La situazione si è fatta… strana.
Dopo aver sconfitto il demone Arzined, Lilith si è seduta al tavolo e con un sorriso ha proposto di passare il tempo facendo una chiacchierata. Sicuramente c’è molto di cui parlare però… dopo aver visto il massacro unilaterale di prima, a tutti noi è cresciuto il timore che se dovessimo dire qualcosa di sbagliato o di troppo, potremo finire in poltiglia. Le esplosioni e i rumori che si sentivano di sottofondo di certo non aiutavano.
L’atmosfera non era pesante ma di certo strana e Lilith se ne era accorta quindi non stava proferendo parola, aspettando che tutti noi ci abituassimo.
“Ah! Che ne dite di un the…… anche se la maggior parte di voi non potrebbe berlo in effetti… perdonatemi. Ahaha!” ridacchiò imbarazzata
Con molta probabilità, l’ha detto per cercare di alleggerire quest’atmosfera strana. Vediamo se posso aiutarla nel suo intento
“Purtroppo gli strumenti necessari si trovano in cucina. Fufufu” affermai ridacchiando “Dopotutto, i vostri infusi sono deliziosi.”
“Mi lusinga saperlo.”
La conversazione si fermò lì… e l’atmosfera da strana si è fatta imbarazzante. Qualcuno ci aiuti ad uscirne! Urlai dentro di me
“S-scusi.”
Sentendo la sua voce, notai che Acrisio si era avvicinato a Lilith e con le guance rosse ha tirato un lembo della sua gonna. Vedendolo, Lilith si girò verso di lui
“Dimmi?” gli chiese dolcemente
“G-grazie per aver sconfitto, i-il demone e aver salvato… zia Bassilla.” affermò distogliendo lo sguardo
“Fufufu. Non c’è di che” ridacchiò accarezzandogli la testa
“S-sono vere?” domandò Acrisio alzando lo sguardo
Gasp! Per qualche ragione, quella domanda ci fece preoccupare. A cosa ti stai riferendo Acrisio?!
“Huh? Di cosa parli?” domandò sorpresa Lilith per poi seguire il suo sguardo che era fisso sulle sue corna “Aaah~. Vuoi toccarle?”
“P-posso?
“Ma certo… avvicinati”
Quando Acrisio si avvicinò, Lilith lo prese in braccio così da facilitargli la possibilità di poterle toccare le corna. Acrisio rimase sorpreso non appena le sentì e poi un raggio di luna colpì le corna donandogli una tonalità simile al cristallo di aragonite.
“Uaooo!” esclamò ammaliato
“Fufufu. Ti piacciono?”
“Sì. Sono lisce, tiepide e brillano come un cristallo colorato!”
“Grazie. Mi rende felice saperlo.”
Quando diede quella risposta, guardò mio nipote affettuosamente e le sue labbra formarono un sorriso dolcissimo. È bellissima… quell’espressione gentile mi fece fare quel pensiero e con la coda dell’occhio, potei notare che tutti i presenti erano rimasti ammaliati da quell’espressione gentile. Col volto completamente rosso, mio nipote distolse lo sguardo e dall’agitazione continuò a spostare lo sguardo tra Lilith ed il pavimento.
“P-posso restare i-in braccio a-ancora un poco?”
“Fufufu. Tutto il tempo che vuoi… mi sembri stanco dopotutto.”
“S-s-stanco? N-no… n-non lo sono…” in preda all’imbarazzo, Acrisio si appoggiò al petto di Lilith per nascondere il volto cremisi
“Ara ara. Ufufu.”
Che carino… questo era il mio pensiero e lo si poteva leggere anche sull’espressione di Lilith. Che giovanotto che è mio nipote. A quanto pare, si è appena preso la sua seconda cotta.
“Here we are ♪
Riding the sky ♪
Painting the night with sun ♪
(…)
Burn the page for me ♪
I cannot erase the time of sleep ♪
I cannot be loved so set me free ♪
I canot deliver your love ♪
or cares your soul so ♪
turn that page for me~♪
(…)”
Quasi lo stesse cullando, Lilith si mosse lentamente e cominciò a cantare quella che sembrava una ninna nanna. Non riconoscevo le parole, ma la canzone riempì la serra nonostante i terrificanti rumori della battaglia di sottofondo. La voce di Lilith era dolce, cristallina e affettuosa… come la sua mano che accarezzava i capelli di mio nipote.
Ad ogni nota, vidi che Acrisio la guardava ammaliato ma poco a poco le sue palpebre faticavano a stare aperte, e si abbandonò a quella dolce canzone per poi addormentarsi definitivamente, poco dopo anche la canzone finì.
Sorridendo, Lilith si alzò e affidò Acrisio a Leila, stupita per come fosse riuscita a far addormentare il figlio così facilmente, dato che di solito era fin troppo energico.
“Ecco qui~” disse a bassa voce consegnando mio nipote alla madre che aveva ripreso parte della sua mobilità “Vostro figlio diventerà un brav’uomo.”
“G-grazie.” rispose Leila sorpresa “Detto dalla Signora dei Demoni significa molto.”
“Non sono più la Signora dei Demoni.” cominciò tornando al suo posto “Sono solo una donna che desidera essere una buona moglie e una madre.” ammise massaggiandosi poco sotto la pancia
“Uh? È incinta?!” domandò Bassilla a quell’azione
“Ancora no purtroppo.” disse con tono deluso e agitando la testa “È da quando ci siamo sposati che ci proviamo…”
“Mi spiace.”
“Non si preoccupi lady Cordelia. Da quel che so, siamo la prima coppia umano-demone ad essersi sposata. Inoltre, noi demoni non siamo prolifici quanto gli umani.”
Ci sono stati molti precedenti in cui coppie sposate le cui razze sono diverse e molto spesso la causa sono i matrimoni politici. La nostra nazione è una di quelle dal momento che molti nobili, principalmente le casate ducali, hanno sposato un membro della nobiltà elfica o dei beastman per poter rafforzare i legami tra i vari regni. Infatti, i discendenti di queste unioni spesso presentano tratti razziali fisici o magici diversi: ad esempio Ridel che ha ereditato il talento magico della tris-nonna che era un membro della razza elfica o sua figlia Tadia che è nata con delle orecchie leggermente a punta.
“Allora, le auguro buona fortuna… anche perché sono certa che vostro figlio sarà fortunato ad avervi come madre.” si aggiunse mia madre
“Ara. Mi lusingate vostra maestà.”
“No, no, no dico sul serio.” affermò sorridendo la regina “Quella ninna nanna era davvero amorevole e rassicurante.”
“Oh… grazie… però devo confessarle una cosa…” cominciò Lilith “Questa canzone me la cantava Graeval quando ero ancora convalescente.”
“Cielo…” esclamò sorpresa mia madre
“Dopo la mia sconfitta da parte di Jack, ebbi degli incubi terribili per qualche tempo e quando mi svegliavo finivo sempre col perdere il controllo sul mio mana.” si guardò la mano destra con affetto “Preoccupato per me e dopo avermi tranquillizzata, Graeval mi prendeva la mano e iniziava a cantare questa ninna nanna. Ogni volta che lo faceva avevo sempre dei bei sogni, talmente belli che non avrei mai voluto svegliarmi.”
“Tu pensa.”
“Fufu. Però me l’ha un po’ rovinata quando gli ho chiesto di insegnarmela.”
“Che vuole dire?” chiese interessata Leila “Anche perché non mi dispiacerebbe apprenderla se serve a farlo addormentare così in fretta.”
“Mi ha detto che la canzone non è altro che un mezzo per permettere ai suoi poteri di aiutare a calmare i ricordi turbolenti che causavano gli incubi che facevo.”
“Ha distrutto il bello di quella ninna nanna.”
“Ahaha. È così.” ridacchiò Lilith imbarazzata “Però, la canzone mi piace davvero e a me interessava solo il testo. Poi sono riuscita a ricreare anche la stessa capacità descritta da Graeval usando il mana.”
“Uh? E come ci è riuscita?!” domandò interessata Atia
“Sincronizzazione del mana.”
Per evitare troppi dettagli noiosi, sembra che quando aveva provato ad apprendere quell’abilità ha scoperto che in base ai sentimenti che si provano, anche il flusso del mana ne viene influenzato. Per poter usare questo effetto calmante della ninna nanna devono essere rispettati tre fattori: contatto fisico, contatto visivo e confidenza col bersaglio. Se si rispettano queste tre condizioni, l’utilizzatore può sincronizzare il suo flusso di mana con quello dell’altro, calmando il flusso e implementando un’inconscia azione soporifera.
Con questo veloce scambio iniziato da un ringraziamento di mio nipote, l’atmosfera si alleggerì diventando molto amichevole. Da lì, si cominciò a parlare di un po’ di tutto ma non si è mai entrato nel dettaglio. Infine, percependo che ormai l’atmosfera era adatta, cominciai a fare una domanda seria… la stessa che volevo porle prima
“Lady Lilith… Perché?”
“Perché… cosa lady Cordelia?” domandò facendo finta di non aver capito
“Perché ha affrontato quel… mostro? Perché non lo ha lasciato fare?”
“……Credevo di averlo detto a voce alta ma… il motivo minore è perché era il nemico di tutte le donne, ma soprattutto è perché ha fatto finire male la mia agognata luna di miele.”
“……”
“*Sigh* Non sembra la risposta che si aspettava. D’accordo, sarò schietta.” sospirò per poi guardarci tutti “Non vi perdonerò e non posso perdonarvi per quello che avete fatto alla mia razza. Tuttavia, se mi aggrappassi al rancore che provo e alla sete di vendetta, non riuscirei a godermi la mia vita matrimoniale. L’ho superato, ma ciò non vuol dire che non provi alcun risentimento.”
“…Comprendo.” affermai dopo una piccola pausa “Quindi… il demone protetto da Guardiano… no, da Graeval che mio marito ha cercato di uccidere-”
“Ero io.” affermò secca Lilith “Ed è sempre grazie a me se ora non sei vedova.”
“……Era davvero così furioso?”
“Graeval… è molto bravo a reprimere i suoi sentimenti e ha anche cercato di concludere la cosa pacificamente cercando di scambiare le vite che lei e lady Sarity gli dovete per la mia. Ci ha provato fino all’ultimo. Purtroppo, lo stupido senso di giustizia che è stato inculcato in tuo marito e le tue compagne mogli non li ha portati a seguire la ragione anche dopo aver provato sulla loro pelle cosa vuol dire affrontare mio marito. Aggiunto al fatto che hanno rovinato la conclusione di una splendida serata volta a festeggiare il nostro anniversario di matrimonio, Graeval non ci ha visto più e ha ridotto in fin di vita i miei aggressori. Immagino capisca il motivo per cui l’ho fermato dall’ucciderli… vero?”
Se non lo avesse fatto, la loro vita si sarebbe potuta trasformare in un’inferno perché sicuramente, ne lo stato ne la chiesa ne noi ce ne saremmo stati da parte se ci fossimo resi conto che il party che ha… ferito gravemente la Signora dei Demoni, fosse improvvisamente scomparso.
Stanno sopportando una logica spietata che gli permette di vivere tranquilli… ma molto probabilmente, stanno calpestando i loro veri sentimenti nel farlo. E tutto questo, solo per poter stare insieme… se fossimo nella loro situazione, Jack sarebbe in grado di farlo? Io ne sarei in grado?
Mentre facevo quel pensiero, sentii un’esplosione molto potente e in seguito, la terra cominciò a tremare quasi fosse in corso un potente terremoto che iniziò a far esplodere tutti i vetri della serra e svegliando Acrisio che aveva dormito fino a quel momento.
“Oh cielo!” affermò Lilith alzandosi preoccupata “[Whirlwind]”
Lanciato l’incantesimo, un tornado raccolse gentilmente tutta la mia famiglia e le guardie ancora paralizzate e quasi sembrasse una portantina, ci condusse al di fuori della serra e portandoci sul muro di cinta esterno.
“Cosa succede?!” domandò preoccupato mio padre
“Sembra proprio che da modalità riscaldamento di poco fa, sia passato a modalità esercizio leggero.” affermò Lilith indicando il castello.
*****
20 minuti prima dell’inizio del terremoto
Si prospettava una serata divertente e rilassante… fino a un certo punto almeno. Quando avevo ultimato il mio allenamento magico, l’istruzione che mi è stata imposta mi ha reso cosciente del fatto che i party e i banchetti tenuti dai nobili sono volti a costruire relazioni e legami così da poter essere sfruttati per scopi politici. Ora, io sono una popolana e non mi sono mai interessata di queste cose complicate… anche se avrei dovuto.
Comunque, a parte questi fastidi, è stato un modo per spezzare la quotidianità… per fare qualcosa di diverso e soprattutto insieme come famiglia. I miei figliocci sono rimasti nella casa che abbiamo acquistato qui nella capitale e sono stati affidati ad una badante.
La festa è iniziata bene e ha continuato senza intoppi nonostante l’assenza di Graeval abbia lasciato tutti noi di stucco, ma conoscendo la sua propensione ad evitare le feste se non per dovere, un po’ me l’aspettavo. Però…
“Jack! Spostati da lì!”
“Kuh!”
proprio per un pelo, mio marito evitò di venir colpito da quella mostruosità.
Quella “cosa” solo poco fa era un uomo… figlio di un famoso nobile mecenate, il suo nome era Robert Patterver.
In alcune occasioni ho scambiato qualche parola di convenienza a causa della mia posizione, ma mi dava fastidio il modo in cui i suoi occhi cadevano sempre sul mio seno. Sarò sincera… non mi mancherà, però questa versione mostruosa di lui è ancor più fastidiosa dell’originale.
Grazie al sacrificio di alcune guardie reali, siamo riusciti a guadagnare tempo sufficiente per far evacuare tutti gli ospiti… o quasi.
Per qualche ragione la regina di Yedal, sua maestà Shael Qilana Leomyar u’Yedal, si era messa in disparte e ci stava guardando mentre combattevamo, come se fossimo una mera attrazione. L’inviato elfico che l’aveva accompagnata, l’ambasciatore Folmer Torkian, ha cercato più e più volte di dissuaderla ad andarsene ma lei ha fatto orecchie da mercante e ha affermano “Non ho mai visto combattere l’eroe e le sue mogli, il party che è riuscito a uccidere il Signore dei Demoni.”
Anche se in realtà il Signore dei Demoni è una lei ed è sposata con Graeval.
Nonostante volessi fare quella precisazione, la tenni solo nella mia testa e mi concentrai sullo scontro. Di per se non era difficile, ma la scorza di quella mutazione è assurdamente dura e sia mio marito che Emilyn stanno avendo problemi a causargli danni. L’unica cosa che funziona bene è la magia, ma non possiamo farci più di tanto affidamento perché finiremmo col diventare bersagli del mostro.
Ogni volta che io o Ridel usavamo un’attacco magico contro di lui, a questo sembrava venirgli naturale venirci addosso costringendoci a spostarci per evitare di essere colpite.
“Dannazione! Sta causando troppi problemi!” esclamò Jack vedendo che nonostante le numerose ferite il mutante continuava a muoversi come se niente fosse
“Quello che si sta creando problemi sei tu caro!” esclamò Emily portandosi al suo fianco “Perché ti ostini a non combatterlo seriamente!”
“Era pur sempre un’uomo prima che-”
“Appunto Jack ‘era‘.” Affermò Ridel mentre si preparava a lanciare un’altro incantesimo “Robert Patterver è già bello che morto. Quello non è altro che un mostro che ha mutato il suo corpo e ne ha preso il possesso.”
“Sarity… può essere ancora salvato?”
“[Light Heal]” pronunciai scuotendo la testa
Capisco l’intenzione di mio marito di salvare quante più vite umane possibili, ma… ‘purtroppo’ Robert Patterver è morto.
Beh che c’è? Odio i donnaioli narcisisti come lui. Anche se è vero che c’è un po’ di risentimento personale, quello che ho detto è vero. In pratica, qualunque cosa gli sia successa, prima ha ucciso l’idiota narcisista e poi ha mutato il corpo in quella mostruosità. Sarò la Santa, ma non posso riportare in vita i morti.
“Tsk. E va bene allora non mi tratterrò!”
“GRAAAH!”
*Zack!* *Splash!*
Nello stesso momento in cui fece quel ruggito di dolore, vidi che il braccio sinistro del mostro era stato reciso facendo uscire fiotti di sangue dalla ferita e successivamente, una coda rossa colpì in volto il mutante facendolo arretrare di qualche metro.
“Come fai ad avere problemi con questa mezza calzetta stupido allievo!”
“Maestra?! Cosa ci fa qui?”
“Credi davvero che non si sarebbe notato il casino del vostro scontro?” domandò avvicinandosi a noi “Dannazione. Dopo tutta quella distruzione che avete causato nei giardini credevo lo aveste già fatto fuori.”
“Uh? Di che distruzione sta parlando?” domandai confusa “Noi non ci siamo mai mossi da qui.”
“Haa?! Che vai farneticando?!” chiese leggermente sorpresa Ishgat “Mentre volavo fin qui il giardino era in uno stato pietoso tra bruciature, crateri e muri crollati. E voi siete gli unici che stanno combattendo.”
“Come le ho già detto-”
“GRAUH!”
Il mutante si era rialzato e caricò a testa bassa verso di noi. Con il braccio rimanente, tirò un pugno ad Ishgat che lo bloccò con una mano come se niente fosse.
“Dopo mi direte come avete fatto a ridurre il giardino in quello stato, ora vediamo di finire questa seccatura.”
“““““Sissingora!”””””
Rispondemmo istintivamente in coro.
lady Ishgat spinse via il mutante e approfittando dell’apertura generatasi da quell’azione, mio marito ed Emilyn ne approfittarono per caricare
“[Purity of the Blade]” recitai
Jack ed Emilyn affondarono le lame da me incantate nella gamba del mutante, penetrando con facilità. Come pensavamo. Gli attacchi a base magica sono molto efficaci.
In ginocchio, lady Ishgat tagliò l’altro braccio prima ancora che il mostro potesse reagire.
“[Fire Lance]”
“[Holly Javelin]”
All’unisono, io e Ridel lanciammo i nostri incantesimi offensivi colpendo il mostro al cuore e allo stomaco.
“GRAA-!”
*Zack!*
Mio marito non gli lasciò il tempo di urlare di dolore che gli recise la testa. Gli occhi sulle altre parti del corpo si spalancarono e poi la luce della vita si spense dai loro iridi. Era finita.
Mentre tiravamo un sospiro di sollievo, sentii una persona applaudire di sottofondo e quando mi rivolsi verso il luogo da cui proveniva quell’applauso, vidi che si trattava di sua maestà Shael che si avvicinava a noi con un’espressione soddisfatta, seguita da lord Torkien che la stava guardando con un’espressione di rinuncia
“Davvero splendido. È stato uno scontro esemplare.”
“Non ci meritiamo queste parole vostra maestà.” affermò Jack facendo un leggero inchino
“No, no. Siete stato davvero incredibile. Avete trattenuto la bestia permettendo a tutti i presenti di evacuare e ora l’avete perfino sconfitta. Però… la vostra esitazione potrebbe rivelarsi fatale un giorno, se lo ricordi.”
La regina Shael in pratica stava rimproverando Jack perché continuava a ritardare l’esecuzione del mutante. Dopotutto, essendo umano prima della trasformazione in mostro, Jack sperava di riuscire in qualche modo a ‘curare’ Robert Patterver.
“Terrò il vostro consiglio nel cuore maestà.” affermò per poi rivolgersi verso il trono “Andiamo da Cordelia e gli altri. Sono preoccupato.”
Tutti noi annuimmo a quell’affermazione e ci prestammo a raggiungere la famiglia reale che ci attendeva alla serra.
“Aspetta un’attimo giovanotto.” ci fermò Ishgat “Non mi avete ancora detto come avete fatto a distruggere il giardino.”
“Maestra, dobbiamo andare immediatamente e soprattutto, non ci siamo mossi da qui.”
“Huh? Ma sei serio?” chiese per poi guardare verso la regina che annuì come per confermare l’affermazione di mio marito “Ma se non siete stati voi, allora-”
*KABOOOM*
Con quell’esplosione assordante, il muro dietro al trono esplose scaraventando macerie ovunque e creando un’enorme nuvola di polvere. Nello stesso momento in cui ci fu quel polverone una figura comparve ad alta velocità andando a schiantarsi su una delle colonne.
Allarmati ci preparammo per un’altro possibile scontro, ma quando guardai la figura che si era incastrata nella colonna, rimasi spiazzata: sotto le spoglie di Guardiano, Graeval era lì con l’armatura e il mantello zeppo di sangue.
“Ouch! Questa faceva male. Hm?” affermò con voce metallica per poi girarsi verso di noi “Oh, buonasera! Come state?”