Un’altro elemento positivo dello status, è che funge anche da carta d’identità e l’interessato può decidere se mostrare alcune informazioni o meno.
In una delle richieste che ho fatto ad Atena, quando mi ha parlato degli status, gli ho chiesto la possibilità di poter cambiare il nome. Era solo un’eventualità, ma visto in che razza di famiglia sono nato, credo proprio che cambierò nome. Il problema e che non so ancora che nome usare.
Non volendo perdere troppo tempo sotto un’albero, mi diressi verso Clearmire, la cittadina che si trova a poca distanza dalla residenza estiva del casato Flinne, così da poter iniziare la mia vita in questo mondo.
Al contrario delle città, Clearmire è più giusto considerarlo un villaggio popoloso piuttosto che una vera e propria cittadina, il cui centro abitato è cinto da una palizzata di legno ed è circondato da diversi campi coltivati. Il che è piuttosto normale in quanto si trova nella regione di Acre, considerata essere il ‘Granaio del Regno’.
All’ingresso c’era una guardia che chiese la mia identificazione, ma dopo aver visto il mio status, unito agli abiti eleganti che indosso, mi ha fatto entrare timoroso. Non credo che la notizia sul fatto che sono stato diseredato arriverà in tempi brevi. Quindi, ho fatto bene a non cambiare subito nome.
I nobili sono considerati un’élite in questo regno e andare contro uno di essi significa affrontare ripercussioni che influenzeranno la tua vita e quella della tua famiglia se ne hai una. Fortunatamente, non tutti i nobili abusano del loro potere, ma sono una minoranza purtroppo e il feudalesimo è ancora molto presente in questo regno. Ho sentito voci che il Re abbia intenzione di applicare delle riforme che permetteranno agli abitanti di ottenere un peso leggermente maggiore negli affari politici e soprattutto amministrativi. Tuttavia, non sarà una cosa facile da promuovere visto che i nobili detengono ancora molto potere e non tutti sono d’accordo con tali riforme.
Ora, io sono al verde, ma per fortuna mio padre mi ha cacciato con questi vestiti e quindi credo che riuscirò a ricavarci qualcosa vendendoli. Dopotutto, seppur usati, sono comunque abiti cuciti per un nobile.
“……Per tutto ti do 30 fakrint.”
“…Solo 30?”
Il fakrint è la valuta usata in questo mondo e sono delle monete che possono essere di ferro, bronzo, argento o oro. Un fakrint è una moneta di ferro, 10 fakrint sono una di bronzo, 100 fakrint sono una moneta d’argento e 500 fakrint sono una moneta d’oro.
Il mio attuale completo è composto da giacca e pantaloni di cotone, una camicia ed un fazzoletto di seta. Tutti materiali che un mercante itinerante come lui non può certo permettersi di avere nel suo repertorio.
“Tenendo soltanto conto del valore del mercato dei miei indumenti, questo completo ne vale almeno 300 e questo solo la camicia ed il fazzoletto.”
“Pfft. Moccioso. Come puoi pensare di dare un prezzo del genere agli stracci che indossi.”
“Questi ‘stracci’, come li definisce lei, sono fatti seta e cotone.” affermai dandogli il fazzoletto “Dubito che un mercante esperto come lei non sappia riconoscere merce così preziosa.”
L’uomo mi guardò come se di fronte a se avesse un pazzo o un lunatico e mi strappò di mano il fazzoletto. Ma notai che non appena lo toccò, i suoi occhi si erano già tinti di sorpresa.
“Questa non è-” cominciò cercando di sminuirmi
“Inutile che menti.” affermai avvicinandomi a lui “I tuoi occhi non sono in grado di mentirmi. Hai riconosciuto immediatamente il materiale del fazzoletto.”
Lui non rispose. La sua espressione era tesa ed era in guardia.
“…Ti do 60.”
“*Sigh* Non molli l’osso huh?” sospirai “Sai potrei anche andare dalle guardie e dirgli che ti ho visto con della merce di contrabbando.”
“?!! Non ti crederanno.”
“Il punto non è tanto che mi credano o meno” affermai “A me basta che comincino a nutrire dei sospetti su di te. E una volta seminato il seme, mi basta farlo crescere spargendo la voce nella cittadina. Da lì, il tutto può spargersi a macchia d’olio e andare a toccare anche le orecchie di altre cittadine dove solitamente fai affari. Una cattiva reputazione, anche falsa, nuoce sempre agli affari.”
“Brutto-”
“Non ho alcuna voglia di fare una cosa del genere.” lo interruppi di nuovo “Ma se non hai intenzione di fare una trattativa onesta, non mi lasci molta scelta.”
Avrei potuto provare con un’altro mercante, ma non era molto fattibile. La maggior parte di quelli che ho visto qui, sono mercanti e sarti locali. Visto che qui vicino c’è la dimora estiva del Duca Flinne, dei servi potrebbero riconoscere gli abiti che ho indossato in data odierna e fare di conseguenza rapporto. Di certo, chiunque avrebbe acquistato i miei abiti, sarebbe potuto passare nei guai o essere ingiustamente accusato di aver comprato merce che potrebbe, in un prossimo futuro, essere dichiarata rubata. La stessa cosa non può dirsi per i mercanti itineranti: loro fanno affari in tutto il regno e alcune volte possono anche superare il confine. Certo, devono sottostare a maggiori controlli ma non hanno l’obbligo di dire da dove proviene la loro merce o essere sinceri sulla loro origine. Nel caso dei miei abiti, può tranquillamente dire che li ha comprati ad un prezzo stracciato da un baronetto di confine.
Tuttavia, anche questi mercanti devono stare attenti ai loro prodotti: prodotti come mithril e gemme preziose necessitano di una licenza che solo la famiglia reale può elargire e se si trova qualcuno che possiede tali materiali ma non la licenza, non solo può dire addio alla sua carriera da mercante ma anche alla sua vita nel peggiore dei casi. Se si viene sospettati di contrabbando per prodotti simili, si va incontro ad un’inferno giuridico e burocratico, per non parlare del fatto che anche se alla fine vieni dichiarato innocente, rimane comunque una macchia sul tuo curiculum.
“150 fakrint. Di più non posso darti.”
“Se aggiungi quegli abiti e quel pugnale, allora posso ritenerlo un’affare equo.” affermai indicando una camicia e delle braghe di lino.
“Tsk. Andata.”
Ora che ho sistemato il problema di soldi, abiti e ho rimediato un’arma, posso concentrarmi sul guadagnarmi il pane quotidiano, fino a quando non avrò trovato un luogo in cui ritirarmi. Al momento, con 150 fakrint potrei riuscire ad avere un tetto sopra la testa e tre pasti per 3 massimo 4 giorni se non faccio spese extra.
L’unico modo che ho per guadagnare dei soldi è solo tramite la Gilda degli Avventurieri.
Altri lavori come fabbro, cuoco, sarto e simili sono da sempre ritenuti ‘ereditari’. Ora sia chiaro, per ereditari non intendo che vengono tramandati da padre in figlio, ma nel senso che di solito gli allievi vengono accettati quando hanno un minimo di 6 anni e nessuno è mai stato disposto ad accettare allievi che già avessero raggiunto la maggior età, per non parlare del fatto che non si viene retribuiti durante l’apprendistato. Il lavoro del contadino o del soldato sono opzioni impraticabili: con il primo, il mio primo guadagno, se tutto andasse bene, lo otterrei tra 4-6 mesi massimo e questo se possedessi un pezzo di terra; nel secondo caso, questo regno non ha una leva fissa. Gli unici ‘soldati’ sono le guardie e i cavalieri che servono le casate nobiliari, gli ufficiali sono soli nobili e la guardia reale è composta interamente da cavalieri il cui rango nobiliare è minimo Visconte. A parte loro, i soldati semplici sono reclutati dalla gente comune in tempi di guerra, fornito un’addestramento di pochi giorni e scagliati sul campo di battaglia.
Anche se ritengo che il termine sia errato, l’Avventuriero è una specie di tutto fare, in quanto si occupa di compiti come raccolta di ingredienti, ronde e missioni di scorta, ma è soprattuto un cacciatore di mostri visto che è specializzato principalmente nello sterminio dei mostri che infestano le zone limitrofe ai centri abitati. Ma la cosa più importante di un’avventuriere, è che ha una certa libertà di movimento. Non sarà proprio il massimo per un ragazzino di 14 anni, ma sempre meglio di niente.
La Gilda degli Avventurieri di questo villaggio, riconoscibile dall’insegna con una spada incrociata ad una staffa, è un’edificio semplice a due piani non molto grande. Anche l’interno è allestito in maniera semplice, con tavoli ed un bar, un bancone della reception e quella che sembra una lavagna con sopra esposte le richieste. Molti dei presenti sono avventurieri di entrambi i sessi che sono intenti a bere, discutere tra di loro o a leggere quali richieste ci siano, mentre altri erano in fila di fronte alla reception.
“Buongiorno. Benvenuto alla Gilda degli Avventurieri di Clearmire. Come posso aiutarti?” domandò il commesso non appena toccò a me
“Vorrei registrarmi se possibile.”
“…Capisco.” affermò squadrandomi “Quanti anni hai?”
“Ne ho compiuti 14 giusto ieri. Vuole che le mostri lo status?”
“Non è necessario.” affermò facendo un sorriso e prendendo un piccola sfera “Prendi questa in mano, pronuncia nome, età, razza e lavoro se lo possiedi, e poi procederemo alla creazione della tua targhetta.”
Nome huh… stavo ancora mantenendo il mio vecchio nome ma ormai è giunto il momento di cambiarlo. Ci riflettei su, ma in fondo, sapevo già come cambiare il mio nome. Presi la sfera
“John Phoenix Warden, 14 anni, umano”
[Il Nome Logoch Flinne è stato cambiato in Jhon Phoenix Warden con successo.]
*****
“Joetta?! Tutto bene?”
“Uh?” sussultai per poi volgere lo sguardo verso Malota
“Mi sembri distratta, qualcosa non va?” mi chiese preoccupata
Mi sento turbata. Da quando ho visto quel sorriso compiaciuto sulle labbra di Logoch… da quando ha fatto quel ringraziamento disinteressato… i miei pensieri erano un turbine violento nella mia testa. Non era Logoch. Quel ragazzo sembrava un’altra persona… più reale. Come se ‘Logoch Flinne’ fosse in realtà una maschera che quella persona ha rimosso proprio in quel momento. Non so il motivo, ma mi sembrava… calcolato.
Per tutto il giorno quel pensiero mi assilla e non mi lascia andare. Anche mentre ero insieme a Malota e parlavo insieme agli altri ospiti, non riuscivo a togliermi il pensiero.
Malota mi ha invitata a passare la notte e io ho accettato. Ora siamo insieme nella camera degli ospiti che mi hanno gentilmente assegnato
“Non lo trovi strano?”
“Che cosa?”
“Il comportamento di tuo fratello oggi?”
“*Sigh* Del mio ex-fratello buono a nulla vorrai dire.” affermò sospirando “Sapevo che era uno stupido, però non pensavo fino a questo punto.”
“Sì. Rivolgersi ad un parente in quel modo tenendo conto di qual tipo di reputazione ha all’interno della famiglia, è stato proprio stupido ma… non ti sembrava calcolato?”
“Calcolato?”
“Come se stesse aspettando quel momento.”
“Il momento che sarebbe stato diseredato?” affermò ridacchiando successivamente “Non può essere calcolato. Lo ha fatto solo perché è un’idiota.”
Anche se non era trattato nei migliori dei modi, aveva ancora un tetto sopra la testa e poteva tranquillamente fare tre pasti al giorno. Sarà severo, ma il Duca Flinne è ritenuto essere affettuoso verso i suoi familiari. Logoch non conosce il mondo oltre queste mura ed era sempre servito. Anche avesse del rancore verso la sua famiglia… dubito che sarebbe così stupido da farlo a posta
“Sì. Probabilmente hai ragione.”
Eppure nonostante questa rassicurazione, non riuscivo a togliermi quel senso di… sospetto.
Dopo aver chiacchierato ancora un po’, Malota si congedò dicendo che gli dispiaceva a causa di suo fratello, non avremmo potuto diventare sorelle. Da quelle parole, sentii qualcosa dentro di me.
Provavo una forte fitta al pensiero di non rivederlo più. Sentivo il bisogno di vederlo. Sentivo il bisogno di stuzzicarlo… di farlo rendere conto che senza di me, non avrebbe potuto vivere.
La possibilità di vederlo sul ciglio della strada non appena la mia carrozza esce dalla villa… che blocca la mia carrozza e mi supplica di aiutarlo… mi sentii eccitata al pensiero di quella possibilità. Al fatto che quella possibilità concreta possa avverarsi… Non vedo l’ora che arrivi domani. Pensai leccandomi inconsciamente le labbra.