Quando ripresi i sensi, potei sentire una morbida sensazione sotto di me e il canto degli uccelli.
Sbadigliando mi sedetti sul letto e mi grattai gli occhi. Indossavo ancora l’abito da sera e mi trovavo sul nostro letto. Chiedendomi quando ci fossi tornata, mi vennero in mente le lacrime che avevo versato prima di perdere i sensi… Che imbarazzo!! pensai prendendomi il volto. Non ho mai pianto così di fronte a lui! Nonostante quel sentimento, cominciai a cercare Graeval, ma non mi ci volle molto: era seduto per terra a gambe incrociate con le mani giunte.
Era in meditazione e di solito lo fa quando vuole tenere in allenamento i suoi poteri, ma il fatto che lo stesse facendo anche ora… probabilmente c’era un’altro motivo. Scendendo dal letto, mi misi al suo fianco, gli diedi un bacio sulla guancia e poi appoggiai la mia testa sulla sua spalla
“Buongiorno Lilith. Ti senti meglio?” mi domandò con tono affettuoso
“Buongiorno. Sì… sto bene.”
Sentii il braccio di Graeval mentre mi stringeva a se e poi sentii la sensazione delle sue labbra sulla fronte.
“Perdonami per quello che è successo ieri notte.” si scusò “Non avevo tenuto conto delle conseguenze delle mie azioni.”
“L’importante e che tu sia riuscito a fermarti.”
“È solo merito tuo. Se tu non mi avessi fermato io…”
“Shh…” lo zittii appoggiando l’indice sulle sue labbra “l’importante è che tutto si sia risolto.”
Sorridendomi, mi diede un bacio stampo sulle labbra
“Comunque, anche se mi sono fermato…” cominciò per poi volgere lo sguardo da un’altra parte “non è ancora completamente finita.”
Nel punto in cui stava guardando, legati e privi di sensi, c’erano l’Eroe e il suo gruppo avvolti da una barriera dorata. Vedendola, capii che era quello il motivo per cui stava meditando.
Affinché la barriera si attivi e sia stabile nel tempo, Graeval deve essere cosciente di se stesso e di tutto ciò che lo circonda; cosa che non riuscirebbe a fare se stesse dormendo. Per questo motivo, ha sfruttato la meditazione per far riposare il corpo ma non lo spirito e di conseguenza rimanere ‘cosciente’.
“Già…” sospirai “è ora che comincerà la tua vera battaglia.”
“Non la mia…” cominciò stringendomi dolcemente la mano “ma la nostra.”
Ebbi appena il tempo di cambiarmi d’abito, che l’Eroe e le sue mogli si svegliarono sussultando. Erano agitati e confusi in quanto non sapevano dove si trovavano. Notai che Jack, Ishgat ed Emilyn avevano un’espressione sofferente quando si muovevano. Evidentemente il corpo si stava ancora riprendendo per via del processo rigenerativo e di guarigione rapido usato su di loro da Graeval. Dopotutto, avevano anche subito ferite molto gravi e per sanarle tutte, Graeval ha usato un metodo di guarigione rapido ma da lui definito poco ortodosso.
In base a quello che mi ha spiegato e che ho capito, il mondo in cui abitiamo è di per se vivo come lo siamo noi e di conseguenza possiede un’energia propria. Quando ha curato e rigenerato le mie ferite la prima volta, ha trasferito a me la sua energia vitale e stimolato la mia per donarmi una momentanea abilità rigenerativa ultra rapida. Con loro, invece ha usato l’energia propria del mondo ma essendo palesemente diversa da noi, può causare spesso e volentieri effetti negativi sul corpo come torpore e/o dolore per un breve periodo di tempo in quanto il corpo deve assimilare questo nuovo tipo di energia. Per questa ragione preferisce usare questo metodo solo in casi estremi o alla fine di uno scontro.
Nota: per farvi capire meglio, il processo è simile a quando si fanno le trasfusioni di sangue o i trapianti di organi: affinché non venga rigettato dal corpo (fatto un caso eccezionale per il sangue), l’organo o il gruppo sanguigno devono essere compatibili con quelli del ricevente. Nel caso di Lilith, è stata usata un’energia vitale di tipo “organico” (cioè quello di Graeval) il corpo di Lilith ha accettato la trasfusione senza tanti particolari problemi. Nel caso dell’Eroe e il suo gruppo, è stata usata un’energia di tipo “non-organico” e quindi il corpo deve abituasi all’energia vitale sconosciuta.
“Ben svegliati” li salutai
Vedendomi, la loro sorpresa e preoccupazione si tramutarono immediatamente in espressioni di odio e cautela… in particolar modo, lo si poteva notare su Sarity
“CHE COSA NE HAI FATTO DI GRAEVAL?!!!” urlò gettandosi su di me ma venne respinta dalla barriera dorata di mio marito.
“Guarda che sono qui. E quante altre volte vuoi continuare con questa storia?” domandò Graeval comparendo dietro di me “E poi dovreste essere grati a Lilith.”
“Grati?” domandò Emilyn
“Se non fosse stato per lei, a quest’ora sareste già belli che morti e sepolti.”
A quell’affermazione tutti gli eroi sembravano esitanti e nonostante qualcuno come Jack mostrasse un’espressione alquanto arrogante, si poteva comunque notare il sudore scendere lungo le loro guance o il corpo tremare. Lo scontro di ieri sera è ancora molto vivido in loro a quanto pare.
“Tristemente però, vedo che siete ancora troppo pieni di energie indirizzate dalla parte sbagliata.” disse sospirando per poi scricchiolarsi le dita “Devo ripetere la lezione di ieri notte magari?”
Il suo tono gelido e quel minimo di sete di sangue che ha rilasciato in quel momento bastarono a farli indietreggiare e scuotere la testa freneticamente. Era chiaro come il sole che una volta è bastata però… la dragonkin sembrava per qualche ragione… contenta? Non mi piace.
*****
Siamo seduti a tavola. Un piatto davanti a noi, è stata servita una colazione a base di uova, pancetta e verdura, con una tazza di latte caldo di fianco. Le corde che prima erano usate per legarci, sono state sciolte con un semplice schiocco di dita da parte di Graeval, ma nonostante tutto, questa barriera dorata continua ad essere mantenuta. L’amico d’infanzia di mia moglie non è affatto uno stupido e perfino adesso mentre mangia, ci sta tenendo d’occhio pronto ad intervenire nel caso facessimo un movimento sbagliato.
………Ieri notte siamo stati annichiliti. Fu quello il mio unico pensiero mentre fissavo il piatto di fronte a me.
Avevo ottenuto una forza incredibile venendo in questo mondo, ho conosciuto le mie attuali mogli e potevo vivere una vita felice. Tutto grazie ai poteri che la somma Aphy mi ha fatto dono quando mi ha mandato qui…… Pensare che in realtà esistesse qualcuno così potente……
“Guardate che si fredda.” affermò Graeval indicando i piatti posti davanti a noi e che nessuno di noi ha toccato “Se avessi voluto uccidervi lo avrei già fatto. Potete mangiare, non è avvelenato.”
“……Graeval…” lo chiamò Sarity attirando la sua attenzione “Che cosa sei? Cosa ti è successo?”
“Sono in tutto e per tutto umano” affermò mangiando un’altro boccone “Sono così sin dalla nascita, sai?”
“Allora riformulo io…” cominciai “che cosa sei veramente? Un essere umano normale non è così potente.”
“Da che pulpito.” cominciò con tono sarcastico per poi posare la posata “Possiamo dire che sono come te… e allo stesso tempo non lo sono.”
“Non è una risposta.”
“Hai ragione… allora andremo dritti al punto: io sono una persona che è stata reincarnata da una certa idiota.”
“Un reincarnato?!” chiesi sorpreso
No. Non è motivo per esserne sorpresi, anzi avrei dovuto già sospettarlo da tempo. Dopotutto, il suo modo di pensare e di agire sono completamente diversi da quelli che ho visto in questo mondo.
“E quella magia? Come fa ed essere così potente?” chiese Ridel
“Perché non è magia. Semplice no?”
““““PER NIENTE!!!”””” urlai insieme alle mie mogli
“Ma in realtà è così. Jack…” cominciò rivolgendosi a me “cosa ti fa venire in mente la parola psionico?”
Se avessi dovuto essere sincero all’inizio non mi diceva niente. Dopotutto, non è una parola che viene usata tutti i giorni e anche nei vari contesti è praticamente inutilizzata. Potrei anche dire sconosciuta. Però, suonò un certo campanello nella mia mente. Mi venne in mente un certo mio amico fanatico di giochi sia da tavolo che videogiochi.
“Non è la prima volta che la sento, ma non mi dice niente…”
“Hou… a quanto pare da voi non sono comparsi o hanno un’altro nome…” cominciò massaggiandosi il mento “anche se non è corretto, il termine sensitivo ti dice niente?”
“Sono persone che a detta loro, hanno sviluppato abilità particolari come parlare con gli spiriti o vederli.”
“Sigh… come pensavo, non è il termine giusto.” affermò Graeval leggermente deluso “O beh… detto in maniera semplice, uno psionico è una persona in grado di manipolare e mutare il proprio corpo e anche gli oggetti tramite la semplice volontà.”
““““…………HUH?!””””
Come se volesse dare una dimostrazione, alcuni oggetti sul tavolo cominciarono a muoversi, delle palle di fuoco si generarono intorno a lui e fulmini cominciarono a sfrigolare sul palmo della mano.
Ma una cosa si poteva notare immediatamente: gli iridi, solitamente grigi quasi come di ghiaccio, sembravano tinti d’oro.
“Biomanzia, Piromanzia, Divinazione, Telecinesi e Telepatia… io padroneggio tutte le discipline psioniche del mio mondo originario con estrema facilità. Se solo lo volessi potrei ridurre in poltiglia la vostra carne e spezzarvi le ossa in meno di un secondo, senza nemmeno sollevare un dito.”
“Se solo… lo volessi?” domandò stranamente interessata Ishgat
“Io non sono MAI serio quando combatto.” cominciò guardando indifferente Ishgat “L’ultima volta che ho combattuto con un briciolo di serietà è stato nel mio vecchio mondo e ho finito col livellare e distruggere un’area sufficiente da poterci costruire una città popolosa.”
Un uomo in grado con il semplice pensiero di interferire con le leggi della natura… non posso crederci. Mi sembra un’esagerazione. Ma se quello che ha appena detto… se ieri sera non si stava impegnando neanche un po’ quando ci ha combattuto, allora posso letteralmente essere fortunato di essere qui a scoprirlo.
“Ora, cambiando argomento…” cominciò appoggiando la posata e guardandoci con fare serio “torniamo al discorso su mia moglie e il fatto che sia una demone.”
“Discorso…?”
“Ieri sera non avete voluto ascoltare e avete attaccato senza neanche darci il tempo di spiegare. Visto che ora vi siete calmati, sappiate che Lilith non ha alcuna intenzione di nuocere all’umanità e soprattutto a questo paese. Quindi, che ne dite di chiudere un’occhio? O se preferite… potreste ricambiare il favore che vi ha fatto impedendomi di uccidervi o scambiare le vite che mi devono Sarity e Cordelia per la sua. Sono scambi equi alla fin fine, non credete?”
Anche se lo ha detto come se fosse la cosa più naturale da fare, e non posso che concordare, c’è comunque un problema di fondo. In quanto demone, è capace delle azioni più meschine e orribili, quindi potrebbe essere stata… ‘brava’ in questi anni, ma chi dice che non riprenderà le sue vecchie abitudini.
“Anche se ciò che dici è vero…” cominciò la mia maestra con calma “un demone è un demone. Potrebbe starsene buona adesso ma chissà quando potrebbe tornare a massacrare trucidare gli umani per vendetta.”
“Non succederà mai.” rispose con calma Graeval appoggiando la schiena alla sedia
“Come puoi affermarlo?” domandò Emilyn
“……Perché ci sono io” sussurrò qualcosa che non riuscii a sentire prima di cominciare a parlare “Voglio dire, credete davvero che non riuscirei a farla rinsavire nel caso accadesse?”
Ah, in effetti…
“Mio marito ha ragione.” s’intromise la demone guardandoci fredda “Io rispetto e amo Graeval dal profondo del mio cuore. Ma allo stesso tempo… lo temo. Dopotutto, non vorrei mai affrontarlo in battaglia. Solo un suicida o un folle lo vorrebbero.”
Dopo l’esibizione di forza di ieri sera, nonostante siano state proferite da lei, non posso negare le sue parole. Affrontare Graeval significa assicurarsi un biglietto di sola andata per l’aldilà. Guardando la maestra e le mie mogli, tutti avevano un’espressione comprensiva. Avevano capito perfettamente l’antifona. Ma quando volsi lo sguardo verso Sarity…
“Io non ti credo.” affermò sicura “Sono certa che lo stai controllando. Graeval non tradirebbe mai l’umanità e soprattuto me!”
“……Scusa ma tu che centri? Che sono queste arie?”
“Tu sei diventato un burattino nelle mani di questa demone! TI ha fatto il lavaggio del cervello!!”
Graeval si coprì la faccia e guardò Sarity con occhi che dicevano “Ma sei scema o cosa?”. Non so cosa le sia preso, ma ora sta davvero esagerando. Non capisco perché sta facendo tutto questo tran tram.
“Nemmeno tra quelli della mia razza esistono magie che-”
“Taci! È tutta colpa tua!!”
La demone stava cercando di spiegare qualcosa, ma venne bruscamente interrotta da Sarity. Giuro che non l’ho mai vista così arrabbiata.
“È solo colpa tua se quel giorno Graeval-”
“Guarda che Lilith ed io ci siamo conosciuti tre giorni dopo la nostra prima riunione.” questa volta fu Graeval a interromperla “*Sigh* Non credevo c’è l’avessi ancora per quello.” concluse sospirando
“Non è possibile! Il Graeval che conosco-”
“Al contrario di te è cresciuto ed è maturato.” lo sguardo di Graeval era severo “Ti stai ancora aggrappando al fatto che probabilmente provavo qualcosa per te durante l’infanzia. Dato che non ti è chiaro te lo ripeterò: non so se ti amavo ma ORA non provo niente al di fuori del mero sentimento d’amicizia.”
Lo ha detto come la prima volta: con fredda e lucida calma, esprimendo tramite le sue parole e i suoi occhi la pura verità. Ammetto che in fondo è da allora che lo rispetto. Ma se mia moglie si sta tutt’ora attaccando a quella cosa-
“Non è-”
“Non provare…” il tono già freddo di Graeval era diventato gelido “ad inculcarmi sentimenti che non sono miei.”
Non poteva essere più chiaro e schietto di così. Grazie a questo breve litigio e soprattuto all’ultima frase di Graeval, ho capito che nel profondo, Sarity prova ancora qualcosa per Graeval. Non so se lei ne sia cosciente o se stia distogliendo lo sguardo da questo, ma il fatto che stia accusando la demo- Lilith di manipolare il suo amico d’infanzia… è il suo modo per sfogare la frustrazione per non essere riuscita ad ottenere quello che voleva… probabilmente? Che crudeltà… pensai sospirando.
Alla fin fine, Graeval avrebbe ripetuto le stesse cose allora e anche adesso… anche se fosse rimasto scapolo. Il suo carattere freddo, schietto e logico è generato da una profonda saggezza derivata da chissà quali esperienze. Indipendentemente da quel che ha fatto… è un uomo degno di rispetto.
Però, scoprire che mia moglie provi ancora qualcosa per il suo amico d’infanzia… mi fa star male. Mi fa stare comunque male nonostante Graeval la stia palesemente e sinceramente rifiutando.
“Vedi di darti una svegliata Sarity…” riprese Graeval “ormai avresti dovuto capirlo che il mondo non gira in base ai tuoi capricci.”
“BASTA! BASTA!! SMETTILA DI FARGLI DIRE QUELLE COSE!!!” urlò Sarity alzandosi violentemente indicando Lilith “RIDAMMELO!!! RESTITUISCIMI IL MIO GRAEVAL!!!”
Sembrava impazzita. Non voleva guardare in faccia la realtà. Non sapevo più cosa pensare… e anche Graeval sembra essere al limite… i suoi occhi erano nuovamente dorati.
“Ok~ calmatevi tutti~!”
Quella voce femminile che mi era familiare e allo stesso tempo sensuale, venne percepita da tutti noi che subito ci guardammo intorno per capire da dove arrivasse.
D’improvviso, una luce bianca si fece largo attraverso una finestra lì vicino e pian piano discese una donna bellissima, con pelle candida ed un corpo sensuale, i capelli mossi che sembravano fatti d’oro e occhi che sembravano zaffiri ed emanava un’aura reverenziale e divina.
La riconoscerei ovunque. Dopotutto è colei che mi ha evocato in questo mondo dandomi quella richiesta. Si trattava della divinità di questo mondo venerata da tutti. Si trattava di Aphy.
*****
Oh cielo… L’irritazione di un minuto fa è diventata esasperazione. Ora ci mancava quest’idiota.
Aphy stava entrando dalla finestra circondata da una luce bianca per mantenere il suo aspetto divino, vestita con abiti simili alle tuniche romane. Ma usare la porta no?
Nonostante le espressioni sorprese dei presenti, tutti, fatta eccezione mia e di Lilith, s’inchinarono verso di lei e le porsero omaggio.
“Mia signora Aphy! Cosa la porta qui per graziarci della vostra divina presenza?”
“Ara, Sarity~! Da quanto tempo~” salutò allungando le finali “Sono qui perché ho percepito una certa tensione~.”
“Mia signora! Ve ne prego!!”
“C-cosa~ mia cara?” chiese Aphy presa alla sprovvista dall’improvviso scatto di Sarity
“Ve ne prego! Liberate il mio amico d’infanzia Graeval dal controllo di questo demone!! Vi supplico!!!”
Nonostante la sorpresa iniziale, Aphy si girò verso di me e poi verso Lilith. Sospirò pesantemente e si prese il volto, quasi fosse stanca di questo. Alzò lo sguardo e poi guardò Sarity.
“Impossibile~”
“Co-?!”
“Voglio dire, Lilith non ha lanciato alcun tipo di incantesimo su Graeval~. Te ne saresti accorta perfino tu~. Ma che hai fatto per farti odiare così tanto Lilith~?”
“Dovresti saperlo, idiota.” rispose Lilith con calma
Quando diede quella risposta con tale naturalezza, i presenti si erano già girati per guardarla con occhi misti sorpresa e sdegno… no più la seconda che la prima. Quando Sarity sembrava prossima a urlare di nuovo qualcosa, Aphy la precedette.
“Ara ara, da quando ti sono cresciute le corna~?” domandò con tono giocoso per poi avvinghiarsi a me “Magari ieri notte mentre io e Graeval-”
“LEVATI DAI COGLIONI!!” le urlai tirandogli uppercut che la fece cadere all’indietro.
Ok… ora l’ammazzo non le permisi di terminare la frase. Non solo si stava prendendo gioco di mia moglie, ma non riusciva neanche a leggere la situazione delicata di fronte a lei. A quanto pare, nella lezione di ieri sera sono stato troppo gentile.
“Bofuh!”
Aphy si stava rotolando per terra mentre si teneva il mento con le lacrime agli occhi. I miei ospiti invece ci stavano guardando impietriti e con gli occhi spalancati. Beh c’era da aspettarselo, dopotutto… ho appena colpito la ‘riverita’ Dea Aphy.
“Uuuuh… perché sei sempre così cattivo con me?” mi chiese alzandosi e guardandomi con gli occhi umidi
“Perché ti comporti in maniera infantile.”
“Buh~ non sei mio padre” disse facendo un’adorabile espressione infantile
“Però mi costringi ad esserlo a quanto pare. Pensi davvero che potresti piacere a qualcuno se continui così.”
“Con gli altri Dei funzionava~”
“…Allora tutti gli Dei sono dei casi senza speranza.” affermai esasperato
“Hey! Non è vero!!…… almeno non tutti lo sono.”
“……Non provi neanche a negarlo?”
Davvero, che razza di Dea guardiana è capitata a questo mondo? ora sono davvero preoccupato al punto da essere ad un passo dalla disperazione. Se la maggior parte degli Dei sono come lei, che fine faremo. Voglio dire, non nego che sia efficace quando si tratta di fare il suo dovere anzi, perfino quando lavora da me come cameriera è palese che ce la mette tutta in quello che fa nonostante alcuni casi di goffaggine, però… guardate non ci giro intorno: nel profondo è troppo infantile e in alcuni casi si lascia prendere troppo dalle emozioni.
“Ahem!” tossì mia moglie
I miei ospiti ci stavano guardando con espressioni smarrite e incredule. Notando ciò anche Aphy si ricompose e rivolgendosi soprattutto a Sarity e cercò di ricreare la sua aura solenne… anche se adesso non avrà lo stesso impatto di prima.
“Tornando a noi, Lilith è da tre anni che non ha fatto alcunché contro le altre razze~. Soprattutto da quando ha… sposato Graeval~” perché hai esitato a dire la parola “sposato”? “Di conseguenza, non è impossibile aggiustare una cosa che non è mai stata fatta~.”
“Ma se era consapevole della verità… perché non c’è ne ha mai parlato?” domandò Jack “Se c’è lo avesse detto, lo scontro di ieri sera non avrebbe mai avuto luogo.”
“E-ecco~…” cominciò grattandosi leggermente la guancia “In situazioni normali l’avrei subito individuata~. Ma Graeval è un maestro nel nascondere le cose con i suoi poteri e ho potuto constatare la sua identità di Signora dei Demoni solo tre mesi fa quando Sarity è stata rapita~”
“Huh? Un momento… credo di aver sentito male mia signora.” s’intromise Ridel dopo una lunga pausa “Ha appena detto ‘Signora dei Demoni’?”
“Huh? Sì, l’ho detto~. Lei è la stessa Signora dei Demoni che avete affrontato tre anni fa. Graeval non ve ne aveva parlato~?”
“““““HUUUUUH?!”””””
“Dalle vostre reazione sembra che Graeval non vi abbia detto niente~”
“Non ci credo…” affermò con tono esasperato Emilyn
“Il Signore dei Demoni è in realtà una lei…”
“E per di più è la moglie di Graeval…” disse con un tono di voce decrescente Sarity
“N-non riesco più a processare tutte queste informazioni…”
“Davvero sorprendente… il signor Graeval è una sorpresa dopo l’altra.” affermò orgogliosa Ishgat incrociando le braccia. Non dovresti esserne sorpresa anche tu?
“Vero~? Graeval è incredibile~” affermò aggrappandosi nuovamente a me “Come ci si aspetta dall’uomo che intendo sposare~”
“Solo che io sono già sposato.”
“Dettagli dettagli~”
“Anche il mio gomito nel tuo stomaco sarà solo un dettaglio se non ti stacchi subito da me.”
Dato il tono freddo e serio, Aphy capì che avevo veramente intenzione di tirarglielo se non si fosse staccata immediatamente da me. *Bonk* il rumore di qualcosa che colpisce il tavolo si fece sentire immediatamente. Sarity era balzata in piedi e aveva sbattuto le mani sul tavolo mentre col corpo si stava porgendo in avanti
“SPOSARE?!”
“Esatto~. Dopotutto, lo amo sin da prima che nascesse in questo mondo~. È sempre stata la mia intenzione sin da quando l’ho reincarnato qui~.” disse prendendosi le guance e facendo un’espressione da innamorata
“Quindi è lei che lo ha reincarnato qui…” disse Jack
“Proprio così~.” cominciò Aphy “Però Lilith è arrivata prima di me~. Ho accettato il suo matrimonio con la ex-Signora dei Demoni, ma non mi arrendo~. Sono intenzionata più che mai a far si che contraccambi i miei sentimenti e mi sposi~.”
“Hey Aphy.” la chiamò Lilith mentre si teneva il volto “Toglimi una curiosità.”
“Cosa~?”
“Quando hai reso l’amica di Graeval la tua Santa, per caso le hai prestato alcuni dei tuoi poteri?”
“Dopotutto è una benedizione~. Concedo alcuni potenziamenti donando alcuni frammenti dei miei pote-” d’improvviso s’interruppe e come se avesse intuito qualcosa continuò “Ora capisco~. Sarity cara, devo chiederti scusa~”
“Huh? È perché mai?”
“Sembra che quando ti ho eletta Santa, abbia copiato anche i miei sentimenti per Graeval imprimendoli in te~.”
““““HUH?””””
“Ma allora quello che provo per Graeval…”
“Potrebbero essere un’estensione dei miei sentimenti~. Posso dirti con sicurezza che il tuo amore per Jack è genuino dopotutto~.”
Era palesemente una bugia. Sembra che mia moglie e Aphy per un’attimo abbiano fatto fronte comune per garantirsi che Sarity non incominci anche lei a sedurmi. Oltre a creare enormi problemi a me, potrebbe creare degli attriti tra me e l’Eroe e quindi portarci ad uno scontro che potrebbe influenzare sia le nostre vite personali che quelle degli abitanti del mondo. Dopotutto, è a causa dell’amore che molte persone subiscono cambiamenti della personalità. Non sapendo come avrebbe potuto reagire Jack se avesse scoperto che i sentimenti di Sarity nei miei riguardi sono genuini, nel peggiore dei casi sarei dovuto intervenire io nel caso fosse diventato un bastardo assetato di sangue. Ogni tanto, sa usare quel cervello che si ritrova.
Huh? Come faccio a dire che quello che ha detto Aphy sia vero? È molto semplice: anche se è una Dea, lei non è una psionica. Dopotutto, solo chi padroneggia la disciplina telepatica può influenzare i sentimenti di una persona o fare una copia dei propri per installarli nella vittima nel giro di pochi secondi. Anche io ne sono in grado, ma lo considero un’atto spregevole.
“Ora che abbiamo chiarito ogni cosa…” cominciai attirando l’attenzione di tutti su di me “parliamo del motivo per cui volevate incontrarmi.”
“Sì… credo sia meglio…” affermò Jack con un’espressione di rinuncia. “Detta in parole povere, volevamo comprendere le tue intenzioni.”
Capisco. Quando hai di fronte un’entità che non conosci, meglio raccogliere informazioni per capire con cosa o chi si ha a che fare. I suoi obiettivi possono portarti a capire se si può renderlo alleato, se farselo nemico… o mantenere un’approccio passivo. Beh per me è piuttosto semplice invece.
“Ve lo dirò senza usare mezzi termini: voi non rompete le scatole a me, io non le rompo a voi. Dopotutto ne ho abbastanza di combattere.”
“Quindi vuoi mantenere il tuo attuale stile di vita.”
“Semplice no? Naturalmente, mi muoverò nel caso Fago sia minacciata e la difenderò con le unghie e con i denti, ma di più non farò. Potrebbero esserci delle eccezioni particolari, ma questa è la mia intenzione.”
“Eccezioni? Del tipo?”
“Chi lo sa. Ma tra queste potrebbe anche esserci in mezzo la difesa nazionale.” Anche un’idiota lo capirebbe.
“…Comprendo. Allora riferiremo a sua Maestà le tue intenzioni.”
“Molto bene e un’ultima cosa.”
“Cosa?”
“Dovrete mantenere segrete le identità mie e di mia moglie. Se scopro che veniamo presi di mira, prima ammazzo i mandanti e poi… verrò a cercare voi.” affermai rilasciando una leggera sete omicida diretta verso di loro.
“C-capito.” balbettò Jack
“Dato che le tue intenzioni sono state svelate, ora ho una cosa da dirti.” cominciò Ishgat portando in avanti il suo corpo
“E sarebbe?”
“Nessuno prima d’ora era mai riuscito a battermi. Tu sei il primo e quindi devo farti i miei complimenti.”
“……… E quindi?”
“Dovrai assumerti la responsabilità. Diventa mio marito.”
………Già una era troppo, ora ci si aggiunge anche questa maniaca della battaglia? Mentre mia moglie e Aphy rimanevano sorprese, l’Eroe e le sue moglie invece avevano un’espressione che diceva “me l’aspettavo”. Guardai quella Dragonkin con espressione stanca… esausta.
“Finisca la colazione e si levi dai coglioni.” cominciai secco “Come ho già detto ad Aphy sono già sposato e non ho intenzione di sposare nessun’altra quindi, rinuncia.”
“Mi va bene anche essere una concubina.”
Sospirai pesantemente e poi fissai negli occhi Ishgat. Dopo non molto tempo il suo volto finì nel piatto addormentata. Sì… ho usato i miei poteri per indurle il sonno così che il discorso non si prolunghi, anche perché una cosa la so per certo: i tipi di donna come Aphy ed Ishgat non accettano mai un no come risposta e diventano talmente insistenti da essere fastidiose e soprattutto irritanti.
“Jack… fammi un favore.”
“Avevo già intenzione di riportarla indietro alla capitale” cominciò facendo un’espressione compassionevole. “Per un po’ dovresti essere tranquillo.”
“……Grazie.”
*****
Dopo aver finito la colazione e avergli dato altre piccole informazioni sulla mia identità di Guardiano, Jack, le sue moglie e l’addormentata Ishgat se ne andarono. Avevano intenzione di ripartire per la capitale in giornata. Io invece ero rimasto a casa e mi ero buttato a letto. Sono esausto! Anche se il mio corpo ha riposato, meditare non equivale a dormire e quindi è come se non avessi affatto riposato. Se ci aggiungiamo la fatica psicologica di prima, dubito che qualcuno riuscirebbe a stare in piedi.
“Sei sicuro?” domandò Lilith sedendosi sul letto di fianco a me e prendendomi la mano
“Certo.” cominciai “Era il modo più indolore per permetterti di continuare a vivere tranquillamente insieme a me.”
Affidare le nostre identità a qualcun’altro è qualcosa che non ho mai voluto ne ho intenzione di fare. Ma dato come si sono evoluti gli eventi era l’unica cosa possibile.
Sorridendomi, Lilith si sdraiò al mio fianco usando il mio braccio come cuscino.
“Capisco…” cominciò per poi darmi un bacio sulla guancia “Ora riposa.”
Haaa… è troppo adorabile. L’abbracciai e la strinsi dolcemente quasi fosse uno di quegli animali di pezza che di solito i bambini abbracciano quando dormono. Volevo dormire tenendola stretta. Di risposta, Lilith mi abbracciò a sua volta.
“Hey! Guardate che ci sono anche io~!”
Snap! Schioccai le dita e Aphy cadde per terra incosciente. Quell’idiota riesce continuamente a distruggere i miei piccoli momenti d’intimità con mia moglie.
Dal momento che mi ha fatto capire che il rimprovero di ieri notte è stato piuttosto leggero, ho deciso di dargli una lezione ancor più severa di quella di ieri sera.