Capitolo 32

Terminato il pranzo, servimmo a tutti i presenti una tazza d’infuso di alloro che grazie alle sue proprietà può favorire il processo digestivo. Non è proprio la stessa cosa di un caffè, ma è comunque utile.

“Davvero delizioso.” affermò la Regina mentre sorseggiava l’infuso “I complimenti di nostra figlia non erano un’esagerazione.”

“Vero?” domandò Cordelia orgogliosa “In confronto, le pietanze dei nostri chef sembrano cosa da poco.”

“Non esageri vostra altezza.” affermai umilmente “Dopotutto la mia è una cucina semplice, pensata per la gente comune.”

“Sei troppo umile.” affermò Cordelia rivolgendosi a me “Per quanto semplice, il sapore dei tuoi piatti è sempre stato… una sorpresa. Un’armonia di sapori.”

Feci un semplice sorriso.

Essendo dei nobili, con molta probabilità avevano mangiato piatti particolari o comunque complessi i cui sapori erano ricercati. Sfortunatamente, l’ideologia di molti nobili è sempre stata “Più è costoso meglio è”, non capendo che in realtà può essere benissimo il contrario.

Oltretutto, mentre io penso ai miei clienti quando preparo le mie pietanze, gli chef dei nobili sono tenuti a seguire un menù con delle ricette che devono essere seguite alla lettera e di conseguenza, non tengono conto delle possibili intolleranze di coloro a cui viene servito il piatto, o che effetto possa avere sul loro stomaco.

Non ho mai avuto modo di mangiare dei piatti preparati per i nobili, ma una volta ho assaggiato alcune pietanze preparate dal cuoco del mio fornitore Bearnárd e seppur buono, rimaneva pesante sullo stomaco a causa di condimenti (come grassi animali e vegetali) che potevano essere tranquillamente evitati o in alcuni casi, che erano andati a rovinarne il sapore originale.

“Lor- voglio dire, Graeval.”

“Hm? Mi dica lady Bassilla”

“Cosa farà adesso? Si tratterrà a Cuding?”

La domanda mi lasciò leggermente spiazzato dal momento che non capivo il motivo per cui avrebbe dovuto farmi una domanda simile.

“In questo momento…” cominciai per poi prendere la mano di Lilith che era al mio fianco “io e mia moglie avevamo intenzione di fare la luna di miele che non potevamo permetterci quando ci siamo sposati. Quindi, una volta riportati a palazzo, noi continueremo verso la nostra destinazione originale.” terminai guardando Lilith dolcemente e baciandole il dorso della mano, facendola sorridere e arrossire leggermente.

Che carina! Come me, tutti i presenti avevano scritta quell’affermazione sul volto. Mia moglie è la migliore!

“C-capisco…” rispose delusa Bassilla

Sembrava che il discorso fosse chiuso lì, quindi aspettai ancora un po’ così che potessero finire la bevanda e poi, una volta che tutti furono pronti per tornare a palazzo, aprii un portale per la sala del trono. Dopo i saluti di convenienza, pian piano tutti cominciarono ad attraversarlo quando

“Graeval!”

“Huh? Cosa desidera lady Bassilla?”

“Po-potrebbe venire al banchetto che si terrà tra 3 settimane?”

La sua domanda mi lasciò un po’ di stucco, mentre la sua famiglia rimase molto sorpresa da quell’affermazione. Non sapevo tenessero un banchetto… o meglio, ora che ci penso, perché dovrebbe importarmene?

“No.”

“Perché?!” reagì immediatamente Bassilla

“Come perché? Non vedo alcun motivo per cui dovrei partecipare.”

“E-ecco…”

Era senza parole… o le stava cercando? Ad ogni modo, per me il discorso era chiuso lì.

“Lo immaginavo.” cominciò il Re avvicinandosi

“Che avrei rifiutato?”

“All’inizio era mia intenzione invitarla al banchetto di pronta guarigione che avevo organizzato. Ma dato che non vuole avere a che fare con la corte reale, ho subito abbandonato l’idea.”

“Vedo che capisce al volo.”

“Però è anche vero che è solo grazie a lei che mia figlia ora è salva.” cominciò mettendosi una mano in tasca “La prego di accettare almeno l’invito. Anche solo come gesto simbolico.”

Mi porse una busta chiusa con un sigillo di ceralacca rappresentante lo stemma reale.

“*Sigh* Va bene. Accetto l’invito, ma non aspettatevi la mia presenza.”

“Il solo accettare l’invito è più che sufficiente. Grazie per aver assecondato il nostro egoismo.”

“Figuratevi.”

Dopo quel veloce scambio, chiusi il portale. Osservai la lettera ancora per qualche secondo e poi decisi di bruciarla.

“E ora che si fa~?” domandò Aphy aggrappandosi al mio braccio

“Che ne dici col cominciare a tornare a fare il tuo lavoro originale, mentre io e Lilith andiamo in luna di miele?”

“Non voglio~”

“Aphy~” la chiamai

“Dim-”

La vidi gelarsi. Il volto roseo e felice che ha di solito era pallido e stava tremando di paura, per ovvie ragioni… Mi sono ricordato cose spiacevoli e ora sono incazzato nero. Stavo rilasciando la mia sete di sangue… e tutta rivolta verso di lei.

“Per il tuo bene, ti consiglio di andartene subito… sono stato chiaro?”

Non rispose. La sua sola azione di staccarsi da me e scomparire in fascio di luce parlava da sola. Ora che se ne era andata, mi rivolsi verso il cielo e urlai facendo esplodere anche la mia rabbia

“ANDATEVENE TUTTI A FANCULO!”

*****

Il suo intento omicida era soffocante e terribile. Quell’urlo rivolto verso il cielo era più spaventoso del macabro rullo dei tamburi di guerra.

Già da quando aveva accettato di tornare a palazzo, ho come percepito qualcosa… spezzarsi in mio marito e ogni volta sembrava crescere. È la prima volta, che lo vedo scoppiare dalla rabbia e… dall’odio.

“UNA VITA PACIFICA! VOLEVO SOLO UNA FOTTUTISSIMA VITA PACIFICA!!!” urlò furioso “ORA PER COLPA DI UNA MOCCIOSA TROPPO CRESCIUTA MI RITROVO IN TUTTA QUESTA MERDA?!!! NON PRENDETEMI PER IL CULO!!!”

Le sue imprecazioni continuarono e quando sembrava che le parole non bastassero, usava i suoi poteri scagliandoli verso il cielo o in un punto deserto, facendo tremare terra e cieli. La sua ira era palpabile come la sua sete di sangue. E io… ho paura… molta paura

“…TU SIA DANNATA APHY!!! NON SOLO HAI PRIVATO LA MIA MIGLIORE AMICA DELL’ADOLESCENZA! MA HAI ANCHE CERCATO DI UCCIDERE MIA MOGLIE E PER BEN DUE VOLTE!!

SEI UNA TROIA! UNA PUTTTANA EGOISTA CHE HA DISTRUTTO LA FELICITÀ DI INTERE FAMIGLIE SOLO PERCHÈ NON RIESCI AD ASSUMERTI DELLE CAZZO DI RESPONSABILITÀ DERIVANTI DA QUEL TUO FOTTUTISSIMO LAVORO!! E COME SE NON BASTASSE, VIENI ANCHE A CAUSARE CASINI NELLA MIA VITA QUOTIDIANA?!! VAI A FARTI FOTTERE!!!

E DELL’EROE CHE HAI EVOCATO?! CHE CAZZO DI EROE È MAI QUELLO!!! È SOLO UN COGLIONE CREDULONE CHE HA IL CAZZO AL POSTO DEL CERVELLO!!!

SE TU AVESSI IMPEDITO QUELLA GUERRA DEL CAZZO FIN DALL’INIZIO, SARITY NON DOVREBBE SOFFRIRE IN QUESTO MODO MENTRE MIA MOGLIE NON AVREBBE DOVUTO PASSARE LE PENE DELL’INFERNO! MERDA! MERDA!! MERDA!!!”

Quando fece quell’affermazione, uno spazio di diversi ettari venne livellato. I fiori, gli alberi e i possibili animali che ci vivevano… spazzati via un un’istante.

Però, non posso dire di non capirlo. Tutti gli eventi che ci hanno portato ad oggi, sono stati causati dall’indifferenza di Aphy che non ha saputo tenere a bada i suoi fedeli e che si è limitata a seguire il corso degli eventi. Ora, non so cosa ne pensava veramente di quella guerra, ma permettendo che continuasse, la Santa non ha potuto avere una vita normale e ora, a causa dei suoi forti sentimenti per mio marito è molto combattuta dentro di lei. Non che io non abbia colpe Proponendo alla Dea quell’indizio per far credere a Sarity che i suoi sentimenti erano una copia di quelli di Aphy, non ho fatto altro che prolungare il dubbio della ragazza. Forse era il mio modo per vendicarmi su di lei. Graeval lo aveva capito… eppure non ha detto niente. Perché? Per lui Sarity è una sorella-

“PERCHÉ SARITY È TANTO IMBECILLE QUANTO QUELLA PUTTANA DI APHY!” mi urlò contro spaventandomi “NON RIESCE ANCORA A COMPRENDERE L’OSCURITÀ CHE SI CELA NEI CUORI DELLE PERSONE! NON RIESCE ANCORA A CAPIRE CHE È STATA MANIPOLATA PER TUTTO IL TEMPO! PORCO *** ANCORA NON RIESCE A CAPIRE QUALI FOTTUTE CONSEGUENZE PORTANO LE SUE DECISIONI!!!”

“G-Graeval, ora cal-”

“NON DIRMI DI CALMARMI!”

*SCIAF*

Insieme a questo suono sordo, provai un forte dolore e caddi a terra qualche metro più indietro.

Non lo aveva mai fatto. Graeval non mi aveva mai colpito così… neanche quando mi chiedeva di aiutarlo ad allenarsi.

Rimettendomi seduta e massaggiandomi la guancia, lo guardai. I suoi occhi dorati erano iniettatati di sangue, rabbia, frustrazione…

“SE AVESSI SAPUTO CHE SAREBBE ACCADUTO TUTTO QUESTO SAREI SCOMPARSO DALLA FACCIA DELL’UNIVERSO!” …e odio verso se stesso “HO ABBASTANZA POTERE DA DISTRUGGERE L’INTERO CONTINENTE E NON RIESCO- NO!! E NON MI SONO DEGNATO DI SALVARE LA MIA AMICA D’INFANZIA DA QUESTA VITA DI MERDA?! ******* PUTTANA INCULATA DA UNA BALENA!!”

Sta scaricando tutta la frustrazione che ha accumulato. Quello che dice è vero ma allora…

“…E io cosa dovrei dire?”

“HUH?!”

“E IO COSA DOVREI DIRE GRAEVAL?!” cominciai ad urlare anche io “LA MIA RAZZA È STATA DECIMATA DALLA TUA! E OGGI MI HAI FATTO SERVIRE ALCUNI DEI RESPONSABILI DEL MASSACRO DEL MIO POPOLO!!!”

Quando terminai quella frase, ero già in piedi di fronte a lui e con il mio pugno nel suo stomaco

“Gaha!”

“MI SONO SENTITA UMILIATA! NON SAI DA QUANTO DESIDERO UCCIDERLI! UCCIDERE LUI, LE SUE MOGLI E LA TUA OH-COSÌ-IMPORTANTE AMICA D’INFANZIA!” le lacrime scorrevano violente sulle mie guance ad ogni parola che pronunciavo “MI HANNO PORTATO VIA TUTTO! MI HANNO PORTATO VIA LA MIA VITA! LA MIA FAMIGLIA!! I MIEI SUDDITI!!! E TU MI CHIEDI DI SERVIRGLI I TUOI SCHIFOSISSIMI PIATTI?!! NON PRENDERMI PER IL CULO!!”

Lo stavo picchiando…

“NON POSSO E NON VOGLIO PERDONARE NESSUNO! SE POTESSI GLI INFLIGGEREI LA PEGGIORE DELLE MORTI! MA NON POSSO FARLO!!!

NON POSSO FARLO PERCHÈ ANCHE I POCHI SUPERSTITI POTREBBERO FINIRE NEI GUAI A CAUSA MIA!”

“NON ME NE FREGA UN CAZZO DEI TUOI FOTTUTI SUDDITI!” controbatte Graeval anche lui con il volto rigato dalle lacrime “SAI QUANTO È DIFFICILE PER ME CERCARE DI MANTENERE LA NOSTRA VITA MATRIMONIALE IL PIÙ FELICE POSSIBILE? SAI CON QUANTO SANGUE MI SONO DOVUTO SPORCARE LE MANI?! IO CHE MI ERO STANCATO DI COMBATTERE?!!”

“QUINDI IL NOSTRO MATRIMONIO È SOLO UN PESO PER TE?!”

“È L’UNICA COSA CHE MI SPINGE AD ANDARE AVANTI IN QUESTA VITA DI MERDA! È L’UNICA COSA CHE MI PERMETTE DI SOPPORTARE LE DECISIONI DETTATE DALLA LOGICA!! TU SEI L’UNICA COSA CHE NON VOGLIO PERDERE!! TU SEI LA MIA SOLA ANCORA DI SALVEZZA!!!” affermò abbracciandomi con forza

“Graeval…” lo chiamai sorpresa

Ci fu un momento di pausa. Un momento che sembrava un’eternità in cui sentivo i singhiozzi e il pianto di mio marito

“Ti amo. Ti amo! TI AMO! TI AMO AL PUNTO CHE SONO DISPOSTO A DISTRUGGERE L’UNIVERSO SE CIÒ SIGNIFICA RESTARE CON TE PER L’ETERNITÀ!” dichiarò con fermezza “Il solo pensiero di perderti è peggio della morte… *hic* e la sola idea di separarmi da te è la peggiore delle torture *sob*” continuò

Quello che gli avevo detto prima in preda alla rabbia era vero. Non potevo sopportare l’idea di servire l’Eroe e le sue mogli. Ogni giorno, servire ai tavoli i clienti umani mi causava un leggero senso di disgusto e umiliazione. Mio marito… Graeval era l’unico che mi permetteva di sopportare tutti quei sentimenti. Ma ora ho capito che non sono l’unica.

Nonostante sia così potente, mette da parte l’orgoglio e abbassa la testa a quelle stesse persone che vorrei uccidere, solo per poter vivere pacificamente con me… per poter stare con me. Se non lo avessi fermato quando aveva combattuto con l’Eroe mentre era guidato dai suoi sentimenti, saremmo dovuti fuggire. Lui non desidera per me una vita da fuggitivi… e nemmeno io per lui.

Tu stai umiliando te stesso solo per me. Lo strinsi ancor di più a me e affondai il mio volto nella sua spalla. E io sto sopportando quest’umiliazione solo per stare con te. Ci stiamo causando sofferenza a vicenda solo per poter stare insieme. Siamo dei pazzi… dei folli……… e non me ne pento.

Tendoci abbracciati ci sedemmo per terra dando sfogo a quelle lacrime calde, cariche di rabbia e frustrazione.

Da quando ci siamo conosciuti, non abbiamo mai litigato in questo modo. Abbiamo avuto qualche discussione, ma mai veramente litigato… beh, di per se dovevamo aspettarcelo.

Graeval è stato obbligato a prendere decisioni che non avrebbe mai preso e ancor prima si è accorto dello stato in cui si era ridotta la sua amica d’infanzia senza riuscire a gestirlo nel migliore dei modi… io invece ho assistito al massacro dei miei sudditi e mi sono resa conto della mia impotenza di fronte a quella scena… tutto questo si è accumulato dentro di noi e oggi, siamo entrambi scoppiati.

Il momento in cui ci calmammo fu anche il momento in cui ci addormentammo, restando lì fino a quando non fu praticamente pomeriggio inoltrato. So solo che fui la prima a svegliarmi e vedendo mio marito al mio fianco addormentato e con il volto ancora rigato dalle lacrime, mi venne istintivo sorridere. Facendo il più piano possibile, feci appoggiare la sua testa sul mio grembo e cominciai ad accarezzargliela. Ma non passò molto prima che si svegliasse anche lui

“Ben svegliato.” lo salutai con un sorriso

Non rispose. Semplicemente, portò la sua mano sulla guancia che aveva colpito. Nonostante il suo tocco leggero, provai un po’ di dolore. Notandolo, la sua espressione s’incupì

“Perdonami Lilith.”

“Non serve…” risposi dolcemente mentre gli asciugavo le poche lacrime rimaste “eravamo entrambi al limite. E poi, ti ho già punito per quella sberla. Fufufu.” affermai indicando il suo stomaco

“Al limite… eh?” Domandò mettendosi seduto “Se urlare ci aiutasse a tornare alla vita che facevamo fino a pochi mesi fa, lo avrei già fatto da un pezzo.”

“Lo so.” gli dissi abbracciandolo da dietro

“Ti ho causato molta sofferenza con le mie decisioni… non è vero?”

“……Non posso negarlo.”

Ci fu una lunga pausa… una pausa riflessiva

“*Sigh* Sono stanco di tutta questa merda.” sospirò per poi girarsi verso di me “Se ti dicessi che ho voglia di uccidere chiunque sappia delle nostre identità segrete e fuggire con te dall’altra parte del continente… mi seguiresti?”

I suoi occhi erano seri. Quella era una cosa che voleva fare seguendo i suoi sentimenti… il suo desiderio di restare al mio fianco indipendentemente da quello che sarebbe successo. Mi stai mettendo alla prova… non è vero?

“Non perdonerò e soprattutto mai dimenticherò il massacro del mio popolo…” cominciai appoggiandomi alla sua spalla “e per quanto la tua proposta mi dia un po’ di felicità, mi spaventa quello che accadrebbe dopo di quello.

Non voglio passare il resto della mia vita in fuga da tutto e da tutti… sempre all’erta sperando che qualcuno non ci scopra. E anche se distruggessimo tutto e tutti, cosa potremmo fare dopo? Condannare i nostri figli alla solitudine e alla possibilità che con loro la vita intelligente di questo mondo si estingua?

Farò come ho fatto finora: rimarrò al tuo fianco e soffrirò insieme a te. Se questo è il prezzo da pagare per essere felici insieme… allora sono disposta a sopportarlo.”

Graeval è disposto a fare di tutto per me. Se gli chiedessi di massacrare l’Eroe, le sue mogli, la sua amica d’infanzia, il Re e tutti i perpetratori del massacro del mio popolo, lo farebbe. Senza il mio consenso, ciò che gli impedisce di dare il via ad un genocidio è il suo desiderio di una vita pacifica e soprattutto la sua coscienza.

Nella sua vita passata, sin da quando aveva 15 anni, si è dovuto sporcare le mani col sangue di molte persone. E ha continuato fino a quando non è morto. Ne era disgustato. Ne era disgustato perché uccideva non per suo volere, ma per volere della donna che l’ha concepito e dell’uomo che l’ha inseminata. Lui più di tutti merita di avere una vita tranquilla.

E a quanto pare, io sono l’unica persona in questo mondo a saperlo e a comprenderlo.

“Grazie Lilith…” mi ringraziò appoggiandosi a me

“No Graeval…” cominciai guardandolo dolcemente negli occhi “grazie a te di esistere e soprattutto, di essere mio marito.” conclusi baciandolo.

*****

“È tutto pronto?”

“…Mio signore…. è sicuro che sia saggio?”

*Thud*

Sentii la guancia dolorante e il sapore ferroso del sangue in bocca. Il mio signore Arzined Voxnar mi aveva colpito con l’elsa della sua frusta.

“Limitati a rispondere alla mia domanda~”

“……Sì. È tutto pronto. Ci siamo anche assicurati il modo di entrare grazie al… ‘cliente’”

“Strano modo per definire una pulce.” ridacchiò il mio signore “Però per questa volta direi di sorvolare.”

Detto quello, il mio signore andò verso una gabbia in cui erano racchiuse delle creature che sembravano dei cani grandi quanto un vitello, con il pelo grigio scuro che sembrava avere vita propria, tre occhi dorati per lato e due file di denti aguzzi, le zampe anteriori erano più lunghe di quelle posteriori ma erano entrambe potenti. Si trattavano di Netherling. Ce n’erano tre di quelle bestie magiche e quando ci notarono… o meglio mi notarono, cominciarono a ringhiare e sembravano pronti a saltarmi addosso.

*Fshh*

“Fate i bravi~” affermò il mio signore schioccando la frusta

Ubbidienti, questi si sedettero e rimasero in attesa. Con un sorriso, il mio signore prese un pezzo di stoffa piegato e da li tirò fuori quella che sembrava una ciocca di capelli bianchi. Quelli non saranno-!

“Esatto~! Sono proprio i capelli delle piccola Lilith!”

“Se posso, mio signore-”

“Cooosa?”

“Avete intenzione di ritrovare Sua Maestà Stilno?”

“Sì~…” cominciò con espressione pensierosa “credo di sì~.”

Porgendo quella ciocca di capelli ai Netherling, le bestie cominciarono ad annusarle. Dopo poco, lord Voxnar aprì la gabbia

“Bravi cuccioli~” cominciò per poi rivolgersi a me “ti do il compito di seguirli e recuperare la piccola Lilith~”

“Con il dovuto rispetto, non dovrebbe essere lei in persona a trovarla? Perché non affidate il recupero del vostro nuovo pezzo da collezione a noi servitori?”

“Perché è molto più divertente in questo modo~”

Io annuii semplicemente. Dopotutto, ogni suo desiderio è un’ordine per me. Quando feci per andarmene così da seguire i Netherling, il mio signore mi chiamò per un ultima volta

“Cosa desidera?”

“Assicurati di portarla da me~ usa ogni mezzo necessario.”

Sapevo bene cosa intendeva con ‘usa ogni mezzo necessario’. Voleva dire che avevo il permesso di ucciderla se necessario.

The Guardian Chef

The Guardian Chef

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
In un mondo di spade e magia, Graeval è figlio di umili contadini, una persona qualunque con un talento particolare per la cucina. I suoi compaesani lo conoscono per i suoi piatti deliziosi, per essere l'amico d'infanzia della Santa eletta dalla Dea Aphy e per essere sposato con una donna bellissima. Ma è davvero tutto qui? Certo che no. Altrimenti perché racconteremo la sua storia? Egli non è un ragazzo qualunque. La sua natura fredda, realista e calcolatrice era da sempre fin troppo matura per qualcuno della sua età. Ma illuso segreto è tanto immenso... quanto il potenziale della sua mente.
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