Imbrattato di sangue e incastrato nella colonna in cui era stato scaraventato, Graeval era sotto le mentite spoglie di Guardiano.
“Kya~♥! lord Guardiano~! Cosa ci fai qui~?”
esclamò felice Ishgat come una ragazza che ha visto il suo idolo sbucare dal nulla… no, in effetti si potrebbe dire che fosse successo veramente.
“Sono venuto per partecipare ad una festa che speravo fosse finita da un pezzo.” cominciò Graeval sospirando pesantemente “Tuttavia non ne avevo prevista una privata tutta per me.”
Con nonchalance si staccò dalla colonna ma quando toccò terra crollò sul posto, come se le gambe non lo riuscissero a reggere più: notai che aveva una frattura esposta che usciva dal polpaccio, mentre il braccio sinistro era rivolto in un’altra direzione.
“Gah! Non di nuovo!”
““Guardiano!”” esclamammo preoccupate io ed Ishgat “[Grand Heal]!”
Lanciato quell’incantesimo, la familiare luce bianca avvolse Graeval e pian piano cominciò a rimetterlo in sesto. Quando si dissolse, lui fu in grado di rialzarsi, ma avanzava zoppicando e se non avesse il volto coperto dalla maschera, sono certa che starebbe stringendo i denti per sopportare il dolore.
“GRAUUUUUR!”
si sentì in lontananza obbligandoci a girarci verso la direzione da cui proveniva quel ruggito. Quel ruggito agghiacciante e sinistro mi fece gelare il sangue per quanto fosse così terribilmente… familiare.
“Anche se ho alcune domande…” cominciò la regina Shael “Comincerei con, lei chi è?”
“Al momento non ha importanza.” affermò Graeval dirigendosi verso il cadavere del mutante dietro di noi
“Lui è Guardiano!” affermò orgogliosa Ishgat “Colui che è riuscito a battermi e a curare la principessa Bassilla!”
“Hou~!” disse intrigata Shael “Quindi siete voi… il misterioso guaritore.”
“Come le ho già detto, non è rilevante chi sono al momento.”
“Cos’è tutta questa fretta?”
“……Sembra proprio che lei non sia cosciente della pericolosità della situazione in cui si trova.”
Non appena fece quell’affermazione, il muro dietro al trono venne nuovamente sfondato e dalla polvere comparve un’enorme creatura che aveva una struttura scheletrica e su il corpo si sviluppava una struttura ossea simile ad un’armatura. Le zampe erano munite di artigli e il dorso era ricoperto da peli simili a tentacoli che si contorcevano continuamente come se fossero dotati di vita propria. Il volto sembrava quello di un lupo grottesco sormontato da due enormi palchi che ricordano quelli dei cervi e un’enorme braccio sinistro, grande quasi quanto il suo intero corpo.
“Cosa ci fa qui un Mornfiend?!” esclamai
Tremai alla vista di quel mostro.
Il Mornfiend è una creatura che richiama vecchi nonché brutti ricordi: è una delle bestie che abbiamo dovuto affrontare quando ancora infuriava la guerra tra demoni e umani. La sua pericolosità è tale che nemmeno l’esercito alleato riusciva a tenerlo a bada e da solo è stato in grado di spazzare via l’equivaletene di due compagnie di templari, famosi per essere superbamente addestrati ed equipaggiati. I pochi che riuscivano a tornare erano feriti gravi e alcuni morivano non appena raggiungevano gli ospedali da campo nelle retrovie. Quando venne affidato a mio marito il compito di ucciderlo, tutti noi abbiamo faticato molto per abbatterlo data l’incredibile abilità rigenerativa del mostro e ci mancò poco che Jack ed Emilyn perdessero degli arti o venissero orribilmente menomati. Il prezzo per abbatterne uno solo è stato enorme e speravo di non vederne più un’altro.
“L’idiota dietro tutto questo casino se l’è portato da casa.” cominciò Graeval rivolgendosi verso di noi “Dell’organizzatore, se ne sta occupando voi-sapete-chi.”
“GRAW?! GRAAAWR!!”
notandoci, il Mornfiend si lanciò contro di noi. Io gli altri ci preparammo a riceverlo, quando d’improvviso Graeval fece un’ululato terrificante. Venti impetuosi e rabbiose bufere cominciarono ad infuriare intorno a noi in un vortice di ghiaccio e neve che c’impedì di vedere.
“Ma cosa?”
“GRYAAAAA!”
il Mornfiend dall’altra parte ululò di dolore e un punto di quella tempesta si tinse di rosso, d’improvviso, la bufera sembrò prendere coscienza e si raccolse in una forma di lupo che snudò le zanne fatte di ghiaccio e azzannò il mostro trascinandolo a diversi metri di distanza da noi.
“*Sigh* Neanche questo è bastato?” sospirò Graeval “Quella rigenerazione è davvero fastidiosa.”
“’Neanche questo’?! Ma da quando lo state affrontando?” domandò sorpresa Ridel
“Hmm… sarà una quarantina di minuti?”
La sua espressione era sicuramente interrogativa sotto quella maschera… e sapendolo mi presi la fronte esasperata, mentre il Mornfiend stava ancora affrontando quel lupo di ghiaccio. Come fai ad essere così tranquillo e spensierato?! Mi chiesi mentre gli altri lo guardavano sorpresi
“Per trattare un Mornfiend con una tale nonchalance… come ci si aspetta dal mio adorato Guardiano~♪.” disse Ishgat eccitata aggrappandosi a lui
“LEVATI DALLE PALLE!” urlò Graeval scrollandosi di dosso Ishgat “Comunque, vedo che anche voi avete avuto il vostro da fare.”
“……Anche lui è una vittima di quello che sta succedendo.” affermò mio marito dispiaciuto
“Vittima o meno…” cominciò alzando il braccio destro “quando cominciate qualcosa, portatela a termine.”
finita quella frase, che non riuscivamo a comprendere, il braccio di Graeval penetrò in uno degli occhi spalancati e in quel momento, il corpo senza testa cominciò a tremare e vari tentacoli neri iniziarono a spuntare da tutto il corpo che subito si diressero contro Graeval.
Nonostante fossimo momentaneamente spiazzati dall’azione inaspettata, Jack fece per muoversi ma quei tentacoli neri si scontrarono con una barriera dorata che circondava Graeval. D’improvviso, vidi il sangue di quell’abominio salire lungo il braccio del mio amico d’infanzia e da piccoli rivoli che erano, non fecero altro che allargarsi fino a quando il corpo gigantesco che aveva perforato con il braccio cominciò a raggrinzirsi sempre di più e i tentacoli cominciarono pian piano ad appassire fino a che non caddero senza vita. Alle sue spalle, si formarono gigantesche e maestose ali d’aquila rosse.
“Meglio se vi allontanate da qui.”
Con quell’affermazione, il sangue dei cadaveri delle guardie di palazzo si radunò nella sua mano formando quella che sembrava un’enorme ascia. Il lupo di ghiaccio scomparve dopo che il Mornfiend lo ruppe a metà rivolgendosi nuovamente verso Graeval.
“Allora… pronto per il sesto round?”
*****
Ero venuta a Thirus incuriosita dalla persona che era riuscita la dove io non c’è l’avevo fatta. Io, Shael Qilana Leomyar u’Yedal, rinomata per essere la maga spiritica e guaritrice più forte, surclassata da qualcuno che indossa una maschera di ferro… ammetto di essere stata ferita nell’orgoglio, ma il mio desiderio di capire come ci fosse riuscito era forte.
Presumendo che si sarebbe presentato al banchetto preparato da Re Edward Calsay Belmont di Thirus, decisi di parteciparvi dal momento che l’invito era originariamente indirizzato a me e mio marito. Tuttavia, mi sono sbagliata. Quell’uomo non c’era. Alquanto strano dopotutto, con un successo del genere, avrebbe ottenuto molta fama, l’attenzione e il possibile supporto dei nobili di Thirus. In poche parole, un biglietto per la bella vita.
Dopo l’ultimo brindisi, la situazione è precipitata e Robert Patterver è morto trasformandosi successivamente in una mostruosità mai vista prima. L’Eroe e le sue mogli si sono immediatamente attivati e hanno affrontato l’abominio. Non volendo farmi sfuggire l’occasione di vedere come combatte il party che è stato in grado di uccidere il Signore dei Demoni, rimasi in disparte ad osservare nonostante Torkian insistesse nel volermi portare in un posto sicuro. Alla fine cedette e io potei restare ad osservarli… rimanendone leggermente delusa.
Ora non fraintendetemi, sono un gruppo affiatato e la loro coordinazione è eccellente, ma l’Eroe è stato molto esitante nell’uccidere il mostro che prima era Robert Patterver, ma alla fine venne convinto dalle mogli e dall’ultima arrivata, nonché suo mentore lady Isghat Diaraiz Rember, menando il fendente letale.
Credevamo fosse finita lì, ma ci sbagliavamo. Dopo che il muro dietro il trono esplose, una figura umana si andò a schiantare contro una delle colonne lì vicino. E questo chi è?! Ma soprattutto, perché non percepisco alcun mana provenire da lui?
Quando si staccò dalla colonna, intraprese una semplice conversazione con l’Eroe, le sue mogli e la sua maestra. Con molta probabilità, si conoscono.
“Anche se ho alcune domande… Comincerei con, lei chi è?” domandai avvicinandomi al nuovo arrivato
“Al momento non ha importanza.” affermò l’essere con voce metallica
Di certo è arrogante. Quel pensiero mi venne naturale notando il modo in cui mi ha risposto… quasi fosse un fastidio il solo rispondermi.
“Lui è Guardiano! Colui che è riuscito a battermi e a curare la principessa Bassilla!”
“Hou~!” affermai intrigata “Quindi siete voi… il misterioso guaritore.”
Questa non me l’aspettavo. La persona di cui ero curiosa è proprio davanti a me. Non mi ha dato una bella impressione quando mi ha risposto in quella maniera, ma dato che è riuscito dove io ho fallito, posso perdonargli quel suo atteggiamento.
Però c’è un’altra cosa che mi ha fatto incuriosire. Quando avevo intenzione di chiedergli della sua relazione con lady Ishgat, e soprattuto come mai non percepisco neanche una goccia di mana all’interno del suo corpo, lui mi anticipò
“Come le ho già detto, non è rilevante chi sono al momento”
“Cos’è tutta questa fretta?”
“……Sembra proprio che lei non sia cosciente della pericolosità della situazione in cui si trova.”
Il suo tono sembrava esasperato… cosa che mi diede fastidio, ma il motivo per cui lo ha affermato non si fece attendere.
Sfondando lo stesso muro da cui era sbucato si fece avanti un Mornfiend. Una creatura pericolosa per dire un’eufemismo. La sua sola presenza è sinonimo di morte e perfino gli spiriti, seppur non possano essere colpiti da quella mostruosità, se ne stanno ben alla larga.
Notandoci, questa si apprestò a caricarci
“Vostra Maestà! Dobbiamo andarcene subito.”
“Sì. Conco-”
“AuuuuuuuUUUUU!”
Sentii Guardiano ululare facendomi venire inconsciamente la pelle d’oca; d’improvviso, venti impetuosi e rabbiose bufere cominciarono ad infuriare intorno a noi in un vortice di ghiaccio e neve la cui visibilità era praticamente nulla.
Probabilmente incurante del fenomeno, il Mornfiend deve aver caricato lo stesso perché sentii il suo ruggito di dolore e una parte di quel muro che ulula impetuoso divenne rosso. Quella barriera di vento e neve pian piano mutò, trasformandosi in un fiero lupo fatto di ghiaccio e vento grande quanto il Mornfiend. Immediatamente pensai fosse uno spirito, ma mi sbagliavo… non vi era alcun tipo di mana provenire da quella fiera e soprattuto, gli spiriti non farebbero mai ciò che non gli piacesse fare anche fosse una richiesta del contraente.
Quel lupo si avventò sulla bestia magica trascinandolo lontano da noi e infliggendogli ferite terribili, ma nulla che la rigenerazione rapida di quel mostro non potesse guarire.
D’improvviso il sangue che era stato versato vicino ai cadaveri delle guardie reali, cominciò a fluire verso di noi… no, verso Guardiano. Maestose ali rosso sangue si erano formate sulla sua schiena e in mano teneva un’enorme ascia bipenne anch’essa rossa come… no, fatta di sangue.
“Meglio se vi allontanate da qui.” affermò per poi rivolgersi al Mornfiend che aveva appena sconfitto quel lupo “Allora… sei pronto per il sesto round?”
Mi vennero i brividi quando lo disse e sono certa che se non avesse il volto coperto da una maschera, ho il presentimento che starebbe sorridendo.
“GROAAA-!”
“Taci una buona volta!”
Era scomparso. È bastato un battito di ciglia che era già di fronte al Mornfiend; con un fendente separò il bacino dal tronco della bestia e con un movimento fluido, menò un colpo che calò sulla testa della bestia aprendo in due il cranio.
Un essere vivente normale sarebbe morto, ma il braccio del Mornfiend si mosse e colpì Guardiano sul fianco che si protesse con una delle ali mentre veniva seguito dal sangue che aveva appena versato, aumentando ulteriormente le dimensioni dell’arma che teneva in mano. La bestia era prossima a guarigione completa e Guardiano lanciò l’ascia bipenne sopra la testa dell’avversario, schioccò le dita e questa si trasformo in una ventina di lance di sangue. Quando con l’indice indicò verso il basso, le lance penetrarono l’armatura ossea sulla schiena e si conficcarono penetrando nella creatura quasi completamente. Quasi non sembrasse soddisfatto, batté le mani e due lastre di roccia del pavimento del palazzo si chiesero a libro schiacciando il Mornfiend. Ma non servì a nulla.
“Sto seriamente iniziando a perdere la pazienza” affermò puntando il dito indice verso l’alto e causando, con quel semplice gesto, l’impalamento della bestia magica.
Cosa… cosa sto guardando?! Che mostro è mai questo?! Erano queste le domande che mi continuavo a ripetere nella testa osservando impietrita quello scontro unilaterale. Ogni gesto che compiva, ogni movimento del corpo, ogni parola che pronunciava… questo Guardiano stava riversando assalti su assalti contro il Mornfiend, attacchi di natura che sembra magica come se niente fosse. Niente incanti… nessuna manipolazione del mana… nessuna richiesta di assistenza agli spiriti… era come se ogni singolo elemento organico e inorganico fosse suo servitore e si muoveva in accordo ai suoi voleri, ogni sua parola scatenava dolore e sofferenza incalcolabile al Mornfiend.
La bestia magica non faceva altro che subire, ululare di dolore, rigenerarsi… subire, ululare, rigenerarsi… subire, ululare, rigenerarsi. Ogni tanto riusciva a raggiungerlo e menare qualche colpo, ma veniva sempre intercettato da una barriera dorata o da una delle ali di sangue, per poi subire un violento contrattacco che spesso e volentieri causava ferite orribili alla creatura.
Se qualcuno mi dicesse che lui è un Dio della distruzione… sarei la prima a crederci e ad affermarlo.
Non so quante volte quel mostro sarebbe morto. Se non fosse per la sua incredibile abilità rigenerativa, in questo momento sarebbe deceduto per mille morti diverse… bruciato… elettrificato… per percosse… per arma da taglio… e molte altre. Ma la cosa davvero spaventosa è Guardiano e la sua spietatezza.
“…Vedere come Guardiano si stia occupando del Mornfiend, mi fa venire pietà per lui.” affermò Jack
“……Io invece mi sento sollevata se penso di essere ancora viva nonostante lo abbia affrontato.”
Quando lady Ridel fece quel commento, mi venne istintivo voltarmi verso di lei, notando che oltre a lei, anche gli altri stavano annuendo nervosamente… e allo stesso tempo sollevati.
“Come? Lo avete affrontato?”
“Sì… è una questione… delicata per così dire.” affermò lady Sarity “In passato siamo andati ad investigare su uno strano fenomeno e lì ci siamo imbattuti in Guardiano, contro cui abbiamo combattuto e subito una sonora sconfitta.”
“State scherzando spero!” esclamò preoccupato Torkian
“Riesce a dire una cosa del genere nonostante quello che sta succedendo davanti a lei?!” affermò sconcertata lady Emilyn “Perfino noi abbiamo avuto enormi difficoltà ad abbattere una simile creatura, al punto che eravamo pronti a rinunciare all’impresa.
Lo guardi! Non sta neanche sudando eppure la sta chiaramente sovrastando. Ma la cosa più spaventosa è che non sta neanche facendo sul serio. Anzi, per sua ammissione non ha mai fatto sul serio in tutta la sua vita. Come può chiederci se stiamo scherzando?!”
Non sta facendo sul serio?! Seriamente?!! Ora ho persino più paura… no si è direttamente trasformata in terrore.
Ad ogni modo, lo trovo strano. Un Mornfiend, per quanto possieda un’abilità rigenerativa incredibile, dopo un po’ non può più attivarla visto che ha una quantità di mana limitata… ma questo è completamente diverso. Ormai lo scontro va avanti da molto più tempo che Guardiano finisse nella sala del trono. Il mana della creatura avrebbe dovuto esaurirsi da moltissimo tempo se questi ha subito attacchi simili sin dall’inizio dello scontro. Quindi… com’è possibile?
“È piuttosto semplice Vostra Maestà” parlò Guardiano con la sua voce metallica “Il padrone di questa bestia l’ha in qualche modo fusa con uno spirito dell’oscurità reso pazzo dal dolore e dalla sofferenza.”
“Che cosa?!”
Quando riportai la mai attenzione su guardiano, vidi che sopra la sua testa si era creata un’enorme lancia di sangue che andò a trapassare il Mornfiend da parte a parte bloccandolo a terra.
“Ora, non mi chieda come sia stato possibile perché è una cosa a cui sono completamente estraneo, ma a furia di combatterlo ho percepito come una seconda presenza all’interno del suo corpo.”
Non riesco a vedere come possa essere possibile. Come ho già detto, gli spiriti se ne stanno ben alla larga dai Mornfiend e soprattutto è impossibile obbligarli a fare qualcosa che non vogliono… però… uno spirito pazzo? Non ci sono precedenti e potrebbe essere pura teoria, ma decisi comunque di controllare.
Data la nostra affinità con la magia spiritica, siamo in grado di percepirli quando sono nelle nostre vicinanze. Mi concentrai… e mi vidi obbligata a dare ragione al guerriero mascherato: percepii la presenza di uno strano spirito all’interno del corpo del Mornfiend.
L’ho definito strano perché solitamente gli spiriti per certi versi emanano certi sentimenti tipici dei loro tratti elementali. Ad esempio uno spirito dell’acqua può essere sia calmo che impetuoso, uno del fuoco passionale o goloso, uno del vento vivace o volubile e così via. Tuttavia, lo spirito all’interno della bestia magica, il cui elemento è di natura oscura, dovrebbe essere per lo meno cupo ma questo trasuda follia e dolore.
“Mi dica Vostra Maestà…” cominciò Guardiano voltandosi verso di me “uno spirito è più vicino ad un’essere astrale o è più vicino ad un’essere terreno?”
“Huh? Cosa centra ora?”
“Risponda e basta.”
“…… È più un’esistenza astrale.”
“Capisco.”
Guardiano indicò con l’indice della mano destra il Morfiend che cercava in tutti i modi di liberarsi da quella lancia scarlatta e sulla punta del dito, comparve una fiammella di colore bianco. Era piccola, ma mi ammaliò istintivamente da quanto la trovassi bella… quasi fosse un gioiello creato da un mastro artigiano. Pigramente, quella fiammella si portò sopra la bestia magica ancora bloccata a terra dall’enorme lancia di sangue.
“Sii felice spirito tormentato… finalmente ti concederò la pace.”
Non appena lo disse, Guardiano schioccò le dita e quella fiammella esplose in una nova bianca che investì il mostro.
“GRYAAAA!!!” “KYAAAAA!!!”
All’interno di quella sfera bianca incandescente uscirono non solo i ruggiti di dolore del Mornfiend, ma anche le urla di dolore e disperazione di un bambino. Un urlo che mi fece raggelare il sangue. Quando quella sfera bianca si dissipò era solo rimasta la bestia magica bruciata lungo tutto il corpo, che si stavano rigenerando. Mentre lo spirito…
“Ha ucciso… uno spirito?!” affermò incredulo Torkian
Quella nova bianca… quello che prima avevo definito un gioiello, si è rivelato essere qualcosa di più terribile e spaventoso di quel che potessi credere. Anche se non l’ho sentito sulla mia pelle e nemmeno ci tengo, ho sentito la mia stessa anima gridare dalla paura… un potere in grado di ferire e distruggere anche l’anima stessa.
D’improvviso, Guardiano porse la mano destra verso di noi e d’improvviso sentii il mio corpo… levitare
“Hey! Ma cosa fai?!” domandò lady Sarity presa improvvisamente alla sprovvista
“Vi avevo detto di andarvene prima, no? Ora ve ne andrete alla mia maniera e se non vi sta bene non me ne può fregare di meno.”
Detto quello, tutto il muro della sala che da sul giardino esplose e noi venimmo lanciati fuori dalla sala, finendo in caduta libera verso le mura.
“Acc-! Spirito dell’aria ascolta la mia richiesta e accoglici tra le tue braccia!”
Quando recitai quella supplica, un vento caldo rallentò la nostra caduta e ci fece deviare sul muro di cinta facendoci atterrare lì sopra senza subire danni.
“Ma che gli è preso?!” domandò arrabbiata lady Sarity
Nessuno ebbe il tempo di parlare che la terra tremò violentemente e il nostro sguardo si rivolse verso il castello. L’intero edificio si stava spezzando e comprimendo. Ogni sua singola parte si stava concentrando verso la sala in cui eravamo fino a poco fa. Potei notare una sfera nera brillare inquietante mentre risucchiava l’intero edificio ed espandersi sempre di più fino a che non smise di espandersi ed implose generando un’onda d’urto talmente potente che chiusi gli occhi istintivamente e venni sbalzata contro i merli. Perfino le spesse e resistenti mura del castello sembravano prossime a cedere a causa della potenza del colpo.
Quando aprii nuovamente gli occhi, il maestoso castello di Cuding, simbolo del potere e della stabilità della famiglia reale Belmont, era per tre quarti distrutto e gli splendidi giardini che lo circondavano erano ridotti a campi morti e bruciati, gli alberi piegati e completamente privati delle loro foglie e alcune pietre che erano atterrate in tutte le direzioni sembrano delle lapidi. Quel castello, in una notte, è diventata una rovina.
In cuor mio pregai che la nostra nazione, non attiri mai l’attenzione e la furia di un’essere del genere.
*****
Nello stesso giorno in cui al castello si festeggiava la pronta guarigione della seconda principessa Bassilla Calsay Belmont dalla sua misteriosa malattia, la serata si trasformò in una tragedia.
La morte del figlio di un nobile influente e la quasi riuscita del rapimento di tre membri della famiglia reale sono stati colpi duri per la nobiltà di Thirus. Inoltre, la quasi completa distruzione del castello reale, da sempre simbolo dell’inviolabilità della sicurezza di Cuding e punto focale della potenza di Thirus, ha causato panico per le strade della città bassa.
Ogni popolano si ricordava di quella notte: la terra tremava come se dei draghi stessero correndo nelle vicinanze e la sfera nera che inghiottì il castello sembrava il cancello degli inferi aperto per venire a reclamare le anime di coloro fuggiti al loro destino.
Quella notte venne definita “La Notte della fine”.
Ma quel nome non durò a lungo. Successivamente, quella notte verrà rinominata “La notte della Fenice”.
Come mai?
Qualche giorno dopo la famiglia reale e la chiesa annunciarono che i fenomeni accaduti durante quella notte e nei giorni successivi, sono stata l’opera del nuovo Santo amato dalla Dea Aphy e nominato da lei stessa protettore del Regno di Thirus: Guardiano.
Secondo gli storici, fu proprio con la “Notte della Fenice”, che il periodo d’oro di Thirus iniziò.