Capitolo 23

Mi trovavo nel cortile del palazzo insieme a mio figlio. Oggi era un occasione rara: la mia adorata sorellina Bassilla stava leggermente meglio e quindi poteva permettersi di uscire per passare un po’ di tempo con me e suo nipote. Erano presenti anche i fratelli di mio figlio Gelon visto che al momento le madri ed il padre non erano ancora tornati dalla loro missione, ma essendo pomeriggio inoltrato stavano ancora dormendo e solo lui si era svegliato un pò prima degli altri.

“Sei proprio un bambino allegro.” disse Bassilla mentre agitava il sonaglietto

Sul mio grembo, Gelon continuava a ridere mentre agitava le mani cercando di prendere il giocattolo. Anche io sorrisi istintivamente vedendo lei fare così.

Bassilla è conosciuta alla corte come “Glicine di cristallo”. Tra noi tre sorelle, è ritenuta essere la più bella e i suoi lisci capelli blu marino, la sua costituzione debole e la sua natura tenera, affettuosa e matura, le hanno fatto guadagnare quel soprannome. È ambita da molti figli di nobili che l’hanno vista in quelle rare occasioni in cui può apparire in pubblico, ma mio padre ha sempre rifiutato tutti i pretendenti in quanto non vuole che sua figlia venga usata come uno specchio per le allodole da una qualche famiglia nobile.

È un fiore molto delicato ma è anche una combattente. Dopotutto, è da diversi anni che lotta contro la sua misteriosa malattia e tutt’oggi continua a insistere.

“Ormai sono due settimane. E ancora nessuna notizia, vero?” mi chiese preoccupata

“…Non c’è motivo di preoccuparsi Bassilla.” le dissi sorridendo “Dopotutto parliamo di mio marito. Non credo esista qualcosa a questo mondo che possa batterlo.”

“A parte lady Rember, ufufufu.” sghignazzò

“Fufu, vero, hai ragione.” affermai ridacchiando

Sin da quando siamo uscite per bere il the, io e mia sorella abbiamo parlato del più e del meno. Lei raccontandomi voci di corridoio su storie d’amore o libri, mentre io le raccontavo della mia vita matrimoniale e delle birichinate dei figli di Jack. Una semplice chiacchierata tra ragazze.

“A proposito, ho avuto l’opportunità di conoscere l’amico d’infanzia di Sarity.”

“Oh~! Quel famoso Graeval?”

La fama di Graeval nella nostra famiglia è piuttosto conosciuta. Dopotutto, ha rifiutato con lucidità la sua amica d’infanzia causando un certo scalpore. Voglio dire, Sarity era tornata da lui e aveva intenzione di riferirgli la sua intenzione di sposare Jack, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che quel cuoco potesse mantenere una tale lucidità di fronte alla Santa che ha spezzato i cuori di centinaia di giovani.

“Proprio lui.”

“Che tipo di persona è?”

“Giovane, paterno, ingegnoso e artistico. L’ho visto cucinare molte volte ed ogni volta sembra la rappresentazione di un’opera d’arte e i suoi piatti sono assolutamente deliziosi.”

“Più di quelli di palazzo.”

“Molto di più.”

Dopotutto, lo stile di vita dei nobili andava sempre alla ricerca dello sfarzo e molti spendevano fortune per abiti, tele, dimore e cuochi eccezionali. La famiglia reale non faceva eccezione ma poteva essere definita moderata rispetto agli altri in quanto mio padre aveva deciso saggiamente di impiegare buona parte dei soldi nella ricostruzione e nello sviluppo del regno. Però, per quanto riguarda sfarzo e cucina, tutta la nobiltà ha sempre affermato che i nostri cuochi non sono secondi a nessuno.

“I suoi piatti sono innovativi, freschi e sempre in costante evoluzione. Una volta ho mangiato uno dei suoi piatti e mi piacque al punto da riordinarlo ma ogni giorno, eseguiva delle leggere modifiche impercettibili all’occhio ma non al palato.”

“Hooo!”

“Slurp!” deglutii “Mi è bastato parlarne per farmi venir voglia di tornare a Fago solo per gustarlo nuovamente.”

“Che invidia. Quanto vorrei poter viaggiare come te.”

Bassilla non era mai uscita da quella campana di vetro che è il castello. E il suo unico contatto con il mondo esterno, sono i racconti miei e della nostra famiglia. È da sempre risaputo, che vuole vedere il mondo esterno con i suoi occhi.

“Accadrà… ne sono certa.” la rassicurai

“Grazie Cordelia.” mi rispose sorridendo

Improvvisamente, sentimmo qualcuno camminare nelle vicinanze e portammo la nostra attenzione verso l’origine del rumore. Un membro della guardia reale fece un’inchino e poi cominciò a parlare

“Vostre Altezze, perdonate la mia presunzione nell’interrompervi ma mi è stato chiesto di riferirvi che l’Eroe e il gruppo investigativo sono tornati.”

“……Grazie per il tuo duro lavoro. Aspettami all’entrata del giardino.”

La guardia fece nuovamente un’inchino e se ne andò.

La notizia mi riempì il cuore di gioia e volgendo lo sguardo verso Bassilla, la vidi farmi un sorriso dolce. Presi in braccio mio figlio e mi alzai.

“Perdonami se me ne vado così di fretta.”

“Non preoccuparti sorellona. Anzi, visto che è una di quelle rare occasioni, potresti permettermi di accompagnarti?”

“Ne sarei molto felice.”

Facendo cenno alla sua cameriera personale, questa cominciò a spostare la sedia a rotelle su cui era seduta Bassilla e insieme ci dirigemmo verso il posto in cui si erano riuniti mio padre e mio marito per conferire il risultato delle indagini.

“………Stai scherzando vero?” domandò scosso mio padre

Tutti all’interno della stanza eravamo impietriti di fronte all’affermazione che aveva fatto mio fratello acquisito. Perfino mia sorella… sono certa che si sia sentita stringere il cuore quando lo ha detto.

Quando siamo entrate nell’ufficio di nostro padre, Jack e le altre sue mogli erano seduti sul divano dell’ufficio mentre bevevano una tazza di the o stavano tenendo in braccio i rispettivi figli nonché fratellastri di Gelon, Vel e Tadia.

Data la mia malattia, è raro che veda la mia famiglia e quelle sporadiche occasioni sono spesso in camera mia quando ho quei pochi momenti di lucidità. Erano sinceramente contenti di vedermi.

Cordelia mi aveva già raccontato in cosa consisteva la missione di mio fratello acquisito, delle sue mogli e di lady Ishgat, quindi ammetto che ero un po’ eccitata al riguardo. Se erano già tornati voleva dire che erano riusciti a scoprire qualcosa. Però l’introduzione di Jack che diceva “Abbiamo attirato l’ira di Guardiano e se non fosse stato per la sua compagna, ora saremmo tutti morti”, non era proprio il modo migliore per aprire la conversazione.

C’era da aspettarsi una reazione del genere. Dopotutto, parliamo dello stesso gruppo che ha sconfitto l’entità malvagia più potente di questo mondo, il Signore dei Demoni. Iniziare un discorso dicendo che avevano quasi perso la vita, è un po’… terrificante.

“Mi piacerebbe vostra maestà.” rispose Jack con tono preoccupato “Ma se dovessimo attirare la sua ira, non so quanto durerebbe questo regno.”

“……Per prima cosa, raccontami tutto.” affermò palesemente preoccupato mio padre

Annuendo, Jack cominciò a raccontare: la scoperta di un demone all’interno di Fago, come si sono preparati per affrontarlo, l’inizio dello scontro e l’immediato intervento di Guardiano, la loro terribile sconfitta e la loro cattura.

“……Abbiamo davvero temuto per la nostra vita quando ci siamo risvegliati nella sua dimora. Ma nonostante fossimo nemici, ci ha trattato con ospitalità sebbene tenesse alta la guardia. Abbiamo parlato e ha espresso le sue intenzioni tanto schiettamente quanto sinceramente: finché nessuno gli causerà problemi, lui se ne starà tranquillo e sarà addirittura disposto ad aiutare la nazione nel momento del bisogno.”

“Sempre se non attireremo la sua ira… huh?” cominciò mio padre appoggiandosi allo schienale

“Proprio così. È possibile ragionare con lui e chiedergli aiuto. Le posso assicurare che è un uomo di tutto rispetto.”

“Parli di lui come se lo conoscessi.”

“Non posso permettermi una tale affermazione, ma sa stare al suo posto perché vuole la tranquillità.”

“*Sigh* Capisco.” sospirò mio padre

“Ma Jack… e tutte voi…” cominciò mia sorella con tono preoccupato “Voi state davvero bene?”

“Stiamo tutti bene proprio grazie a lui, Cordelia.” cominciò Jack sorridendole

“Quello sciocco del mio allievo può dirlo forte.” s’intromise lady Ishgat “Voglio dire, a me ha persino amputato e riattaccato un braccio. Per non parlare di come erano messi gli altri presenti. Ahahah!”

lady Ishgat è davvero una maniaca della battaglia… anche se stava ridendo di gusto, gli altri non lo stavano facendo affatto. Anzi, per un attimo mi è sembrato che tutti stessero tremando. Deve essere stato dolo-!! “Cough! Cough!”

“Bassilla!”

Mi sentii come se d’improvviso mi avessero stretto il petto, rendendomi difficoltoso respirare. A quanto pare ero al limite. Preoccupata, Cordelia diede ordine alla mia cameriera di portarmi immediatamente a letto a riposare, mentre lei avrebbe chiamato il dottore.

Nonostante me ne stessi andando, era chiaro che la discussione non era terminata lì…

*****

Non riesco a credere di dover tornare qui.

Da quando gli umani ci hanno cacciato dal continente e costretto a rifugiarci sull’isola a sud di Bexita, i profughi hanno dovuto fare del loro meglio per poter vivere su quell’isola e noi del governo non siamo da meno.

L’isola ha già di suo una pessima reputazione dato che è ancora un luogo che non è stato completamente esplorato e quindi è ancora molto pericoloso… a detta degli umani.

La nostra abilità superiore nell’uso della magia e del fatto che alcune razze demoniache hanno caratteristiche fisiche migliori rispetto a quelle umane, lo hanno trasformato in un luogo non del tutto inospitale per noi. Anzi, è diventato un naturale campo d’addestramento ove ogni demone si allena ogni giorno in vista del momento che la Signora dei Demoni Lilith Stilno ritornerà e la nostra razza riconquisterà quello che gli è stato rubato.

Il problema dell’isola sta proprio nel cuore politico e culturale, cioè nella capitale Guagon… o meglio nel suo governatore.

“Primo Ministro Vogludun Or’goth, lord Arzined Voxnar la riceverà immediatamente. La prego di seguirmi.”

Il servitore che mi ha appena chiesto di seguirlo tiene il volto coperto da un velo scuro, cui è impossibile vederci attraverso. Mi ha condotto di fronte ad una stanza e persino da dietro la porta potei sentire un odore forte pungente e gemiti di donne.

Superata la porta, vidi con orrore che la stanza era disseminata di donne bellissime, tutte nude con gli occhi vuoti. Tutte schiave… umane… elfe… beastman… anche demoni. Mentre si faceva cavalcare da una donna gatto, vidi la persona per cui ero giunto qui. Un demone molto bello dai lunghi capelli neri fluenti, un volto e un corpo che sembrava essere stato scolpito da un’artista.

È proprio lui il problema. Arzined Voxnar è il governatore dell’isola di Bexita, un incapace che fa ed esige cose solo in base ai suoi assurdi parametri. Ho sentito dire che quando passa per le strade di Guagon con la sua carrozza sfarzosa, tutte le donne e le figlie giovani si nascondono in casa, per evitare di essere scelte per entrare nella sua collezione. Già… proprio quella che adesso è sparsa per terra di fronte a me.

È un sadico ed un bastardo, un narcisista che si cura solo delle sue esigenze senza pensare alle conseguenze che ne derivano. Molte di queste donne non-demone, sono state rapite dalle loro case e schiavizzate applicando il ‘collare della schiavitù’. Le tratta come bambole e non sono poche quelle che ha rotto per suoi meri capricci. Tuttavia, anche se duole doverlo ammettere, è un’eccellente combattente ed un domatore senza eguali, si annoverano molte bestie pericolose tra quelle che è riuscito a domare… sapendo questo, credo capirete dove sono andati a finire i pezzi della collezione rotti.

Per questa ragione è sfortunatamente anche l’ultimo pretendente alla mano della nostra amata Signora dei Demoni… tutti gli altri, più capaci è decine di volte migliori di lui sono morti a causa dell’Eroe e degli umani… lui è l’ultimo discendente del capo di una delle sette grandi tribù che hanno dato il loro consenso e supporto per la fondazione di Deshatia. Ma nonostante il nobile sangue che gli scorre nelle vene il suo comportamento e il suo ‘collezionismo’, hanno portato all’esasperazione e al limite della pazienza lady Lilith… e ora mi tocca riferirgli la nostra scoperta.

“Oh~ lord Or’goth. Cosa posso fare per voi?” Non ha nemmeno intenzione di fermarsi durante un colloquio ufficiale. Che vergogna. “Suvvia, non faccia quello sguardo spaventoso. Anche se è geloso della mia collezione, sono l’unico che può toccarla.”

“*Ahem* Vedo che il vostro comportamento è increscioso come sempre a quanto vedo.”

“Suvvia. Non rimugini sui dettagli. Ah! Eccolo che arriva~!”

“Aaaah~!” gemette la donna gatto 

Quando si sentì svuotato, Arzined alzò il busto e scaraventò via la donna che aveva appena fecondato, andando a scontrarsi con un’umana che era seduta appoggiata al muro. Successivamente, si girò verso di me, con un’espressione soddisfatta.

Tsk. È davvero sgraziato. “Sono venuto ad informarvi che abbiamo ritrovato la nostra signora.”

“Oh~ la piccola Lilith è ancora viva~? Questa è una splendida notizia~~”

“…Per lei è sua maestà… insolente.”

“Sì sì… sua maestààà~.” disse con un tono scherzoso “Ma quando tornerà, sarà lei lord Or’goth a doversi rivolgere a me in quel modo.”

“Quando sarà il momento. Ma adesso non lo è.”

“Vero~.” disse alzandosi “E per curiosità, dove si trova?”

“Nel Regno Thirus, in una zona a nord-est da qui. Ho già mandato i fratelli Akiya per scortarla a casa.”

“Ah~. Quel regno umano?” domandò per poi fare un’espressione come se si fosse appena ricordato qualcosa “Ora che ci penso… anche quello splendido pezzo dovrebbe trovarsi lì~”

Fece un’espressione disgustosa quando lo disse.

The Guardian Chef

The Guardian Chef

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
In un mondo di spade e magia, Graeval è figlio di umili contadini, una persona qualunque con un talento particolare per la cucina. I suoi compaesani lo conoscono per i suoi piatti deliziosi, per essere l'amico d'infanzia della Santa eletta dalla Dea Aphy e per essere sposato con una donna bellissima. Ma è davvero tutto qui? Certo che no. Altrimenti perché racconteremo la sua storia? Egli non è un ragazzo qualunque. La sua natura fredda, realista e calcolatrice era da sempre fin troppo matura per qualcuno della sua età. Ma illuso segreto è tanto immenso... quanto il potenziale della sua mente.
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