Prateria confinante di Airontes – Anno 652 – 2 Settembre – Ore 7:30 – Kevin’s POV
Io e Akane ci svegliammo nell’orario prestabilito, il tempo che ci preparammo e avremmo iniziato subito il nostro duello. Ero più carico che mai e pronto per vedere come sarei riuscito a competere contro altre persone; era anche vero che aveva detto che non si sarebbe impegnata al massimo, ma era pur sempre una nuova esperienza per me. Akane nel mentre prese la sua spada: era di un colore argenteo, insieme ad un traverso circolare e linea dorata al centro che percorreva tutta la lama, invece il manico era blu. Ci trovavamo nella parte nord della prateria, avevamo davvero tantissimo spazio per poter combattere nell’erba, quindi non ci sarebbero stati problemi riguardo le movenze da effettuare durante la battaglia. Ancora più a nord, si poteva notare la foresta da dover oltrepassare per avvicinarsi al prossimo paese; in più avevamo già sistemato tutto quanto nello zaino, visto che volevamo ripartire per l’avventura subito dopo lo scontro. Anche se in quel momento eravamo nell’orario di prima mattina, un sole leggermente pesante picchiò in tutta la prateria.
“Incredibile…che bella spada, in confronto a me che impugno una semplice spada di ferro, faccio ridere.” Contemplai, rimanendo abbastanza abbattuto e abbassando leggermente lo sguardo. Distavamo frontalmente di circa dieci metri l’un l’altro.
“Questo è il cosiddetto cimelio della mia famiglia, i miei genitori me l’hanno voluta regalare prima di partire per la mia avventura, quindi appartiene solo e unicamente al casato Watanabe. Il suo nome è Sacred Heart ed è una spada che contiene il potere della luce!” Con tono sicuro di sé e volto sorridente, Akane mi spiegò da dove venisse quella spada; mettendosi in posa elegante pronta per combattere. Grazie alla luce del sole la lama si mise a brillare, era davvero un’arma fantastica.
“E’ vero…tu provieni addirittura dalla nobiltà, però anche se la mia famiglia o casato non sia un qualcosa di speciale…mi sembra strano che non abbia nessun cimelio…” Fissai intensamente la spada che tenevo con entrambe le mani, pensando se veramente la mia famiglia non avesse un cimelio.
“Se non avete un cimelio allora non siete un casato, ma bensì una normale famiglia, anche se ormai persino quelle di rango più basso hanno almeno un loro tesoro, quindi mi sembra strano che non abbiate nulla onestamente.” Akane mi spiegò la differenza tra famiglia e casato, raccontandomi che tutte quante tenevano un loro cimelio a quei tempi.
“Sembra strano anche a me, quello che so è che mio papà era un grande combattente di spada alcuni anni fa, non mi ha specificato chi o cosa, ma mi ha raccontato di aver affrontato nemici formidabili prima della mia nascita, però per tutto il resto non lo so. Quello che facevano i miei genitori era prendersi cura di me con tanto amore e affetto, forse aspettava che io diventassi più grande prima che mi rivelasse tutto?” Raccontai con tono perplesso tutto quello che sapevo ad Akane, riempiendomi subito dopo la testa di molte domande.
“Possiamo anche non darci peso per ora, in questo momento c’è qualcosa di più importante da dover fare, quindi direi di iniziare! Le regole sono ovviamente: non uccidere, non colpire parti vitali oppure molto sensibili, vincerà chi metterà a segno per prima un colpo, alla fine stiamo usando spade vere, ne dobbiamo solo uscire con qualche graffietto.” Mi fece uno sguardo fiducioso e determinato, era pronta ad impegnarsi almeno un pochino contro di me.
“Beh, dai…almeno so che non mi ucciderai, questo già mi rallegra.” Dicendo con tono ironico questa frase, iniziai a fissarla intensamente per vedere quando sarebbe partita. Mi misi in posa di combattimento rimanendo sorridente, tenendo la spada al centro del mio corpo e aprendo leggermente le gambe, rimanendo piegato.
“Fatti sot…” Nemmeno il tempo di finire la frase che già mi ritrovai senza la spada fra le mani, vedendola per aria e conficcarsi nell’erba. Akane mi aveva colpito l’arma a grande velocità levandomela, difatti lei si trovava dietro di me.
“Ma come? Tutto qui? Ti ricordavo più veloce.” Akane cercò di provocarmi, rigirandosi verso di me e facendo uno sguardo scaltro.
“Ah si? Adesso vediamo come reagirai!” Ripresi la mia spada che si trovava a due metri di distanza sulla mia destra, andandole incontro subito dopo. Iniziai a sferrare parecchi fendenti caricati e rapidi contro di lei, riusciva a respingerli abbastanza facilmente mettendo davanti la sua arma.
“Ehi ehi, ti ho fatto innervosire un pochino eh?” La ragazza si stava esaltando e divertendo per come stavo reagendo; incrociammo le lame varie volte diagonalmente, ma lei riuscì a respingere ogni colpo facilmente.
“Sei veloce, è vero, ma essendo di livello basso manchi di forza!” Continuando a sorridere mi tirò un fendente orizzontalmente, facendomi indietreggiare violentemente.
“(Ugh, accidenti! Devo escogitare qualche tattica!)” Pensai con sguardo preoccupato, cercando di riprendermi dallo sbilanciamento preso. Dopo essermi ripreso la iniziai a fissare intensamente, provando a trovare un punto debole. Nel mentre la mia avversaria si stava insospettendo per come la stessi guardando.
“Sicuramente vorrai trovare un modo per raggirarmi, ma non ci riuscirai visto che ti colpirò immediatamente, in questo modo non ne avrai nemmeno il tempo!” Mi fece uno scatto veloce tenendo uno sguardo determinato e sorridente, facendo subito dopo un salto rapido verso di me.
“(Riesco a vederla!)” Feci un salto laterale verso sinistra avendo previsto la sua mossa: voleva levarmi la spada per poi colpirmi al braccio. Subito dopo con sguardo determinato mi girai verso di lei che si trovava dietro di me; puntandogli la mano sinistra contro e attivando una magia di colore rosso, distava da me di circa tre metri.
“Flaming Roar!” Le lanciai una magia che permetteva di sferrare una fiammata abbastanza potente, all’impattò si creò una nuvola di fumo intorno a lei, facendola disorientare leggermente.
“Coff coff, ugh…non vedo niente…sono circondata dal fumo, dove sarà Kevin?” Akane mettendosi a tossire si girò in varie parti, provando a capire dove sarei sbucato per colpirla.
“Proprio qui!” Esclamando in modo determinato, le tirai un fendente verticale comparendo dietro di lei, in questo modo la presi leggermente alla sprovvista; riuscì a respingere il colpo ma indietreggiando di alcuni metri, uscendo dal fumo circostante.
“Meglio di quanto pensassi, incredibile per un livello 1.” Contemplò Akane sorridente mentre vide il fumo scomparire, riuscendomi a rivedere completamente. Eravamo entrambi leggermente sporchi a causa di esso.
“Non ho ancora finito se è quello che pensi!” Cominciai a sorridere e a rimanere tutto carico, stringendo il mio pugno sinistro e realizzando di riuscire a competere contro una nobile, che teneva vari livelli in più di me.
“Mi raccomando, non esaltarti troppo, non sto facendo seriamente se è quello che pensi, però da adesso in poi…come ricompensa delle tue abilità…lo farò!” La ragazza mi andò di nuovo incontro e mi tirò tanti fendenti di parecchio tipo, da quelli verticali a quelli orizzontali e diagonali. I suoi colpi avevano molta più forza di prima, quindi mi trovai in difficoltà ed iniziai a indietreggiare sui suoi continui attacchi.
“Ugh, cavoli, non va bene, AAAHHH!” Ad un certo punto mi misi ad urlare, cercando di respingere un suo colpo prepotentemente, riuscii con successo e la sbilanciai per qualche secondo.
“Devo essere forte per tutti! Anche se è una prova, non perderò!” Il mio sguardo era determinato insieme a degli occhi molto accesi, usando anche un tono parecchio deciso. Akane rimase sorpresa da tutto ciò e ricominciai ad attaccare.
“Dai forzaaaaaa!” Sferrai un fendente centrale verso il suo stomaco usando tutta la mia forza, però riuscì in tempo a fare un salto all’indietro per evitarlo, mettendosi subito dopo ad attivare una magia dalla sua mano, si trovava a mezz’aria.
“Che intenzioni avrà?” Domandai rimanendo preoccupato, la ragazza teneva una luce azzurra sulla sua mano sinistra. Appena tornò sulla terraferma me la scagliò contro.
“Acquatic Current!” Si trattava di una magia acquatica, un getto abbastanza rapido mi stava arrivando addosso. Cercai di schivarlo del tutto spostandomi sulla sinistra, ma non ero abbastanza veloce, quindi venne colpita la mia gamba destra, facendomi sbilanciare e cadendo per terra.
“Ugh! Accidenti! Flaming Roar!” Riattivai in modo disperato la magia di fuoco, una potente fiammata le andò addosso, ricoprendola di nuovo dal fumo e sentendo poco dopo un silenzio assoluto. Aspettai alcuni secondi, sperando di aver vinto, ma improvvisamente vidi una luce dorata che fece dissolvere completamente il fumo, notando che l’oggetto illuminato era proprio la sua spada; stava risplendendo ed emetteva molto potere.
“Ma questo cosa dovrebbe essere…?” Chiesi, rimanendo sbalordito su ciò che stavo vedendo, tenevo anche un tono parecchio preoccupato. Quella spada aveva un’aura dorata intensa attorno e si sentiva parecchio potere scorrere in essa.
“Ora vedrai…cosa differenzia un avventuriero veterano da un semplice novellino.” Mi rispose usando un tono sicuro di sé, era determinata e pronta ad attaccarmi, non sapevo cosa fare in quel momento.
“Che sia un’abilità di quelle 14 sfere nella tessera? Oh no…come posso respingerla?” Stavo provando a riflettere nel modo più veloce possibile, cercando di trovare un metodo per poterla scampare; improvvisamente mi venne un’idea, ma non essendo sicuro che ci sarei riuscito.
“Devo provare…non lo ho mai fatto ma…devo tentare!” Con la mano sinistra caricai dell’energia magica violacea, mettendola poi sopra la lama della mia spada. La mia arma iniziò ad avere dell’aura viola attorno, potenziando il danno che i fendenti avrebbero causato.
“Ma che cosa? Come fai a…” Akane rimase sconvolta che sapessi usare una mossa del genere, il suo volto era parecchio meravigliato e sorpreso mentre continuò a fissarmi.
“Non la conosci? Questa è una tecnica di trasferimento del mana, non ho mai provato ad utilizzarla…ma a quanto pare oggi è il mio giorno fortunato!” Esclamai tornando convinto e sicuro di me, mettendomi anche a sorridere. La mossa che avevo fatto in quel momento, era una tecnica che consentiva di trasferire sulla propria arma, tutta l’energia magica che si riusciva ad incanalare nella propria mano; ovviamente bisognava avere esperienza per poterla utilizzare, ma a quanto pare avevo avuto un colpo di fortuna in quel momento. Solitamente questa tecnica veniva chiamata: Trasferimento del mana.
“Pff…non mi farò di certo intimorire da una mossa così basilare, fatti avanti, Slash of Hope!” Akane attivò la sua abilità urlando il nome di essa, l’aveva appresa quando raggiunse il livello 3. Lei mi venne incontro e io feci la stessa cosa: la sua era un’abilità che facendo risplendere la spada col potere della luce, poteva tirare un fendente secco in una maniera molto più potente. Appena le due spade andarono a contatto, si creò un esplosione che ci ricoprì interamente. Per molti secondi tutto il fumo coprì una parte della prateria, non si riusciva a capire chi aveva vinto in quel momento; ad un certo punto il fumo scomparì, vedendo che non avevo più la mia spada nella mano e notando una piccola ferita sul braccio che sanguinava. Invece Akane tranne che essere sporca non riportò nessuna ferita, quindi aveva vinto.
“Aaahhh…maledizione…ho perso.” Contemplai mentre ero stanco e rassegnato, inginocchiandomi per terra dalla fatica; rimasi abbastanza deluso per l’esito dello scontro, ma alla fine dei conti avevo dato il meglio di me, provando a vincere in tutti i modi possibili.
“Hai combattuto davvero in modo spettacolare, hai respinto un’abilità unica quasi del tutto, rimanendone addirittura illeso. Se vuoi…puoi far parte della mia gilda fin da subito…sono davvero contenta di quanto tu possa essere forte!” La nobile mi sorrise usando un tono determinato e rimettendo la sua spada nel fodero, facendomi i complimenti per quanto l’avessi fatta divertire, essendo pur sempre un semplice livello 1.
“Ho solo dato il meglio di me, volevo pur sempre vincere. Ma ora che ci penso…la mia spada dove si trova? UGH!” Abbassai leggermente lo sguardo e rimasi sconvolto nel vedere la mia spada per terra, era completamente divisa in due e rotta.
“(N-non ci voleva…la spada che mi regalò mio papà con tanto affetto…si è rotta…!)” Rimasi con gli occhi spalancati e tremolanti, nel vedere la spada divisa in due, non sapendo se ci fossero possibilità nel poterla riparare. Akane mi vide in quello stato e decise di confortarmi, dicendomi una frase con tono dolce:
“Coraggio dai, non te la prendere…te ne comprerò una nuova appena arriveremo nel prossimo paese!” Mise la sua mano destra sulla mia spalla, sorridendomi mentre rimanevo inginocchiato. Subito dopo mi porse la mano sinistra, ma con cattiveria gliela respinsi.
“Ma ti rendi conto di quello che hai fatto!?” Le urlai contro rimanendo infervorato, alzandomi in piedi e usando un tono autoritario.
“Ehh…? Ma cosa…?” Iniziò a toccarsi la mano che le era stata respinta, guardandomi subito dopo con un viso molto triste e stranito.
“Guarda che questa non era una semplice spada…me la aveva regalata mio papà, dicendo che ci aveva combattuto parecchio, essendo suo figlio…me l’ha voluta consegnare per poterla utilizzare al meglio nella mia avventura…e tu l’hai distrutta!” Con voce alta e ricolma di rabbia, continuai ad urlarle contro, muovendo il mio braccio destro orizzontalmente verso l’esterno.
“Davvero…mi dispiace tantissimo, pensavo fosse una semplice spada di ferro…” Akane iniziò a scusarsi con un tono leggermente basso, comprendendo la situazione e rimanendone dispiaciuta. Visto che ero arrabbiato, le sue scuse mi interessavano ben poco in quel momento.
“Pff…beh, è anche ovvio…voi siete dei nobili…sicuramente avete ogni volta la pappa pronta…siete sempre senza problemi e con tanti soldi, quindi le vostre armi sono sicuramente anche ben pregiate; non ritenete importanti delle ‘normali’ armi di ferro, perché alla fine è anche ovvio, una normale spada di certo non è importante PER VOI. Ma vi sbagliate, in questa arma ci sono anni di combattimento e tutti i sentimenti di mio papà!” Esclamai, continuando ad alzare la voce e a criticare i nobili. In questo modo stavo offendendo anche Akane, ma in quel momento non tenevo la mente lucida.
“Non è vero…! Sono dispiaciuta seriamente…te la farò riparare se vuoi! Tanto che ritorni come prima! Non sono come pensi tu…” Mi rispose alzando anche lei la voce, provando a farmi capire che era diversa dagli altri; inoltre le stavano per uscire delle lacrime, a causa di ciò che stavo dicendo. Dopo qualche secondo risposi, usando un tono freddo verso di lei.
“Non posso…mi dispiace, ma io non mi posso fidare di una come te…non voglio più avere a che fare con persone come voi, andrò all’avventura da solo.” Dentro di me non volevo dire queste parole in realtà, anche se avevo un tono freddo, in realtà ero arrabbiato ma allo stesso tempo anche triste. Prendermela con una ragazza innocente fu un grosso sbaglio, dopo alcuni secondi presi i frammenti della mia spada e li misi dentro lo zaino.
“S-sei davvero uno stupido!” Akane si mise ad urlare con tono forzato, mentre il suo volto era pieno di lacrime. Con la mano destra mi tirò uno schiaffo sulla mia guancia sinistra, piangendo e scappandosene via subito dopo prendendo anche lo zaino; caddi a terra lateralmente a causa della forza immessa nel colpo. Rimasi abbastanza sconsolato e deluso, tenendo un segno rosso nel viso e criticando il mio stesso comportamento.
“Oohh…ha ragione…sono proprio uno stupido…è davvero vergognoso, non sono passate neanche 24 ore da quando l’ho conosciuta…e già l’ho ferita nei sentimenti…sarà…una strada molto dura da percorrere.” Mi rialzai lentamente rimanendo sconsolato, appoggiando la mia mano destra sulla guancia sinistra; prendendo anche lo zaino per avviarmi verso il prossimo paese; mi scese una lacrima mentre passeggiai nella prateria.
“(Di certo non mi vorrà più parlare…beh…a questo punto…ho iniziato da solo…e così finirò…anche se fa…così male.)” Dopo aver pensato ancora con tristezza all’accaduto, mi addentrai nella foresta. Ero senza armi e l’unica cosa che potevo fare, era scagliare delle magie per allontanare gli animali, da quel momento in poi divenne un territorio completamente sconosciuto per me. Ovviamente speravo di vedere dei bei panorami, piuttosto che incontrare degli animali inferociti, ma onestamente in quel momento, non sapevo cosa ci fosse ad aspettarmi.
Fine Capitolo 3