Oggi mi sono svegliato al l’alba per correre un po’.
Non è una cosa che faccio troppo spesso, ma correre mi rilassa.
Sentivo le mani congelate per via del freddo, però la sensazione non mi ha infastidito troppo visto che stavo correndo.
Nella mia testa continuavo a pensare a quello che Gindorf mi ha detto, com’è possibile che dei bambini non vogliano giocare con lui per via dei suoi capelli rossi? è una nazione razzista verso le persone con i capelli rossi?, tutto ciò non ha senso.
Questo domande mi stavano intasando la testa, ma penso che lo chiederò a Gindorf per capire meglio.
Mentre stavo correndo, ho avvistato la mia casa.
Ho tirato fuori dalla tasca il mio telefono.
“…Vediamo se posso fare un altro giro…”
Avevo il respiro affannoso e potevo vederlo sotto forma di aria fredda.
“6:15”
“Sì credo di farcela, dopo aver finito mi faccio una bella doccia e vado a scuola.”
Dopo aver finito di prepararmi, ho saluto la foto della mia sorellina.
Sono uscito di corsa visto che erano le 7:25.
“Cavolo devo sbrigarmi.”
Ho iniziato a correre per arrivare in tempo alla pasticcieria, probabilmente qualcuno si starà chiedendo come faccio a non essere stanco dopo aver corso così tanto, io ho sempre avuto un’ottima resistenza fisica quindi non è un grosso problema per me correre per qualche ora.
Sono arrivato alla pasticceria alle 7:30, wow sono arrivato al solito orario ho pensato, dopo aver preso la mia ciambella al cioccolato e aver camminato un po’ come al solito ho incontrato Sophie.
“Allora oggi hai corso?”
“Come fai a saperlo?”
“Beh ho un sesto senso per capire quando corri e quando no.”
“Uwu~ quindi mi stai dicendo che trovi sexy gli uomini che corrono?”
“…Che persona disgustosa…”
“Che essere terribile, guarda che a molte ragazze piacciono gli uomini atletici.”
“Ma se tu corri solo ogni tanto.”
“Non vale lo stesso?”
“No.”
“E io che pensavo di essere atletico…”
“Lo so, la verità fa male.”
“Ovvio come il fatto che tu abbia un seno minuscolo.”
“Pervertito.”
“Io la chiamo verità.”
E come al solito la nostra conversazione e finita visto che siamo arrivati a scuola, io mi sono diretto verso la mia classe e c’era il mio amico Noah ad aspettarmi al mio banco.
“Lo sai che i leoni possono riprodursi anche 50 volte al giorno?”
“Perché diavolo dovrei saperlo?”
“Perché è un motivo in più per avere il leone come animale preferito.”
“Il leone non è il mio animale preferito, è il pinguino.”
“Oh capisco, allora la prossima volta ti troverò una curiosità sui pinguini.”
“Perché diavolo sei interessato agli animali?”
“Ti avevo già detto che da grande volevo avere un lavoro che coinvolgesse gli animali, ma solo ora capisco che devo anche studiarli se voglio avere che a fare con loro.”
“Wow, solo ora hai capito una cosa così tanto ovvia.”
“Almeno i leoni non sono vergini come te.”
“Anche tu sei vergine, deficiente.”
Era arrivato il prof e tutti sono ritornati al loro posto, passarono le ore e finalmente potevo andarmene.
Sono arrivato a casa e ho aperto il libro, ho notato una cosa.
Sulla copertina grigia pallida c’era raffigurato il simbolo di una clessidra grigia scura.
Ma ho lasciato perdere questo fatto visto che non mi importava molto, ho aperto il libro.
“Apri il portale.”
Sul libro era apparsa una scritta.
“Puoi chiamarmi Grimor, d’ora in poi potrai attivare e disattivare la funzione del “scambio temporale”.”
“Ok Grimor, apri il portale.”
Il portale è apparso e io l’ho attraversato, mi sono ritrovato nello stessa collina di ieri.
“William, eccoti!”
“Ciao Gindorf”
“Ti aiuto ad allenarti e dopo giochiamo come ieri?”
“Si, ma prima avrei una domanda”
“Chiedi pure.”
“E normale che ti stiano lontani per i tuoi capelli rossi?, c’è alla fin fine sono solo capelli.”
“Ah quello… è perché i miei capelli rossi ricordano il colore di un demone…”
“Un demone?”
“Sì, anche se i demoni sono stati estinti tanto tempo fa grazie all’unione di tutte le razze visto che erano in guerra contro i demoni.”
“Puoi dirmi tutte le razze?”
“Che domanda strana… comunque sono i elfi, nani, vampiri, umani, ritis.”
“Puoi dirmi se queste razze hanno delle specialità?”
“I nani sono più potenti nella magia della terra, gli elfi in quella del vento, i vampiri hanno creato una loro magia che è la magia sangue e anche i ritis hanno creato un loro tipo di magia che è la magia spirituale.”
Mi stavo prendendo degli appunti mentali.
Come se fossi in classe, ho alzato la mano per fare una domanda.
“Che funziona ha la magia di sangue e quella spirituale?”
“La magia di sangue è principalmente in grado di rubare il sangue del proprio avversario e potenziarsi o alterare il sangue, la magia spirituale e in grado di alterare l’anima di qualcuno o di visitarla e per questo alcuni fanno i “giudicatori” che essenzialmente guardano l’anima di qualcuno e ti sono in grado di dire se andrà in paradiso o all’inferno. “
“Le razze sono divise o unite?”
“Sono tutte divise in continenti però non è così strano trovarsi ad esempio un vampino nel continente umano, attualmente il nostro è in guerra con quello nanico, l’esercito umano attualmente non sta né vincendo né perdendo.”
“Mi sai dire qualcosa sulle bestie?”
“Tutte le razze possono stingere dei “contratti” con delle bestie fatate, che essenzialmente si usano per combattere o semplicemente per accudirli, con il contratto con una bestia fatata potrai avere una resistenza maggiore e dopo un po’ di tempo dal contratto sarai in grado di attivare il cosiddetto “picco elementale” però lo possono fare solo le bestie dalla classe b in su e essenzialmente potrai avere un potenziamento non indifferente nella magia, il tempo di utilizzo cambia in base alla forza della bestia, il massimo che un mago ha raggiunto sono stati i 30 minuti e dopo il pico subisce un contraccolpo, per-“
“Aspetta”
“Dammi un po’ di tempo per finire di scrivere i miei appunti mentali.”
“Eh?”
“Ok ho finito, continua pure Gindorf.”
“Ok…”
“Come stavo dicendo, per ottenere il picco elementale tutti e due i membri del contratto dovranno essere più o meno sullo stesso livello, però è difficile ottenere il picco elementale e ci vuole molta pratica quindi la maggior parte delle persone usa le bestie fatate solo per il combattimento anche se e già difficile ottenere un contratto con una bestia fatata.”
“Ok, capisco.”
Finalmente ho tutte le informazioni su questo mondo.
“Per essere un bimbo di 7 anni sei piuttosto intelligente, io alla tua età non sarei riuscito a ricordare tutte quelle informazioni.”
“Anche mia mamma me lo dice.”
“Ah, lo sai che domani e il mio compleanno, compio 8 anni.”
“Auguri in anticipo.”
“Vuoi andare a vedere con me il regalo?, visto che mio papà e un mercante piuttosto bravo quindi non c’è mai a casa mi ha spedito il regalo.”
“Posso davvero?”
“Certo!”
“Va bene”
Ci siamo incamminati verso il villaggio di Gindorf, quando siamo arrivati tutti gli abitanti mi guardavano in modo sospetto, probabilmente e per via dei miei vestiti, mannaggia dovrei comprarne di più tipici ho pensato, ho visto Gindorf salutare una donna di mezza età che presumo sia sua madre.
“Mamma lui è William!”
“Piacere di conoscerti.”
“Piacere mio.”
Ci siamo fatti una stretta di mano, aveva dei capelli rossi come quelli Gindorf.
“Sai Gindorf ieri ha parlato solo di te.”
“Hai parlato solo di me?”
“Mamma!”
Io e sua madre ci siamo fatti una risatina insieme.
“Ah, Sei venuto per il regalo?”
“Si!”
“William potresti mettergli le mani sugli occhi?”
“Certo.”
Ha iniziato a contare.
“1,2 e…”
“3!”
Ho tolto le mie mani dagli occhi di Gindorf.
“Ohhhh!, e proprio il braccialetto di zaffiro che volevo!, Grazie mille!”
“Stai a attento, papà ha faticato molto per trovartelo.”
“Mamma sta tranquilla, intanto lo zaffiro e il materiale più resistente al mondo!”
Wow il più resistente al mondo, mi aspettavo qualcosa come l’oro o l’argento ma mai lo zaffiro.
Il braccialetto era incastonato di zaffiri, sembrava qualcosa che solo i nobili possono avere.
“C’è anche la torta?”
“Gindorf, il tuo compleanno e domani non oggi.”
“Ok mamma…”
“Dai su, se vuoi possiamo andare a giocare.”
Gindorf ha iniziato a correre.
“Facciamo gara a chi arriva prima!”
“Aspettami!”
La madre di Gindorf mi ha messo una mano sulla spalla.
“Ti devo dire qualcosa.”
“Certo, mi dica pure.”
Ha abbassato la testa.
“Grazie mille per aver giocato con Gindorf, lui e sempre stato solo visto che non aveva nessun amico con cui giocare e ieri e oggi ha fatto più sorrisi di quanti io ne abbia mai visti fare in vita mia, grazie per essere diventato il suo primo amico.”
Ero un po’ sorpreso di tutto questo.
“Si figuri, per me e un piacere giocare con Gindorf.”
“E se adesso non le dispiace, devo battere suo figlio in una gara di corsa pima che mi prenda in giro per il resto della mia vita.”
“Ahahaha, certo vai pure.”
Dopo aver corso un po’ ho raggiunto Gindorf.
“Ho vinto io.”
“Non vale William!, sei più grande di me!”
“E tu hai iniziato a correre prima di me.”
“Anche questo e vero…”
“Giochiamo a nascondino William!”
“Ok”
“Chi fa la conta?”
“Io”
“Ok William.”
Passarono le ore, abbiamo giocato a diversi giochi come nascondino, calcio, acchiapparella e così via, finche non si è fatta sera.
“Cavolo!, oggi ti dovevo aiutare a esercitarti per rafforzare il tuo corpo.”
“Ah… vabbè non fa nulla.”
“Ma perché ti sto insegnando la magia?, tu sei più grande di me quindi dovresti essere più bravo.”
“Niente domante.”
In quel momento mi è balzata in mente una domanda che non avevo fatto.
“Dove ci troviamo di preciso?”
“Ci troviamo nel villaggio di Azus, è un piccolo villaggio campagna.”
“Quanto dista da qui la capitale?”
“La capitale Eten, uhm… credo una settimana o due in carrozza.”
“Aspetta vuoi andartene?!”
“No, l’avevo chiesto solo per curiosità”
“Ma adesso devo tornare a casa.”
“Anch’io, domani vieni al mio compleanno?”
“Certo!”
“A domani, Gindorf.”
“A domani, William!”
Sono tornato sulla collina e ho aperto il portale, sono tornato nella mia camera.
Ho deciso di farmi una doccia e rilassarmi un po’ mangiando delle patatine e guardandomi qualcosa sul computer visto che qui era passato solo qualche minuto.
Si era fatta mattina, ho fatto le mie solite cose e ho salutato la foto di mia sorella prima di uscire.
Ho incontrato Sophie, Noah stava ancora parlando degli animali e finalmente era suonata la campanella.
Non vedevo l’ora di tornare nell’altro mondo, da chi non vedrebbe l’ora di tornarci?
Quando sono tornato a casa Grimor mi ha aperto il portale e l’ho attraversato.
Mi sono accorto di una cosa.
Aveva nevicato, tutto quello che vedevo era una distesa di neve.
Ho camminato un po’ e ho visto qualcosa di terrificante.
Non ci stavo credendo.
Il villaggio di Gindorf stava bruciando.