“—-Con questo, la riunione di oggi si conclude. Grazie per il vostro duro lavoro.”
“““““Grazie a lei ministro.””””” risposero in coro
Con quel saluto, tutti i presenti uscirono dalla sala riunioni e io mi diressi verso il mio ufficio visto che avevo ancora dei documenti da revisionare.
È passato circa un mese da quando il signore di quest’isola Arzined Voxnar, se ne era andato per una commissione e non era più tornato. Se non tornasse mai più, forse sarebbe un bene per tutti gli abitanti di Bexita… e soprattutto non avrei più il mal di testa.
Entrato nel mio ufficio, chiusi la porta dietro di me e mi sedetti alla mia scrivania che come al solito era piena di documenti da revisionare e approvare… oppure no?!
Di solito, le pile di documenti che devono essere lavorati sono sempre messi alla mia sinistra, mentre quelli completi li mettevo sempre alla mia destra. Prima della riunione di oggi, ne avevo lavorati almeno la metà ma ora, i documenti erano tutti a destra e non appena presi uno di quelli che credevo dovessi ancora leggere, scoprii che era stato corretto e revisionato. Quando spostai il mio sguardo verso la firma
“Sei sempre stato un’eccellente subordinato Vogludun.” parlò una voce femminile che conoscevo bene “Felice di vedere che il tempo non abbia intaccato la tua efficienza.”
Alzando lo sguardo vidi seduta su una delle poltrone, una demone con lunghi capelli bianchi e un volto giovane. Un volto che riconoscerei ovunque.
In preda all’emozione, mi portai davanti a lei e mi prostrai, le presi i piedi e li baciai come segno di devozione. Le lacrime cominciarono a scendere copiose lungo le mie guance.
“Vostra Maestà! Sono felice di vedervi in salute!”
“Non c’era bisogno di tutta questa cerimonia, ma…” cominciò avvicinandosi a me e toccandomi la spalla “anche io sono felice di vedere che stai bene.”
Nell’altra mano teneva un fazzoletto che mi porse. Riverente lo presi e mi asciugai le lacrime, poi mi alzai e mi diressi verso il comodino. Lì tenevo il liquore che era molto apprezzato da lady Lilith. Ne versai due bicchieri e poi ne porsi uno alla mia signora… che stranamente rifiutò. Nonostante fossi leggermente dispiaciuto, posai il bicchiere sul tavolo e poi spostai una sedia per sedermi di fronte a lei.
“I fratelli Akiya mi avevano raccontato cos’era successo dopo la mia sconfitta. Ma devo ammettere che ve la cavate meglio di quel che credessi. Fufufu” rise compiaciuta “Comunque gioite, perché porto notizie importanti nonché ottime.”
“Il vostro ritorno è la notizia migliore che potessimo ricevere. Con la vostra guida potremo finalmente-”
“Frena l’entusiasmo Vogludun.” m’interruppe la mia signora “Non sono venuta qui per assumere nuovamente il titolo di Signora dei Demoni e non ne ho nemmeno intenzione.”
Quell’affermazione ebbe lo stesso effetto una doccia di acqua gelida. Non riuscivo a credere a quelle parole.
“S-starete scher-”
“Non sto scherzando.” affermò con tono rilassato “Non ti hanno detto niente i fratelli Akiya?”
“…Solo che al momento non potevate tornare perché avevate delle cose da fare nel mondo degli umani.”
“……Ha senso conoscendo le tue reazioni.” bisbigliò sospirando e prendendosi la fronte
“Uh?”
“Lascia stare.” disse facendo un semplice gesto con la mano “Ora torniamo alle cose serie e soprattutto importanti: la Dea Aphy, ha decretato che la razza dei Demoni è necessaria per la sopravvivenza del mondo.”
*****
Aphy aveva chinato la testa di fronte a mia moglie, riferendosi a lei con il titolo di Signora dei Demoni. Quando rivolsi lo sguardo verso gli Elfi che erano da poco giunti, notai che erano di nuovo in uno stato di shock. Spero che al terzo shock non ci rimanghino secchi.
“……Che cosa vuoi dire con questo… Aphy?” domandò Lilith con un misto di sorpresa e rabbia allo stesso tempo
“…Dopo aver assistito al vostro sfogo emotivo” cominciò tenendo la testa china “ho deciso di approfondire la mia conoscenza su questo mondo e le sue razze…… non farò tanti giri di parole, ma con l’ultima guerra si è rischiato di dare il via alla distruzione della civiltà per come la si conosce.”
“Meglio se li fai questi giri di parole…” cominciai guardandola “quello che hai appena detto non spiega assolutamente niente sul motivo per cui ti stai scusando.”
“…D’accordo.”
Aphy solitamente allunga le vocali finali perché pensa la rendano più carina e spiritosa ma quando si tratta di parlare di cose serie, anche il suo modo di parlare cambia. Tuttavia, non pensavo che le cose fossero così serie.
Aphy cominciò a spiegare le origini del mondo e come sono nate le varie razze. Per fare un riassunto, un meteorite è atterrato su questo mondo e ha cominciato a rilasciare radiazioni che hanno iniziato a mutare il genere umano che all’inizio era il solo essere vivente senziente di questo mondo, dando vita alla razza dei Demoni e degli Elfi. Le radiazioni sono anche la causa della nascita dei Beastman e dei Dragonkin a quanto pare, ma al momento non è importante.
A quanto pare, queste radiazioni sono tutt’ora attive e le bestie magiche sono una chiara testimonianza di questo fatto in quanto sono creature viventi mutate e che sono in continua evoluzione… e se non fosse per l’esistenza dei Demoni, anche gli Umani e gli Elfi risentirebbero di queste mutazioni generate dalla presenza di questa meteora.
“In poche parole, mia m-*ahem* la Signora dei Demoni e i suoi simili fungono da muro contro queste radiazioni vista la loro capacità inconscia di assorbirle e neutralizzarle. Corretto?” domandai con una punta di rabbia
“…Esattamente.” affermò “A causa della mia superficialità stavo condannando il mio stesso mondo ad un terribile destino. Nel peggiore dei casi, alla completa estinzione della vita.”
Aphy non aveva alzato la testa per un solo minuto durante la sua spiegazione. E nonostante mia moglie fosse rimasta in silenzio, potevo percepire in lei la sua sete omicida continuare a crescere. Anche io sarei furioso come minimo se venissi a scoprire una cosa del genere.
“Quindi… approfitto di questo momento per chiedere il tuo perdono per non essermi resa conto prima delle conseguenze, che avrebbe portato quella guerra se fosse continuata.”
“……Credi davvero… che chinare la testa… e chiedermi scusa basti?” domandò con calma innaturale Lilith
Aphy non rispose… ne si mosse… e questo fece scattare mia moglie.
“RISPONDIMI TROIA!!!”
Lilith prese Aphy e le tirò un pugno sulla guancia così potente che potei sentire l’esplosione generata dall’impatto. La Dea fece un volo di qualche metro atterrando sul fianco. Mia moglie… piangeva dalla rabbia
“CREDI DAVVERO CHE BASTI QUESTO A FARTI PERDONARE?! RISPONDIMI BRUTTA PUTTANA!!!”
Aphy non rispondeva. Non perché non voleva o non sapeva come rispondere… ma semplicemente perché sapeva che non sarebbe cambiato nulla.
“TU LO SAPEVI! SAPEVI DI TUTTA QUESTA MERDA!! AMMETTILO!!!”
Lilith si avventò su di lei mentre diceva questo, accecata dall’ira e dall’odio represso per tutto questo tempo. Aphy si lasciava colpire… quasi fosse un modo per espiare le sue colpe… Non espierà un bel niente facendosi solamente picchiare.
Prima che potesse intervenire qualcun’altro, bloccai mia moglie e la tirai a me tenendola tra le mie braccia e stringendola quanto più forte potessi.
“LASCIAMI! DEVE MORIRE!! DEVE PAGARE PER QUELLO CHE È SUCCESSO ALLA MIA SPECIE!!! PER QUELLO CHE È SUCCESSO AI MIEI SUDDITI!!!”
I suoi occhi erano diventati ancora più rossi per le lacrime e tinti con gli oscuri sentimenti di odio, rabbia e sete di sangue, mi guardavano furiosi intimandomi a lasciarla se ci tenevo alla mia vita. Ma non ho intenzione di lasciarla. Non per impedire che Aphy muoia, ma perché non voglio che mia moglie… la mia amata Lilith si faccia consumare da quei sentimenti… evitare che la cambino irrimediabilmente.
“Facendolo non li riporterai in vita.” affermai guardandola in quegli occhi colmi d’odio “Lo sai non è vero?”
“TI HO DETTO DI LASCIAMI!!!”
“E RISCHIARE DI PERDERTI?! MAI!!” alzai leggermente la voce quando feci quell’affermazione. Come lei non voleva perdere me quando stavo per uccidere la mia amica d’infanzia e suo marito, io ora non voglio perdere lei. “Ti prego… Lilith. Se servisse a riportarti ad essere la donna che ho sposato e che amo, allora sono disposto a morire. Ma ti prego, non oltrepassare quella linea.”
La resistenza che opponeva cominciò a venire meno e in preda alle lacrime, pianse sul mio petto. Non ho intenzione di cancellare quei suoi sentimenti oscuri, ma non ho nemmeno intenzione di restare a guardare mentre si perde in essi.
Mentre mia moglie piangeva sul mio petto, portai la mia mano verso Aphy con il volto gonfio e solo per questa volta, decisi di alleviarle il dolore come premio per essere maturata.
“Vedo che stai cominciando a capire cosa significa ‘subire le conseguenze delle proprie azioni’.”
“……Sono immatura.” affermò Aphy guardandomi “Sono una bambina nel corpo di un’adulto. Non è vero?”
Rimasi sorpreso. I suoi occhi non erano quelli spensierati e giocosi a cui ero abituato. Questi erano seri e determinati. Gli occhi tipici di qualcuno che ha compreso il suo errore e non vuole commetterne altri.
“Se lo sai, allora sai cosa fare.”
Mentre tenevo stretta a me mia moglie in lacrime per sfogare la sua rabbia, Aphy si alzò rimettendosi a posto e si portò di fronte ai governanti increduli. Schiarendosi la voce, parlò di nuovo.
“…Quello che vi ho appena raccontato è la pura verità. In quanto Dea, vi chiedo e vi ordino, di proteggere la razza dei Demoni.”
“Comprendo e accetto la vostra richiesta somma Aphy.” parlò Re Edward “Ma vorrei porle una domanda se mi è permesso.”
“Chieda pure.”
“Perché avete voluto dare il via a quella guerra?”
…Come prego?! A quella domanda, mi voltai istintivamente verso il Re e poi verso Aphy. Immediatamente, mi venne istintivo rilasciare la mia sete di sangue. Vidi Aphy tremare percependo che era rivolta verso di lei
“……Piacerebbe saperlo anche a me.” cominciai con tono gelido “Da dove ti è uscita questa brillante idea di dare il via a quella guerra?”
“A-aspetta un momento Guardiano!” scattò improvvisamente Aphy spaventata “Io non ho mai dato un’ordine del genere!”
“““““………Eh?”””””
Tutti i presenti compresi gli Elfi erano rimasti con la bocca spalancata, a quell’affermazione e visto che lei non è brava a mentire, dubito che sarebbe in grado di farlo adesso perché sa benissimo che finirebbe con un buco nel petto.
“Dite sul serio somma Aphy?!” questa volta fu Shael a chiedere “La Papessa aveva detto di aver ricevuto un vostro messaggio divino in cui affermavate che lo sterminio dei Demoni fosse necessario.”
“IO NON HO MAI AFFERMATO NIENTE DEL GENERE!!!” affermò inpanicata Aphy percependo la mia crescente sete di sangue “E OLTRE AL MESSAGGIO IN CUI RIVELAVO L’IDENTITÀ DELLA PICCOLA SARITY COME MIA SANTA, L’ULTIMO CHE HO MANDATO È STATO UN MILLENNIO FA COME MINIMO!”
“State dicendo che è tutta un’invenzione della chiesa?!” chiese sbalordito Re Edward
“*Sigh*” espirò Aphy “Di per se, la guerra non è proprio un male in quanto è uno di quegli eventi necessari per il progresso della tecnologia, della morale civile e, anche se è brutto da dire, per stabilizzare un’eccessiva crescita demografica. Non a caso, uno dei nostri compiti come divinità e quello di istigare conflitti, ma solo se necessario. Lo sterminio completo di una razza potrebbe portare alla distruzione dell’equilibrio mondiale.
Anche se di per se questo conflitto era comunque nei limiti dell’accettabile per ragioni che è meglio non menzionare, credevo che dopo un certo numero di battaglie e di morti si sarebbe fermata.”
“Allora per quale ragione mentire sul fatto che siete stata voi ad ordinarlo?”
“Non saprei proprio cosa rispondere, è un’anomalia che non riesco a spiegarmi. No… ora che ci penso, non è la sola.”
“Cosa vuole dire?” domandò Jack
“Tu nei hai affrontata un’altra poco fa… Guardiano.”
“Lo spirito pazzo fuso col Mornfiend, huh?”
“Esattamente.” affermò notando una certa preoccupazione nelle sue parole “Quando ho cominciato ad investigare sulla guerra, ho anche riscontrato un’influenza esterna sugli spiriti. Inoltre, domare un Mornfiend è un’impresa impossibile persino per un Demone.”
Quell’affermazione è davvero preoccupante. Preoccupazione che mi fece tornare in mente quello che avevo scoperto quando ero entrato nella mente di Ludmilla Westhead. Quella e questa influenza esterna non possono essere mere coincidenze. Qui, qualcuno sta tirando i fili da dietro le quinte… ma il suo obiettivo attuale è praticamente impossibile da comprendere. Oltretutto, non è detto che possa essere soltanto una l’influenza esterna, ma potrebbero essercene molteplici.
“Oltre ai qui presenti, nessun’altro deve sapere di questi fatti. Tuttavia, tenete alta la guardia. Non so quando questa influenza esterna potrebbe colpire di nuovo e dove.”
““Ha la nostra parola, somma Aphy.”” affermarono insieme Re Edward e la Regina Shael
“Guardiano.” iniziò Aphy rivolgendosi a me “Ancora non so chi possa esserci dietro a tutto questo ma ho una richiesta: vorrei che tu collaborassi con me al fine di scongiurare i piani creati da questa entità sconosciuta.”
“Rifiuto!” o almeno questo è quello che avrei voluto dire.
Questa è già la seconda volta che involontariamente interferisco nei piani di questa entità… e se ci sta osservando da qualche parte, dubito che m’ignorerebbe. Se ci aggiungo anche il fatto che ha organizzato tutti questi complotti, non si direbbe affatto il tipo di persona ,o bestia, che prende in mano la situazione quando le cose non vanno come dovrebbero.
“Collaborerò restando entro i limiti possibili.”
“…Lo stesso vale per me.”
“Lilith?!” esclamò sorpresa Aphy
“Se dietro a quella guerra… se dietro a tutto questo c’è qualcuno, non ho certo intenzione di starmene in disparte.” affermò con gli occhi rossi a causa delle lacrime, ma determinati “Quell’essere mi deve molto sangue.”
“……Lo apprezzo davvero molto.” affermò Aphy chinando nuovamente il capo
Mia moglie è senza dubbio furiosa… ma ora tutta la sua rabbia si direbbe concentrata verso il vero colpevole di tutto questo casino assurdo. Una vita pacifica… huh? A quanto pare, più cerco di evitarli, più i problemi vengono a cercare me. *sigh*
“lord Guardiano!” mi chiamò Bassilla “Avrei una richiesta anche io.”
“Hm? Cosa vuole lady Bassilla Calsay Belmont?”
“Vorrei che mi prendesse come sua sposa.”
…………Eh?
*****
Tutti mi guardarono con occhi spalancati dalla sorpresa… al punto che in questo momento sento il bisogno di nascondermi da qualche parte. Dopotutto, è come se mi fossi appena dichiarata a Graeval. Vidi mio padre tremare leggermente e poi chiese
“…Forse comprendo il motivo, ma lo chiederò lo stesso: perché ti stai offrendo a lord Guardiano?”
“La somma Aphy sta chiedendo aiuto a lord Guardiano per impedire che questa… entità non mini ulteriormente la sopravvivenza del mondo intero. In quanto membro della famiglia reale, come minimo abbiamo il dovere di condividere il suo fardello.”
“E di grazia, che vantaggi porterebbe a mio ma- ahem, a Guardiano sposarti?”
“Potrebbe garantirgli accesso alla rete informativa e di spionaggio del regno, nonché ogni possibile supporto economico e militare.” affermai guardando poi mio padre “Credo che anche tu faresti lo stesso padre.”
“Lo avrei proposto anche senza che tu fossi andata in sposa a lord Guardiano.” disse mio padre leggermente irrequieto
“Lo stesso vale per noi di Yedal.” affermò la regina Shael “Se questa minaccia riguarda il mondo intero, nemmeno noi possiamo starcene in disparte.”
“Bassilla.” mi chiamò mia sorella Cordelia “Il tuo punto di vista generale è chiaro. Ma come ha detto nostro padre, non c’è alcun bisogno che tu lo sposi. Qual’è il tuo vero motivo?”
*Blush*
“…Devo per forza dirlo ad alta voce…?”
“Ara! Ufufufu!”
Mia sorella mi guardò sorpresa e subito dopo con uno sguardo tenero e amorevole. Io mi sentivo le guance calde e sono certa che in questo momento ho il volto rosso come un peperone… Sorella… sei una stupida.
Guardandomi intorno, vidi che molti dei presenti mi guardavano con occhi dolci e pieni di comprensione dal momento che avevano capito che provavo sentimenti molto forti nei riguardi di Graeval (o Guardiano per quel che concerne la Regina Shael e l’ambasciatore Torkian), mio padre invece era palesemente riluttante all’idea, lady Lilith e la somma Aphy erano infastidite e allo stesso tempo sorprese. Solo Graeval non riuscivo a capire che espressione stesse facendo per via della maschera.
“Rifiuto.”
A quella risposta, mi sentii un tuffo al cuore. Come se il mondo intorno a me stesse crollando.
Credevo di aver dato motivi sufficienti affinché potesse accettare di prendermi in sposa. So che è già sposato con lady Lilith, ma la poligamia è permessa quindi non riesco a comprendere perché non vuole accettare.
“Mai una volta che tu sia delicato quando una donna ti confessa i suoi sentimenti.” sentii mormorare lady Sarity dietro di me
“Come le ho già detto una volta, lady Sarity…” cominciò rivolgendosi verso l’interessata “Meglio soffrire un giorno piuttosto che per l’intera vita.”
“Tsk.” schioccò la lingua lady Sarity “Almeno potrebbe dirci le ragioni per cui ha rifiutato?”
“Anche io sono curiosa.” s’intromise la Regina Shael “Mettendo da parte il fatto che lady Bassilla abbia una cotta per lei, i vantaggi che ne otterrebbe sono comunque ottimi.”
“A parte il fatto che il motivo principale è un altro. I vantaggi di cui parla, come ha affermato anche lei stessa, li avrei ottenuti lo stesso. Ma il problema sta nella politica.” cominciò guardando la Regina Shael “Dubito fortemente che il matrimonio di un membro della famiglia reale possa passare inosservato, in particolare se si tratta del matrimonio del famoso ‘Glicine di Cristallo’.
Oltretutto, sposarmi con lei equivarrebbe ad essere obbligato ad accettare un titolo nobiliare il che comporterebbe il mio ingresso nella politica di corte e la rinuncia ad ogni tipo di riservatezza o concentrazione verso l’incarico che ho appena accettato. Anche se rimanessi un fantasma, lady Bassilla dovrebbe rimanere indietro e affrontare da sola una spietata politica di corte alla quale non è per niente preparata e abituata… non che io abbia il diritto di parlarne.”
“N-non ha tutti i torti…” s’intromise mia sorella Cordelia “però, se accettasse la mano di mia sorella, sarebbe in grado di comunicare direttamente con nostro padre grazie al Diario del Viaggiatore.”
Ottima rimessa sorella!
“Se si tratta di comunicare direttamente, mi basta aprire un portale e venire qui quando mi pare e piace. Inoltre dopo questa notte, dato che la mia esistenza sarà sicuramente esposta come minimo anche alle nazioni vicine, credete davvero che queste se ne starebbero zitte?” domandò guardando l’Eroe Jack “Vi siete dimenticati cos’è successo poco tempo dopo il matrimonio tra l’Eroe e Sua Altezza Cordelia?”
“Ugh…”
L’espressione di mia sorella Cordelia si fece cupa mentre quella di Sua Maestà Shael rimase inespressiva, ma potevo vedere del turbamento nei suoi occhi… e anche io potevo comprenderne il motivo. Abbandonandosi alla propria avidità, sete di potere… o semplice amore, in molti finiscono con accettare posizioni di potere senza pensare alle conseguenze. Un’esempio palese è appunto il matrimonio tra Jack e mia sorella che ha comportato un’enorme vantaggio dal punto di vista politico e militare al regno, ma ad un terribile declino nei rapporti con le altre nazioni.
Evidentemente, la Regina Shael pensava che Guardiano non fosse tanto diverso, ma alla fine le sue aspettative sono state tradite dal momento che ha rifiutato mettendo in conto le conseguenze che avrebbe subito sia lui, che io, che la politica mondiale.
“Però, quello di usare il Diario del Viaggiatore non potrebbe essere una buona idea?” domandò mia sorella Atia
“Lo avete nominato anche prima, ma che cos’è?”
“Detta in parole povere, è uno strumento magico che permette al possessore di comunicare con un’altra persona.”
“Hooo~!” rispose interessato Graeval “Allora perché non darmelo e basta?”
“Il problema sta proprio nell’uso.” affermò lady Ridel “Ci sono già stati dei tentativi, ma a quanto pare non può essere usato dalle persone esterne alla linea di sangue reale di Thirus.”
“…Capisco.” affermò pensieroso
Quello che lady Ridel ha detto è vero. Il Diario del Viaggiatore è un tomo magico affidato alla famiglia reale alla fondazione del regno e si crede che sia una reliquia dei tempi antichi. Nessuno è mai stato in grado di usarla, a parte la famiglia reale di Thirus e i suoi discendenti.
Anche se magari questo può essere contato come un vantaggio, a quanto pare non convince Guardiano del tutto. Non volevo giocare anche questa carta però…
“Inoltre, se accetta di sposarmi, può usarmi come ostaggio e assicurazione per garantire la lealtà della mia famiglia.”
“Bassilla!!” esclamò sorpreso mio padre mentre tutti gli altri miei familiari mi guardarono impietriti
Graeval, era scattato quando lo dissi. Nonostante la maschera, potevo percepire la sua sorpresa.
“……Sei disposta ad arrivare a tanto? Anche se sai che potresti soffrirne?”
“Non mi pento di questa scelta.”
Rimase in silenzio e voltandosi verso il lato di Lilith, si prese il mento pensieroso. lady Lilith mi guardò per un secondo, quasi mi stesse scrutando nell’anima… e sembrò fare un sorriso ironico mentre i suoi occhi esprimevano rispetto. Seppur impercettibile, la vidi fare un cenno con la testa.
“Follia e coraggio spesso sono due facce della stessa medaglia. Che la tua scelta si rivelerà coraggiosa o semplicemente stupida, sarà il tempo a dirlo.” cominciò guardando di nuovo verso di me “Accetto di averti al mio fianco tuttavia, il mio rifiuto di sposarti rimane. Non ho intenzione di sposare una donna che non amo.”
A quell’affermazione, sentii i il cuore battermi all’impazzata. Ero felice perché ha accettato di permettermi di stare al suo fianco, ma allo stesso tempo triste perché aveva dichiarato di non amarmi. Lo so… adesso non mi ami… ma farò di tutto…
“Farò il possibile per far si che tu t’innamori di me e quando accadrà spero tu acconsenta a farmi diventare tua moglie.”
“Hou~!” esclamò divertita lady Lilith “Non vedo l’ora di assistere alle tue tecniche di seduzione.”
Era una chiara sfida da parte sua. La moglie di Graeval mi stava invitando a tentare dove nemmeno la somma Aphy, una Dea, sembra essere riuscita nell’impresa… Sicura che anche io avrei fallito a quanto pare. La mia determinazione, di certo non vacillerà nemmeno di fronte a lady Lilith. Lui è il mio primo amore e nel profondo sono certa che sia anche l’unico. Non mi tirerò indietro per alcuna ragione.
“*Sigh* Vedi di non esagerare.” affermò Graeval prendendosi la fronte e portando la mano di fianco a se “L’Eroe e le sue mogli sanno come contattarmi. Quando sei pronta, segui le loro istruzioni e raggiungimi.”
A quella sua affermazione io annuì e allo stesso tempo lui aprì un portale di fianco a se.
“Con questo, credo che la discussione sia giunta al termine. Riporto a casa la mia partner e poi vado a casa anche io. Per quel che può valere, vi auguro un buon proseguimento di serata.”
Una volta attraversato il portale, questo si chiuse. Lasciandoci in un’atmosfera che si è fatta leggermente strana, la somma Aphy cominciò a levitare
“Come ha detto Guardiano, ho portato a termine le mie commissioni~. A proposito~, per sicurezza non fidatevi di alcun membro del clero~. Detto questo vi saluto~. Ciao ciao~!” e scomparve
Ora eravamo rimasti soltanto noi e sentendomi pesante crollai a terra.
““Bassilla?!”” mi chiamarono preoccupate mia madre e Cordelia
“S-sto bene. Solo, credo che le gambe abbiano ceduto nello stesso momento in cui mi sono rilassata.” affermai respirando affannosamente
“Sei stata avventata Bassilla!” affermò preoccupato mio padre “Quelle erano affermazioni pericolose! E se ha accettato solo perché ti sei offerta come ostaggio? Vuoi davvero farmi morire di preoccupazione.”
“Non si preoccupi Vostra Maestà.” affermò lady Sarity portandosi al mio fianco “Non è nel suo carattere.”
“Però…”
Anche se mio padre non era del tutto convinto, l’affermazione di lady Sarity lo rassicurò un poco.
“Ahem!” si schiarì la voce la Regina Shael “Sembra che voi lo conosciate bene… lady Sarity.”
“……Non è che non lo conosco… è che sono brava a leggere i cuori delle persone.”
“Hmm~… sarà…”
La Regina Shael non credette completamente alla mezza verità che aveva raccontato lady Sarity, ma non sembra che abbia intenzione di indagare oltre.
“Comunque, sembra che avremo da rimboccarci le maniche appena tornati in patria.” affermò rivolgendosi a lord Torkian
“Dite il vero Vostra Maestà. Dovremo informare Sua Maestà vostro marito dell’accaduto e migliorare i sistemi di comunicazione con Vostra Maestà Edward Calsay Belmont.”
“Lo apprezzo moltissimo.” affermò mio padre rivolgendosi verso di loro “Preparerò anche una lettera per vostro marito Vulas Trismyar Leomyar u’Yedal così da poterla supportare nel momento in cui dovrà raccontargli gli eventi di questa notte.”
“Mi sarà davvero utile. Grazie.”
“Comunque, penso siamo tutti d’accordo di tenere segrete le rivelazioni che ha fatto la somma Aphy questa notte, vero?”
Tutti noi annuimmo. Sappiamo benissimo che concerne non solo la sicurezza nazionale, ma addirittura mondiale. E al momento, non possiamo rilasciare tali dichiarazioni anche alle alte sfere delle altre nazioni, perché potrebbero giungere alle orecchie del colpevole di tutti questi brutti avvenimenti.
“Allora siamo d’accordo. Ah! Prima che mi dimentichi!” esclamò Sua Maestà Shael rivolgendosi verso di me “Al banchetto non ho avuto occasione di conferire con lei in privato, ma avrei una proposta per lei, lady Bassilla.”