Capitolo 28

C-chi era quello?!

Fu questo il primo pensiero del colpevole della maledizione che perseguitava la principessa Bassilla. Sembrava una fiamma oscura con la forma di un bambino e i suoi occhi non erano altro che due sfere rosse. Si tratta di uno spirito.

In questo mondo, esistono anche gli spiriti e sono da tutti ritenuti sottoposti divini col compito di mantenere l’equilibrio tra i sei elementi fondamentali per la continuazione della vita. Nonostante ciò, è possibile comunicare con loro e formare dei contratti per poter usare incantesimi senza dover per forza usare le proprie riserve di mana. Secondo il senso comune, in base ai colori con cui appaiono, è possibile determinare l’elemento affine: rosso per il fuoco, blu per l’acqua, verde per il vento, marrone per la terra, giallo per la luce e nero per l’oscurità. Inoltre si dividono in basso, medio e alto livello e in base a questa distinzione più uno spirito è potente, più sarà definita la forma con cui appare ai contraenti.

Dal momento che ha le forme indefinite di un bambino ed è fatto da una fiamma nera, lui è uno spirito oscuro che per 10 anni, non ha fatto altro che adempiere al contratto che ha stipulato. Ma ora che è stato sconfitto direttamente dalla vittima, ha dovuto abbandonare quel corpo per tornare dal suo contraente ed informarlo dell’accaduto… tuttavia era palesemente spaventato.

Chi? Chi?! CHI?! Chi è quel mostro?! Fa paura!! È terrificante!! pensava mentre si allontanava a tutta velocità da Cuding quando all’improvviso, si andò a scontrare con qualcuno cadendo per terra

“AHI!”

“Ara~! Attento a dove guardi piccolino~.”

“M-mi dispiace. Ma devo andarmene subito da qui e anche tu è meglio che scappi.” disse mentre si massaggiava quello che sembrava il sedere

“Come mai~?”

“Perché laggiù c’è… un… mostro?!” quando si girò e mi vide, mi sembrò che la fiamma scura di cui è composto si fosse sbiancata “MADAMA APHY?!”

“Oh~. Quindi è laggiù che sono andati~.” dissi guardando in direzione di Cuding “Grazie per le indicazioni~. Però~… potresti ripetere come hai definito il mio adorato futuro marito~?”

*****

Due giorni dopo l’incontro tra il Re e Guardiano, in città si sparse una lieta notizia: sua altezza Bassilla Calsay Belmont, seconda principessa del regno si è completamente ripresa dalla sua malattia.

Inaspettatamente, la notizia della guarigione della principessa conosciuta anche come il “Glicine di Cristallo” ha portato una scarica di ottimismo in tutta la capitale, credendo che si trattasse di un buon segno… un’auspicio in cui le cose sarebbero migliorate da quel momento in poi. Anche se, la cosa non m’interessa

“Con questo, i nostri bagagli sono pronti. Partiamo per la nostra luna di miele?”

“Come mai tutta questa fretta di partire?”

Dato che era mattina, io mi ero svegliato presto a causa della mia abitudine e non volendo svegliare Lilith, decisi di preparare i bagagli così da partire non appena avremo fatto colazione. Evidentemente, non sono stato abbastanza silenzioso dal momento che l’ho svegliata.

Era ancora lì sul letto mentre si grattava l’occhio con i capelli in disordine e incurante del fatto che fosse nuda. Maledizione… esclamai vedendola. È vero che ogni giorno la vedo come sua madre l’ha fatta, ma non riesco a far a meno di arrossire ogni volta. La amo troppo… se lasciassi il mio corpo in mano ai miei sentimenti, non so quante volte l’avrei assalita

“Semplice amore mio. Voglio arrivare alla nostra destinazione prima che qualcosa ci trattenga.” dissi distogliendo lo sguardo.

La guardai con la coda nell’occhio e vidi la sua espressione leggermente stupita, tramutare leggermente nell’espressione di un predatore che ha trovato la sua preda.

“Da quand’è che la vista del mio corpo ti rende così timido?” mi chiese leccandosi le labbra

Si avvicinò a me gattonando sul letto con movimenti lenti e sensuali

“B-beh… ecco…”

“Sono passati due anni dalla nostra prima volta. Ormai dovresti esserci abituato.” aggrappandosi su di me portò le sue labbra vicino al mio orecchio “Perché non vuoi mangiarmi con i tuoi splendidi occhi ghiacciati~?”

“T-ti amo troppo!” dissi con il cuore che sembrava stesse per esplodere da un momento all’altro “Ogni giorno che ti vedo non faccio altro che amarti. Ogni volta che parli non faccio altro che desiderarti. Ogni volta che siamo insieme vorrei che tutto il mondo si congelasse solo per cristallizzare quel piccolo momento di felicità. Se cedessi ai miei istinti-”

Mi tappò la bocca baciandomi intensamente, facendo danzare le nostre lingue in un lungo abbraccio. Quando si staccò notai che era tutta rossa e poi appoggiò il volto sul mio petto

“Guarda che anche per me è lo stesso… stupido…” sussurrò quasi sperasse che non la sentissi

“Huh?”

“Niente!” esclamò per poi sdraiarsi sul letto mostrandosi a me “Che ne dici di restare altri cinque minuti?” mi chiese con occhi vogliosi ed un sorriso magnetico ed affascinante

*Sigh*

Tu sarai davvero la mia rovina amore mio. Fatto quel pensiero indulgemmo nuovamente nel nostro amore e lussuria… al punto che ho perso il conto dei round di quella mattina.

*****

Dopo la nostra… “attività fisica” mattutina… misi in spalla i bagagli e lasciammo la locanda dopo aver pagato il conto.

Orami era mattina inoltrata e non avevamo ancora fatto colazione quindi, prima di riprendere il nostro viaggio, portai Lilith in un delizioso caffè che offriva una splendida vista sul lago e sul quartiere nobiliare. Con molta probabilità, lo spettacolo è ancora migliore durante la notte ma anche questo non era male.

“Ti sei divertita in questi due giorni?”

“A parte la visita al palazzo, ho passato dei bei momenti. Visitare la capitale alla fine, non è stata un’idea malvagia.” disse per poi portare la tazza alla bocca e sorseggiare il suo the

Poco dopo essercene andati con un portale, io mi cambiai d’abito e portai mia moglie in un giro turistico per la città, concentrandomi sulle mete turistiche più famose della capitale, come i grandi parchi, i giardini o i monumenti.

Il giorno successivo visitammo perfino la Probe Athenaeum, una biblioteca museo che non solo raccoglie migliaia di tomi, ma anche reliquie e tesori appartenenti al passato di Thirus come progetti di antichi edifici, armi arrugginite e perfino dipinti donati dalla famiglia reale e distinti nobili. C’era anche uno zoo, ma dato che siamo in pieno inverno non era aperto al pubblico e quindi abbiamo rimandato la visita ad una data futura. Ed infine cominciammo a cercare dei souvenir da portare a casa cercando tra i negozi della galleria Guilded Victory famosa non solo per i suoi punti vendita ma anche per la magnifica fattura architettonica e scultorea che comprende anche dettagli fatti, secondo la guida turistica che ho acquistato, in oro puro.

Questo caffè era l’ultima destinazione prima della partenza, quindi non l’ho portata qui per niente dal momento che è ritenuto uno dei punti più romantici della capitale. Mentre mi gustavo il mio the notai che gli sguardi di molte persone erano concentrate su di noi… o meglio, su mia moglie. Beh, non che ci sia da sorprendersi: sotto al mantello da viaggio che si è tolto quando ci siamo accomodati, indossa degli abiti da viaggio semplici comprendenti una camicia bianca coperta da una giacca pesante abbinata ad una gonna di cotone entrambi di un verde scuro. Il suo trucco era molto leggero e aveva raccolto i suoi capelli bianchi, o meglio biondi per gli spettatori, in uno chignon. La sua già innaturale bellezza ora era accentuata dall’eleganza che dimostrava grazie alla tenuta e ai suoi movimenti. Sembrava quasi una nobile…Beh, non che sia proprio lontano dalla realtà.

Comunque, c’erano quelli che cercavano o avevano palesemente intenzione di approcciarla, ma al fine di non interrompere il nostro pacifico pasto, mi assicuravo di tenerli a dovuta distanza giocando alcuni piccoli scherzi mentali come aveva fatto un certo cavaliere di una galassia lontana lontana.

Finita la colazione, pagai il conto e ci apprestammo a lasciare la città quando improvvisamente incappammo in quello che potrebbe essere definito un classico.

Lungo la strada sentimmo in lontananza alcune urla femminili… il genere di urli che fanno perché è arrivato il loro cantante o divo preferito. Dal momento che non ci riguarda e soprattutto non c’interessava, continuammo per la nostra strada.

“Aspetti Milady!”

Era una voce maschile, ma non credendo che fosse diretta a noi continuammo, quando vidi Lilith fermarsi improvvisamente; girandomi, vidi che un uomo vestito con abiti molto eleganti, tenere la mano sinistra di mia moglie.

……Ok… hai 5 secondi prima che ti tranci la mano e te la faccia ingoiare per 5 volte.

“…Cosa posso fare per lei?” domandò mia moglie con tono piatto

“Milady, non ho potuto non notarvi. Non c’è mai stata donna che mi abbia ignorato.” cominciò spostandosi un ciuffo di capelli “Ma potrebbe essere per via del cappuccio che non ci siate riuscita. Vi prego, mostratemi il vostro volto.”

“……E perché mai? Non ne ho motivo e soprattutto non ho alcun interesse in voi.” rispose con tono freddo Lilith

“Qual rivelazione!” esclamò con un volto sorpreso “Il che mi rende più curioso. Ve ne prego, mostratemi il vostro volto.”

“Ti ha appena-”

“Lascia stare. Non ci lascerà in pace a meno che non lo faccio.”

Cercai di intromettermi così da poter allontanare questo belloccio, ma Lilith aveva capito che non era uno che rinuncia tanto facilmente.

Hm? com’è fatto? ah… oltre a cosa indossa, non ve l’ho ancora descritto ora che ci penso. È un ragazzo molto bello per gli standard umani, non allo stesso livello degli elfi ma simile, con un volto ben proporzionato quasi scolpito da un’artista, profondi occhi verde chiaro e capelli neri lunghi e ben curati; il corpo è robusto e con una muscolatura che si addice a chi fa il soldato di professione. Se qualcuno lo avesse definito come il principe di una favola, quasi quasi gli darei ragione. Ora tornando a noi…

Lilith abbassò il cappuccio per accontentare il fu cadav- *ahem* volevo dire, il ragazzo che l’ha supplicata di fare ciò. Guardandolo freddo e con indifferenza, Lilith abbassò completamente il cappuccio. Non solo il ragazzo, ma tutti intorno i presenti arrossirono non appena posarono lo sguardo su lei… anche a me venne naturale. Era come se avesse premuto un tasto per entrare in modalità nobile in quanto trasudava di dignità ed eleganza.

“Contento?” domandò fredda

“…………meravigliosa”

“Huh?”

“OH! QUAL MAGNIFICENZA!!” urlò il ragazzo facendo un movimento esagerato con le braccia “AH QUAL PERFEZIONE! QUESTO DEVE ESSERE DESTINO!”

Se prova solo a dirlo…!

“Siete perfetta per il sottoscritto! Forza, prendete la mia mano e diventate mia moglie.” affermò allungando la mano

……Ok… ora ti ammazzo. Mi stavo preparando ad ammazzarlo. In quel preciso momento volevo strappargli quella lingua biforcuta e *************************************************** e nemmeno le sue agonizzanti suppliche di perdono lo avrebbero salvato dalla terribile morte che volevo infliggergli. Ma Lilith mi fermò posizionando il suo braccio di fronte a me

“Ma siete impazzito? Rifiuto categoricamente.”

Sembrava che il tempo si fosse bloccato… almeno per il tipo. Era come pietrificato quando ricevette la risposta secca di Lilith e ammetto che un po’ di soddisfazione l’ho provata. Lilith si tirò su nuovamente il cappuccio e mi prese delicatamente la mano tirandomi.

“Come può rifiutarmi?! Per qual ragione rifiuta un suo simile?”

“Lei è tanto pazzo quanto arrogante. Non mi metta al suo stesso piano, mi sento insultata.”

“Quali parole scortesi che escono dalle vostre perfette labbra. La vostra splendida voce non fa altro che ferirmi. Come può una rosa come lei rifiutare la mia bellissima proposta di matrimonio.”

“Invece lei non fa altro che dare aria alla bocca a quanto vedo.” cominciò Lilith iniziando ad infastidirsi seriamente “Visto che i vostri occhi sono solo ‘per bellezza’ sappia che sono felicemente sposata e in questo momento mi sto godendo un viaggio con mio marito.”

Quando disse quelle parole, Lilith si avvinghiò al mio braccio permettendomi di godere della morbidezza del suo seno. Anche se ero felice per l’azione di mia moglie, il tipo invece era ormai senza parole e potei notare che stava iniziando a dare il via a dei tick nervosi e il suo sorriso era sempre meno… affascinante? Ormai non potrei più definirlo tale. Però una cosa è sicura: non so se definirlo stolto o semplicemente un narcisista idiota. Perché? Beh… è tornato alla carica

“Capisco! Quindi siete stata resa schiava da quest’omuncolo!” disse alzandosi e spostando un ciuffo di capelli “Ma non temete! Sarò io, Robert Patterver, figlio del Conte Patterver a liberarla dal suo giogo!”

A quell’espressione, le donne che fino a poco fa lo circondavano ed erano divenute invidiose di Lilith per via dell’affermazione di Robert, ora stavano fischiando e sussultando coi volti rossi dicendo quanto il coglione fosse eroico.

Sono senza parole… sul serio. Questo qui non solo si presenta adesso ma afferma addirittura di essere un nobile. Ok… questo è proprio un’idiota.

Tanto per cominciare, i nobili sono l’equivalente dei governatori e molti di loro possono vantare di lignaggi che risalgono alla fondazione del Regno Thirus come nel caso delle originali quattro casate ducali per non parlare che sono tali nobili a dar vita a quasi tutti i maghi del regno. Anche i Conti, seppur terzi sulla scala gerarchica, sono comunque importanti. Per evitare possibili rapimenti o comunque mettere a rischio questi governanti, il quartiere nobile era stato costruito sull’isola dove si trova il palazzo reale e già lì ci puoi trovare negozi di firme prestigiose, parchi e addirittura bordelli. Di conseguenza, che cosa ci fa il figlio di un Conte nei quartieri popolani? E per di più senza scorta?

“…….Ripetilo.”

Assorto da quel pensiero, sentii Lilith pronunciare quella parola con un tono a dir poco glaciale. Quando mi girai, notai che mia moglie aveva una vena gonfia sulla fronte e a malapena riusciva a trattenere la sua sete di sangue. Mi venne istintivo deglutire.

“Non temete! La farò finita in fretta e sarete libera dal suo giogo!” affermò estraendo la spada che teneva al fianco

“Non quello…” cominciò facendo un sorriso che era a dir poco spaventoso “come avete definito mio marito?”

“Se solo non foste sotto il suo giogo, non definireste quell’omuncolo plebeo vostro mari-”

“Hou…” Anche se non era accaduto niente, l’aria intorno a mia moglie esplose “avete davvero voglia di andare ad incontrare i vostri antenati a quanto pare.”

Mentre lo diceva, stava scricchiolando le dita delle mani e il suo solito sorriso che non sorride tipico di quando si arrabbia seriamente era molto marcato sul suo volto. Se poi aggiungiamo che l’aria era esplosa a causa del mana che stava rilasciando e soprattutto la sua sete di sangue diventata praticamente tangibile… Già. Mia moglie è più spaventosa di un drago. Ma questo qui non l’ha ancora capito a quanto pare.

Al contrario delle persone intorno a noi che si erano bloccate quasi fossero statue di pietra, Robert non ne era stato influenzato. Forse perché è concentrato su di me? Fatto sta che alcuni, per lo spavento, sono andati a chiamare le guardie così da poter bloccare il bagno di sangue che si sarebbe svolto da lì a breve.

“Lilith.”

“Cosa?” mi chiese senza girarsi

“Ora calmati. Sai che non mi frega niente per come mi definiscono.”

“Non è lo stesso per me. Questi esseri inferiori devono-”

“*Sigh*… Lilith…”

Quando la chiamai di nuovo, lei si girò di nuovo e senza darle il tempo di aprire ulteriormente bocca, la baciai prendendola alla sprovvista e facendo sparire la sua innaturale sete di sangue perché ora era troppo imbarazzata per l’atto

“C-c-cosa fai tutto d’un tratto?!” domandò staccandosi

“Calmandoti e punendoti allo stesso tempo.” dissi stringendola a me per poi toccarle le morbide labbra con il mio dito “Non sai quante volte vorrei morire su queste tue labbra.”

“Graeval… non qui…” disse arrossendo e alzandosi istintivamente il cappuccio mentre guardava di lato per nascondere l’imbarazzo. Adorabile… e i miei istinti carnali stavano nuovamente per avere il sopravvento.

“Allora, quando saremo arrivati a destinazione…” cominciai avvicinandomi al suo orecchio “Mi godrò ogni singolo centimetro del tuo corpo. Che ne dici?”

“Hau~?!”

Ora era definitivamente rossa come un peperone e si stava nascondendo il volto con le mani. Era troppo carina. Infatti, anche tutti gli uomini che erano nei dintorni arrossirono per la vista di Lilith in quello stato, mentre le donne sospiravano. Robert non era da meno. Era rimasto incantato.

Approfittando del momento cominciai ad accompagnare mia moglie verso l’uscita della città.

“Aspetta bifolco! Non te ne andrai con la mia futura sposa.”

Si è ripreso troppo in fretta il tipo!

Sentendo che mi stava caricando, mi girai prontamente per affrontarlo. Robert stava per menare un fendente dall’alto quando…

“Basta così!” esclamò una voce a me familiare

La lama di uno spadone si frappose tra me e la spada di Robert che subito si fermò ed arretrò per evitare di venir colpito dalla lama estranea; quando toccò terra, la lama generò della polvere e creò uno squarcio nel suolo. Rivolgendo lo sguardo verso la persona che la impugnava, mi venne immediato schioccare la lingua

“Come osa un’insulsa guardia interrompere la mia impre-?!”

“Hou~. Da quando sei così impertinente nei miei riguardi… ragazzino?”

Con indosso una divisa militare bianca che comprendeva una giacca e una minigonna completa di stivali, Ishgat rispose all’affermazione di Robert che ora stava sudando freddo dal momento che l’ha riconosciuta. Dopotutto parliamo di una dragonkin, razza tanto temuta quanto rispettata da tutti.

“No… ecco… lady Rember… io…”

“Tu cosa? Di nuovo a combinare guai?” domandò per poi appoggiare lo spadone sulla sua spalla minuta “Se ci tieni così tanto a combattere, posso farti da avversaria.”

“V-vorrete scherzare?! Non oserei mai!”

“Capisco… peccato.” affermò Ishgat dispiaciuta “Ora, ti va se ti do un consiglio?”

“Q-quale?”

“Chiuderò gli occhi per i prossimi cinque secondi. Se ti vedo ancora qui quando li apro, credo che io e tuo padre faremo una luuunga chiacchierata~.”

“Hiiiii!”

Con quell’urletto, Robert corse via non appena Ishgat terminò la frase. Almeno è veloce a scappare.

“Davvero… quel giovanotto è sempre stato bravo a scappare.”

“Chissà perché?” le domandai con un tono sarcastico

“Buongiorno anche a te Graeval…” mi salutò per poi portare lo sguardo verso mia moglie “Lilith…… come mai sei tutta rossa in volto?”

“N-non sono affari tuoi!” esclamò Lilith guardando da un’altra parte

“Capisco…” disse per poi riportare la sua attenzione su di me “Comunque, non mi aspettavo di trovarti qui. Ma avrei dovuto capirlo dopo le voci sulla presunta guarigione di lady Belmont.”

“Non so di cosa tu stia parlando.”

“Immagino.”

Dopo quell’affermazione, iniziò a far sgombrare la piazza con affermazioni del tipo “non c’è più niente da vedere” o “lo spettacolo è finito”. Successivamente, ci fece segno di seguirla e ci portò in un parco non molto lontano, ma comunque in un posto appartato. Quando lei si assicurò che fossimo solo noi, mi saltò improvvisamente addosso, ma io la presi al volo con un’iron claw.

“Ci hai portato in questo posto appartato solo per potermi assalire? Che razza di pervertita sei?”

“Andiamo! Dopo avermi lasciato senza una risposta ora pretendi che non mi metta in gioco per avere tuo figlio?!”

““Hey!”” esclamammo insieme io e Lilith

“Ahaha, scherzavo, scherzavo.” disse ridacchiando “Ma quanto siete seri?”

“Non era un’argomento su cui scherzare.”

“Sì sì, scusa… ora potresti lasciarmi?”

Quando la lasciai andare, Ishgat cadde in piedi e si ricompose mettendo in ordine anche la sua divisa

“Comunque, non mi aspettavo che avresti curato anche a sorellina di lady Cordelia.”

“Solo un’atto di buona volontà. Era un modo per dimostrare la mia intenzione a non averli come nemici però, c’è una cosa su cui devo correggerti.”

“E cioè?”

“La principessa Bassilla è guarita da sola. Io le ho dato un semplice supporto morale.”

“Curata da sola?”

“Le avevano lanciato una maledizione” affermò mia moglie

“Cosa?! Una maledizione?! No… in effetti avrebbe senso…” disse massaggiandosi il mento “Comunque, la famiglia reale ti è grata per il favore.”

“Felice di saperlo… ora, se vuoi scusarci, avremmo una luna di miele che ci aspetta.”

“…Huuuuuh. Beh, vi lascerei andare ma sai, dovresti seguirmi a palazzo.”

“E perché, di grazia?” domandai allarmandomi leggermente E ora che c’è?

“Sai, ufficiosamente c’è il discorso dell’incidente col figlio del conte.”

“……E ufficialmente?”

“L’Arcivescovo vuole incontrare Guardiano e anche la famiglia reale vorrebbe nuovamente parlare con te. In particolare, la piccola Sarity è un poco arrabbiata dopo il modo in cui te ne sei andato qualche giorno fa.”

“Hou~? E se rifiutassi?”

“Non puoi. Dopotutto potresti venir bollato come criminale che ha attentato all’incolumità di un nobile.”

“E se ti uccidessi e cancellassi le memorie di tutti i presenti?”

“Da quel che mi hanno raccontato e ho imparato, non sarebbe il tuo stile. Anche perché ti faresti bollare ufficialmente come criminale e ci sono persone che sanno del motivo per cui sono venuta nel quartiere popolano.”

In altre parole, ci perdo di più a rifiutare che non fa ad accettare. Alla fine, è successo quello che temevo. Quando guardai Lilith, anche nel suo volto c’era un’espressione di comprensione.

“Che cosa possiamo fare~?”

The Guardian Chef

The Guardian Chef

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
In un mondo di spade e magia, Graeval è figlio di umili contadini, una persona qualunque con un talento particolare per la cucina. I suoi compaesani lo conoscono per i suoi piatti deliziosi, per essere l'amico d'infanzia della Santa eletta dalla Dea Aphy e per essere sposato con una donna bellissima. Ma è davvero tutto qui? Certo che no. Altrimenti perché racconteremo la sua storia? Egli non è un ragazzo qualunque. La sua natura fredda, realista e calcolatrice era da sempre fin troppo matura per qualcuno della sua età. Ma illuso segreto è tanto immenso... quanto il potenziale della sua mente.
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