Era ormai notte fonda nella piccola cittadina di Hakhill; a causa della loro vicinanza con il mare, con il fatto che parte di Hakhill fosse fondata sulla sabbia, rendeva il clima stranamente freddo la notte, tanto che Erwin dovette accendere un po’ di legna sotto il camino per non gelare, nonostante fossimo nel pieno dell’estate. Ron, dopo che Elaine riuscì a controllarsi, fece ospitare la ragazza in una delle stanze destinate agli ospiti, dove avrebbe potuto lavarsi e rimpiazzare quei luridi vestiti che portava ormai da diverso tempo.
Nel mentre, Erwin e Ron stavano pulendo il locale, nell’attesa che la ragazza scendesse per poter parlare. Benché i due fossero giù da soli, entrambi non si rivolsero la parola: Erwin era ancora imbarazzato per la sceneggiata nel pomeriggio, mentre Ron… aveva la stessa espressione indecifrabile, che fece imbestialire il ragazzo; Erwin avrebbe preferito che si arrabbiasse con lui, ed invece non diceva una parola.
Passarono diversi minuti, e finalmente la ragazza scese dalle scale dove, dove ad attenderli c’erano i suoi due salvatori. Erwin alzò la testa, rimanendo di sasso per diversi motivi: il primo su tutti, era il fatto che nonostante il suo carattere ribelle e scontroso, nascondeva una rara bellezza, ed il suo viso si poteva definire quasi angelico; la seconda cosa che lo sconcertò furono alcuni suoi tratti davvero diversi dai suoi: il suo corpo era davvero minuto, ma quando la portò in salvo, il suo corpo era “pesante”, a dispetto del suo esile fisico; per non parlare del fatto che il suo corpo era gelido come il mare di prima mattina. Ma la cosa che lo colpì più di tutti, furono le sue strane orecchie: non aveva mai visto delle orecchie così lunghe ed a punta. Si fece un paio di domande, domandandosi se fosse un suo tratto unico.
Elaine si accorse che Erwin lo stava osservando con occhi strani: la ragazza gli lanciò una brutta occhiata fulminea, tanto da spaventare il ragazzo che, lesto, si girò subito dall’altra parte.
Ma mentre Erwin rimase rimase perplesso dinanzi a tali caratteristiche, Ron non parve farci caso, anzi, pareva non interessarglli. Elaine si avvicinò a Ron che la ignorò per un po’, e dopo alcuni secondi, la ragazza prese parola.
“Sig. Ron, sono pronto per parlare…”
“Lo vedo, ma prima mangia qualcosa”
Erwin indicò sul bancone un piatto caldo di fagioli, pane e carne, che aveva scaldato apposta per lei. Benché l’aspetto non fosse dei migliori, l’odore che quel piatto emanava era davvero unico e delizioso. Quindi, senza fare tanti complimenti, la ragazza si gettò sul piatto, cominciando a mangiare come una fossennata.
[CAVOLO! ERA DA TEMPO CHE NON MANGIAVO QUALCOSA DI COSI’ BUONO!] Pensò tra se e se, mentre il cibo davanti a se finì in una manciati di minuti.
“…Disgustoso…” disse a bassa voce Erwin, guardando quasi con faccia disgustata Elaine mentre s’ingozzava di cibo, mentre Ron, abbozzo un mezzo sorriso, continuando a pulire la locanda.
Passarono alcuni minuti, e finalmente Ron era pronto ad ascoltare la storia, mentre il suo “allievo” se ne rimase in disparte, ma con le orecchie ben aperte. Benché Elaine fosse contraria a raccontare la sua storia dolorosa, quell’uomo davanti a se le aveva salvato la vita: era il minimo che potesse fare.
“Beh, innanzitutto, il mio nome è Elaine, ed oltre ad essere un’elfa proveniente dal Regno di Lorien. Come avete potuto constatare prima, faccio parte della casata dei Blueheaven, e mio padre, Enel Blueheaven, è il Re di Lorien.”
Mentre Ron ascoltava in silenzio la storia, Erwin rimase scioccato nel scoprire che quella ragazza scorbutica, non solo faceva parte di una famiglia reale, ma era pure un’elfa! C’erano tante cose che non sapeva su questo mondo, dato che fin da piccolo era stato segregato qui sotto custodia di Ron, ma il fatto che per la prima volta aveva incontrata una ragazza di un’altra specie… gli fece venire voglia ancor di più di esplorare tutti i luoghi possibili ed inimmaginabili. Intanto, la ragazza proseguì con il suo racconto.
“Nel nostro regno, esistono altre 2 famiglie con potenza politica e militare simile alla nostra, ed ognuno di queste famiglie influisce in diversi fattori: I Darksold, una famiglia nota per aver forgiato i migliori combattenti del nostro regno, ha una potente influenza sulle nostre forze militari, mentre la famiglia Berstock influisce invece molto sull’economia del paese: è grazie a loro se ad oggi abbiamo molti legami qui a Mykotos ed a Domul… O per meglio dire, avevamo.”
Elaine riempì il suo bicchiere d’acqua proveniente da una caraffa vicino a lei nel bancone, schiarendosi leggermente la voce. Si aspettava che Ron gli porgesse qualche domanda, ma l’uomo era silenzioso, osservandola con una sguardo quasi glaciale. Elaine, per una frazione di secondo, pensò che se non gli avesse raccontato tutto, non sarebbe mai potuta proseguire con i suoi piani. Così, riprese di nuovo il racconto.
“Nonostante queste tre famiglie avevano un enorme potere, esisteva un’equilibrio, poiché le nostre forze più o meno si equiparavano. Inoltre, queste tre grandi famiglie provenivano da un’unico discendente, Gildor, il mago più potente mai apparso sulla terra… Quindi, tra le nostre famiglie c’era un rispetto reciproco. Ma tutto questo cambiò quando 10 anni fa, Umarth prese il controllo della famiglia dei Darkold.”
“Umarth…”
Ron si massaggio leggermente la mano sulla barba, mentre il suo sguardo, che fino ad ora era rivolto solo ed esclusivamente alla ragazza, ora guardava il vuoto dinanzi a se.
“Per caso lo conoscete?” disse Elaine, che notò nell’uomo uno strano cambiamento, quasi come se conoscesse quell’uomo. Ma non appena Ron sentì quella domanda, si ricompose quasi subito, spiazzando Elaine. Ma non Erwin, che sapeva benissimo quale sarebbe stata la reazione dell’uomo alle parole della giovane Elfa.
“Credo di aver letto questo nome in qualche giornale. Prego, continua con la tua storia.” disse Ron, ma era palese che stesse mentendo. Elaine era incuriosità da quello strano comportamento, ma non era nella posizione di chiedere chissà cosa.
“C-Certo… Umarth era il successore legittimo di suo padre Bor, nonché il primo di 10 figli. Umarth, a detta dei miei genitori, fin da giovane aveva mostrato un abilità innata nel controllare il mana, ed un affinità incredibile con gli elementi del ghiaccio e del vento. Quando salì al potere, mio padre ed il signore dei Berstock, Galadon, si resero subito conto che le cose con la famiglia dei Darkold non sarebbero state più come prima: fin da subito, notarono che 5 dei suoi fratelli, candidati a diventare capifamiglia, morirono in circostanze molto misteriose; i restanti quattro, invece, decisero di abbandonare la famiglia e di scappare il più lontano possibile da Lorien, senza dare una valida spiegazione; Inoltre, bandì dalla sua famiglia tutti gli elfi che avevano legami con noi o con le altre razze esistenti: sarebbe stato l’unica persona con la quale la mia famiglia ed i Berstock avrebbero interagito, senza contare il fatto che se le nostre relazioni oggi con gli altri regni sono pressoché nulli, è interamente colpa sua, con azioni che hanno irritato molti re. Aumentò inoltre le spedizione nei Dungeon, portando allo stremo delle forze moltissimi dei nostri soldati; molti di quei soldati morirono, ma a lui non importava, gli interessava semplicemente guadagnare fama e chiudere tutti i dungeon possibili per espandere il suo territorio. Mio padre cercò di farlo ragionare, di fargli capire che di questo passo, Lorien avrebbe perso tantissimo in termine di forza militare e di legami con gli altri regni, ma non servì a nulla, non si sarebbe mai tirato indietro. Perciò, mio padre fece una scelta drastica, che non servì a niente, anzi, peggiorò il tutto…”
“Che cosa ha fatto tuo padre per peggiorare la situazione, dimmi?” disse Ron, incuriosito dal sapere cosa diavolo fosse successo di così grave.
Per un momento, Elaine ebbe difficoltà a parlare: sebbene odiasse dal profondo del suo cuore Umarth, sapeva benissimo che la miccia che fece esplodere tutto fu accesa da suo padre. Non l’avrebbe mai ammesso, però ogni tanto pensava che forse sarebbe stato meglio lasciar fare a Umarth quello che voleva: in fondo, lei stava bene, e tutti i suoi cari pure.
“Ecco… mio padre, Galadon ed uno dei fratelli scappati da Lorien, Imlach, tentarono di togliere con la forza tutta l’influenza ed il potere di Umarth. Il loro piano era semplice: Imlach sì sarebbe occupato delle guardie presenti all’interno del castello, facendo si che in quel momento si trovassero in un’altra zona lontana dal castello, cosicchè mio padre e Galadon potessero entrare e finire il loro lavoro, invero, uccidere Umarth. Mio padre e Galadon, erano convinti che con l’aiuto di Imlach, sarebbero riusciti a sconfiggere Umarth. Ma quello che non si aspettavano era che quel bastardo era non uno, ma bensi 3 passi davanti a loro..!”
Lo sguardo di Elaine si fece rancoroso, mentre i suoi occhi, rossi come il sangue, iniziarono a lacrimare. Sperava fino all’ultimo di non piangere più, non voleva dimostrarsi debole: ma la rabbia, la tristezza e la sofferenza presero il sopravvento su di lei, facendo scoppiare in lei un mix di sentimenti cruenti e malevoli.
Ron come suo solito rimase impassibile, ma non pote non accorgersi di quello sguardo truce, che gridava vendetta ad ogni occhiata che dava a Ron; capii inoltre che quello sguardo, non era semplicemente uno sguardo colmo di rabbia, dato che potè avvertire in lei una spaventosa sete di sangue; Sete di sangue che notò pure Erwin, che per una frazione di secondo, si irrigidì dinanzi a tale aura minacciosa.
“Umarth riuscì a capire anzitempo le intenzione dei due capifamiglia e di suo fratello grazie ad una maledetta talpa, nonché braccio destro di mio padre: il suo nome è Rudolf, e non è altro che un vile e sporco bugiardo…. Rudolf informò tutto sui piani di mio padre, ma invece di agire subito, quel bastardo abboccò volontariamente al loro piano, facendo finta di essere estraneo ai fatti; ma quando il giorno X arrivò, ad attendere i tre uomini, c’era un esercito pronto ad ucciderli: nonostante comabatterono utilizzado fino all’ultima goccia deil loro potere, mio padre, Galadon ed Imlach vennero brutalmente uccisi, ed i loro corpi sventrati, vennero retti al centro della città. Ma non si limitò semplicemente a quello: Umarth, accompagnato dai suoi soldati, dai suoi terribili 3 figli e da Rudolf, rasero al suolo prima la famiglia dei Berstock, fece uccidere chiunque fosse contrario a tali azioni, e poi attaccarono la nostra famiglia, massacrando chiunque si mettesse in mezzo alla loro strada. I miei fratelli, le mie sorelle ed i miei più cari amici oggi sono tutti morti, e se oggi mi trovo qui, lo devo a mia madre, la quale si sacrificò per il mio bene…”
Calò finalmente il silenzio nella locanda; Erwin era visibilmente triste per quello che aveva passato Elaine, capendo come mai si era comportato con lui in modo così scontroso e diffidente. Ron dal suo canto, non sapeva come comportarsi in queste situazioni, ed il minimo che potesse fare fu dargli un fazzoletto alla ragazza, abozzando un sorriso che non gli riuscì più che bene: forse per oggi, era meglio lasciare la ragazza riposarsi in pace.
Elaine rimase sorpresa dal sorriso di Ron, e sebbene sapesse che quel sorriso era un po’ forzato, apprezzò comunque lo sforzo fatto dall’uomo. Poi, le fece bene liberarsi di questo peso e raccontarlo a qualcuno. Prese il fazzoletto e, con delicatezza, si asciugò le lacrime, ricambiando il sorriso di Ron.
“…Grazie.”
FINE CAPITOLO 4
RUBRICA DI ROOK
Oggi c’è poco da dire, quindi, mediante questa rubrica, parlerò di cosa è un magicpoint, e approfondirò la storia delle tre famiglie che detengono il potere a Lorien: Bluehevan, Darkold ed i Berstock
- Magic-Point o Magicpoint – un magic-point non sono altro che dei treni ultra veloci che utilizzano il mana intorno a loro per viaggiare a velocità incredibili;
- Gildor, il padre delle tre famiglie – Gildor era un mago nato centinaia di anni fa, nonché Re di Lorien. Per molte fonti ufficiali, è lui il mago più potente mai apparso su Earthland, ed in effetti ci sono molte ragioni per pensarlo: secono la leggenda, Gildor era un mago baciato dalle divinità e benedetto dal mana, in grado di utilizzare non solo tutti e quattro gli elementi basici quali fuoco, aria, acqua e terra, ma era anche in grado di utilizzare tutti gli elementi deviati. Leggenda narra che abbia dato luce a tre figli, dotati anche loro di un talento eccezionale, e che in punto di morte, abbia affidato ai suoi 3 figli dei compiti: al figlio Blueheaven, che era amato dalla gente, affidò il compito di guidare la massa verso un futuro radioso; a Darkold, che era un genio della lotta e della guerra, affidò le difese del regno; ed infine, affidò a Berstock, colui che era il più saggio, il compito di instaurare rapporti pacifici con gli altri regni.
GRAZIE E CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO!