“Questa volta siamo in quattro cara.”
Non appena sentii Tilly fare quell’affermazione mi girai verso l’ingresso e notai che dietro di loro c’erano altre due persone incappucciate. Poi sentii un’odore pizzicarmi il naso Questo profumo è… sorrisi istintivamente; guardai Lilith mentre accompagnava i quattro ospiti verso l’interno
“Bentornati. Non riuscite proprio a stare lontano da questa cucina eh?”
“Fufufu. I piatti che prepari sono sempre deliziosi, ormai ne siamo assuefatti.”
“Ihihih. Mi fa piacere sentirlo.” ridacchiai incrociando le braccia “Comunque, non mi sarei mai aspettato di rivederti dopo tutto questo tempo… Sarity.” affermai guardando la donna incappucciata più esterna.
“Ahahah! Ti ha scoperto figliola.” rise di gusto Tarkart
“……Come hai fatto a scoprirmi?” chiese Sarity abbassando il cappuccio e mostrandomi la sua espressione avvilita. Waah… non è proprio cambiata in 3 anni…
“Dal profumo.” affermai indicandomi il naso “Riuscirei a riconoscerlo tra mille. È il profumo di una ragazza che nonostante l’età continua ad avere tracce d’infantilità.”
“Ora mi stai prendendo in giro.”
Anche se Sarity mi guardava con un’espressione irritata, i suoi genitori se la ridevano sotto i baffi e anche Lilith se la rideva anche se era guardinga. Lo stesso si poteva dire per l’altra figura che si copriva la bocca mentre rideva con uno stile… fin troppo elegante.
“Lo sai che non l’ho mai fatto. Ad ogni modo capisco il tuo ritorno dopo tutto questo tempo però…” cominciai per poi mettermi di fianco a Lilith e rivolgermi verso l’ultima figura incappucciata “non avrei mai pensato che portassi anche la prima moglie di Jack Lingxin, Sua Altezza Cordelia, fin qui.” affermai facendo un piccolo inchino.
Tutti rimasero sorpresi dalla mia affermazione. Soprattutto i genitori di Sarity. Portandosi la mano all’altezza della bocca, l’ultima figura incappucciata mi rivolse la parola. Una voce femminile.
“Oh cielo. Cosa ti fa pensare che sia la principessa Cordelia?”
“Tre motivi: le vostre movenze sono eleganti e ben posate, un livello che si ottiene solo dopo aver fatto moltissima pratica di etichetta; il profumo che ha usato è di rosa, un profumo che pochissimi nobili possono permettersi; infine mi è bastato guardare le espressioni stupite che i presenti hanno appena fatto.”
“Ha… ahahaha!” rise la donna prima di abbassarsi il cappuccio “Davvero sorprendente.”
La donna ha i capelli a caschetto un po’ lunghi e sono di un blu marino tipici dei membri della famiglia reale, occhi verdi, un volto molto femminile e truccato in maniera molto leggera, mentre le labbra sono tinte con un rossetto rosso chiaro. Una bella donna, senza alcun dubbio.
“Toglimi una curiosità. Togliendo il terzo motivo, anche Emilyn e Ridel hanno studiato etichetta, dopotutto sono anche loro delle nobili e anche loro avrebbero potuto mettersi un profumo simile al mio. Come hai fatto ad arrivare a quell’immediata conclusione?”
“Anche avessero usato l’etichetta, il mio naso difficilmente sbaglia.” dissi guardandola negli occhi “La prima volta che l’ho incontrata, lady Emilyn aveva ancora delle tracce di sangue nonostante avesse usato un profumo al mughetto, oltretutto è palese dal suo comportamento che è una che adora vivere sul campo di battaglia. Lady Ridel è un’altra storia visto che è molto più femminile di lady Emilyn però, ho sentito che negli ultimi tempi è stata spesso rinchiusa nel suo laboratorio. Immagino che sia pieno di erbe e visto che ci va ogni giorno, quell’odore si sarà attaccato alla sua pelle.”
“Davvero sorprendente.”
“Se un cuoco deve cucinare bene, non può affidarsi solo al gusto. Anche occhi e naso vogliono la loro parte.”
“Comprendo.” affermò la principessa facendo un leggero sorriso “Ora lasciate che mi presenti, io sono Cordelia Calsay Belmont.”
“È un’onore conoscerla vostra altezza.” cominciai indicandomi “Io sono Graeval mentre la splendida donna al mio fianco è mia moglie.” dissi con dolcezza mentre prendevo la mano a Lilith
“Lilith, molto piacere.” si presentò arrossendo leggermente.
Carina!!!
*****
Questa donna… è sua moglie? Rimasi spiazzata. Credevo che fosse una semplice cameriera… che Graeval fosse ancora scapolo e invece…
Capelli biondo platino raccolti in uno chignon che in base al riflesso della luce diventano argentati, coperti con una bandana rossa. I suoi occhi sono di un verde smeraldo e dal volto sembra molto giovane. Indossa abiti semplici con un grembiule bianco.
“Mahhh! Congratulazioni.” si complimentò Cordelia piacevolmente sorpresa
“Una vera sorpresa vero?” chiese mia madre guardandomi “Non avrei mai pensati che ti saresti sposato con questa bella donna. Ho sempre creduto che avresti sposato mia figlia.”
“Mamma!” la rimproverai con le guance leggermente calde
“Ahahah! Le cose sono andate così. Non mi pento neanche un po’ di aver preso Lilith in moglie anzi…” lo sguardo di Graeval si spostò su sua moglie ed era dolce “Se mi venisse data la possibilità di tornare indietro, credo che la troverei e la sposerei nuovamente.”
“Co-co-co-cosa vai dicendo di fronte a tutti?!” chiese imbarazzata Lilith con il volto completamente rosso
Perché? Perché?! Perché?!! Perché sento un peso sul cuore?!!! Io amo Jack. Lo amo eppure… vedere Graeval creare quell’atmosfera dolce insieme a sua moglie, mi faceva sentire male.
Sono passati 3 anni. Non so in cosa speravo, ma non credevo che mi sarei sentita così nel vederlo insieme ad un’altra donna. Mi ha rifiutata chiaramente spingendomi ad amare ancor di più Jack eppure, solo un pensiero mi passato per la testa: Perché non ci sono io al suo fianco?
Che sia questa la gelosia? Perché dovrei essere gelosa di Lilith? Ho sposato l’uomo che amo eppure… Perché sono così gelosa di lei?
“Ora, anche se avevamo già pulito tutto, per voi faremo un’eccezione. Lilith, potresti andare a preparare un tavolo?”
“Certamente.”
“Niente menù però, dopotutto…” Graeval fece un ghigno sinistro “ultimi arrivati male accontentati.”
“Ugh! Ti prego, vacci piano con noi.” disse mio padre facendo un passo indietro
“Tranquillo…” disse Graeval prendendo una benda e stringendola sulla fronte “non ho certo intenzione di servirvi dei fallimenti.”
Sorrideva. Era il sorriso di una persona che si divertiva da matti. Con quell’espressione si diresse dietro il bancone, prese una pentola e cominciò a cucinare.
“Il tavolo è pronto. Potete sedervi.” disse Lilith indicando il tavolo che aveva apparecchiato “Cosa vi porto da bere nel frattempo?”
“Per me una birra! Per le signore…”
“Acqua andrà bene.” disse mia madre senza consultarci
Una volta seduta, mi girai nuovamente verso Graeval. Come la prima volta che l’ho visto cucinare: quel sorriso, gli occhi ardenti, quei movimenti tanto perfetti quanto eleganti… sembrava di stare davanti ad uno spettacolo.
“Di sicuro, sa come intrattenere gli ospiti.” affermò Cordelia anche lei attratta da quello spettacolo
Lilith, ritornò poco dopo con le bevande e uno spuntino composto da delle olive e un misto di verdure che sembravano unte.
“Per far passare l’attesa, vi ho portato delle olive e un po’ di giardiniera.”
“Giardiniera?”
“È un piatto creato da mio marito. Sono degli ortaggi cotti e conservati in un vaso insieme ad una salsa. Il nome completo dovrebbe essere Giardiniera in Agrodolce.”
Incuriosita, presi una fetta di carota e la masticai… la dolcezza e la croccantezza della carota si sparsero per la mia bocca mentre sulla lingua sentivo un gusto acidulo alquanto piacevole. Sorpresa, provai anche le altre. Il cavolfiore, il sedando, le cipolline, i peperoni e persino i cetrioli… le consistenze erano diverse, ma il sapore acidulo che provavo ogni volta li accomunava.
D’improvviso, sentii un profumino provenire dalla cucina… un profumo di carne cotta però era diverso dal solito, quasi sensuale.
“È pronto.” disse Graeval arrivando al tavolo con due piatti accompagnato da Lilith
Nel piatto posto davanti a noi, c’era quello che sembrava un piccolo arrosto, accompagnato da un po’ di verdura mista. L’esterno aveva un colore brunito e il solo odore mi ammaliava.
“Ecco a voi l’Arrosto del Contadino. Buon appetito”
“Questa è una novità vero?” chiese spiazzato mio padre
“In origine avevo intenzione di crearla per la sfida culinaria della settimana scorsa, ma poi ho deciso di usare quella ricetta”
“Ahahah. Ti è mancato poco per vincere”
“Perdere serve a migliorarsi Tarkart.” disse tranquillamente Graeval sorridendo
“Ora senza indugi, buon appetito.” incitò mia madre
Presi le posate, ne tagliai un pezzo e poi guardai la sezione: l’esterno era sicuramente carne ma l’interno sembrava una pappetta giallina tendente al marrone rossastro. La mangiai… la croccantezza della carne abbrustolita a puntino seguita dalla cremosità di quelle che sembrano patate imbevute con il sugo della carne… sembravano esplodere dento la mia bocca.
“Patate?!” esclamai sorpresa
“Esatto.” confermò Graeval “Vedete, le patate hanno la capacità di assorbire i succhi della carne. Infatti quello avvolto nel Bacon di maiale è una purea di patate, cipolle e funghi tritati e soffritti che grazie alle fibre vegetali di quest’ultime ha la capacità di assorbire ancor meglio il grasso rilasciato dal maiale.”
“Se mi avesse detto che fosse un’arrosto fatto di sola carne ci avrei creduto!” esclamò Cordelia rapita dal sapore della pietanza.
Era un piatto talmente sensuale da essere assuefante. Ogni volta che mandavo giù il boccone, la mia bocca voleva assolutamente riempirsi con un’altro pezzo. Però non sentivo solo quello, mi sembrava di vedere il volto di Graeval quando eravamo ancora bambini… perché?
“Uh? Perché piangi tesoro?”
“Huh?”
Non me ne ero accorta. Le lacrime mi stanno scendendo lungo le guance. Questo sapore era nostalgico.
“Non è la prima volta che mangi questo piatto vero?” chiese Graeval guardandomi dolcemente “Sapete, l’idea di questo piatto mi è venuta partendo da un piatto che Tarkart ci serviva sempre quando eravamo bambini.”
“Bambini? Ah! Parli dell’arrosto con purè giusto?”
“Precisamente. Nel piatto mettevi sempre un letto di purè e sopra una fetta di carne. Quel piatto è tutto racchiuso li dentro.”
“Pensare che tu avresti preso quella ricetta trasformandola in un piatto del genere… sono senza parole.”
“Sarò sincero. Stavo pensando a questa ricetta da 3 anni. Dopotutto, c’è un motivo personale se ho voluto farlo oggi.”
Sentii una mano forte e callosa toccarmi la testa. Mi girai e vidi Graeval che mi guardava come se avesse rinunciato a qualcosa. Non so il motivo, ma mi stava accarezzando dolcemente la testa… come faceva quando eravamo bambini per consolarmi.
“3 anni fa la nostra riunione è stata un disastro, quindi ricominciamo da zero…” mi sorrise “Bentornata, Sarity.”
Non ci riuscivo. Le lacrime non si fermavano. In quel piatto, avevo riprovato quel calore nostalgico e il modo in cui mi accarezza la testa mi fa tornare indietro nel tempo, quando ancora eravamo spensierati e l’amavo. Stai barando.
“*Hic*, sono a casa, Graeval. *Sniff*”
Fu automatico. Lo abbracciai e nonostante le mie lacrime bagnavano copiosamente i suoi vestiti, lui continuava ad accarezzarmi la testa consolandomi. Davvero… sei sleale.
*****
Dopo che si è calmata e tutti quattro finirono il pasto, io e Lilith li accompagnammo alla porta e li salutammo mentre si allontanavano. Tornati dentro, Lilith mi pizzicò la guancia guardandomi irritata.
“Ahi! Ahi! Ahi!” esclamai dal dolore “E questo per cos’era?!” chiesi sorpreso dopo che Lilith mi lasciò.
“Niente in particolare.”
“Non sarai gelosa?”
“Non dire assurdità. Come potrei mai essere gelosa.” affermò guardando dall’altra parte
Scommetto che avrà le guance arrossate. Le sue reazioni sono il massimo! Troppo carina!!
“Sì… come no.” dissi tirandola a me e baciandola
Quando le nostre labbra si separarono, Lilith guardò verso il basso leggermente rossa per l’imbarazzo. Anche se quando siamo a casa lo fa, non mostra mai queste espressioni quando siamo in altri posti, anche in questo ristorante, s’imbarazza facilmente. Come direbbero certe persone, tenderebbe al Tsundere in pubblico e al Deredere in privato. Infatti, se la chiamo tesoro o cara in casa sfoggia un sorriso bellissimo, ma se siamo in pubblico è comunque felice ma diventa rossa dall’imbarazzo. Ogni volta mi vien voglia di stuzzicarla quando si comporta così.
“Hey…” cominciò Lilith “Era necessario?”
Sospirai. Anche io nei suoi panni sarei stato geloso se non avessi saputo niente.
“Sarity è la Santa e soprattutto una mia amica d’infanzia, probabilmente la ritengo una sorellina.”
“In effetti, tra te e lei ci sono una quarantina d’anni di differenza.” disse guardandomi con occhi che mi dicono ‘è ovvio’ mentre io ridacchiavo per sbarazzarmi dell’imbarazzo.
“Comunque, non so se prima che partisse mi piacesse come donna, ma ora sei tu l’unica che amo Lilith. Non c’è nessun’altra nel mio cuore.”
“Anche fosse… perché?”
“Non posso tagliare i ponti con qualcuno con cui sono cresciuto come se niente fosse.” dissi guardando verso la porta d’ingresso “Anche se 3 anni fa non abbiamo avuto la migliore delle riunioni, il mio comportamento era dettato dalla decisione più logica che potessi fare. Inoltre, in casi estremi, posso provare a far leva sulla nostra amicizia per uscirne.”
“Non intenderai…”
“Non voglio perderti.” dissi convinto guardandola negli occhi “Se mai dovessero scoprire chi sei realmente e mandassero l’Eroe e Sarity per portare a termine il lavoro che non sono riusciti a completare, non esiterò a respingerli, ma voglio evitare fino all’ultimo di ucciderli.”
“Santa pazienza.” sospirò Lilith guardando da un’altra parte tutta rossa “Non c’è bisogno che tu ti preoccupi fino a questo punto…”
“Forse.” affermai prendendole dolcemente il mento; i suoi occhi sembravano quelli di un cucciolo “Ma tu sei tutto per me. Finché avrò vita e anche alla mia morte, tu sarai sempre la mia dolce moglie Lilith. Chiunque osi prenderti di mira, dovrà passare sul mio cadavere.” conclusi baciandola nuovamente.