Capitolo 23

“Ugh! La mia testa…” affermai prendendomi la fronte

appena sveglia, fui accolta da un forte mal di testa dovuto a tutto l’idromele che avevo bevuto la sera prima. Voglio dire, era buono e dolce ma non so se ne è valsa la pena berne così tanto se ora mi sento uno straccio. Ugh… è la prima volta che mi ubriaco in questa maniera.

Non era la prima volta che bevevo alcolici anzi, di solito li bevevo in compagnia con i miei partner per… aiutarli ad indulgere più facilmente durante le ‘attività notturne’. Però, non mi era mai successo di bere fino a svenire.

“Burp!” O merda!

In un momento ero corsa al bagno. Se tardavo un attimo di più, sono certa che avrei vomitato in corridoio. Quella sensazione spiacevole mi obbligò a rimanere chiusa in bagno per un bel po’ a vomitare prima di sentirmi meglio.

“Merda… ne è valsa la pena, ma mai più…”

Vedendo che il sole era sorto, pensai che John fosse sveglio e sicuramente, data la sua competenza, ha un qualche rimedio da consigliarmi per farmi passare in fretta questo dopo-sbornia. Pensandolo in cucina, inizialmente mi diressi lì, ma non lo trovai. Strano, di solito è già qui a quest’ora. Allora mi diressi in camera e sentendo una voce maschile, capii che era lì dentro. Aprii la porta

“Maestro. Hai qualche rimedio per il post-sbor-” cominciai per poi alzare lo sguardo e vedere qualcosa che non avevo mai visto “COSA MI SONO PERSA?!”

John era completamente nudo sul letto mentre teneva tra le braccia una bellissima elfa, anch’essa nuda, dalle curve perfette, con capelli che sembravano fatti col cielo stellato e occhi ambrati.

In un’istante sentii qualcosa di morbido colpirmi il volto, facendomi cadere indietro

“NESSUNO TI HA MAI INSEGNATO CHE DEVI BUSSARE PRIMA DI ENTRARE?!” domandò John con un tono irritato

Quando mi rialzai, vidi che l’elfa si stava coprendo il seno e le parti intime come se fosse imbarazzata mentre mi guardava con occhi taglienti. John si frappose mostrandomi i suo corpo muscoloso segnato da alcune cicatrici… poi mi cascò l’occhio sulle parti intime del mio maestro

“E QUELLA BESTIA DOVE LA TENEVI NASCOSTA?!!” esclamai rossa in volto Non ho mai visto niente del genere!!!

*SLAM!* chiuse la porta sbattendola

*****

La colazione venne preparata e servita all’esterno della casa dal momento che le temperature si stanno alzando ed è possibile stare fuori. In queste occasioni, Duskwing viene sempre a casa con le sue prede per la colazione così da poter farci compagnia e viceversa. Dalla cucina, portai un vassoio con tre piatti, due con una colazione che comprendeva uova strapazzate, prosciutto ed insalata, mentre nell’ultimo c’era una macedonia di frutta e pane con del miele.

“*Glugluglu* Puah! Mi sento rinata!”

Mentre Dusking stava sbranando la sua colazione, Alwena stava bevendo svariati bicchieri d’acqua. Dopotutto, dopo una sbornia è consigliabile bere quanta più acqua possibile, poiché l’alcol causa la perdita di liquidi nell’organismo e quindi la prima cosa da fare è sempre quello di reidratare il corpo.

“Oggi di colazione avrai qualcosa di semplice, dato che il tuo stomaco ancora non si è ripreso del tutto.” affermai offrendole il piatto con la frutta

“Va bene.” rispose prendendo il piatto “Piuttosto chi è quest’elfa?” domandò volgendo lo sguardo verso Saliphe

“Me lo stai chiedendo davvero?” Credevo che l’avresti già riconosciu- ah, è vero…

“Certo che te lo chiedo!” affermò ancor prima che potessi risponderle “Devo far preparare mentalmente la povera Saliphe.” quando terminò la frase parlando a bassa voce, notai che il sopracciglio sinistro di Saliphe aveva fatto un tic

“Huh? Cosa vuoi dire?” domandai curioso della reazione di Saliphe

“Oops!” esclamò Alwena mettendo una mano sulla bocca “N-non è niente.”

“Ormai hai tirato in ballo il discorso, ora sarebbe bello se lo porti a termine.”

“Ecco…” cominciò grattandosi la guancia e sbirciando in direzione di Saliphe “Non è che mi ha chiesto di tenerlo segreto ma sai… tempo fa Saliphe mi ha chiesto consiglio perché era turbata da una cosa. Alla fine è semplicemente innamorata.”

“Heeeeh… e così, la mia allieva è innamorata…” cominciai guardando Saliphe divertito mentre lei stava mangiando con il volto che stava cominciando ad essere rosso Vediamo quanto ancora resiste “non me ne ero proprio reso conto.”

“Ovvio che non te ne rendi conto. Dopotutto, ha sempre mantenuto un’espressione neutra, mai un cambio di emozione sul suo volto… in effetti è difficile da leggere.”

“E chi è il fortunato?”

“……Sei di coccio maestro?” mi chiese guardandomi con occhi smorti “guarda che è follemente innamorata di te da- Mmmh mhm!!”

“N-n-non una parola di più!!!” esclamò Saliphe

In un’istante, dopo aver scartato di lato la sedia, Saliphe si era ritrasformata nella sua forma mostruosa e tappò la bocca ad Alwena usando la sua coda serpentina, mentre il suo volto imbarazzato e rosso veniva coperto dalle sue mani.

“Hahaha.” risi divertito e compiaciuto

“Ahhh! S-s-sssei sssleale John!” affermò Saliphe

aveva portato il suo volto, rosso come un peperone, vicinissimo al mio e aveva un’espressione infantile accentuata dalle sue guance gonfie mentre io ridevo. Anche quando smisi di ridere Saliphe mi guardava da vicino. *Smack* le diedi un bacio stampo

“Hmmmm?”

Potevo sentire dalla voce soppressa di Alwena che non se l’aspettava, mentre Saliphe era rimasta impietrita.

“Stuzzicarti ne vale la pena. Diventi incredibilmente carina.”

D’improvviso, il volto di Saliphe divenne di un rosso accesissimo e mi è sembrato che dalle sue orecchie leggermente appuntite fosse uscito del fumo. L’ho proprio presa alla sprovvista

“S-s-sssmettila di prenderti gioco di me!”

“Non ti sto prendendo in giro.” affermai prendendole una delle mani e baciandola sul dorso “Sei assolutamente bellissima.”

“A-a-accidenti! S-sssmettilaaaa!!”

Non è per niente abituata a questi complimenti “Comunque, potresti lasciarla andare ora?”

“Huh?

Girandosi verso il punto che stavo indicando, Saliphe notò che Alwena stava battendo sulla sua coda serpentina in segno di resa, mentre il suo volto si stava sbiancando sempre di più. Accorgendosene, lasciò subito la presa sulla testa di Alwena ed ella poté finalmente respirare.

“*Cough cough* Perché non mi hai detto che era Saliphe quell’elfa?!” domandò Alwena una volta ripreso fiato e indicando la mia adorata che era appena tornata in forma elfica, con il volto ancora completamente rosso anche se l’espressione era tornata neutra

“Perché non mi avresti creduto e soprattutto non sarebbe stato divertente.”

“Non so come commentare la tua affermazione…” affermò Alewena prendendosi il volto “comunque, sbaglio o si è evoluta nuovamente? Quando è successo?”

“Ieri notte mentre tu eri fuori gioco.” affermai bevendo un sorso di latte

“………Chi si è dichiarato per primo?”

“Sono stato io.”

“RUAH?!” scattò Duskwing girandosi verso di me “Uruhu hura!”

“Beh, mi sbagliavo. A quanto pare era reciproco.”

“Uruuu~”

“Hey! Cos’è quell’espressione da ‘me l’aspettavo’?”

“Huru raruru huuu.”

“Come sarebbe a dire che lo si poteva notare ad un miglio di distanza?!”

“Ruuu~ ruru.”

“Beh, mi spiace se non ho un olfatto come il tuo!”

“Che ha detto Duskwing?” domandò curiosa Alwena

“…Per il suo bene… è meglio che rimanga in silenzio. Te piuttosto, che lavoro hai scelto ieri?” chiesi cercando di cambiare argomento

“Oh, non te l’avevo detto? Ho scelto ‘Lanciere’”

“’Lanciere’ huh? Scelta peculiare visto che fin’ora hai sempre preferito lavori di carattere religioso.”

“Beh, ti ricordo che ho scelto anche ‘Combattente’ come lavoro non religioso.” cominciò Alwena mangiando il pane col miele “Comunque, ho scelto ‘Lanciere’ per via della mia abilità ‘Affinità Marziale (Lancia)’. Inoltre, avevo come il presentimento che se non sceglievo quella, me ne sarei potuta pentire.”

“Quindi l’hai scelto per istinto, huh…” affermai pensieroso “comunque, credo che se rimarrai qui ancora per qualche giorno, potrei insegnarti qualcosina in fatto di lancia.”

“Mi affido a te. Inoltre, devi restituirmi l’asta cerimoniale. Senza quella non posso certo andarmene.”

“Hm? Asta cerimoniale?” domandai cercando di ricordarmi “Oh! Intendi Dawn’s Edge.”

“Dawn’s Edge?” chiese guardandomi prima interrogativa e successivamente spaventata “Che cos’hai fatto a quell’asta?!”

“Non preoccuparti.”

“Se me lo dici è ovvio che mi preoccupo!!!” esclamò alzandosi dalla sedia, bianca come un lenzuolo “Però, trattandosi di te maestro… credo che non ci dovrebbero essere problemi… Spero” disse a bassa voce risedendosi

“Perché hai evidenziato ‘non ci dovrebbero’?”

“N-non ho detto niente del genere!” esclamò spaventata “Oh, inoltre, prima non l’ho chiesto, ma in che razza ti sei evoluta Saliphe?” domandò facendo finta di niente

“Echidna.”

“Ahhh un’Echidna eh~” cominciò prima con nonchalance per poi irrigidirsi nuovamente “Aspetta, puoi ripetere?”

“Mi sono evoluta in un’Echidna.”

In quel momento, l’unica cosa che si poteva sentire, era il rumore della carne lacerata dal becco di Duskwin. Alwena sembrava una statua, che fissava Saliphe bianca in volto. Cos’è questa reazione? Quando feci per aprire la bocca per chiamarla

“Ha-haha-hahahahaha!” Alwena cominciò a ridere come una maniaca, che pian piano si tramutava nella risata di una folle “Sto sognando. Non deve esserci altra soluzione. Nononono magari l’alcol ancora non l’ho smaltito del tutto. Non è certo possibile, anzi è impossibile.” affermava tenendosi la testa

“A-Alwena?” la chiamai seriamente preoccupato “Cosa ti prende?”

“Sto sognando non è vero maestro?” mi chiese con occhi che erano tinti sia di irrequietudine che di follia “Voglio dire, un’Echidna? Sono calamità naturali presenti solo nelle leggende! Voglio dire, sono etichettate come mostri di rango S- e di conseguenza, la sola presenza di un mostro con tale rango è sinonimo di disastro naturale!! Tutti quelli catalogati con quel rango vivono nelle leggende, sono sigillati, vivono in mare aperto o preghiamo ogni giorno affinché non ne sbuchi uno all’improvviso!!! E in questo momento, Saliphe afferma di essere uno di quei mostri?!!! UN’ECHIDNA?!”

Stava parlando a raffica e ogni parola era tinta sia di terrore che di verità. Io rimasi sorpreso per l’afflusso d’informazioni che mi venne scaraventato in quel momento. Però…

“Saliphe… hai modo di mostrarle la tua razza?” le chiesi guadandola con occhi leggermente preoccupati.

Ora che ci penso, ne è in grado come noi umani? Io riesco a vedere lo status di Duskwing poiché lui è un mio famiglio, altrimenti in casi normali non sarebbe possibile. Poiché non ne ero interessato, non avevo mai chiesto a Saliphe o a un membro dei Brethren’s Fang se ne erano in grado, ma ora che l’ho chiesto, mi è sorto questo quesito.

Saliphe annuì con un sorriso, Oh, allora possono farlo… ma che sia perché sono mostri intelligenti? Nonostante la mia curiosità, Saliphe mostrò parte del suo status tra cui anche la sua razza. E infatti lì comparve il nome della razza: Echidna.

“Uao. Sei l’unica Echidna vivente Saliphe.” mi complimentai prendendole dolcemente la mano “Complimenti amore mio”

“N-n-non è niente, John.” affermò Saliphe distogliendo lo sguardo tutta rossa e sorridente

“Credo che ormai questa tolga ogni dubbio Alwena.” affermai guardando la mia allieva

Alwena non proferì parola, il riflesso della luce sui suoi occhiali m’impedivano di vedere la sua espressione, ma le sue labbra erano contorte in un… sorriso? Scambiai un’occhiata con Saliphe e lei fece spallucce ignara di come mai non rispondesse.

“Alwena?” la chiamai

Mi alzai dal tavolo poiché non mi rispondeva e comunque, Alwena non reagiva. Mi avvicinai a lei e fu allora che lo notai.

“… È svenuta.”

*****

Fogli, papiri, calamai ed inchiostri. Pile di documenti impilati sulla mia scrivania in attesa di revisione o già approvati, rapporti di spionaggio o andamenti economici. Ormai è questa la mia quotidianità e anche se ammetto non sia proprio la parte che preferisco del mio lavoro, sempre meglio che rischiare la vita sul campo di battaglia.

Anche se abbiamo ottenuto la pace 30 anni fa… questo intervallo non sta facendo altro che farmi preoccupare. Sin da quando ho coscienza del mondo che mi sta intorno, ho visto e superato almeno 12 guerre diverse tra gli umani e le razze demoniache, prima come principe e poi come Signore dei Demoni.

Perché mi preoccupa questo intervallo? È troppo lungo. Solitamente, le tregue tra noi e i fedeli dell’usurpatrice non durano più di 5 anni se siamo fortunati. Dopotutto, sono sempre stati loro a dare il via a queste guerre. Ma già il fatto che questo intervallo sia durato così a lungo non fa altro che insospettirmi. Cosa stanno aspettando?

Non fraintendetemi, grazie a questo lungo periodo di pace, le regioni di Ebratan e soprattutto di Uthos, entrambe confinanti con i regni umani, hanno avuto la possibilità di riprendersi completamente e riparare le infrastrutture danneggiate. Anche nella politica interna abbiamo avuto modo di riorganizzare gli affari statali. Quindi, guardando il bicchiere mezzo pieno, questa pace duratura ci sta permettendo di rafforzarci e stabilizzarci.

“Avanti.” affermai dopo aver sentito bussare alla porta

la porta del mio ufficio si aprì e di fronte a me comparve un mio simile con ali e corna draconiche grigie, come i suoi capelli e i baffi in perfetto ordine, indossante un frac nero e guanti bianchi

“Mio signore, è ora di pranzo.” affermò l’anziano facendo un inchino “Lady Esnet e vostra figlia la stanno aspettando.”

“Grazie per avermelo ricordato Irdro.” affermai alzandomi dalla sedia

Un altro lato negativo di questa pace e che mi sta tenendo più impegnato di quanto non lo fossi durante il periodo bellico. Nonostante ciò, cercavo sempre di ritagliare un minimo di tempo o comunque, cercavo sempre di consumare i miei pasti insieme alla mia famiglia. Il tempo che passo con loro è il solo momento in cui posso riposarmi senza dover pensare a troppe apparenze o a cosa posso e non posso dire in fronte agli altri.

“Papà~!”

Appena entrai nella sala da pranzo, venni accolto da mia figlia che correva verso di me con uno splendido sorriso.

“Oh, la mia piccola Iazi~”

Iazi, mia figlia, è ancora una bambina di 7 anni, con capelli corti blu scuro e gli stessi occhi rubino di mia moglie, dalla cui schiena spuntavano ali e una coda da drago di un color porpora.

Abbassandomi la presi in braccio e insieme ci dirigemmo verso i nostri posti, anche perché mia moglie ci stava aspettando.

Lunghi capelli neri e lisci, con un corpo ben proporzionato, ali e coda di drago rossi… come i suoi occhi rubino pieni di affetto. Indossa un abito semplice ma molto largo e comodo. È naturale, dopotutto è incinta del nostro secondo bambino e manca poco prima che nasca.

“State bene?”

“Si stiamo bene.” affermò accarezzando dolcemente il pancione “Stavamo solo aspettando te.”

Sorridendo le diedi un bacio sulla fronte mentre con la mano libera le accarezzavo il grembo.

La servitù intorno a noi sorrideva vedendo il nostro amore famigliare, ma dopo poco, come veri professionisti, le loro espressioni tornarono normali e cominciarono a servirci non appena ci sedemmo a tavola. Le portate venivano portate una dopo l’altra e mentre mangiavamo parlavamo di quello che era successo in mattinata.

Una volta finito il pasto, ognuno di noi tornava alle sue mansioni e naturalmente non ci saremmo potuti rivedere fino a cena. Dopo che mia figlia uscì, mia moglie mi chiamò

“Tesoro, c’è una cosa che mi è giunta all’orecchio.”

“Di cosa si tratta?”

“Sembra che ti sia stato richiesto di andare ad ispezionare le fortificazioni del confine di Uthos, giusto?”

“Ah… quello huh? Non è niente di preoccupante, perché vuoi discuterne?”

“Il periodo in cui era stata programmata l’ispezione, combacia anche con la riunione del Consiglio dei Duchi.” affermò prendendosi il volto “Sai bene che non è possibile rimandare ne una ne l’altra.”

Ora che me lo fa notare… il Consiglio dei Duchi è una riunione quadrimestrale di fondamentale importanza in quanto viene usata per la discussione, votazione e applicazione di nuove leggi, decreti o tasse. Inoltre, funge anche da occasione per approfondire i legami tra i leader delle sette razze demoniache e permettere ai giovani di fare nuove esperienze e conoscenze, ai banchetti che vengono tenuti in quel periodo.

È un evento importante che, in quanto Signore dei Demoni devo assolutamente presenziare, ma anche l’ispezione delle fortificazioni di confine non sono cose su cui si possa sorvolare. In passato, i motivi per cui le invasioni umane avevano inizialmente successo, è perché gli insediamenti di confine non erano adeguatamente preparate e purtroppo, fungevano da testa di ponte per le successive avanzate. Approfittando di questo lungo periodo di pace, avvalendomi dell’aiuto del Duca Jarzur Von Ebratan e della Duchessa Reggente Lilinlea von Uthos, diedi il via alla costruzione di diverse fortificazioni e fortini in punti strategici lungo il confine. Essendo la regione di Uthos la più colpita durante le invasioni, la maggior parte delle risorse era stata distaccata in quella regione ed era necessario che le tempistiche imposte venivano rispettate. Dopotutto non solo io ma l’intera popolazione, sapeva che questa lunga pace fosse innaturale ed era meglio prepararci al peggio.

“Di conseguenza, volevo proporti che fossi io ad andare ad Uthos per ispezionare le fortificazioni.”

“…! Cosa?” la sua affermazione mi fece sudare freddo “Sei incinta tesoro. Non sei in grado di lavo-”

“Non c’è bisogno di tutta questa preoccupazione.” affermò interrompendomi “mancano ancora due o tre mesi prima che il nostro secondogenito nasca e ho già parlato con miss Sayuki per la mia scorta.”

“Però, anche così…”

“Inoltre, se parto adesso, avrò la possibilità di passare un po’ di salutare la Duchessa Reggente e usufruire dei servizi d’intrattenimento tipici della regione.” affermò con un tono stanco “Stare sempre qua dentro mi sta uccidendo e credo che un po’ di coccole farebbero bene a corpo, mente e al bambino. Lo stresso potrebbe essere nocivo.”

Un’altra ragione per cui Uthos è una delle regione che cade relativamente in fretta rispetto ad Ebretan, è il fatto che la sua popolazione natia, Succubus ed Incubus, sono molto più devoti all’intrattenimento e all’arte che non fa alla vita militare. Comunque annota tra i suoi ranghi eccellenti soldati e guerrieri, ma sono pochi. Per questo motivo, Uthos è sempre stata considerata una meta per le vacanze ed è costantemente pattugliata da forze provenienti da Ebratan e soprattutto da Respar.

Non ho alcuna intenzione di far andare mia moglie incinta…

Ghost Vanguard

Ghost Vanguard

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
Ha vissuto la sua vita da soldato, come marito e padre, ma gli è stato negato l'eterno riposo.
Reincarnato contro la sua volontà come Flinne Logoch per l'egoismo di una dea pigra e narcisista, egli farà di tutto per non compiere la missione affidatagli...
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