Capitolo 39

Ding Dong Dang!

“La lezione di oggi è conclusa. Ricordatevi che la settimana prossima ci sarà un test scritto e tra le domande ci sarà quello di cui abbiamo parlato oggi. Buon proseguimento.”

“““““Grazie per la lezione.””””” rispondemmo in coro salutando il professor Balran

Sono passate circa due settimane da quando mia zia è partita per Cuding, mentre io ho ripreso a frequentare l’accademia per completare gli studi.

Mentre camminavo attraverso i corridoi per dirigermi alla mensa, ripensai a quanto fossi gelosa di mia zia… avrà la possibilità di conoscere Guardiano. Come vorrei tanto tornare a Fago.

“*Sigh*”

“Qualcosa non va lady Lianelis?” domandò Saphielle

“No. Va tutto bene… ero solo preoccupata per una cosa. Ma niente d’importante.”

“…Capisco.”

Dal momento che ci troviamo all’interno dell’accademia, Saphielle, come anche Thalia e Artin, si rivolgono a me usando un tono più formale nonostante ci conosciamo sin dall’infanzia.

Di per sé, l’accademia è un luogo dedicato all’insegnamento e alla socializzazione tra i vari studenti indipendentemente dalle classi sociali… o almeno, questo è quello che ufficialmente dovrebbe accadere. Tra teoria e pratica c’è sempre stato un’abisso e anche quest’accademia non fa eccezioni: l’esempio più immediato è la differenza che c’è tra i dormitori usati dalla nobiltà, più sfarzosi, grandi e lussuosi, e quelli usati dai cittadini comuni che sono molto spartani. Inoltre, sono molto pochi gli studenti nobili che permettono a persone di rango più basso del loro di parlare usando un tono informale, altri parlano in maniera ufficiale perché danno molta importanza al rango e all’educazione che hanno ricevuto, altri ancora sono elitisti che ostentano il loro status con arroganza quasi fosse una cosa normale.

Io sono membro del secondo gruppo. A me non è mai importato avere un comportamento formale dovuto al mio rango o essere trattata come tale dalle persone il cui stato sociale è inferiore al mio; tuttavia, l’educazione che ho ricevuto è praticamente diventata parte di me e a parte la mia piccola passione per la cucina risvegliata grazie a Graeval, mi sono sempre comportata come si conviene alla figlia di un Duca e consorte reale.

“Siete per caso preoccupata per sua altezza Leomyar?” mi domandò improvvisamente Thalia

“Uh? Perché dici così?”

“Vede, è perché ultimamente…”

“lady Lianelis!” mi sentii chiamare

girandomi verso l’origine di quella voce, vidi un ragazzo con capelli corti castani e occhi azzurri con le orecchie a punta tipiche della mia razza.

“Oh! Sir Carmaer.” esclamai “Che piacere rivederla. Cosa posso fare per lei?”

“Il piacere è tutto mio lady Lianeslis. Sono venuto fin qui per portarle un messaggio di sua altezza.”

Non appena fece quell’affermazione, un brivido mi corse lungo la schiena, mentre Saphielle, Thalia e Artin sembrava stessero trattenendo il respiro per qualche ragione.

Filverel Carmaer è un’elfo della mia età la cui dinastia ha servito la famiglia reale come guardie personali per intere generazioni, alcuni dicono che ricoprano quel ruolo sin dalla fondazione del regno e che la stabilità all’interno della corte reale sia anche merito della loro presenza. Dopotutto, i Carmaer sono a capo di un ufficio il cui compito è quello di indagare possibili atti di corruzione o sospetti traditori all’interno della nobiltà.

“…Mi dica.”

“A causa di un’impegno improvviso nel suo ruolo di presidente del consiglio studentesco non potrà unirsi a voi per pranzo. Chiede scusa e desidera la vostra comprensione.”

“Oh… capisco. È davvero un peccato.” risposi sorridendo. “Quindi può farmi lei compagnia?”

“Per quanto ne sarei onorato, il mio dovere è quello di essere al fianco di sua altezza.”

“Comprendo. Grazie per il tuo duro lavoro. Riferisca a sua altezza Leomyar che i miei pensieri sono per lui.”

“Sono certo che ne gioirà. Le auguro un buon pranzo.” dopo quell’affermazione e dopo aver fatto un leggero inchino, Filverel se ne andò.

“È già la terza volta questa settimana.” affermò leggermente irritata Artin

“Altro che impegni. Scommetto che c’è di mezzo lei.” si aggiunse Saphielle

Perfino loro hanno fiutato la bugia non appena mi è stata riferita. Pensai sospirando.

Da quella cena con mio zio a palazzo reale, avevo notato quell’inusuale intimità che si era formata tra Ehrendil e la persona a cui si riferiscono le mie tre amiche: Dessielle.

Non so molto di cosa sia accaduto a parte qualche voce di corridoio: dopo il mio rapimento avvenuto circa 4 mesi fa, sembra che sua altezza Ehrendil sembrasse abbattuto e molto sofferente a causa della mia scomparsa. Sembra che Dessielle abbia giocato un ruolo chiave per aiutarlo a riprendersi.

Se quel che le voci dicono è vero allora Dessielle ha la mia gratitudine… anche se sarebbe saggio per lei tenere conto del tempo e del luogo quando conferisce con nobili il cui rango è superiore al suo, anche se è probabile che non faccia tante distinzioni sul ceto sociale. A scuola è ancora accettabile ma negli eventi esterni… diciamo che dovrebbe fare attenzione dal momento che in più di un’occasione ha mostrato un’atteggiamento fin troppo amichevole.

“Quella ragazza ora sta davvero esagerando.” cominciò Artin “Interferire col pranzo tra sua altezza e lady Lianellis.”

“Non ci sono problemi Artin.” affermai girandomi verso di lei “In fin dei conti, non ho motivi per doverla rimproverare. Anzi un po’ glielo devo dato che, secondo le voci, ha svolto egregiamente un ruolo di supporto morale per Sua Altezza.” Inoltre, il nostro è un fidanzamento voluto dai nostri genitori e ora io non provo niente per lui. A parer mio, potrebbe uscire con chiunque lui voglia.

“Siete troppo buona lady Lianellis.” affermò Saphielle a cui risposi con un semplice sorriso

“Però, ho sentito che lady Dessielle abbia attirato l’attenzione di molti studenti…” cominciò Thalia con un tono un po’ duro

“Che tipo di attenzioni?” chiesi leggermente allarmata

“Negative.” affermò “Ultimamente, ci sono stati vari atti di bullismo ai suoi danni. Nessuno sa chi sia il colpevole però…” finì Thalia guardandomi con un’espressione preoccupata

“……Capisco.” dissi incamminandomi nuovamente verso la mensa

Con molta probabilità, molti stanno sospettando di me visto che sono la fiancé di Ehrendil e potrebbero aver notato i sentimenti che nutrivo per lui. Spero solo che le cose non si complichino.

*****

Sto guardando qualcosa che non avrei mai pensato di poter vedere durante la mia breve vita. Il castello di Cuding… la fortezza costruita dai miei antenati… distrutto in una notte.

Il volto di tutta la mia famiglia era pietrificata. Quella sfera nera che ha inghiottito quasi l’intero edificio ci ha fatto rabbrividire.

“Ara~…” esclamò lady Lilith prendendosi il volto “Graeval ha leggermente esagerato questa volta.”

“““““Leggermente?!””””” esclamammo in coro facendo prendere uno spavento a lady Lilith

“Beh… ha davvero esagerato.”

Accompagnato dal suono di qualcosa che fende l’aria, lord Guardiano… no, lord Graeval comparve di fronte a noi atterrando con leggerezza di fianco a lady Lilith.

“Sono tornato” affermò salutando sua moglie

“Bentornato.” rispose togliendogli momentaneamente la maschera e baciandolo sulla guancia

“Ti ho fatto aspettare troppo?”

“Giusto un poco, ma ho avuto una piacevole chiacchierata con la famiglia reale dopo aver punito Arzined. Ad ogni modo, come mai ci hai messo così tanto?”

“Quel Mornfiend mi ha costretto a prenderlo leggermente sul serio.” cominciò sospirando “Sembra che uno spirito oscuro fosse stato fuso all’interno della bestia. Per caso sai se una cosa del genere è possibile?”

Quando fece quella domanda, il sorriso sul volto di lady Lilith scomparve e lei divenne subito seria

“Questa mi è nuova.” cominciò mentre si massaggiava il mento “Il Mornfiend è già di suo incredibilmente pericoloso e perfino gli spiriti gli stanno alla larga, quasi fosse un’appestato. Anche se sotto contratto, non si può obbligare uno spirito a fare quello che non gli piace.”

“Lo spirito con cui era stato fuso era pazzo… letteralmente.”

“……Non ho mai sentito di spiriti diventare pazzi. Se ci sono stati dei precedenti non ne conosco, e poi quello di restare distanti da un Mornfiend per gli spiriti è più un’istinto che non fa buon senso. Quindi anche se pazzo, dubito che non darebbe ascolto al suo istinto di conservazione.”

“Hmm… la cosa mi puzza.”

“Anche a me non piace.” affermò lady Lilith “Però… per ora potresti dedicarti alla rimozione del veleno paralizzante dal corpo della famiglia reale?”

“Uh? Oh! Perdonatemi.”

Come se stesse offrendo qualcosa, una sfera di luce azzurrina si formò sulla sua mano e successivamente, questa si divise in tante piccole lance che penetrarono nel mio corpo e in quello dei miei familiari. Non provai alcun cambiamento ma poi notai che mia moglie Calventia e le mie figlie cominciarono a muovere pian piano i loro arti, e anche io riuscii a muoverli in maniera più fluida.

“Ho spostato buona parte del veleno paralizzante verso gli organi specializzati nell’espulsione delle tossine, ma è meglio se prendete comunque un’antidoto adatto o qualcosa di simile.”

“Grazie.” affermai

“Dopo quello che ho combinato alla vostra dimora…” cominciò girandosi verso la rovina del castello “è il minimo.”

Quell’affermazione mi ha lasciato leggermente spiazzato: non credevo che la distruzione causata al castello lo avrebbe fatto sentire in colpa. In battaglia non si pensa mai ai danni collaterali che subisce il territorio e durante un’assalto ad una città o ad un’edificio è naturale che ci siano dei danni.

“Ci avete salvato la vita… è questo quello che conta.”

“Non lo metto in dubbio, però mi sento comunque in colpa.”

lord Graeval si prese il mento e poi rifletté per qualche minuto. Infine aprì come un piccola finestra di fianco a se e ne tirò fuori un mantello verde che fece indossare a sua moglie.

“Potremmo ricevere visite quindi…” disse sollevandogli il cappuccio

“Non preoccuparti.” affermò lady Lilith prendendogli la mano e sorridendogli

Detto quello, lord Graeval si girò nuovamente verso la rovina, scricchiolò le dita delle mani e fece un profondo respiro

“Fuu. Cominciamo.”

Divaricando leggermente le gambe e aprendo le braccia, intorno a noi cominciò a soffiare un forte vento e di colpo, due enormi ovali luminosi si aprirono mostrando l’immagine di quelle che sembravano montagne

“Ma quelle non sono i Monti Stonecroft?!” esclamò Atia sorpresa

I Monti Stonecroft sono una catena montuosa che si trova a nord-ovest lungo il confine con il Principato Kreryn. Di per se funge anche da confine naturale e non c’è niente di particolare da dire su di loro a parte il fatto che sono le uniche che hanno le vette innevate tutto l’anno.

D’improvviso, lord Graeval cominciò a chiudere le mani fino a formare un pugno. Ci fu un nuovo terremoto e quel che era rimasto del palazzo come anche tutti i pezzi di pietra chiara sparsi per il giardino vennero frantumati e riuniti in quella che sembra una polvere chiara che si allontanò di poco. Da lì, interi blocchi di una pietra grigio-blu cominciarono ad uscire da quegli ovali e posarsi sul sito in cui sorgeva il castello.

Non so quanto tempo fosse passato, ma noi tutti guardammo quello spettacolo. Pian piano, i muri e la forma di quello che sarebbe stato un castello cominciò a farsi sempre più definito. Il precedente castello di Cuding era molto tradizionale e dalle forme squadrate, ma questo era molto più elegante, con forme arrotondate, decorazioni e rilievi che pian piano si andavano a formare donando un’aria solenne all’edificio, mentre la polvere chiara ricavata dai resti del precedente castello si andava a depositare in molti punti delle mura e sembrava fondersi con essa.

“Co-cosa sta succedendo?!”

Quando la costruzione era più o meno a metà, sentii questa esclamazione alla mia destra e vidi che mio cognato, le sue mogli, la Regina e l’ambasciatore di Yedal, erano appena arrivati… e di corsa dato il fiatone.

“Jack!” esclamò mia figlia saltando fra le braccia di suo marito “Grazie al cielo state bene.”

“Cordelia! Grazie al cielo…” espirò Jack abbracciando mia figlia per poi rivolgersi a lady Lilith “Grazie per averla tenuta al sicuro.”

“Non si preoccupi Eroe. Avevo un conto in sospeso con il demente dietro a tutto questo casino.”

“Vostra Maestà! Mi deve un bel po’ di spiegazioni!” s’intromise Shael indicando lord Graeval “Da quanto lo state nascondendo?”

“…Non l’ho mai nascosto anzi, l’ho scoperto anche io da poco.”

“Mi prende in giro? Un…… ‘talento’ del genere non è qualcosa che sbuca dal nulla da un momento all’altro! Non potevate non esserne a conoscenza!”

“Sono serio lady Shael. Siamo venuti a sapere della sua esistenza solo pochi mesi fa e la conferma della sua esistenza c’è l’ha fornita l’Eroe solo il mese scorso.”

“Non può essere-”

“[Waterball]”

*Splash*!

Sopra la testa di Shael cadde quella che sembrava una sfera d’acqua bagnandole testa e vestiti. Quasi il tempo si fosse momentaneamente fermato, ci girammo verso la colpevole che teneva la mano aperta verso lady Shael.

“Veda di darsi una calmata.” cominciò Lilith abbassando il braccio “Guardiano deve concentrarsi.”

Rivolgendo nuovamente il mio sguardo verso lord Graeval, notai che stava respirando affannosamente e sembrava che lentamente stesse cedendo come se avesse un qualche peso che stava portando sulle spalle.

D’improvviso scattò e portò le mani avanti. Oltre alla terra che già tremava, percepii come se anche i cieli stessero vibrando e tanti piccoli soli si crearono sopra al castello già completo. Gli enormi portali di prima lasciarono spazio ad altri più piccoli con immagini sempre diverse. Come un fiume in piena, vidi uscire da un portale quella che sembrava sabbia andare a depositarsi in tutti i soli e dagli altri, sabbie diverse si portavano in uno dei soli. Da lì, magicamente comparvero enormi vetrate colorate e trasparenti che si andarono a posizionare in varie zone dell’edificio.

Quando scomparvero e quei portali si chiusero, lord Graeval si sedette pesantemente a terra prontamente sostenuto da lady Lilith.

“*Huff* *huff* Che… *huff*… fatica.”

“Grazie per il tuo duro lavoro.”

“Duro… a dir poco *fuuu*… è la prima volta che… tento qualcosa del genere.”

Anche se le mie orecchie sentirono quella loro discussione, il mio sguardo era fisso sul nuovo castello. Era maestoso, enorme e solenne. Le sue forme arrotondate e quelle numerose decorazioni composte da statue, festoni, rilievi e vetrate colorate gli donavano grazia ed eleganza, i muri candidi riflettevano la luce lunare come degli specchi e le alte torri erano slanciate e sembravano toccare il cielo. Un piccolo lago era stato creato sul luogo in cui sorgevano le serre e vi erano stati costruiti tre edifici circolari la cui cupola era di vetro cristallino, collegati all’ala principale tramite dei ponti che sembravano sorretti da dei giganti. Il giardino era ancora una distesa desolata, ma era stato completamente ripulito dai detriti.

L’impressione che dava il vecchio castello quando lo si guardava, era un senso di robustezza e soggezione. Ma questo esprimeva anche sensazioni di eleganza, maestosità, accoglienza e sicurezza.

In una notte… lord Graeval aveva distrutto un’intera fortezza, per poi creare un castello degno non di un Re, ma di un Imperatore.

“……Prima il Mornfiend, ora questo castello… con te il buon senso dobbiamo buttarlo via.”

“Lo devo prendere come un complimento… lady Sarity?”

“Prendilo come vuoi.”

“Beh, dopotutto stiamo parlando del mio adorato Guardiano~”

Quest’ultima affermazione arrivò insieme ad una luce bianca che si creò di fronte a noi… e la Dea Aphy in tutta la sua bellezza si mostrò.

Tutti c’inchinammo di fronte a lei, tranne Graeval, Lilith, la regina e l’ambasciatore di Yedal dal momento che non conoscono la sua vera identità.

“Huh? Perché v’inchinate?” domandò lady Shael notando la nostra reazione

“Vostra Maestà… lei è la somma Aphy in persona.” rispose lady Ishgat

Dubbiosa, lady Shael e lord Torkian si girarono verso la Dea che con un leggero sorriso si presentò

“Salve~ Io sono Aphy, la Dea patrona di questo mondo~”

““………EH?! EEEEEEEEH?!””

“Comprendo la vostra sorpresa, ma ora sono venuta qui in veste ufficiale e ho alcune questioni da risolvere.” cominciò guardandoci tutti quanti “Sia chiaro che tutto quello che succederà in questo momento non lo dovrà sapere nessun’altro~”

“““Come desiderate.””” rispondemmo in automatico mentre gli elfi si stavano ancora riprendendo dallo shock

“Bravi bambini~. Ora, Signora dei Demoni Lilith Stilno…” cominciò usando un colpo di vento per far abbassare il cappuccio a lady Lilith “sono qui principalmente per lei.”

“……Cosa vuoi da me?”

“Ti devo delle scuse. Perdona la mia incompetenza come Dea patrona.”

Non appena fece quell’affermazione, Aphy abbassò il capo di fronte a lady Lilith porgendo delle sincere scuse non a Lilith, ma alla precedente Signora dei Demoni. Huh? Che sta succedendo?!

The Guardian Chef

The Guardian Chef

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
In un mondo di spade e magia, Graeval è figlio di umili contadini, una persona qualunque con un talento particolare per la cucina. I suoi compaesani lo conoscono per i suoi piatti deliziosi, per essere l'amico d'infanzia della Santa eletta dalla Dea Aphy e per essere sposato con una donna bellissima. Ma è davvero tutto qui? Certo che no. Altrimenti perché racconteremo la sua storia? Egli non è un ragazzo qualunque. La sua natura fredda, realista e calcolatrice era da sempre fin troppo matura per qualcuno della sua età. Ma illuso segreto è tanto immenso... quanto il potenziale della sua mente.
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