Capitolo 24

*Tonk! Tak! Twack!*

Questo suono legnoso risuonava al limitare della foresta da un mese.

Saliphe, nella sua forma elfica, è seduta su un tronco abbattuto osservando me ed Alwena mentre ci allenavamo nel combattimento con l’asta.

“Non avvicinarti troppo!” affermai bloccando un colpo dall’alto di Alwena “Usa al meglio e il più possibile la lunga gittata offerta dal bastone!”

dopo l’affermazione, spinsi leggermente indietro Alwena facendole perdere l’equilibrio quanto bastava per impedirle di reagire alla spazzata che feci col bastone, colpendola alle gambe e facendola cadere a terra.

“Ooof!”

Senza darle il tempo di reagire, le puntai la punta del bastone alla gola.

[Tecnica con Lancia è salita di livello.]

“Questa accortezza sulla distanza non è certo la prima volta che te la faccio notare.” affermai guardandola negli occhi “La lancia è un bastone con una punta tagliente e perforante. Se ti avvicini troppo all’avversario rischi di perdere il vantaggio principale dell’arma. Credevo l’avessi notato durante la settimana in cui ho usato la ‘spada’ contro di te.” affermai porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi

“Ugh. Chiedo perdono.” affermò accettandola “Mi sono lasciata andare.”

“Lasciarti andare non è mai una buona cosa in combattimenti reali.” l’ammonii mentre si alzava “Il senso d’invincibilità è sempre fonte di morte. Sono le basi e ormai dovresti saperle a memoria.”

Per apprendere le tecniche con lancia, è più corretto apprendere prima l’uso dell’asta. Anche se credevo che dopo quella sera sarebbe bastata una settimana per insegnarle le basi sulle tecniche con asta… Alwena desiderava apprendere il più possibile, richiedendomi anche duelli d’allenamento per aiutarla a comprendere quali sarebbero stati i suoi punti di forza e di debolezza usando l’arma con aveva ottenuto affinità. Alla fine, una settimana è diventato un mese, ma dato che richiedeva sparring giornalmente, per me non è stato un mese buttato via. Dopotutto, lo devo a questa abilità

Nato per il Combattimento
Tutte le abilità di natura militare o marziale, vengono apprese e livellate molto più velocemente rispetto al normale.

Detta alla carlona, questa abilità è la versione universale dell’abilità di Alwena ‘Affinità Marziale’. Anche se molte armi o loro equivalenti le ho imparate nella vita precedente, quando prendo in mano l’arma o l’equivalente per l’addestramento, imparo automaticamente l’abilità adatta a quell’arma e per livellarla mi basta usarlo con una certa frequenza. Usando Alwena come esempio, la sua ‘Tecnica con Lancia’, contando il bonus di ‘Affinità Marizale’, in un mese è salita di 2 livelli, la mia invece è aumentata di 4. Anche se non mi rende proprio felice il fatto che io sia praticamente nato per combattere.

“Ottimo lavoro ad entrambi.”

Saliphe si era avvicinata offrendoci dei lembi con cui asciugarci la fronte.

Dopo esserci dichiarati il nostro amore, siamo stati ‘ufficialmente’ sposati agli occhi di Atena. Mano nella mano ci siamo diretti all’accampamento… no, ormai è più simile ad un paesino che ad un accampamento, dei Brethren’s Fang per comunicare la notizia. Ricevemmo diverse reazioni: gli Agnis si prostrarono in venerazione, le Phasne sorridevano e ci guardavano con occhi che esprimevano un’unica parola “Finalmete!”. Gli Striagross e gli Akaviri… da loro ricevemmo reazioni contrastanti, in quanto alcuni erano contenti, altri no e altri ancora mi lanciarono sfide su sfide che vennero subito ritirate….. ho scoperto che Sali- no, mia moglie sa essere tanto carina quanto spaventosa se fatta arrabbiare. Comunque, alla fine venimmo ufficialmente riconosciuti anche dalla tribù come coppia sposata e di conseguenza il mio titolo ‘Riverito dei Brethren’s Fang’ si evolse in ‘Capotribù dei Brethren’s Fang’.

Per complimentarsi per il ‘matrimonio’, molte Phasna si sbizzarrirono e crearono alcuni abiti che Saliphe potesse comodamente indossare sia in versione mostro che in versione umana, il problema è che possono essere considerati abiti sexy in quanto espongono molta pelle… anche più di quelli solitamente usati da Alwena. Come quello che indossa adesso: un abito morbido di un rosso acceso che davanti copre i seni, ma lasciando scoperta la scollatura e la schiena, unita ad una corta gonna con un taglio diagonale.

“Q-qualcosa non va?” chiese timidamente Saliphe notando che la stavo fissando

“Uh? Oh… è solo che…” cominciai prendendo l’asciugamano “sei troppo bella. Indipendentemente da quello che indossi… non riesco a non scollare i miei occhi da te.”

“!!! G-grazie. *Smack!* ringraziò col volto leggermente rosso e dandomi un bacio sulla guancia, accompagnato da una leccatina “Fufufu… sei salato.”

Sorridendo, si leccò le labbra deliziata mentre i suoi occhi leggermente chiusi erano vogliosi e desiderosi. Se unito al leggero rossore sulle sue guance e al fatto che si stava esponendo leggermente permettendomi di sbirciare nella sua scollatura, mi venne inconscio deglutire.

“?!!!” Ugh. Ultimamente sei tu la sleale!!!

Anche se lo fa con un certo imbarazzo, Saliphe ultimamente usa tutto il suo fascino femminile e sensuale per farmi arrossire, quasi fosse una ripicca per tutte le volte che le dico che sia troppo bella o troppo carina. Lo fa raramente durante il giorno, ma ogni notte prima di andare a dormire… beh, diciamo che in un mese l’abilità ‘Resistenza Sessuale’ è stata livellata parecchio.

Alwena ci guardava leggermente imbarazzata e sembrava si stesse chiedendo se non fosse di troppo in quel momento

“Ahem!” mi schiarii la voce “Tornando a te, era oggi che avevi in programma di partire, giusto?”

“Sì.” affermò riprendendosi subito “Anche se mi hai insegnato molto grazie ai nostri sparring, credo di essermi trattenuta troppo… anche perché mi sento costantemente di troppo.” disse dicendo a bassa voce l’ultima affermazione

Farò finta di non averla sentita “Allora seguimi un momento alla fucina.”

*****

Ormai mi sento ufficialmente di troppo. Un mese fa finalmente, dopo tante peripezie, il mio maestro si è dichiarato a Saliphe, rendendola di certo la donna… il mostro più felice del mondo. In quanto umana non credo che avrei fatto il tifo per lei, ma in quanto sua compagna e donna, sinceramente glielo auguravo. Comunque non avrei mai pensato che il detto ‘L’amore è una forza più formidabile di qualsiasi altra’, potesse essere presa in senso letterale. Voglio dire, Saliphe si è evoluta in Echidna grazie alla dichiarazione, un mostro esistente solo nelle leggende e incredibilmente potente. Tuttavia, in questo mese, questo senso inconscio di terrore è scemato. Sono felice per loro ma come ho già detto, ho sempre la sensazione di essere di troppo.

Per questa ragione avevo deciso di partire per il mio viaggio in data odierna.

La fucina del mio maestro è sempre stata… particolare, se lo si può dire. Non credevo che un ragazzo di qualche anno più giovane di me, possedesse le conoscenze necessarie per la forgiatura e se le avesse avute, sarebbe richiuso nella bottega di un mastro fabbro fino al 20° anno d’età. Eppure, John non solo era in grado di forgiare armi, corazze ed equipaggiamenti, ma la loro qualità era a dir poco assurda e ogni cosa che forgiava poteva essere tranquillamente definita un’opera d’arte. Ai mercanti di Fort Azure vendeva quello che lui riteneva nella norma o scarti, ma se devo essere sincera, definirli ‘scarti’ è soltanto un insulto per l’equipaggiamento.

L’interno era mantenuto in ordine e oltre ai classici strumenti usati nella forgiatura dei metalli, c’erano anche strumenti adatti per la lavorazione di cuoio, tessuti e preziosi. Su una parete larga, vi erano in mostra armi di varia fattura e forma con affianco un foglio con su scritto il materiale usato e gli effetti. Ci fermammo di fronte ad un armadio di legno

“Questi sono per te.” affermò aprendo le ante

all’interno dell’anta c’era quello che sembrava un abito simile a quello che indosso di solito ma allo stesso tempo diverso: era di aspetto gotico con un’ampia gonna e un corpetto a scaglie nero con bordature d’acciaio, il cui reggipetto era tenuto ad un collare dorato. Le spalline sembrano rigide, ma danno una buona libertà di movimento e da esse cade quello quello che sembra un mantello rosso sangue, il tutto completato da stivali alti di cuoio rinforzati, guanti d’arme e un copricapo bianco tenuto sulla testa grazie ad un’aureola puntata. Era magnifica e finemente decorata con ornamenti rappresentati gli elementi sacri di lady Afrodite. Ma appoggiata di fianco c’è un’alabarda poco più alta di me, la cui lama di scure non esce molto ma è sormontata da una lama di picca piuttosto lunga e un uncinino. Il punto d’incontro è decorato con una rosa. Entrambe sono semplici, eppure sono chiaramente di qualità eccezionale, degne di essere usate da nobili di alto rango.

“Maestro?” lo guardai sperduta

“Avevo già intenzione di regalarti l’armatura per il tuo successo nell’apprendere ciò che ti ho insegnato. L’alabarda, Dawn’s Edge, invece l’ho forgiata partendo dalla tua asta cerimoniale.”

“Ora capisco perché mi avevi chiesto di consegnartela.”

Dopo quel veloce scambio, John uscì dalla fucina permettendomi così di poter indossare la… corazza che mi aveva preparato. All’inizio, dubitai del fatto che si trattasse di una corazza visto che sembra più un abito monastico. Quando toccai il corpetto, sentii che era stato usato un materiale ben diverso dalla stoffa tipica delle vesti dell’ordine. Saliphe era rimasta per assistermi nel caso avessi difficoltà, ma non ne ebbi. Anzi, era piuttosto facile da indossare, leggera e molto comoda. Infine, presi in mano Dawn’s Edge. Calzava a pennello la mia mano, quasi il manico fosse stato progettato e creato apposta per me. Quando uscii, John mi guardò, con sorriso soddisfatto.

“Com’è l’armatura?”

“Molto comoda e leggera, al punto che mi sembra non la stia indossando.”

“Mi fa piacere, inoltre…” *Khacin!* “come puoi notare tu stessa è moto resistente.”

John mi aveva lanciato qualcosa di metallico contro a giudicare dal suono. Quando mi colpì nella zona del cuore, sentii una pressione ma tutto lì. Quando abbassai lo sguardo, notai che c’era un pugnale la cui punta era scheggiata. Impallidii pensando che avrebbe potuto uccidermi, ma allo stesso tempo rimasi sorpresa per l’incredibile durabilità. O meglio

“Non è un’armatura qualsiasi non è vero, maestro?”

“Si chiama Devotion’s Shroud ed è stata costruita…” cominciò sorridendo “usando cuoio ricavato da un Rat Butcher e rinforzata con delle scaglie di Akaviri. Immagino che sai cosa sia in grado di fare quell’armatura, non è vero?”

La mia mente si svuotò per un momento. Il cuoio ricavato dalla pelle dei Rat Butcher è tanto preziosa quanto resistente, ma le scaglie di Akaviri, materiale a cui solo il maestro è in grado di accedere, fanno impallidire il cuoio precedentemente citato. Già di base, le scaglie di uno Strittilian sono talmente dure che è difficile penetrarle con armi da taglio, ma quelle di Akaviri, la sua evoluzione, non solo mantiene quella resistenza ma se viene incanalato del mana, queste sono in grado di resistere anche ad armi specificatamente progettate per penetrare corazze pesanti… e questo lo si è scoperto sperimentando sulle scaglie lasciate dalla muta.

“Ti rendi conto che mi hai appena fatto dono dell’equivalente di un tesoro nazionale?!”

“No, non lo sapevo.” affermò sorpreso “E anche fosse, cosa importa? Non le ho certo forgiate per poi lasciarle a prendere polvere in chissà quale armadio dimenticato dalla Dea…”

“C-capisco…” anche così, è comunque un’onore troppo grande e pesante per me “E per quanto riguarda Dawn’s Edge?” domandai per cambiare discorso

“Fai fluire il tuo mana nell’asta.”

“Uh… ok…… WOAH!!”

Facendo ciò che mi disse, mi bastò imprimere una piccola quantità di mana, che la lama di scure brillò e si generò una lama lucente grande il triplo.

“Una lama magica?!”

“Non esattamente.” affermò il mio maestro “Quella è una lama fatta di puro mana. Mi ci è voluto un po’, ma grazie alle piccole tracce di mithril nella tua asta e alla pietra magica usata come punto focale, sono riuscito ad ottenere questo risultato. Quella lama magica non si limita solo alla parte della scure, anche la lama di picca può beneficiarne.”

“Sei assurdo maestro” Ok, è ufficiale, sono diventata una portatrice di reliquie.

*****

L’Accademia è un luogo sacro per la nobiltà del regno. Quando venne fondato, il primo Re di Waral ordinò la costruzione di un posto in cui il futuro del regno sarebbe potuto essere coltivato usando gli insegnamenti del passato, al fine di superarlo e raggiungere un futuro migliore. Sin da allora, l’Accademia è il luogo in cui i discendenti della famiglia reale e della nobiltà hanno studiato dopo aver raggiunto la maggior età. Di conseguenza, ottenne anche una seconda funzione: quella di permettere ai futuri membri dell’alta società di creare legami e connessioni tra loro.

Il corso di studio dura 8 anni e ogni 2 anni, le classi venivano riorganizzate così che tutti gli studenti potessero ampliare le loro conoscenze, ma da sempre c’è una o più coppie che non vengono mai separate, ovvero quelle dei membri della famiglia reale e i loro fiancé.

Anche se le lezioni erano terminate, Sua Altezza Rieg si stava allenando nell’uso della spada insieme alla sua guardia del corpo, amico e coetaneo Brieuc Mordiern.

Quando durante la sua cerimonia per l’età adulta la divina Afrodite ha rinnegato la veridicità della sua stessa profezia affermando che non era Sua Altezza colui che avrebbe eliminato la feccia demoniaca, ci furono enormi tumulti tra la chiesa e lo stato, al punto che dopo solo un anno la Papessa si ritirò perché incapace di trovare il ‘traditore’ ed ‘eretico’ di cui la divina voleva la testa. Tutt’ora, quella posizione è vacante e nessuna delle Arcivescove ha attualmente desiderio di succedere.

La famiglia reale invece uscì devastata dall’affermazione e buona parte del supporto che aveva ricevuto dai nobili in previsione della crociata, subì un forte colpo. Anche gli alleati dell’Impero Evrineian, desiderosi di supportarci con i loro eserciti, cominciarono a mostrare una certa riserva a porre un falso santo alla guida della prossima crociata.

Ma anche così, il mio adorato fiancé non si è scoraggiato un momento e tutt’ora dimostra tutto il suo talento nelle arti e nello studio, dimostrando che nonostante la repulsione della divina è perfettamente in grado di accontentare e superare le aspettative in quanto principe ereditario. In quanto sua fiancé e membro del casato dei Flinne, io non posso essere da meno.

“La devo ringraziare per avermi invitata al suo tea party, lady Flinne.”

“Non c’è bisogno, è sempre un piacere averla al mio tavolo lady Nouvel.”

tenere questi piccoli tea party con i membri dell’alta società è uno dei miei doveri in quanto fiancé e futura Regina. Dopotutto, se non si ha una certa influenza sulla società, certe manovre politiche possono risultare difficili da portare a termine. Preparare il campo in questi ambienti per i nostri futuri mariti, è un dovere di noi nobildonne.

“Cielo, la sua collana è deliziosa, lady Le Berre.”

“Mai quanto i vostri orecchini, lady Guillevec.”

“Mi lusinga…”

Questi discorsi adulatori sono il punto di partenza volto a raccontare tendenze e voci, le armi più potenti per promuovere o infangare un nobile o la sua casata. Ovviamente, sono armi potenti e quindi bisogna saperle usare al momento giusto. Se usate male, possono rivoltarsi contro l’utilizzatore.

“Come sempre, non smetti mai di sorprendermi con i tuoi tea party, Malotta.”

“Oh! Joetta! Felice di vederti qui. Ti senti meglio adesso?”

“Sì, ultimamente sto meglio, grazie per la preoccupazione.”

La mia amica d’infanzia Joetta Coleger è l’unica con cui mostro una certa intimità, poiché è l’unica con cui sono riuscita veramente a legare. In effetti è l’unica cosa buona che ha fatto il mio stupido fratello. Però, facendo quel pensiero, mi venne da guardare nuovamente Joetta, facendomi venire un po’ di malinconia.

Sin da quando la conosco, Joetta è sempre stata adorabile e allegra, ben curata e con una personalità che trasuda sicurezza. Ma da quando Logoch è stato rinnegato da mio padre, è diventata molto pacata e prudente nell’uso delle parole e delle azioni che compie, il suo sorriso solare ora lo vedo di rado e soprattutto, la sua costituzione si è indebolita molto visto che non è raro che si ammali. È come se il mio defunto fratello si fosse preso un pezzo di lei.

Defunto? Da quando abbiamo rilasciato quella taglia sotto falso nome, nessuno si è mai presentato con lui o la sua testa. Abbiamo anche alzato l’ammontare del premio ma nessuno si è mai presentato. Probabilmente è morto in qualche buco dimenticato dalla Dea… però, in quanto sua sorella gemella sento come se sia ancora vivo. Non so il motivo, ma molti credono che i gemelli condividono un’unione spirituale tra di loro, come se uno sapesse inconsciamente il fato dell’altro. Per me sono cavolate, eppure…

“Qualcosa non va Malotta?”

“Uh? Non è niente. È solo che… non riesco ancora ad abituarmi completamente al tuo improvviso cambiamento. Una volta, eri completamente diversa.”

“?!” la sua espressione leggermente sorpresa si tramutò in una abbattuta, tinta di colpevolezza “Un cambiamento, che avrei dovuto fare molto tempo fa.” terminò guardando oltre il perimetro scolastico

“?? Cosa intendi?” domandai curiosa

“Niente d’interessante.” affermò con tono triste

Anche se la sua risposta mi lasciò un certo amaro in bocca decisi comunque di non indagare oltre, anche perché non volevo creare una possibile fonte di conflitto. Ci tengo alla sua amicizia, poiché è l’unica con cui posso e riesco parlare apertamente, e viceversa… è giusto affermare che ci sosteniamo a vicenda.

D’improvviso, sentii una certa confusione originarsi dall’ingresso al padiglione che avevo prenotato per tenere il mio party, attirando la nostra attenzione. Ci bastò uno sguardo per intenderci, e ci dirigemmo verso l’origine di quel chiasso, trovando un gruppo di ragazze riunite in quel punto

“Uh? Cos’è questo trambusto?” chiesi guardando in direzione

“Oh! Lady Flinne!” esclamò una delle partecipanti al mio tea party

Quando sentirono nominarmi, tutto il gruppo si aprì formando un corridoio per me, facendomi capire il motivo della confusione. A terra e affiancata da due camerieri che avevo assunto, indossante un abito usurato e palesemente di seconda mano Kristina Brotel, il sacrificio dell’accademia, era prossima alle lacrime mentre teneva tra le mani quello che sembra un foglio di carta strappato.

“Lady Brotel… come mai è qui?”

Una ragazza dall’aspetto malnutrito e fragile, ma nonostante l’aspetto è molto carina, con corti capelli azzurro-argentati e occhi chiari. Figlia di una casata di Baroni in bancarotta, sin dalla sua entrata in accademia e secondo certe voci anche da prima, lei è sempre stata la persona al centro di male voci e cattiverie delle nobildonne sue coetanee. Beh, anche io ne sono una fautrice. Mi da molte più soddisfazioni rispetto al mio stupido fratello~ nascondendo le labbra con il mio ventaglio, mi leccai le labbra deliziata.

“S-sono venuta qui, per s-suo invito lady Flinne.”

“Davvero?” chiesi con falsa sorpresa “Allora, se ha ricevuto il mio invito, dov’è?”

“E-ecco…” cominciò guardando la lettera strappata “Si è… danneggiata.”

“Oh~ che peccato. Però, sei certamente stata raggirata.” affermai chiudendo il ventaglio e indicando i pezzi di carta “Dopotutto, non ricordo di averla invitata lady Brotel.”

“C-come?” domandò tremante “M-ma, ho ricevuto la sua let-”

“Intendi questi coriandoli?” domandai interrompendola

facendo un movimento col mio ventaglio, feci volare i pezzi di carta che teneva in mano e subito dopo la puntai con lo stesso ventaglio

“Non ho mai usato carta straccia come quella che tenevi in mano, per scrivere gli inviti. Fufufu.” affermai vedendo le lacrime sugli occhi della ragazza e ora il colpo di grazia~ “Sei stata piuttosto presuntuosa a presentarti con un simile falso. L’unica cosa da lodare è il tuo-”

“Sono io la causa di tutto questo, lady Flinne.”

Joetta, prendendomi di sorpresa, fece quell’affermazione interrompendomi e si avvicinò a Kristina Brotel. Le porse la mano come gesto di aiuto. L’azione improvvisa della mia amica mi lasciò allibita e causò una certa agitazione tra le nobildonne che fino ad un momento fa ridevano allo spettacolo che avevo messo su.

Lady Brotel prese la sua mano incredula e si rialzò. Joetta prese uno dei fazzoletti da taschino dei camerieri che erano li al fianco e le asciugò le lacrime. Consegnato il fazzoletto a lady Brotel, si girò verso di me e con un sorriso stanco fece un inchino.

“La prego di perdonarmi se non l’ho avvisata prima.”

*****

Cercatrice di Redenzione
Il possessore di questo titolo è diventata cosciente di aver commesso un atto talmente grave che non crede possa essere perdonato. Grazie a questo titolo, la statistica di resistenza del possessore viene ridotta del 5%. Finché in possesso di tale titolo, acquisisce l’Abilità Unica Punizione di Penitenza. Tale titolo può essere rimosso solo quando la vittima perdona sinceramente il portatore.
Punizione di Penitenza
Si attiva quando un’ingiustizia viene commessa di fronte al possessore dell’abilità. Se il possessore riconosce l’ingiustizia, la previene e/o la risolve, non succede niente. In caso contrario, o se è il fautore, il possessore subirà una punizione equivalente all’ingiustizia che ha assistito/perpetrato.

Dopo poco la rivelazione di Jhon Phoenix Warden, per alcuni giorni non mi sentivo bene con me stessa. Le sue parole continuarono a martellarmi incessantemente portandomi a piangere più volte e ad ottenere quel titolo… quella maledizione. Quando i miei genitori la scoprirono, rimasero impietriti. Anche se decisero di nasconderlo, più volte mi chiesero quale crimine avessi commesso per ottenerla. Non lo rivelai mai. In fondo al mio cuore, la desideravo. Volevo essere punita per ciò che ho fatto… volevo essere punita per il mio crimine. Ogni qual volta vedevo un’ingiustizia, anche se ero io a subirla e se non riuscivo a risolverla, mi ammalavo. Se non erano gravi, si limitava a forti mal di testa, ma in caso contrario finivo spesso a letto con febbre alta nel migliore dei casi o finendo in coma, con sogni pieni di incubi che duravano per alcuni giorni nei casi peggiori.

“……Potrebbe spiegare, lady Coleger.” domandò con una punta di sorpresa Malotta

“Come ben sa, negli ultimi anni non ho mai goduto di buona salute.” cominciai senza alzare il capo “Di recente, la mia famiglia ha scoperta che la famiglia Brotel è stata vittima di una truffa che potevamo prevenire. A causa della nostra negligenza, i Brotel sono ridotti nello stato che oggi conosciamo e per questa ragione, abbiamo fatto in modo di riparare al danno che gli è stato causato.”

Questa affermazione è vera. Dopotutto, io stessa ho assistito a tale accadimento ignara del fatto che l’uomo con cui il Barone stava parlando al ricevimento organizzato da mio padre, non solo era un famoso mercante… ma anche un truffatore. Quando avvenne l’accaduto, quella notte io caddi in coma per quattro interi giorni, subendo ogni tipo di tortura dai miei incubi. Mio padre, mentre ero in quello stato, si adoperò per trovare la causa e scoprì il misfatto.

“Cosa centra questo, con l’invito falso?”

“Non è falso lady Flinne.” affermai alzando lo sguardo “Sono stata io ad inoltrarlo a lady Brotel nella speranza che potesse farmi da accompagnatrice.” affermai girandomi verso di lei

Lady Brotel mi guardava con occhi sorpresi, non cosciente che tutto quello che raccontavo era una storia inventata.

“Non avevo ricevuto risposta alla mia richiesta quindi credevo che non sarebbe venuta e mi sono diretta al vostro tea party con questa presunzione. Evidentemente mi sbagliavo.” mi girai nuovamente verso Malotta “Probabilmente la sua risposta è andata persa o potrebbe essere successo qualcosa. Quindi, la pregherei di perdonare la mia negligenza per non averla informata.”

“……Capisco, lady Coleger.” affermò nascondendo le labbra dietro il ventaglio “Ora che abbiamo risolto la questione, credo che possiamo riprendere il nostro tea party.”

Dopo quell’affermazione si girò dandomi le spalle e si diresse verso una delle sedie. Scommetto che avevi le labbra contorte dalla frustrazione, amica mia. Anche se ci siamo sempre raccontate tutto, Malotta non sa della mia maledizione. L’ho fatto di proposito, anche perché la mia migliore amica, è una dei fattori scatenanti per avermi portato ad ottenere quel titolo maledetto.

Quando feci per muovermi, mi sentii tirare la manica timidamente, spingendomi a girarmi

“G-grazie, lady Coleger.”

“Non c’è bisogno, lady Brotel.” sorrisi dolcemente Dopotutto, non l’ho fatto solo per te.

Ghost Vanguard

Ghost Vanguard

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
Ha vissuto la sua vita da soldato, come marito e padre, ma gli è stato negato l'eterno riposo.
Reincarnato contro la sua volontà come Flinne Logoch per l'egoismo di una dea pigra e narcisista, egli farà di tutto per non compiere la missione affidatagli...
error: Il contenuto è protetto!

Opzioni

non funziona con la modalità scura
Ripristina