Da quando ho portato tutti in questo campo fiorito, è passato un bel po’ di tempo. Ora, questo salto temporale è necessario per evitarvi troppe noie… quali? Beh, le presentazioni di Laila Macrance e di Acrisio, poi le spiegazioni che ho dato a Jack, Sarity e le altre durante quella famosa colazione: che sono di un’altro mondo, cos’è uno psionico, ecc.
Tutti i presenti erano rimasti sorpresi nel sentire tutto questo. Ovviamente, non ho menzionato il fatto che mia moglie è la ex-Signora dei Demoni, anche perché non mi fido sebbene, se mia moglie ci andasse di mezzo, sarebbe tranquillamente in grado di occuparsi di qualsiasi tipo di noia gli avessero mandato contro… anche se, non darei loro il tempo di potersi permettere il lusso di preoccuparsi per le loro stesse vite se solo ci provano.
Guuuuu~
Mentre stavamo parlando, d’improvviso ho sentito questo lamento molto familiare. Quando mi girai, vidi che il piccolo Acrisio si stava tenendo lo stomaco e allo stesso tempo stava tirando un lembo dell’abito di sua madre. Ridacchiando, mi rivolsi al Re
“A furia di parlare abbiamo abbondantemente superato l’ora di pranzo.”
“A quanto sembra…” disse sorridente il Re mentre guardava suo nipote
“Dato che sarebbe un peccato non sfruttare questo posto, che ne dite se vi offro il pranzo?”
“Oooh~! Un piatto cucinato da Graeval!”
“Ne è passato di tempo dall’ultima volta!”
“Cosa preparerai di buono?!”
Appena mi offrii di cucinare, Ridel, Ishgat, Cordelia e Sarity cominciarono ad assalirmi. Beh… sono mie clienti abituali per così dire quindi non è strano che reagiscano in questo modo.
“Vedendo le loro reazioni, deve essere qualcosa di speciale.” affermò la Regina
“Mangiare qualcosa preparato dalle mani del futuro marito di lady Aphy… quale onore per un vecchio come me!”
“Peccato che non abbia intenzione di sposarla.” replicai guardando l’Arcivescovo Tarquin con espressione vuota “Lilith, potresti andare a prendere tutto il necessario per apparecchiare la tavola?” le chiesi aprendo un portale che portava al Moonlight
“Va bene però… cos’hai intenzione di preparare? Non abbiamo ingredienti a portata di mano.”
“Non preoccuparti… nella mia cucina non è mai mancato niente” prima di varcare la soglia del portale mi rivolsi alla famiglia reale e agli altri presenti “Mentre noi ci prepariamo, potete fare quel che volete. Vi chiameremo noi appena pronto.”
Tenendo il portale aperto, aiutai Lilith a portare dall’altra parte un grosso tavolo rotondo ed uno piccolo rettangolare mentre allo stesso tempo, stavo radunando stuzzichini, ingredienti e pentole su un carrellino così che una volta tutto pronto potessi portare tutto dall’altra parte.
Huh? Guardate che ho una riserva di emergenza in un posto molto alto… e molto freddo soprattutto. Non sarà la stessa cosa di avere ingredienti freschi, ma dato che è un mio capriccio…
Una volta radunato tutto, sia io che Lilith ci tirammo su le maniche e cominciammo a svolgere quello che sapevamo far meglio: servire un cliente.
*****
Mentre attendavamo che ci chiamassero, ci dividemmo in tre gruppi: io ero seduta sotto un’albero insieme a mia sorella, Laila e alle altre mogli dell’Eroe, Acrisio stava esplorando il campo con mio fratello, mia madre e lady Ishgat, mentre lady Aphy, lord Jack, mio padre e l’Arcivescovo stavano discutendo di qualcosa… forse è una mia impressione, ma lady Aphy non mi sembra molto contenta.
“Il vostro paese natio non fa altro che sfornare una sorpresa dopo l’altra a quanto sembra, lady Sarity.”
“Sono rimasta sorpresa quanto voi lady Macrance… anzi forse molto di più di voi.”
“Non che mi sorprenda~ dopotutto non è cosa di tutti i giorni scoprire che l’amico d’infanzia che ti ha scaricato con stile sia l’uomo più potente del mondo.”
“Ridel?!”
“…E non dimentichiamoci con chi è sposato e chi desidera sposarlo.”
“Anche tu Emilyn?!!”
“Vero. Ma cosa intendete con quello lady Emilyn? Posso capire Madama Aphy ma cosa c’entra ora lady Lilith?”
“Ah… ahaha… ah niente…” affermò lady Emilyn grattandosi dietro la testa “Voglio dire, avete visto quanto è bella lady Lilith. Può tranquillamente rivaleggiare con lady Sarity.”
“Ora perché mi metti in mezzo ad una competizione?!”
È una semplice chiacchierata tra donne. Stavamo parlando di sorprese e di amore alla fin fine. Uno degli argomenti che più preferisco, ma quando vennero nominati sia Graeval che lady Lilith, l’argomento attirava il mio interesse e allo stesso tempo m’infastidiva. In qualche modo, devo deviare il discorso… ci sono!
“Ho sempre desiderato chiedervi una cosa signore Lingxin.” cominciai attirando l’attenzione delle mogli dell’Eroe “Come avete fatto ad innamorarvi di vostro marito?”
*Blush!*
Non appena feci quella domanda tutte loro, mia sorella inclusa, arrossirono di colpo e spostarono lo sguardo da tutt’altra parte. Perché sono imbarazzate? Mentre mi facevo questa domanda, notati che Leila stava facendo una risatina imbarazzata.
“B-Bassilla. So che non hai mai avuto esperienza ma…” cominciò mia sorella alzando il volto per guardarmi negli occhi “questa domanda è leggermente imbarazzante.”
“Perché?” le chiesi confusa “Quando l’ho chiesto a mamma e papà sono stati più che felici di raccontarmelo.”
““““““*Sigh*”””””” tutte loro sospirarono
Quel sospiro sembrò spazzare via il loro imbarazzo e tutte loro mi guardarono come se avessero a che fare con una bambina curiosa. Ma nonostante questo cominciarono a raccontarmi.
Mia sorella Cordelia fu la prima a raccontare, quindi aprii bene lo orecchie ma rimasi leggermente delusa quando mi disse che è stato semplice amore a prima vista. Ma non era… normale per così dire. È vero che al primo incontro ha provato qualcosa ma credeva fosse solo qualcosa di passeggero. Ma poi dovette ricredersi: mi ha raccontato anche di come Jack notasse le sue preoccupazioni e di come la supportasse, di come riusciva con poco a farla stare meglio e dei guai in cui si sono cacciati quando sono usciti di nascosto da palazzo, come molte altre situazioni che la spinsero ad amarlo veramente.
Per lady Ridel invece era stato un po’ diverso: all’inizio lei e l’eroe avevano una semplice relazione allievo-insegnante in quanto Jack possedeva le capacità necessarie per poter usare la magia. Ai tempi, era ancora una dei più talentuosi maghi di corte al servizio di mio padre e quando gli è stato ordinato di fare da tutrice all’Eroe, all’inizio l’ha visto come un fastidio. Passarono pochi mesi che dovette ricredersi: Jack era un’enorme fonte di soddisfazione, curiosità e conoscenza di un’altro mondo e non ci volle molto che la loro semplice relazione allievo-insegnante mutasse in qualcosa di più profondo per poi culminare durante i tempi della campagna contro il Regno dei Demoni.
Lady Emilyn invece l’ha incontrato all’accampamento durante la vigilia della sua prima battaglia. Dato che la sua è una famiglia di cavalieri, ha calcato i campi di battaglia sin da quando aveva 16 anni, età in cui ha ottenuto l’investitura. Aveva affrontato spesso delle battaglie contro i demoni e quando aveva visto Jack la prima volta, gli diede l’impressione di essere uno che, dopo l’inizio delle ostilità, sarebbe morto subito… dovette ricredersi anche lei quando lui le salvò la vita sul campo di battaglia. Da allora ha imparato a non giudicare qualcuno dall’apparenza e a rispettare l’Eroe. Da lì, il passo è stato breve.
Mia sorella è amore a prima vista, lady Ridel è sfociato continuando a frequentarsi e per lady Emilyn è nato dal semplice rispetto. E lady Sarity invece…
Notando il mio sguardo, lady Sarity fece un sorriso imbarazzato
“Sembra che tocchi a me.” cominciò espirando “Prima di conoscere Jack, come ben sai ero innamorata di Graeval. Ci conosciamo sin dall’infanzia e siamo sempre stati insieme, ma il modo in cui lo vedevo è cambiato dopo che avevamo compiuto 6 anni… ovvero l’età in cui si è ricordato della sua vita precedente. Ma nonostante ciò, continuammo a stare insieme; il suo lato maturo continuava ad affascinarmi ed è stato anche una guida per me.
Quando ho compiuto 12 anni vennero a prendermi perché ero stata scelta dalla somma Aphy come Santa e allora, credendo di amarlo, gli ho imposto una promessa che è sciocca ora che ci penso.”
Quando fece riferimento al fatto che avrebbe voluto sposarlo dopo aver portato a termine il suo dovere, provai una specie di tuffo al cuore e in qualche modo… m’infastidiva.
“Nonostante ciò, mantenevamo comunque i contatti scambiandoci delle lettere ogni tanto… che erano più sfoghi che non vere e proprie lettere. Ma le sue risposte erano sempre rassicuranti e allo stesso tempo illuminanti… quei messaggi erano l’unica cosa che non mi faceva sentire sola.
Purtroppo, 2 anni più tardi il mio addestramento venne concluso visto che la benedizione della Somma Aphy mi permetteva di apprendere la magia piuttosto in fretta e venni mandata nelle retrovie con il compito di curare i soldati feriti e in qualche occasione, venivo anche mandata al fronte per fornire supporto alle truppe. In quel frangente, diventava sempre più difficile mantenere i contatti con il mio amico d’infanzia e l’orribile realtà della guerra, non mi permetteva di restare una ragazzina e il supporto delle lettere di Graeval non era più sufficiente…” guardò verso l’Eroe con un’espressione dolce “Quando è arrivato al fronte, io e Jack eravamo come cane e gatto e spesso quegli accesi litigi fungevano anche come valvola di sfogo per lo stress che accumulavo. Tuttavia, più rimanevo con lui più il mio affetto cresceva fino a che, la vigilia della nostra ultima battaglia, non abbiamo compreso cosa provavamo l’uno per l’altra e finimmo… col consumare la nostra prima notte prima del matrimonio.” affermò arrossita e grattandosi la guancia
“Tutto vero~” s’intromise lady Ridel “Fufufu… quei due frequentemente se le dicevano di santa ragione.”
“Hmph!…… Ero molto stressata al tempo.”
Quindi, sua Santità e l’Eroe non andavano per niente d’accordo all’inizio, ma se dopo si sono innamorati. Allora perché…
“Perché hai comunque menzionato quella promessa fatta a Graeval quando vi siete riuniti la prima volta?”
Palesemente imbarazzata, con gli occhi sembrava chiedermi “Devo raccontartelo per forza?”. Però io ero curiosa di saperne il motivo. Dopotutto si trattava di una promessa fatta quando erano ancora bambini e nessuno si sarebbe sorpreso se se ne fossero dimenticati dopo tutto il tempo che era passato.
“……Perché non volevo perderlo.”
“Perderlo?”
“*Sigh* Graeval è sempre stato un caro amico, ma io lo considero anche come il fratello maggiore che ho sempre desiderato. Di conseguenza, quando ero ancora dodicenne, credevo di amarlo in quanto uomo e forse quando l’ho rivisto dopo tutto quel tempo, per un momento ho pensato lo stesso.” affermò dopo aver sospirato “Essendo abituata a ricevere le attenzioni di molti uomini, credevo che anche lui si sarebbe dichiarato prima o poi e quindi gli ho detto di quella promessa.”
“Quindi è per quello che lo hai fatto…” affermò pensierosa Emilyn
“Già. Tuttavia, non mi sarei mai aspettata quella risposta… che per un’attimo mi ha fatto pensare di averlo perso.” dopo una breve pausa “Quando io e Cordelia siamo tornate a Fago perché ne avevo nostalgia, Graeval mi ha trattato come se non fosse accaduto nulla anzi e si è scusato per quella riunione poco felice come se fosse stato lui a causarla.”
“Sarity…” la guardò preoccupata mia sorella
“Sono davvero un’idiota… lui mi ha sempre supportato… *sniff* e mi è sempre venuto incontro proprio come farebbe un fratello maggiore… *sob* mentre io pensavo solo a me stessa e vivendo nel terrore di perderlo… *hic* di perdere l’unico che posso definire un fratello… *sob* gli volevo imporre il mio insensato egoismo.” sulle guance, cominciarono a scorrerle delle lacrime “davvero… *hic* che razza di amica d’infanzia che sono.”
Vedendo lady Sarity piangere in quel modo, mi fece provare compassione per lei e soprattuto sensi di colpa. Dopotutto, sono stata io farla piangere. Istintivamente, feci per avvicinarmi a lei per abbracciarla
“Sei solo umana Sarity. Avere paura è qualcosa che tutti proviamo… perfino io.”
“!! *Sniff* Graeval…?!”
Forse perché tutta la nostra attenzione era concentrata su di lei, non ci siamo accorte che Graeval era dietro di noi. Quando mi girai verso di lui, non indossava più quegli abiti scuri e il mantello, ma abiti semplici e colorati, con un grembiule e sulla fronte aveva legato una fascia bianca.
Con calma si avvicinò a lei prendendo da una tasca un fazzoletto di stoffa. Si mise al suo fianco e cominciò ad asciugarle le lacrime… mentre le sorrideva con dolcezza.
“Graeval… io…”
“So che ne hai passate tante da quando ci siamo separati la prima volta. E so cosa vuol dire vivere su un campo di battaglia… è un’esperienza che ti cambia nel profondo.”
“Ma… io… ti ho causato solo problemi a causa della mia paura…”
“La paura è un sentimento necessario ad ognuno di noi per sopravvivere. Tuttavia, bisogna stare attenti a non farsi controllare da essa.” cominciò per poi iniziare ad accarezzarle la testa “Il fatto che tu l’abbia compreso, mi riempe d’orgoglio. Quindi… non hai niente da farti perdonare anche perché una buona dose di colpa c’è l’ho anche io. Però, sono felice nel vedere come tu sia cresciuta.”
“*Sniff* *Sob*… Graevaaaal…! Uwaaaah!”
“Tranquilla… va tutto bene.”
lady Sarity scoppiò a piangere come una bambina e si gettò tra le braccia del suo amico d’infanzia… no del suo amato fratellone. Perché era quella la scena a cui stavamo tutte assistendo… e di cui anche io sono stata probabilmente protagonista in passato. Infatti, mia sorella Cordelia li stava guardando con un’espressione nostalgica.
Ma nonostante quella scena familiare… vedere Graeval mentre abbraccia lady Sarity… Non mi piace.
*****
*Sigh* quanto mi fa tribolare questa sorellina.
Quando ormai era pronto e chiesi dove fossero andate le ragazze, il Re mi indicò il posto: si trovavano sotto un’albero sedute per terra.
Ora, io non sono uno a cui piace origliare, ma quando ho sentito Sarity mentre raccontava la sua storia d’amore mi sono sentito gelare. No. Non perché ero invidioso dell’Eroe, ma per come ho effettivamente trascurato i suoi sentimenti quando è tornata dal campo di battaglia.
Ormai lo sapete, ma io e Sarity ci siamo scambiati delle lettere durante il periodo in cui è stata via e già riuscivo a percepire le forti emozioni racchiuse al suo interno: solitudine, smarrimento, frustrazione… e paura. Sapevo perfettamente che cosa stava passando… dopotutto è molto simile a me: entrambi siamo stati privati dei nostri migliori anni della vita solo perché qualcuno ci ha imposto la grandezza …Devo ricordarmi di colpire nuovamente Aphy più tardi.
Ma al contrario di me, lei poteva contare sul supporto del suo amico d’infanzia per quanto minimo… sul mio supporto.
Sarò chiaro, non mi pento delle scelte che ho fatto e delle parole che ho usato con lei alla nostra riunione, ma se credete che sia stato senza cuore e non ne abbia sofferto… state sbagliando di grosso. Ho pianto e mi sono sentito anche disgustato da me stesso. Il mio cervello mi diceva che era la cosa migliore da fare ma il mio cuore mi rinfacciava il fatto di essere troppo spietato con la mia… sorellina. Sono umano tanto quanto lei.
Ma quando ho ignorato i suoi veri sentimenti quando lei e suo marito hanno preso di mira Lilith… no. Anche se avessi mantenuto la calma, probabilmente le cose non sarebbero cambiate più di tanto. Quindi è per questo che…
“…non hai niente da farti perdonare anche perché una buona dose di colpa c’è l’ho anche io. Però, sono felice nel vedere come tu sia cresciuta.”
“*Sniff* *Sob*… Graevaaaal…! Uwaaaah!”
“Tranquilla… va tutto bene.”
Stava di nuovo piangendo sul mio grembo… e io la stavo nuovamente consolando. Consolando, eh… con quale diritto posso consolare la ragazza che mi vede come un fratello maggiore e che per poco ho quasi ammazzato perché ho distolto lo sguardo.
“*Sniff* Perché ora piangi… *hic* anche tu…?” mi domandò Sarity alzando lo sguardo
Uh?! Mi toccai le guance e mi accorsi che c’erano delle lacrime che stavano scendevano. Sentendole feci un sorriso ironico
“Niente… stavo solo pensando… che siamo entrambi degli idioti.”
“…… Già… *sob* puoi dirlo forte.”
*****
Forse siamo rimasti lì per un paio di minuti prima che Sarity iniziasse a calmarsi. Quella scena mi ha fatto ricordare di come Bassilla o Atia facevano lo stesso quando venivano da me in lacrime perché erano state sgridate. Ma questo era palesemente diverso… cominciai a pensare Quando l’ho conosciuto la prima volta, aveva detto a Sarity che quello sarebbe stata la loro vera riunione… ma credo, che sia appena accaduta e questa volta, definitivamente.
“Huh? Hai gli occhi rossi Sarity. È successo qualcosa?” domandò Jack accorgendosene quando arrivammo al tavolo rotondo che era stato apparecchiato da lady Lilith
“Diciamo… che ho fatto pace con il passato.” rispose con un sorriso che trasudava sincerità. Sorriso che ha fatto arrossire Jack.
In effetti, sembra essere maturata un poco di più ora. Pensai mentre mi sedevo di fianco a mio marito.
“Signore e signori…” cominciò Lilith con un sorriso e con in mano dei piatti “vi ringraziamo per l’attesa. Il pasto di oggi sarà composto da un’antipasto ed una portata principale. Spero che siano di vostro gradimento” terminò mentre girava per distribuirli.
Poi andò ad un tavolo rettangolare poco lontano e portò dei piatti fondi con delle verdure… che conosco bene.
“Giardiniera… giusto?” domandai guardandola
“Proprio così, ma questa volta fungerà da contorno per l’antipasto.” terminò per poi andarsene
“Che cos’é questa… giardiniera?” Mi domandò curioso mio fratello
“Sono delle semplici verdure preparate e conservato con un metodo speciale. Sono molto buone e croccanti. *Gnam*” affermai mentre mi portavo alla bocca un pezzo di carota
Incuriositi, tutti cercarono di assaggiare la pietanza di cui non avevano mai sentito parlare ma dovettero fermarsi perché il rumore di un carrello che veniva spinto attirò la nostra attenzione. Il carrello spinto da Lilith conteneva dei cestini di vimini con dentro quelli che sembrano fagottini dalla colorazione dorata, mentre di fianco a dei taglieri che erano stati radunati insieme, c’era qualcosa che aveva una forma strana… quasi sembrasse una coscia di un’animale.
Quando mise i cestini di fronte a noi, percepii un profumo oleoso provenire da quei fagottini che stuzzicarono ulteriormente la mia fame.
“Questi sono chiamati Gnocchi Fritti” li presentò Lilith
Quando ne prendemmo uno incuriositi, ci fu la prima sorpresa: quel gnocco fritto non aveva alcun tipo di riempimento. Ma in quel momento non ci badai più di tanto e l’assaggiai ma rimasi leggermente delusa: era friabile e piacevolmente calda però oltre al leggero sapore dell’olio mancava sale.
“Fufufu. Sembra che non siano quello che vi aspettavate vero?” cominciò Lilith servendo questa volta delle fette poco spesse di quella che sembra carne essiccata
“! Questo è…!”
Quasi avesse azionato qualcosa all’interno di mio marito, lui prese un pezzo di quella carne e lo mise in bocca. Quando deglutì, i suoi occhi si spalancarono
“Prosciutto crudo…?!”
“Ara! Come ci aspetta dall’Eroe. Proprio così ed è un Stagionato 24 mesi.”
Quando l’assaggiai anche io capii subito perché la sorpresa di mio marito. Questo prosciutto crudo è molto tenero, leggermente salato e la sottile striscia bianca di grasso si scioglieva sulla mia lingua. Quando l’assaggiai, mi venne come un’illuminazione.
Presi il gnocco fritto che avevo appena assaggiato e riempii la pancia vuota con un paio di fette di quel prosciutto. Quando lo presi con le mani e lo addentai… fu allora che ebbi l’epifania: il gnocco fritto, friabile e leggermente oliato stava danzando insieme al prosciutto leggermente salato, mentre allo stesso tempo si scontravano anche il caldo del primo col freddo del secondo.
“……Delizioso!” esclamai sorpresa
Quando guardai gli altri, vidi che si avventarono sulla pietanza dopo aver provato a mangiarlo come me. È delizioso… ma non mi sembra che sia finita lì… mi tornò in mente la Giardiniera che aggiunsi al mio terzo gnocco fritto insieme al prosciutto crudo. Quando lo addentai, percepii anche il sapore agrodolce della verdura e in quel momento i tre sapori sembravano giocare nella mia bocca.
“Non ho mai mangiato niente di simile!”
“Come fa questa carne essiccata ad essere così morbida?”
“Ah! È finito!”
*Clap clap*
“Bene signori. Con questo l’antipasto si è concluso…” li interruppe divertita Lilith “a breve vi porto la pietanza principale.”
“Di cosa si tratta?” chiese curiosa Sarity
“Non ha un nome ora che ci penso…” affermò Lilith pensierosa “però mi ha detto che sarà un piatto, esplosivo.”
“Esplosivo? Che intende dire?” domandò Ridel incuriosita
“Ne so quanto voi. Ah però ha detto che potrebbe non piacere ai bambini quindi per sua altezza Acrisio-”
“Ho preparato questo”
Graeval si presentò dietro di Lilith con vari piatti chiusi da una coperchio di ferro che fluttuavano intorno a lui e con in una mano una scodella di riso bianco fumante e nell’altra una scodella rettangolare più piccola.
Portandosi di fianco ad Acrisio gli porse la ciotola
“Ora ti farò vedere una magia.” disse sorridendo al bambino che aveva un’espressione interrogativa
Quando versò il contenuto dell’altra ciotola sopra il riso fumante, notai che c’erano all’interno fiocchi di uovo strapazzato e cubetti ambrati che rimbalzavano e tremavano sul riso. All’improvviso, i cubetti cominciarono a sciogliersi e il riso sembrava essersi trasformato in una montagnetta dorata. Quando quei cubetti stavano cominciando a sciogliersi, potei percepire l’odore delicato della carne di pollo e il mio stomaco ne sembrava attirato…
Guuuuu~
E non ero l’unica. Quasi in concerto, i nostri stomaci si lamentarono. Con un sorriso sul volto, i piatti che levitavano si posarono davanti a noi.
“È pronto.” disse quando scoprì i piatti “Buon appetito!”
Davanti a me, c’era un’omelette dorata con una salsa rossastra sopra. Guardando gli altri, li vidi increduli perché sembravano aspettarsi chissà cosa e se devo essere sincera, anche io ne sono rimasta un po’ delusa.
“Huh? Mi sembrate… delusi. Qualcosa non va?”
“No è che…” cominciò Sarity “non sembra niente di speciale. Dopotutto, ti abbiamo elogiato molto quando siamo tornati.”
“Hahaha. Capisco…” disse avvicinandosi a lei e prendendo il cucchiaio che era di fianco al piatto “Ma dopo il tema che abbiamo discusso oggi, credevo che aveste imparato a non giudicare un libro dalla copertina.”
Il tema di cui abbiamo parlato oggi era-
*droll*
Quando Graeval aprì la pancia dell’omelette, sentii un’esplosione di aromi che mi fece istintivamente sbavare e non solo io ebbi questa reazione..
Quasi fosse il fattore scatenante, presi anche io il cucchiaio e tagliai anche la mia omelette Quell’esplosione aromatica si sprigionò nuovamente e notai che all’interno c’era un risotto rosso che sembrava brillare quasi avessi aperto uno scrigno di rubini.
Quasi come se la mano non mi ubbidisse, riempii il cucchiaio con la pietanza e quando la portai alla bocca, sentii un’esplosione di gusto dentro il mio palato. Ogni singolo ingrediente era in perfetta armonia ed era così buono che mi sembrava sarei svenuta da un momento all’altro
Mi ero dimenticata che Graeval eccelle nel sorprendere i suoi clienti.