………Accidenti
Mentre facevo quel pensiero, davanti a me c’era una proiezione. Da li potevo assistere alle dichiarazioni e alle imprecazioni di Graeval.
Quando mi girai, vidi che la mia sorellina era supina su se stessa che piangeva. Con molta probabilità, aveva guardato lo sfogo di Graeval e sentendolo così arrabbiato si è ridotta così… e non so come consolarla perché le colpe che il ragazzo ha addossato ad Aphy sono legittime e soprattutto vere.
Anche nel mio mondo cose del genere accadevano e affinché un’equilibrio venisse mantenuto, dovevo ‘guidare’ e/o ‘manipolare’ alcuni abitanti di quel mondo cosicché non ci fossero conseguenze molto pericolose.
Aphy ha cominciato solo poche magliaia di anni fa ad eseguire questo compito e per quanto il suo lavoro amministrativo fosse ben fatto, non aveva ancora capito che il compito di noi Dei, è quello di assicurarci che il mondo a noi affidato mantenga un certo equilibrio… equilibrio che può essere mantenuto in vari modi: istigare o fermare guerre, spargere o curare malattie, fornire idee per nuove tecnologie o distruggerne di pericolose.
Per nostra fortuna, molti dei nativi dei vari mondi riescono inconsciamente a mantenere tale equilibrio senza che noi dobbiamo intervenire direttamente, ma il discorso cambia con la guerra scoppiata pochi anni fa sul mondo della mia sorellina.
Anche se non è il mio mondo, qualche volta mia sorella mi chiese qualche consiglio o parere su alcune questioni. Anche se adesso è molto meno frequente, ho avuto la capacità di apprendere alcune piccole cose sul suo mondo.
“È così da quando ha visto il suo sfogo?” chiesi ad un suo sottoposto
“No mia signora. A dire il vero è successo dopo averlo visto.”
“Huh? Cosa vuoi dire?”
“E-ecco… lady Aphy ha svolto delle ricerche su quella guerra e sulle razze che abitano il suo mondo. E questi sono i risultati.” cominciò presentandomi un plico di documenti “Dopo averlo letto… è finita in quello stato.”
Prendendo i documenti, cominciai a leggerli uno per uno e… Oh porca puttana zozza…!
Ora… partiamo dalle basi: l’universo deve mantenere un certo equilibrio segnato da un continuo ciclo di nascita, distruzione e rinascita. Noi divinità viviamo in simbiosi con questo ciclo in quanto dobbiamo assicurarci che venga sempre rispettato e quando questo non succede… si arriva ad implementare soluzioni drastiche a dir poco, un po’ come vi ho raccontato tempo fa di quel pianeta che ha subito un vertiginoso aumento delle nascite e il sistema di reincarnazione non riusciva a tenere il passo.
Di base ogni pianeta è in un certo senso vivo. Non ha una sua volontà ma possiamo dire che quelli adatti ad ospitare la vita sviluppano sempre tre tipi di forme vitali: quella animale, quella intelligente e quella vegetale. Ora ci sono delle eccezioni ove in alcuni pianeti si è sviluppata una vita di tipo inorganica come golem e simili, ma comunque il punto è un’altro. Per ‘assicurarsi’ che si rispetti questo equilibrio, il mondo abitabile solitamente crea questi tre tipi di razze in modo che possano vivere in simbiosi o eventualmente in conflitto tra loro e le caratteristiche di questi esseri solitamente viene dettato da un’influenza esterna come un elemento che emette particolari emissioni o radiazioni.
Nel caso del mondo di Aphy, all’inizio l’unica vita intelligente erano gli esseri umani e non erano in grado di usare la magia perché non possedevano quello che viene definito mana. Quando un meteorite si schiantò sul pianeta, questo sconvolse enormemente l’ecosistema e andò a fratturare le varie terre emerse… un po’ come è successo sulla Terra. Ma al contrario dei dinosauri, il genere umano è sopravvissuto e a causa di speciali radiazioni emanate dal meteorite, hanno cominciato a sviluppare la capacità di manipolare il mana o vedere gli spiriti responsabili della manutenzione degli elementi fondamentali per la vita. Ma quelle mutazioni non sono finite lì.
Mentre alcuni esseri umani non ebbero eclatanti mutamenti, gli elfi e i demoni nacquero da quel ramo del genere umano che è rimasto molto a contatto con gli spiriti e quindi entrare in simbiosi con loro, garantendo caratteristiche come un’incredibile affinità con la magia e prestazioni fisiche aumentate per i demoni, mentre gli elfi oltre all’affinità magica sono anche diventati più longevi. I beastman invece sono un’evoluzione particolare di mammiferi terrestri o marini che sono rimasti pesantemente influenzati dalle radiazioni di quella meteora e lo stesso vale per i Dragonkin cui sono nati dai rettili influenzati da quelle radiazioni.
Ora perché vi sto raccontando questo vi chiederete… beh, molto semplicemente, la razza dei demoni e soprattutto la Signora o il Signore dei Demoni, sono esistenze necessarie per impedire che le altre razze subiscano troppa influenza da parte delle radiazioni.
Può sembrare strano, ma i demoni sono in grado di canalizzare inconsciamente tali propagazioni ottenendo benefici dal punto di vista fisico… cosa che le altre razze non sono in grado di fare. Per certi versi, possiamo azzardarci a definirli i muri di piombo di una stanza che contiene materiali altamente radioattivi e il Signore o Signora dei Demoni sono quelli che riescono ad assorbirne più di tutti; non a caso, sono sempre stati gli elementi più potenti della loro razza.
All’inizio sapevo solo della genesi delle varie specie ma quando Aphy ha fatto questa scoperta, ho compreso che lei si è lasciata andare rischiando di sovvertire l’equilibrio che avrebbe dovuto conservare: le radiazioni del meteorite sono ancora… ‘attive’ per così dire e mantengono una certa influenza; non a caso, le bestie magiche continuano a nascere. Ora questa è una mera speculazione, ma le altre razze non sono più state colpite dalle radiazioni perché i demoni si sono inconsciamente fatti carico del compito di tenerle a bada.
Se quella guerra fosse continuata e avesse comportato lo sterminio completo della razza dei demoni, non è detto che le altre razze non avrebbero incontrato problemi… o almeno, problemi non più seri di quelli che potrebbero incontrare nei prossimi secoli se il numero dei demoni dovesse rimanere così esiguo.
Queste radiazioni causano mutazioni imprevedibili ed esempi chiari lo sono le bestie magiche che ogni tot anni mutano o si evolvono diventando sempre più pericolosi. Pensai sospirando
“Aphy… che ne dici se-”
“Sono un’idiota *hic*… Graeval ha ragione *sob*” cominciò interrompendomi “sono solo una mocciosa troppo cresciuta *sob*”
“Aphy…”
“Volevo essere come te *sigh*” riprese singhiozzando “Tutti gli Dei mi notavano per la mia bellezza *sob*… ma io volevo essere come te *hic*… una Dea esemplare che viene riconosciuta per i suoi successi *sob*… e ora, scopro che stavo per distruggere tutto a causa del mio egoismo *sigh*.”
Mi avvicinai a lei e la strinsi a me, offrendole la mia spalla per piangere. Non dissi niente.
Anche se sapevo già che ero la fonte della sua ammirazione, sentirmelo dire da lei adesso e in questo modo non mi rende particolarmente felice… voglio dire, avrei preferito che me lo avesse detto in un’altro contesto ma… oh beh, pazienza
“Shhh… tranquilla, non è ancora successo niente di irreparabile…”
“Ho rovinato il mio mondo *sob*… ho quasi lasciato che si estinguesse una razza fondamentale per la sopravvivenza delle altre *hic*… ho fatto infuriare Graeval e causato la sofferenza di molti *sob*… non sono adatta al ruolo di Dea.”
“Su non dire così. Sai che non è vero.”
“Invece è così *sob*…” mi guardò con le lacrime che ancora scendevano sulle sue guance “sono solo un’egoista che affibbia il suo lavoro ad altri e non fa altro che fuggire dalle sue responsabilità *sob*. È naturale che io diventi fonte d’odio da parte di Graeval.”
Alla fine va sempre da lui anche se ha capito l’antifona “Nessuno nasce preparato Aphy. Lo so io e sono certa che lo sappia anche lui.”
“*Sob* Però..”
“Ora non serve a niente commiserarti. Devi impegnarti a non commettere più questo errore e soprattutto trovare un modo per sistemarlo.”
“*Hic*… ci riuscirò?”
“Potrai contare sul mio aiuto se lo desideri.”
Aphy mi guardò incredula per un momento, ma subito dopo si asciugò le lacrime e si alzò. Andò verso una scrivania piena di documenti e si sedette. Mi guardò e vidi come un fuoco nei suoi occhi, pieni di determinazione.
“Questo è un guaio che ho causato io e io devo porvi rimedio… Daneas. Sorella mia… grazie.” detto quello si mise china su quei documenti.
Sigh… sono serviti un disastro, alcuni mesi e lo sfogo emozionale del suo amato per farla crescere così tanto. Pensai sospirando e piacevolmente sorpresa. Ha ancora molta strada da fare, ma almeno ha compiuto un’altro passo… e tutto grazie alla cotta che si è presa.
*****
Oggi è il giorno del banchetto.
Sin dal giorno in cui Graeval ci ha offerto il pranzo e ha ricevuto l’invito, mia sorella Bassilla sembrava sempre agitata, impaziente e non ne comprendevamo il motivo… almeno fino a poco tempo fa quando mi chiese di aiutarla nella scelta di abito, gioielleria e acconciatura. Sembrava indecisa su cosa potesse starle meglio e ha praticamente svuotato armadi e porta gioie solo per trovare una risposta ai suoi dubbi.
Quando per errore la sentii dire a voce alta tra se e se “Ci sarà? Sono certa di sì.” da dietro il divisorio che di solito viene usato da noi signore per cambiarci d’abito capii subito il motivo della sua agitazione: si era presa una cotta per Graeval; con molta probabilità sperava che partecipasse al banchetto e che lì potesse dar sfoggio di se al fine di farsi notare da lui… peccato che non sia garantito che ci sia questa sera. Dopotutto, aveva detto a nostro padre di non contare sulla sua presenza… però è anche vero che non era un secco rifiuto dal momento che ha comunque accettato l’invito. Tutto questo può essere interpretato come un “ci penserò su”.
“Sono pronta.” affermò mia sorella uscendo da dietro il divisorio
Indossava un bellissimo abito azzurrino con gonna ampia e decorata con brillanti che richiamano motivi floreali mentre il corpetto è verde acqua e le spalle sono coperte con uno scialle fatto con quella che sembra seta bianca. Indossa vari tipi di gioielli e un diadema con incastonate pietre preziose, principalmente rubini e i suoi capelli sono raccolti in una coda laterale.
“Oh cielo… di certo farai nuovamente strage di cuori questa sera”
“D-dici?” mi chiese leggermente arrossata “Quindi anche lui…”
“Uh? Hai detto qualcosa?”
“N-no! Niente… ahaha!” disse ridacchiando leggermente
“……Va bene. Allora vogliamo andare?” le chiesi indicando la porta “Il banchetto non può veramente cominciare senza la persona a cui è dedicato.”
“Sì.”
A quella risposta, uscimmo dalla stanza e ci dirigemmo verso la sala del trono che era stata preparata in modo che potesse essere usata come sala da pranzo e da ballo. Io raggiunsi mio marito, invece Bassilla raggiunse i miei genitori che stavano attendendo l’arrivo degli ospiti in una sala a parte. In quanto organizzatori, è tradizione e galateo che ricevessero gli invitati come segno di apprezzamento e gratitudine.
Solitamente, quando una famiglia tiene un banchetto, una festa o anche un semplice tea party deve sempre ricevere gli invitati, soprattutto se di rango superiore in quanto è considerato un’onore ricevere la visita di un’esponente di una famiglia nobile di posizione più elevata, nonché avere una modesta influenza nel contesto politico in quanto è come se affermassero “Noi abbiamo il loro supporto”. Non a caso, la famiglia reale viene sempre invitata per eventi simili, ma è incredibilmente raro che accetti di partecipare e deve sempre stare attenta all’organizzatore in quanto potrebbe inavvertitamente causare squilibri sul piano politico. Naturalmente ci sono delle eccezioni che sono pure formalità come quando il sovrano è in viaggio per ispezionare i vari possedimenti, oppure congratularsi per l’investitura di alcuni eredi di casate antiche o di ranghi medio alti, per citarne alcune.
Pian piano che gli invitati entravano, la sala prendeva vita e noi venivamo avvicinati da moltissimi nobili che desideravano conferire con mio marito o una delle sue mogli. Quando non arrivò più nessuno, il ciambellano annunciò l’entrata nella sala dei miei familiari e tutti i presenti s’inchinarono non appena varcarono la soglia.
“Guardate!” “Il Glicine di Cristallo in persona?!” “Allora le voci erano vere!” “Quanto è bella…”
Erano questi i commenti che potevo udire nelle mie vicinanze e mi venne spontaneo sorridere. Dopotutto, le mie sorelline sono sempre state fonte di orgoglio per me.
Quando i miei genitori si sedettero sul trono, mia sorella era seduta al centro visto che era la festeggiata, mentre mio fratello Valerio e Leila erano alla sinistra di mio padre.
Il ciambellano cominciò a chiamare gli invitati partendo da una persona che non mi sarei mai aspettata di vedere qui: sua altezza la Regina di Yedal, Shael Qilana Leomyar u’Yedal. Fu davvero una sorpresa che fece scalpore, ma in un certo senso anche sensata dal momento che anche lei aveva tentato di curare… voglio dire, spezzare la maledizione che affliggeva la mia sorellina. Tuttavia, la sua presenza causò anche una certa ostilità nei volti dei nobili interventisti. La presenza di un membro della famiglia reale di Yedal, ad un’evento di minore importanza per un’altro stato voleva significare che il Regno teneva alla sua antica alleanza con Thirus. Di conseguenza ha anche avuto un’effetto di rafforzamento dei legami tra i due Regni.
Dopo Sua Maestà Leomyar, tutti i presenti vennero annunciati e dopo aver scambiato i vari convenevoli, si diede il via alle attività principali del banchetto ovvero cibo, danze e socializzazione.
Secondo tradizione, spettava al festeggiato aprire le danze insieme al suo accompagnatore, ma dato che mia sorella non è ancora fidanzata ed è entrata in sala insieme ai nostri genitori, il ruolo di partner non poteva venir preso dalla prima persona che passava e quindi, ballò insieme a nostro fratello.
*****
Con dei bicchieri in mano, mi diressi in un’angolo della sala dove erano riuniti vari divanetti usati solitamente da noi nobildonne quando non riusciamo più a stare in piedi a causa delle nostre scarpe. Bassilla era lì intenta a guardare fuori dalla vetrata in lontananza con uno sguardo triste e allo stesso tempo deluso. Immagino già il motivo…
“Delusa perché lui non è venuto?”
“*Sigh* Sì… speravo che venisse anche lui.”
“Lui chi?”
“Beh-!”s’interruppe sussultando “Sorellona! Non farmi venire un’infarto!” mi rimproverò leggermente rossa
“Scusa.” dissi porgendole uno dei bicchieri e sedendomi di fianco a lei “Però chi è che ti dispiace non sia venuto al banchetto?”
“N-non so di cosa tu stia parlando…”
Più rossa di prima, distolse lo sguardo e bevve un sorso. Era chiaro come il sole che si aspettasse l’arrivo di Graeval. Devo ammettere che è la prima volta che la vedo così… è proprio la sua prima cotta.
“Immagino~”
“D-davvero! S-smettila di prendermi in giro!” affermò leggermente impanicata Che carina che è!
“Ara~! Vedo che voi sorelle siete più affiatate che mai.” parlò una terza persona
Girandoci entrambe verso quella voce femminile ci trovammo davanti ad una donna matura col corpo slanciato con indosso un’abito da sera lungo verde scuro con un girocollo fatto con quello che sembrava essere una pelliccia bianca. I suoi capelli di un biondo smeraldo erano finemente acconciati, i suoi occhi gentili di un marrone caldo quasi ambra e orecchie a punta tipiche della razza elfica.
““Vostra Maestà Leomyar!”” la chiamammo a unisono io e mia sorella alzandoci e facendo un leggero inchino
“Fufufu! È un piacere vedervi in salute sorelle Belmont.”
“La ringraziamo per il vostro gentile pensiero.” la ringraziai alzando il capo
“Oh sono seria al riguardo, in particolare con lei lady Bassilla Belmont.”
“Mi avevano raccontato che la mia famiglia si è rivolta anche a lei al fine di potermi riprendere dal mio malore. Le sono comunque grata per i suoi sforzi.”
“No, non serve.” sorrise dolcemente lady Shael “Le nostre nazioni sono alleate da diversi secoli, quindi mi è sembrato naturale rispondere ad una vostra richiesta d’aiuto.”
Anche se metterla in questo modo è un’affermazione corretta, se giriamo la medaglia la storia cambia completamente: in origine mio padre era disposto a tutto pur di poter curare mia sorella e quindi si è rivolto alla riverita regina di Yadel. Per la nazione alleata era un’occasione d’oro in quanto, se fossero riusciti a curare Bassilla, la famiglia reale di Thirus avrebbe avuto un debito che avrebbe potuto influenzare pesantemente una possibile politica interna e esterna, o anche un’evento.
Questo tipo di tattica è molto famosa e largamente usata soprattutto dalla Repubblica Marittima di Canada che lo usa al fine di poter acquisire senza scrupoli rotte commerciali, risorse che non sarebbero ottenibili tramite metodi convenzionali oppure la protezione o il finanziamento di nazioni potenti.
Sia per nostra fortuna che per nostra sfortuna, la Regina Shael non è riuscita nell’impresa, salvando la mia famiglia o persino il regno da un debito che avrebbe potuto rivelarsi estremamente pesante. Comunque, per non incrinare le relazioni, come premio di consolazione mio padre concesse uno sconto sull’esportazione del minerale ferroso valido per un’anno, ma la famiglia reale elfica rispose con l’invio di alcuni dei loro maghi spiritici e guaritori più illustri come compensazione di quello sconto. Un modo per dire che nessuno ha vinto qualcosa e nessuno è in debito con nessuno.
Però, se ciò che affliggeva mia sorella era una maledizione causata da uno spirito… come mai lady Shael non si è accorta della cosa? Dopotutto, è una maga spiritica molto potente…
“Posso porgerle una domanda Vostra Maestà?”
“Di cosa si tratta?”
“Ultimamente, mi sono interessata alla magia spiritica e ho compiuto delle ricerche per conto mio…” cominciai attirando la sua attenzione “E ho scoperto che è possibile lanciare delle potenti maledizioni grazie all’ausilio degli spiriti. Ma non ho trovato alcun riferimento per capire come spezzarle o riconoscerle. Data la vostra esperienza, non avete qualche consiglio da poterci dare?”
“Hmm, è una domanda… complessa.” cominciò la Regina riflettendo
È ovvio che non risponda direttamente. Dato che la loro tecnologia magica, soprattutto quella militare, si basa principalmente sull’uso della magia spiritica non può rispondere con tanta noncuranza in quanto potrebbe involontariamente rivelarci informazioni che potrebbero essere top secret.
“Beh… per quanto riguarda il come spezzarle posso dirle che ogni maledizione ha una condizione particolare al fine di poterle neutralizzare: se si tratta di maledizioni base, come quelle che causano effetti sulle condizioni fisiche del bersaglio, solitamente basta trattarle con semplici incantesimi di guarigione. Se si tratta di medio livello, è più facile rimuoverle con incantesimi di esorcismo ma se si tratta di maledizioni di alto livello… solitamente non si può fare molto se non sperare che chi l’ha lanciata la sciolga o si trovi qualcuno che sappia usare incantesimi di esorcismo di altissimo livello.”
Sembra proprio che le maledizioni siano un’argomento molto delicato. E a quanto sembra non benvoluto dalla Regina. Mentre mi forniva quella spiegazione, potevo notare nel suo tono di voce una nota di fastidio. Dopotutto, anche se studiate in quanto parte della magia, le maledizioni sono considerate come degli attacchi a tradimento e quindi disonorevoli.
“Riconoscerli invece può essere sia estremamente facile come nel caso di quelle lanciate sul campo di battaglia in quanto semplici e non hanno bisogno di incanti particolarmente lunghi… mentre quelle più difficili sono quelle di alto livello in quanto non sono contraddistinte da segni particolari, come marchi o cambiamenti in alcune parti del corpo o del flusso del mana e se non sei certo che il bersaglio non sia stato maledetto allora può passare come-!”
D’improvviso la Regina Shael si bloccò e sembrò essere pensierosa. Probabilmente ha capito il motivo per cui le ho posto la domanda.
Comunque, ho avuto risposta alla mia domanda. Se davvero una maledizione di alto livello è impossibile da identificare a meno che non si è certo che sia stata lanciata, può tranquillamente passare per un malattia… o almeno questo è quello che credo volesse intendere. Quindi non è una sorpresa che non se ne sia accorta.
“Qualcosa non va Vostra Maestà?” domandò mia sorella vedendo la Regina pensierosa
“Hm? Oh… niente stavo solo pensando ad una cosa.” affermò tornando dai suoi pensieri “Comunque, credevo che avrei anche incontrato il fautore della vostra guarigione lady Bassilla.”
“Oh! Lui…” esclamò mia sorella coprendosi le labbra per nascondere il sorriso che le era venuto spontaneo “ha ricevuto l’invito, ma non ha mai confermato la sua presenza.”
“……Seriamente?” domandò sorpresa e allo stesso tempo infastidita la Regina “Ne ha di coraggio per non rispondere alla famiglia reale.”
“Ah-ahaha… possiamo metterla così.” ridacchiai nervosamente Non posso certo dirle che è un reincarnato con potere sufficiente da sconfiggere facilmente mio marito e lady Ishgat… *Brr*!
Per qualche ragione mi sono venuti i brividi quando ho avuto quel pensiero. Quando poi mi rivolsi nuovamente verso la Regina, vidi completamente nero e un tocco morbido sui miei occhi
“Chi sono~?” domandò una voce femminile dietro di me molto giovane
“Atia.” dissi sicura
Accompagnata da dei passi rapidi ed una risata allegra, davanti a me si presentò la mia seconda sorella.
“Felice di rivederti sorellona!” esclamò Atia saltandomi in grembo
“Oof! Hey non hai più 5 anni e guarda che ora pesi!”
“Buuu~ che guastafeste!”
Mia sorella Atia è molto energica nonché una maga talentuosa a quanto sembra, in grado di usare tre elementi tra cui quello della luce; a causa di questo suo talento, si è trasferita nel dormitorio dell’accademia magica di Camrac dove sta studiando. Quest’anno ha compiuto 12 anni è ha cominciato i suoi studi solo 4 anni fa e ogni volta è sempre una sorpresa in quanto è riuscita a padroneggiare una varietà di incantesimi e teorie magiche tali da poter competere con i maghi di corte. L’unico motivo per cui non torna… è perché ancora manca della disciplina necessaria per una nobildonna e visto che l’accademia di Camrac fornisce anche lezioni di etichetta, è rimasta lì per completare gli studi.
Alta rispetto agli altri della sua età, il suo volto ancora molto infantile con i capelli tipici della nostra famiglia ma più scuri e due occhi viola come quelli di Bassilla e mio padre, ma molto più espressivi. Purtroppo, l’ho viziata molto… anche di più di quanto non abbia viziato Bassilla e quindi ha questo comportamento infantile… che non nego possa ancora permettersi data la sua età… ma proprio poco poco.
“Atia! Non puoi comportarti così!”
“Va bene~ Bassilla!” disse allungando le vocali per poi sedersi al mio fianco “Sono felice che tu sia guarita sorellona!” affermò facendo un sorriso a trentadue denti, rivolta verso Bassilla
“……Grazie.”
“Perdonate il suo comportamento Vostra Maestà” affermai in segno di scusa
“Fufufu. Non si preoccupi. Immagino che sia da molto tempo che voi sorelle non vi vediate.”
“3 anni per la precisione~!” affermò allegra Atia
““……””
“Fufufu.”
Mentre io e Bassilla guardavamo nostra sorella con un’espressione stanca, la Regina Shael invece ridacchiò. Io voglio bene alle mie sorelline, ma Atia è molto difficile da gestire… soprattutto visto che è abituata a farsi viziare da me. Dopo è meglio se ci facciamo una chiacchierata a quattr’occhi. O almeno questo era quello che avevo intenzione di dirle
“Oh~! Qual privilegio! Poter ammirare le donne più belle del regno… vi prego di concedermi udienza”
Quando rivolsi lo sguardo verso l’origine della voce fin troppo familiare, la stanchezza di prima si tramutò esasperazione.