Dopo la mia iscrizione, mi era stato spiegato come funziona la Gilda degli Avventurieri partendo dai ranghi che vanno da E a S e ovviamente, più alto il rango maggiori le ricompense. Le missioni invece, vengono classificate da F a SS. Questo perché bisogna avere 14 anni per potersi iscrivere, ma ci sono bambini che per via della povertà della famiglia o perché orfani, hanno bisogno di soldi per sopravvivere e per questo motivo, le missioni di classe F sono ripetibili e pensate appunto per questi bisognosi, anche se è comunque possibile anche per i neo-arrivati ranghi E accettarle.
Per accettare le missioni di rango superiore, è d’obbligo che l’avventuriere abbia un rango equivalente e alcune volte superiore a quello della missione, oppure possono esserci missioni in cui sia obbligatoria la presenza di un gruppo di avventurieri, meglio conosciuto come party.
Comunque, salire di rango non garantisce soltanto una migliore retribuzione, ma anche fama, accesso a informazioni particolari e la possibilità di poter entrare a far parte della nobiltà o servire come guardie di nobili. Beh, non che la cosa m’interessi.
A dire il vero, a parte il regolamento di comportamento, non avevo alcun interesse verso questi bonus dal momento che il mio obbiettivo è quello di allontanarmi da qui e ritirarmi da qualche parte il più a lungo possibile. È già da quando ho conosciuto la stronza che mi ha obbligato a reincarnarmi qui, unito alla famiglia senza cuore in cui sono nato, che non ho alcun desiderio di immischiarmi negli affari di questo regno… o meglio, di questo mondo. È vero che ho promesso ad Atena che avrei aiutato, ma è anche vero che ho detto ‘cercherò di fare il possibile’.
Dopo essermi fatto spiegare tutto dal commesso, accettai un paio di missioni di rango F ed una di rango E, relativamente veloci da completare, ottenendo così il mio primo stipendio.
Per la notte, alloggiai in una locanda consigliatami alla gilda in quanto economica, ma la mia nottata è stata piuttosto… turbolenta.
Durante la notte, sognai di essere in una delle mie vecchie battaglie. Sembrava reale e il calore ed il dolore che provavo, erano anche loro per qualche ragione veri.
Al mio risveglio mi sentivo strano. Ero sudato ed il corpo era tutto dolorante. Ci vollero alcuni minuti prima che il dolore diminuisse, ma quando infine mi alzai… Uh? Il soffitto era così basso ieri sera?
I vestiti che avevo preso mi stavano stretti e corti e quando posai lo sguardo sulle mie braccia, notai che dall’aspetto gracile erano diventate muscolose e… estremamente reattive. Sentii una mosca ronzare vicino a me, ma era un ronzio a rallentatore per qualche ragione. Le mi mani si erano mosse ancor prima che potessi pensare e presi al volo la mosca. Ok… questa notte mi è definitamente successo qualcosa.
Quando scesi per la colazione e anche per le strade, tutti quelli che incontravo mi guardavano meravigliati, altri ridacchiavano, altri arrossivano e altri ancora erano leggermente spaventati, mentre a me sembravano… bassi. Per prima cosa, andai da un sarto per chiedere degli abiti nuovi… e anche lì ebbi non poca difficoltà a trovare una misura adatta a me. Quando per curiosità chiesi di misurare la mia altezza complessiva…
“187 cm?! Non ha sbagliato a prendere le misure, vero?!”
Per sicurezza mi misurò altre due volte, ma il risultato non cambiava.
Dopo aver pagato 26 fakrint per un cambio d’abiti che si adatti alla mia nuova statura e muscolatura, mi tornò in mente la descrizione della mia razza. Ora capisco. Il mio corpo si è adattato a causa del mio status. Non è così strano alla fin fine.
“Vorrei accettare questa missione di raccolta di piante medicinali e questa di caccia.”
“Certamente.” affermò la commessa prendendo poi la mia carta da avventuriero “Vedo che non ha ancora un lavoro.”
“Sì, beh, non ho ancora avuto tempo di sceglierne uno.”
“Capisco. Se vuole, può sceglierne uno adesso. Potrebbe esserle utile.”
“Non ho ancora deciso, ma presto ne prenderò uno.”
“Come preferisce”
I lavori, secondo le leggende, sono delle classi create dalla Dea Guardiana di questo mondo volto a permettere alle razze che ha creato ed ama, di poter ottenere un’aiuto contro gli abomini che minacciano la santità del suo mondo. Tradotto: la sorella di Atena ha fatto la cazzona riscrivendo le leggende e dando una spinta alla razza umana, elfica, nanica e dei beastman per poter battere più facilmente la razza dei demoni ancora fedeli ad Atena. Peccato che la forza non sia tutto e sebbene ci siano stati degli scontri in passato, ora sono in uno stato di guerra fredda, per così dire, e non ci sono stati grossi movimenti negli ultimi secoli. Che sia perché la mia razza sia un’evoluzione di quella umana che ho la possibilità di ottenere un lavoro?
Facendo questi pensieri, mi diressi verso una foresta qui vicino così da poter completare le missioni che avevo scelto, quando un rumore di zoccoli e legno mi fece tornare alla realtà notando appena in tempo una carrozza che si dirigeva verso il paese, mentre era scortata da quattro cavalieri.
Mi spostai di lato per non venire investito e non appena questi mi superarono, notai che era stato incisa l’araldica del casato Coleger. Deve essere Joetta che torna a casa. Disinteressato, ripresi il mio cammino.
*****
Quando ero partita dalla dimora dei Flinne, credevo di trovare Logoch davanti al cancello ma non fu così. Ne rimasi piuttosto sorpresa. Dopotutto, noi nobili siamo sempre stati serviti sin dalla nostra nascita e anche Logoch non era diverso.
Per tornare a casa, dovevamo per forza passare per il paese di Clearmire. Probabilmente si trovava lì, intento a sfruttare il nome della sua famiglia per ottenere ciò di cui necessita prima che si sparga la voce del suo disconoscimento.
Trepidante di rincontrarlo a Clearmire, sussultai quando vidi una persona che guardava la mia carrozza mentre passava di fronte a lui… era molto simile a Logoch. Magari me lo sono immaginato.
Una volta all’ingresso della cittadina, di Logoch non c’era ancora traccia e quando la guardia chiese conferma della nostra identità, si fece subito da parte non appena sentì il nome della mia famiglia.
“Vorrei porle una domanda.” affermai sporgendomi dalla carrozza
“Cosa desidera sapere mia signora?”
“Per caso è entrato il figlio del Duca Flinne? Di nome fa Logoch”
“Logoch Flinne?!” domandò sorpreso la guardia per poi prendersi il mento “Hmm… ora che ci penso, ieri è entrato qualcuno con quel nome, vestito con abiti molto costosi. Ma è da ieri che non si vede.”
“Capisco.” Allora ti trovi qui~ “Sai dove posso trovarlo.”
“No, mi dispiace.” affermò la guardia
Dopo avergli dato un fakrint d’argento, la carrozza entrò nella cittadina e diedi ordine alla mia scorta di fare domande sulla posizione di Logoch, o di trovarlo loro stessi. Non erano molto entusiasti, ma non discussero l’ordine.
“Posso farle una domanda milady?”
“Dimmi Anna.”
“Come mai è così interessata a trovare il vostro ex-fiancé?” domandò curiosa la mia cameriera personale “Non ne vedo un valido motivo.”
“Anche se era inutile, è comunque il mio ex-fiancé. Credo che un’ultimo aiuto da parte mia, potrei concederglielo.”
“La vostra bontà vi fa onore milady”
In realtà, voglio vedere come reagirà non appena gli offrirò una falsa speranza di aiutarlo~
Dopo un po’ di attesa, un membro della mia scorta tornò riferendomi che un ragazzo simile alla descrizione di Logoch, era stato visto alla Gilda degli Avventurieri.
Non è così strano visto che molti figli di nobili che non hanno speranza di ottenere l’eredità di famiglia o senza abilità particolari, si registrano come avventurieri.
“Buongiorno. Come posso aiutarla?” mi domandò una commessa della gilda
“Sono alla ricerca di un particolare avventuriere e ho sentito che si trova qui.” cominciai “Dovrebbe chiamarsi Logoch Flinne.”
“Logoch Flinne?!” ripetè incredula “Non l’ho mai sentito.”
“Probabilmente perché si è registrato di recente.”
“Capisco, controllo subito”
Strano. Pensai quando vidi la commessa allontanarsi. Alla fin fine, parliamo comunque di qualcuno che ha un legame familiare con una delle casate più influenti del regno. Forse Logoch ha nascosto o persino negato la sua parentela con il casato. Ma se ha fatto questo… perché? Affermare di avere una parentela con una casata nobiliare, garantisce un certo trattamento di favore all’interno della gilda, in quanto si è più seguiti e cercano di proporgli le missioni con retribuzione migliore, ma a basso rischio. Oltretutto, una volta ottenuta una certa fama, questi avventurieri nobili hanno la possibilità di ottenere un titolo nobiliare o trovare un candidato matrimoniale tra i vari casati, garantendosi un certo status o anche la possibilità di ereditare il casato o guidarlo insieme al marito.
“Mi dispiace milady, ma non c’è nessun Logoch Flinne nei nostri registri.”
“…Ne siete certi?”
“Ho controllato più volte per esserne certa, ma non ho trovato nessuno con quel nome”
La sua affermazione mi lasciò di stucco. Ma se era stato visto qui dentro…
“Magari ha usato un’altro nome. È un ragazzo non molto alto, da un’impressione gracile, ha occhi azzurri e capelli grigio chiaro.”
“Hmmm……!!!” scattò dopo una lunga riflessione “Per caso ha anche un ciuffo di capelli neri?”
“Sì.” affermai “Allora lo ha visto.”
“Sì, ieri l’ho notato che si stava registrando da noi, però non ho seguito io la procedura della sua registrazione. Attenda un’attimo.”
Alzandosi di nuovo, la commessa si diresse nel retro dell’edificio.
Dopo una decina di minuti, tornò insieme a quello che sembra un’altro commesso e dopo un leggero inchino di rispetto, si sedette al posto della sua collega.
“Buongiorno Milady.” salutò “La mia collega mi ha detto che cerca un’avventuriere che si è registrato da noi… o meglio, di cui ho seguito la procedura di registrazione.”
“Corretto. Si chiama Logoch Flinne, non molto alto, capelli grigio chiaro con un ciuffo nero e occhi azzurri.”
“Oh! Sì. Mi ricordo di lui. È venuto ieri nel primo pomeriggio, ma mi ha dato un’altro nome.”
“Quale?”
“Se non sbaglio…” cominciò pensieroso “John… John Phoenix Warden”
Rimasi sorpresa da tale risposta. A parte la famiglia reale, nessuno ha il permesso di avere tre nomi, ma ciò che mi disturba di più è…
“Non è il suo vero nome!” esclamai leggermente infuriata
“C-che ci creda o no…” cominciò preso alla sprovvista il commesso “la sfera d’identificazione non ha segnalato nulla di anormale quando ha pronunciato quel nome.”
“…Eh?!”
La sfera d’identificazione, è uno strumento magico usato principalmente all’ingresso delle cittadine e soprattuto dalla gilda per evitare che banditi e fraudolenti possano scappare dalla legge o usare il nome di qualcun’altro causando problemi legali. Ma se la sfera non ha reagito… come cavolo…?
“Vorrei parlare con questo… Warden, al fine di potergli assegnare una missione personale.”
“Certamente.” affermò sicuro “Ma dato che non è ancora arrivato, vuole intanto attendere in una sala privata?”
“Accetto volentieri l’offerta.”
Per un’ora buona, attesi nella sala privata che la Gilda mi aveva fornito, in attesa che Logoch o John o come si fa chiamare adesso, arrivasse alla gilda. Di per se non mi annoiai dal momento che erano presenti delle librerie e potei bere un po’ di the. Improvvisamente, sentii bussare alla porta
“Milady, John Phoenix Warden è arrivato.”
“Lo faccia entrare” affermai
Quando la porta si aprì, entrò questo John. Rimasi sbigottita quando lo vidi: era identico d’aspetto a Logoch, ma era molto più alto di lui ed il suo fisico era scolpito e robusto. I suoi passi erano sicuri, mentre i suoi occhi azzurri mi guardavano con indifferenza.
“Milady, io sono John Phoenix Warden.” si presentò inchinandosi “Come posso esserle utile?”