ora ero stufo di giocare al gatto col topo con quella stupida ragazza, e sapendo che il suo obiettivo era arrivare nel regno dei nani, creai delle sentinelle di ghiaccio, dandogli il preciso ordine di circondare Hakhill, con l’ordine di attaccare Elaine se si fosse azzardata a mettere piede fuori da quella cittadina. Per essere sicuri poi che non avessero attaccato un’estraneo simile a lei, imprinsi nella loro mente l’immagine di Elaine;

In quel momento, sapevo che Elaine era ormai in preda al panico dopo aver percepito il mio mana, ma la cosa non mi dispiaceva: le prede sono più vulnerabili quando gli infondi la paura nelle ossa, ed Elaine non faceva eccezione. D’altronde, ero cresicuto con lei, e conoscevo ogni sua più piccola abitudine.

Aspettai diversi minuti, vedendo quale mossa avrebbe adottato quella ragazza, ma non ricevetti nessun segnale dalle mie sentinelle.

Le cose erano 2: o era già scappata, il che era possibile, oppure era nascosta da qualche parte in questa cittadina, ed anche questo era probabile.

Ormai non potevo tirarmi indietro, poteva essere certamente scappata, dato che lei possedeva que fastidiosissimi anelli spezza-mana*, però il suo corpo ormai doveva essere sul punto di spezzarsi… dare un’occhiata in quella stupida città, mi sembrava un’ottima idea.

Con grande agilità, mi intrufolai dentro le mura di Hakhill, senza che le guardie, che controllavano l’ingresso della città, mi notassero; d’altronde, erano infimi soldati messi di guardia senza alcuna abilità, come potevano notarmi?

Iniziai a muovermi di soppiatto, mimetizzandomi grazie ed una speciale tunica che mi rendeva invisibile agli occhi delle persone. Cercai di muovermi velocemente, dato che oggi ero deciso più che mai a terminare questa stupida missione.

Comiciai a cercare un luogo nella quale quella ragazza potesse essersi nascosta, quando, ad un tratto, mi accorsi di essere osservato. Mi fermai di scatto, stupito da questa strana situazione.

Mi girai alla mia sinistra, e notai un uomo alto ed abbastanza robusto, dai lunghi cappelli neri e dalla folta barba nera tendente al grigio, seduto a braccia conserte ad osservarmi con uno sguardo indecifrabile. O meglio, sembrava realmente osservarmi, dato che guardava verso la mia direzione. Ma quei suoi occhi, crearono in me una strana sensazione.

“Quel Bastardo… mi sta forse osservando?”

Quella situazione era decisamente strana; Quel mantello che indossavo mi rendeva veramente invisibile agli altri, e non c’era possibilità che un semplice umano potesse vedermi; inoltre, il mio mana era ai minimi livelli, quasi impercettibile.

Così feci una prova spostandomi di qualche passo fuori dalla sua zona visiva, rendendomi conto che l’uomo non mi seguiva con lo sguardo; Solo questo doveva bastarmi per rendermi tranquillo, eppure il suo sguardo era strano, e per qualche strano motivo, non mi fidavo di quello sporco essere.

Incuriosito, feci per avvicinarmi a quell’uomo barbuto in cerca di risposte, quando però avvertii un energia famigliare, poco distante dal confine di HakHill muoversi ad una discreta velocità.

Quell’energia, quel mana, ormai c’è li avevo impressi nella mente, quasi come se fosse diventata una parte di me; sul mio volto, apparse un grosso sorriso, quasi sadico, e preso dalle emozioni, mi diressi a gran velocità verso la fonte di energia che era ancora ben percepibile, dimenticandomi di quello strambo uomo barbuto.

“Eheheh! Sto arrivando, piccola Elaine!”

*Fine P.O.V.*

Elaine non sapeva se questa cosa avrebbe funzionato: era una tecnica che sua madre, quando era ancora in vita, insegnò ad Elaine in caso di necessità.

Allora, i genitori di Elaine sapevano che qualcosa di grosso stava per accadere alle loro vite, e presero le dovute precauzioni per cercare quantomeno di proteggere i loro figli.

“Ti prego, Dio, dammi una mano…”

Elaine si recò fuori dalla casa, conscia del fatto che così facendo avrebbe messo la sua vita. Cercò di rintracciare il mana di Rudolph, constatando però che il suo mana era sparito, come d’incanto. Ma questo non la tranquilizzava minimamente, anzi, la mise in una situazione di ulteriore stress: avrebbe dovuto sbrigarsi ed alla svelta.

La ragazza chiuse gli occhi, cercando di concentrarsi ed “eliminare” ogni futile pensiero e, ponendo le braccia dinanzi a se, cominciò a generare una strana sfera di luce bluastra, estremamente fredda e abbagliante;

Elaine fece fatica a mantenere sotto controllo quella sfera, dato che era una tecnica che non aveva del tutto imparato, ma non c’era tempo per questo; con grande sforzo, lanciò quella strana sfera nei cieli di Hakhill. Poi, dopo averla lanciata in aria, cercò di controllarla a distanza, riuscendoci a fatica.

“Uff.. uff.. vai il più lontano possibile!”

Dopo aver rifiatato per un paio di secondi, la ragazza scagliò entrambe le sue braccia con la poca energia che aveva in corpo verso nord, per un motivo ben preciso: mandarlo verso il confine del regno dei nani.

Elaine barcollò vistosamente, per poi cadere su un ginocchio, ma non era il tempo di rimanere lì a riposarsi, ora doveva fare un ultimo sforzo sforzo e scappare da quel posto il prima possibile.

La ragazza, cominciò a corrichiare, quando però, senza che se ne accorgesse, qualcosa di freddo la colpì alle spalle, trapassandogli il ventre da parte a parte con una facilità inaudita.

La ragazza abbassò lo sguardo, notando un grosso aculeo di ghiaccio. Disperata, cercò di scappare ancora, ma ecco che un’altro aculeo, questa volta più piccolo, colpì la sua caviglia spaccandola completamente.

“D-dannazione…”

La ragazza era atterra, immersa in un bagno di sangue mentre la sua vista diventava sempre più offuscata. Certo, quella grossa ferita sul ventre non sembrava particolarmente grave, seppur estremamente dolorante e brutta, ma il fatto che il suo corpo fosse debole peggiorò la sua situazione.

In poco tempo, intorno a lei, delle piccole sentinelle di ghiaccio la circondarono, per poi congelare il suo corpo per far si che non tentasse di nuovo la fuga.

“Heheh, credevi davvero che una tecnica incompleta come quella potesse fregarmi? Pensi davvero che sia un’idiota come i tuoi genitori?”

Elaine riconobbe subito quella voce fastidiosa ed antipatica, che gli provocava rabbia, e sopratutto, dolore. Rudoplh era arrivato pochi istanti dopo che Elaine fu catturata, capendo fin dall’inizio che quello non era altro che un diversivo: gli bastava semplicemente aspettare che Elaine uscisse dalla sua lurida tana, per mettere la parola fine a questo insulso inseguimento: la sua missione era giunta alla fine.

“Rudolph…” disse la ragazza, guardandolo con occhi rancorosi e stanchi, che cominciarono a riempirsi di lacrime per il dolore, ma soprattutto, per la tristezza.

Rudolph osservò il corpo di Elaine, constatando che la ragazza aveva perso diversi chili. Il suo volto, che fino ad allora era felice per aver catturato Elaine, divenne triste, mandando in completa confusione la ragazza, che a stento riusciva a rimanere lucida.

L’uomo si abbasso, accarezzando il volto della giovane ragazza che nel mentre lo fissava con aria disgustata e, se Elaine avesse potuto, avrebbe preferito di gran lunga morire piuttosto che farsi toccare da quel lurido uomo.

“Elaine, avresti potuto evitare tutto questo… perché ti ostini a non accettare quello che ha in serbo per te il futuro?”

“FUTURO… hai detto FUTURO?! Il mio futuro si è disintegrato quando TU e Umarth avete ucciso la nostra gente! Non accetterò mai un futuro con lui al mio fianco, e men che meno con te, lurido traditore!”

Rudolph rimase in silenzio dinanzi a quelle parole, guardando gli occhi furenti di Elain, che via a via diventarono sempre più rancorosi verso Rudolph.

“Quindi, non intendi ritornare a Lorien, è così?” disse l’uomo, con un’espressione decisamente contrariata;

“Ci sei arrivato, lurido bastardo! Farò di tutto per radere al suolo la tua “nuova” famiglia, lurido ingrato!”

Lui la conosceva meglio di chiunque altro, e sapeva che quella ragazza era testarda, e che sarebbe andata avanti fino alla fine. Soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti. Rimase in sienzio per qualche secondo, arrivando finalmente ad una concluisone: Elaine non si sarebbe mai piegata al volere del Re, ed avere una mina vagante come lei nella loro casata era fin troppo pericoloso: doveva ucciderla subito.

L’uomo dunque si alzò, e generò, grazie alle sue abilità magiche, una rudimentale spada di ghiaccio estremamente appuntita, pronto a stroncare la vita di Elaine.

“Sai, Umarth ha fatto di tutto per volerti insieme a lui. Aveva dei grandi piani per te e per il nostro regno. Ma mi ha anche detto che se non poteva averti, allora non aveva senso lasciarti in vita. Sei sicura di voler questo?”

“Vai a farti fottere, bastardo!” disse la ragazza, che con il sorriso, aveva ormai accettto la sua morte: almeno, ora si sarebbe ricongiunta con i suoi cari, ed avrebbe messo fine alle sue sofferenze.

“Addio… Sorellina”

Rudolph, con le lacrime agli occhi, fece partire un fendente verso la testa di Elaine. Ormai sembrava finita per la ragazza, quando però, Rudolph fu colpito da una violenta fiammata sul viso, seguito da un poderoso calcio sulle costole, che lo fecero indietreggiare per diversi metri, procurandogli un forte doloreche si estense su grand parte del corpo;

Il suo viso era completamente ustionato, mentre almeno una delle sue costole doveva essere rotta. Il dolore fu talmente forte che Rudolph cadde su un ginocchio, contorcendosi dal dolore. Poi,ad un tratto, la temperatura nella foresta si fece di colpo rovente, ed i golem, che fino ad allora erano in piena funzione, si liquefarono dopo pochissimi secondi, come se fossero stati gettati all’interno di un vulcano.

“ARGHH! CHI CAZZO E’ STATO A COLPIRMI?! CHI E’ STATO?!” Urlò in preda alla rabbia Rudolph, sprigionando una violenta folata di vento gelido, che mosse tutti gli alberi della foresta ed interrupe quella strana temperatura che gli aveva inghiottiti.

“Heh, lo sapevo che questa stupida ragazza iraconda non avrebbe portato a nulla di buono..”

“Stai zitto, Erwin, non siamo venuti qui per giocare. Prendi quella ragazza ed allontanatevi il più possibile”.

Due voci provenirono da una zona buia della foresta: Elaine, con molta fatica, girò lo sguardo per capire chi fossero quei due pazzi che si erano messi in mezzo.

Il primo volto che vide era quello di un uomo di meza età, che la osservava con uno sguardo indecifrabile, per poi osservare Rudolph, che ancora non si era ripreso da quel colpo.

Poi, con la coda dell’occhio si spostò sull’altra persona, dall’apparenza giovanile. Non appena il suo viso fu colpito dalla luce della luna, capì immediatamente di chi si trattava.

“Tu… ma cosa ci fai qui?”

Il ragazzo si avvicinò con grande velocità ad Elaine, e con un pugno, distrusse il ghiaccio che la intrappolava, sorprendendo ulteriormente Rudolph.

“Dovresti imparare a ringraziare la gente, di tanto in tanto…Se non fosse stato per Ron, non avrei mai salvato una ragazza scorbutica come te!”

Erwin alzò la ragazza velocemente, per poi allontanarsi il più rapidamente possibile. Rudolph fu colto impreparato dalla velocità del ragazzo; così creò un aculeo di ghiaccio, lanciandolo contro i due ragazzi.

Ma Ron, con un movimento impercettibile, si frappose tra quella grossa lancia di ghiaccio ed i due ragazzi, estrasse in modo rapido la spada e distrusse quell’aculeo magico con un solo ed unico fendente.

“Hey, ragazzo” – disse Ron, puntando la sua spada contro Rudolph – “Se hai tanto tempo per preoccuparti degli altri, allora ti conviene preoccuparti della tua incolumità, se non vuoi finire affettato.”


– FINE CAPITOLO –

-RUBRICA DI RUUK PARTE 1-

Questa è una piccola guida che metterò alla fine di ogni capitolo, solo nel caso in cui debba spiegare il funzionamento di oggetti o quant’altro. Avrei voluto metterlo nel primo capitolo, ma dato che non c’era nulla di così complicato, ho preferito introdurlo ora.

Questa speciale rubrica l’ho chiamata RUUK, poiché tutti gli oggetti (o quasi) che andremo a vedere sono stati creati da questo scienziato di nome Ruuk. Buona lettura!

  • Anelli spezza-mana: chiamati anche Inibitori, sono degli speciali anelli creati con una pietra chiamata “Inubis”, un particolare minerale in grado di camuffare/nascondere il mana di colui che indossa l’anello. Questi anelli hanno diversi gradi, che dipendono dal livello di purezza del minerale: più il mana è puro, più sarà alta la capaità dell’anello di poter camuffare grosse quantità di mana;
  • Tunica di Inubis: la tunica utilizzata da Rudolph in questo capitolo sono tuniche create con pietre Inubis di altissima qualità, che sono in grado di nascondere completamente qualsiasi tipo di mana. Oltre a ciò, grazie ad uno speciale incantesimo creato da RUUK, sono in grado di annullare i rumori creati da colui che indossa la tunica e rendere invisibile colui che indossa la tunica; Nonostante queste tuniche siano facilmente reperibili, i prezzi sono assai proibitivi. Per questo, queste tuniche si vedono spesso nelle famiglie aristrocratiche o reali.

  • LEZIONE DI MANA (PARTE 2): ELEMENTI DEVIATI.

Ogni nucleo, prima di cambiare “colore”, affronta tre stadi: risveglio, intermedio ed avanzato, che sono gli stadi che il core deve passare prima di cambiare di grado. Ovviamente, per misurare il grado del core, esistono degli strumenti apposta. I maghi più abili sono in grado di poter dire approssimativamente il grado del core di una persona semplicemente “sentendo” il loro mana.

2. Le dimensioni del core aumentano, e di conseguenza, anche il mana presente all’interno di una persona.

3. Il mana aumenta sensibilmente le abilità fisiche dei possessori man mano che il core si purifica negli anni.

Inoltre, con il mana si possono fare le seguenti cose:

1) potenziare il proprio corpo;

2) rinforzare l’arma impugnata attraverso il mana;

Ogni persona dotata di mana, ha anche una sua peculiare affinità elementare, che dipende molto dalla genetica e dalla affinità di una persona, ma anche dalla razza d’origine.

Gli elementi esistenti sono quelle del fuoco, acqua, terra e del vento. Esistono anche i loro derivati, che si possono ottenere quando si ha la completa padronanza di un elemento, oppure quando una persona ha una eccezionale affinità con un elemento deviato (ma non è detto che se una persona controlli perfettamente un qualsiasi elemento, allora possa automaticamente utilizzare gli elementi deviati, poiché hanno una base completamente differente degli elementi normali, nonostante di base siano costituiti dal mana. Anche questo dipende dall’affinità che varia da persona a persona). Questi elementi deviati sono:

Fuoco = Fulmine;

Acqua = Ghiaccio;

Terra = Gravità o diamante;

Vento = Suono;

Poi ci sono alcune cose da sapere:

1) gli elfi, hanno un’altissima affinità con l’elemento dei dell’aria e dell’acqua, e gli elfi più talentuosi sono maggiormente portati a sviluppare l’elemento deviato dell’acqua, ovvero il ghiaccio; Per quanto riguarda gli altri elementi, è molto raro che un elfo sblocchi ad es. , l’elemento del fuoco o del fulmine, ma quando accade, sprigionano una potenza incredibile

2) i nani, invece, possono manipolare esclusivamente gli elementi del fuoco e/o della terra, avendo una maggiore affinità per questi due elementi rispetto alle altri speci. La loro capacità esclusiva principale è il fatto di poter manipolare anche il ferro ed il diamante (Anche se, è molto raro vedere nani manipolare il diamante, poiché, data la complessità nel saper manipolare tale elemento, e cosiderato alla stregua di un elemento deviato).

3) gli umani, invece, non hanno nessuna particolare affinità ( se non quella della nascita), ma hanno la possibilità di poter manipolare qualsiasi dei quattro elementi, anche se sono molto rari umani in grado di manipolare 4 elementi; di media, ne controllano 1 solo, e quelli più esperti 2 o adirittura 3.

In alcune zone dei diversi regni, per aggirare il problema delle affinità, hanno provato a concepire degli ibridi, forzando relazioni tra diverse razze (il più famso è tra nani e Elfi, o tra elfi e umani), esseri che hanno una grossa affinità con tutti e quattro gli elementi, avendo inoltre la capacità di sviluppare tutti gli elementi superiori. Negli anni sono stati fatti molti tentativi pur di far nascere un’ibrido con queste caratteristiche, ma le probabilità che nasca un ibrido di questo genere sono estremamente basse, a ridosso dello 0% .

The Chronichles of a Magic World

The Chronichles of a Magic World

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
In un magico mondo dominato da maghi e bestie sacre, un ragazzo di nome Erwin partirà per un lungo viaggio, per raggiungere il suo più grande sogno: Diventare eroe, proprio come il suo padre. Ma durante il suo viaggio, verrà messo a dura prova confrontandosi con potenti nemici, e scoprendo pezzi del suo passato... Riuscirà Erwin a raggiungere il suo obiettivo?
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