Quella brutta sensazione che tutti noi provammo durante il viaggio rimase per diverso tempo. Per quanto i cocchieri ci provassero, i cavalli non si calmavano e per evitare incidenti, le guardie e gli insegnanti ci invitarono a scendere dalle carrozze fino a quando quello strano fenomeno non fosse passato. Nonostante tutti sembrassero mantenere una certa calma e rilassatezza, scommetto che nel profondo stavano tremando dalla paura… proprio come me.
“Ti senti meglio Ishgat?”
Ora, quell’intento omicida era passato, ma per qualche ragione Ishgat ne soffrì più degli altri. Per tutto il tempo, la sua carnagione era pallida… quasi bianca come un lenzuolo e se ne stava rannicchiata di fianco ad un albero che era nelle vicinanze
“Decisamente.” affermò mentre si appoggiava alla carrozza “Dopo quella terribile sete si sangue, mi sorprende che non abbia ancora vomitato la colazione.”
“Non credi di esagerare ora?” domandò Bassilla con un’espressione interrogativa e offrendogli un bicchiere d’acqua
“Purtroppo no…” affermò bevendo l’acqua tutto d’un fiato “conosco fin troppo bene quella sete di sangue.”
“La conosci?” domandai
“Ho avuto la sfortuna di riceverla direttamente io stessa in passato.” vidi che rabbrividiva quando fece quell’affermazione “È stato quando ho scioccamente affrontato Graeval.”
““Che cosa?!”” esclamammo sia io che Bassilla
“S-sì… proprio così.” affermò leggermente sorpresa Ishgat a causa della nostra reazione
Quella terribile sensazione- no. Graeval era il fautore di quella sete di sangue? Al pensiero mi venne l’ansia… pensare che Graeval potesse essere in pericolo… sentii il cuore stringersi. Nonostante tutto questo timore, non dovevo farmi trasportare… devo calmarmi.
“Graeval stava combattendo?!” domandò Bassilla con occhi spaventati “Devo- devo subito scrivere a mio padre! Devo sapere come sta!”
“Calmati Bassilla.” affermai prendendole il polso “Non è il momento di lasciarsi prendere dal panico.”
“Co-come puoi dirmi di calmarmi quando Graeval potrebbe essere in pericolo! Devo-”
“So come si sente!” esclamai
Quando feci quell’esclamazione, gli occhi di Bassilla si tinsero di sorpresa e per un attimo li vidi posare gli occhi sulla mia mano che le teneva il polso. Stava tremando. Anche io, sono in preda alla preoccupazione. Quella era la prima volta che ho percepito la sua sete di sangue. Anche quando era venuta a salvarmi dalla figlia dei Westhead non ha mai rilasciato una tale sensazione opprimente.
“Arryn… ma tu-”
“Non ha bisogno di preoccuparsi per lui.” affermai abbozzando un leggero sorriso “Sono certa che se la caverà.”
“Arryn ha ragione, giovanotta.” affermò Ishgat mettendole una mano sulla spalla “Più che per Graeval, io mi preoccuperei per il tizio che l’ha fatto infuriare.”
Anche se probabilmente intesa come una battuta per tirare su di morale a Bassilla… per qualche ragione ho veramente sentito il bisogno di preoccuparmi- no, provare pietà per l’avversario di Graeval.
“Arryn!” mi sentii chiamare
Quando mi girai, vidi Ehrendil avvicinarsi accompagnato da lord Filverel. Quando fu poco distante da noi, feci un leggero inchino.
“Cosa desidera vostra altezza?” domandai formalmente
“Non c’è bisogno di tutta questa formalità.” affermò leggermente irrequieto Ehrendil “Volevo sapere soltanto come-”
“Lady Rember ha avuto un leggero capogiro ma si è ripresa.” cominciai interrompendolo “Sua altezza Belmont invece sta bene ed è in perfetta salute.”
“Capisco. È un sollievo.” affermò “Però, volevo sapere come stavi tu.”
“Non ha motivo di preoccuparsi per me vostra Altezza.” affermai guardandolo negli occhi “Come può vedere godo di buona salute.”
“……Perché mantieni tutta questa formalità?”
Cos’è quell’espressione dispiaciuta? Domandai ironicamente col pensiero. È vero che prima della mia cattura eravamo molto più informali e ci chiamavamo per nome quando non eravamo in pubblico, tuttavia, da quando sono tornata ha cominciato a distaccarsi sempre di più da me. Ma il vero motivo che mi ha spinto a tornare a parlare formalmente con lui, è stato quando Graeval mi ha raccontato di come l’intervento di mia zia abbia spinto Ehrendil a riavvicinarsi a me. In altre parole, lo sta facendo per dare il contentino a sua madre.
Avrei preferito non saperlo… forse, avrei potuto vedere la sua preoccupazione per me sotto un’altra luce.
“*Sigh* Vostra altezza,” cominciai “Voi dovreste-”
“Ehrendil! Stai bene non è vero?!” m’interruppe una voce femminile
Girandoci in direzione di quella voce, vedemmo Dessielle correre incontro ad Ehrendil. Quando fu a pochi metri da lui, si aggrappò al suo braccio affondandolo nel suo seno mentre i suoi occhi in lacrime e spaventati lo guardavano con preoccupazione.
“Dessielle?!” esclamò sorpreso Ehrendil “Sì, sto bene, ma-”
“Sia lode ad Aphy.” affermò facendo un sospiro di sollievo “Avevo sentito che sua Altezza non si sentiva bene quindi ero venuta per assicurarmi che stesse bene.”
“Grazie per il pensiero.” affermò facendo un leggero sorriso “Perdonami se ti ho fatta preoccupare.”
Con quell’interruzione da parte di Dessielle, mi sentii irritata. Non perché si stava avvinghiando ad Ehrendil, ma perché si è intromessa nella nostra conversazione. Ma alcune volte ho come l’impressione che lo faccia apposta, come se avesse intenzione di impedire a me ed Ehrendil di comunicare. Mentre i due sembravano nel loro mondo rosa, io sospirai e feci un inchino.
“Non avete motivo di trattenervi oltre vostra altezza.” cominciai per poi alzare la testa “Sono certa che ci siano anche altre persone di cui sia meglio sincerarsi delle loro condizioni.”
“Arryn…” cominciò guardandomi confuso per poi diventare improvvisamente… determinato “su questo proposito, mi accompagneresti?”
“Per quanto la vostra proposta mi onori, al momento devo assistere lady Ishgat che non si è ripresa del tutto, però…” cominciai per poi guardare verso Dessille “sono certa che lady Torkian sarà più che felice di accompagnarvi al posto mio. Non è vero?”
“Certo! Lasci fare a me!” esclamò allegra Dessille
“………Capisco.” affermò con un’espressione dispiaciuta per poi rivolgersi ad Ishgat “Lady Rember, spero vi riprendiate quanto prima.”
“Non preoccuparti per me giovanotto. Un altro paio di minuti e sarò in grado di buttare giù un castello a mani nude.”
“Non deve arrivare a tanto, ma felice di saperlo.” affermò ridacchiando “Con permesso.”
Dopo quel leggero scambio, Ehrendil, Dessielle e lord Filverell si diressero verso un’altra carrozza. Non appena furono abbastanza distanti
“Idiota…” affermò esasperata Ishgat guardando in direzione del principe
“Non avrei potuto esprimermi meglio Ishgat.” affermò successivamente Bassilla “Era chiaro che aveva sinceramente intenzione di iniziare a ricostruire la vostra relazione, ma quando non ha neanche provato a rifiutare lady Torkian… *Sigh*”
Le loro espressioni erano chiaramente contrariate e non potevo biasimarle.
*****
Il viaggio riprese e questa volta tutto andò tranquillo. Mentre il carro percorreva una strada che affacciava su uno strapiombo, sulla sinistra si cominciarono a notare delle costruzioni
“Ora possiamo vederla. Quella è la cittadina di Ila Serine.” affermò Arryn indicando in direzione della cittadina.
“Uao!” esclamai
Anche se non può essere definita una città, possiede comunque una modesta dimensione ed è protetta da quella che sembra una palizzata di legno che da una sensazione di robustezza ed un terrapieno; al suo interno, le costruzioni sono in pieno stile elfico e anche qui si possono notare edifici che sono stati costruiti integrando alberi di grosse dimensioni. Ma quello che saltava veramente all’occhio, era l’edificio in rovina che si trova poco distante dalla palizzata: sembra un palazzo squadrato di piccole dimensioni ed ha la forma di una larga piramide a gradoni con file di colonne in cima ed intorno ad essa. Essendo tecnicamente abbandonata, si può notare che la natura ha reclamato parte dell’edificio ma evidentemente, dato il ruolo storico che ricopre, si può notare che sia stato liberato dall’abbraccio della vegetazione.
Di fronte ai cancelli, i carri si fermarono dal momento che dovevamo dichiarare la nostra identità prima di entrare. Durante tutta l’attesa e anche dopo essere entrati notai che Ishgat stava guardando all’esterno con un’espressione pensierosa, condita con un pizzico di preoccupazione
“Qualcosa non va Ishgat?”
“Non è niente di particolare, però…” cominciò per poi guardare verso di me “ho notato che ci sono fin troppe pattuglie per essere una cittadina turistica.”
“Uh? Come fai a dirlo? Ma soprattutto perché ti preoccupa?”
“Già quando eravamo ad un paio di chilometri di distanza dalla città ho notato numerose presenze tra gli alberi che con molta probabilità si trattavano di ranger, oltretutto, al cancello è stato schierato un plotone di fanteria pesante. Sono decisamente troppi.”
Io non m’intendo degli affari militari, però conosco alcune cose sulle forze militari di Yedal soprattutto grazie alle voci: i ranger sono l’equivalente di esploratori che eccellono nei raid e sono composti principalmente da elfi che hanno formato un contratto con uno spirito del vento o eccellono in questo tipo di magia, mentre la fanteria pesante elfica è considerata essere un’élite in quanto sono pochi ma molto potenti dato che in difesa chiedono l’ausilio di spiriti della terra.
“Sai se è successo qualcosa da queste parti?” chiese ad Arryn
“Non che io sappia.”
“Hmmm…”
Non riesco a comprendere il motivo di tutta questa preoccupazione.
“Non potrebbe essere che siano stati schierati per la nostra incolumità?” domandai perplessa
“*Sigh*Si vede che non ne capisci niente.” sospirò Ishgat “Anche se buona parte degli studenti dell’accademia è composta da nobili, ci sono anche membri appartenenti alla gente comune. Anche se fossimo importanti, sarebbe comunque uno spreco di forze e risorse concentrare tutte queste truppe per una scolaresca. Soprattutto ora che lo zio di Arryn ha rinforzato la sua alleanza con Thirus e dichiarando ufficialmente la sua uscita come membro (ufficioso) dell’alleanza anti-Thirus: questa cittadina non è vicina al confine ne con l’impero Ridia ne col Regno di Brakhurid.”
Capisco. Re Vulas Trismyar Leomyar u’Yedal poche settimane fa ha ufficialmente dichiarato che Yedal si sarebbe sempre schierato dalla parte di Thirus data la loro secolare alleanza. Anche se per la mia famiglia, come anche per me, è chiaro che lo ha fatto per paura di dover affrontare Jack Lingxin e soprattutto Guardiano, ovvero Graeval, la sua può comunque essere definita una mossa molto rischiosa dal momento che Yedal confina con tre stati dell’alleanza anti-Thirus rendendolo per la nostra nazione il perfetto stato cuscinetto. Gaborg, il regno dei beastman, da sempre continua ad avere ottime relazioni diplomatiche con Yedal. Il Regno di Brakhurid non può venir considerato una minaccia al momento visto che è nel bel mezzo di una disputa ereditaria che ormai si è trasformata in un’aperta guerra civile. Di conseguenza non serve preoccuparsi troppo per loro, tuttavia è saggio restare in allerta.
Il vero pericolo arriva dall’Impero Ridia che oltre ad essere una superpotenza, crede nella supremazia umana e quindi cercano sempre un casus belli contro i regni delle “razze inferiori” come definiscono i non-umani. Non a caso, da molto tempo le loro scaramucce contro Gaborg sono volte, per loro dichiarazione, “al controllo delle nascite” dei beastman. Gli elfi sono trattati leggermente meglio, ma ho sentito dire che sono molto apprezzati più come schiavi sessuali che non come schiavi intellettuali…… non che non ne possa comprendere la ragione.
Arrivati all’albergo in cui alloggeremo, scendemmo dalle carrozze e venimmo accolti dallo staff dell’albergo che subito si attivò per prendere in custodia i nostri bagagli e nel mentre notai che sua altezza Ehrendil stava venendo accolto dal direttore dell’albergo accompagnato non da Arryn… ma da Dessielle.
Non ho niente contro la ragazza, però il modo… “innocente” con cui riesce sempre ad interrompere una possibile riunione tra Arryn e sua Altezza Ehrendil… mi sembra troppo calcolato, come anche il modo con cui riesce a dimenticarsi di certe maniere che bisogna conservare. Arryn lascia correre, ma non so se è una mia sensazione però… so per certo che il suo cuore, per quanto cerchi di nasconderlo, appartiene a qualcun’altro che conosco… no, che conosciamo bene.
“Oh! Lady Belmont! Non mi sarei mai aspettata di incontrarla in questa occasione.” parlò una voce femminile
Girandomi, notai avvicinarsi una ragazza con voluminosi capelli rosa, occhi azzurri e un volto delicato con del rossetto sulle labbra. Indossava la divisa la scuola come me, ma il suo seno era talmente grande che sembrava avrebbe rotto i bottoni da un momento all’altro. In mano teneva un ventaglio ed era accompagnata da un ragazzo che le somigliava molto, con capelli corti rosa e uno un’espressione truce.
“Piacere mio. Però, vi prego perdonare la mia ignoranza, ma non conosco lorsignori.”
“Oh! Qual svista! Io sono Ange Pelletier Dullane mentre lui è mio fratello minore Raoul Pelletier Dullane.”
“Dullane?” chiesi pensierosa per poi ricordare “Oh, siete membri della famiglia imperiale dunque!”
“Fufufu. Proprio così~” affermò lady Ange coprendosi la bocca con il ventaglio “Però non ha bisogno di preoccuparsi di questo dettaglio. Dopotutto, siamo entrambi studentesse di questa prestigiosa accademia.”
In effetti non riesco a capire come ho fatto a non riconoscerli prima. Non li conosco personalmente, ma come per la mia famiglia il tratto distintivo sono i capelli blu marino, il tratto distintivo della famiglia imperiale dell’Impero Ridia, sono i capelli rosa. A quanto pare, siamo le uniche due famiglie di regnanti che per qualche ragione possiedono questo tratto distintivo.
Ora tornando ad Ange e Raoul, questi hanno una certa fama in quanto la prima è nata da una delle concubine dell’imperatore, mentre lord Raoul è nato dall’imperatrice legittima. Nonostante le madri diverse, sono nati nello stesso giorno e a pochi minuti di distanza, per non parlare che sono talmente somiglianti che alcuni li hanno definiti gemelli.
“Hmph. Mi viene ancora difficile credere che questa feccia sia riuscita a fare qualcosa di decente.”
“*Sigh* Vedo che non riesci ancora a nascondere la tua ostilità Raoul…”
“Che ascoltino pure. Dovrebbero esultare al solo fatto che gli rivolga la parola.”
“*Siiiiigh* Vi prego di perdonare il mio stupido fratellino.” sospirò pesantemente lady Ange
“Tsk. Devono essere loro a scusarsi con noi per esistere.”
Li hanno definiti gemelli, ma sono all’opposto per quanto riguarda il carattere: mentre Raoul si è costruito una reputazione che è adatta ad un membro della casata imperiale marcato da razzismo e arroganza, Ange è invece molto tollerante e gentile, al punto che è l’unica che gode di una buona reputazione all’esterno dell’impero, nonché una delle poche persone a cui Raoul da ascolto.
“Piuttosto, lady Belmont.” mi chiamò Raoul “È un bene per lei che sia finalmente riuscito ad incontrarmi.”
“……E come mai affermate ciò, lord Dullane?”
“Semplice. Per il bene dell’umanità, le do la possibilità di diventare mia moglie.”
……Che faccia tosta!! Mentre facevo questo pensiero, vidi lady Ange prendersi il volto esasperata Non mi stupirei se a causa di suo fratello avesse un terribile mal di testa. In quel momento vidi una delle ali carnose rosse di lady Ishgat coprirmi mentre le sue braccia erano conserte
“Sei davvero figlio di tuo padre, moccioso.” cominciò con un tono duro “Credete che tutto giri intorno a voi.”
“Le lucertole non hanno voce in capitolo. Sparisci immediatamente.”
“Hou! Proprio come quell’idiota non ci tenete per niente alla vostra vita.” affermò Ishgat mentre si scricchiolava le ossa delle mani.
Per impedire l’inizio di un bagno di sangue, toccai Ishgat sulla spalla e successivamente mi portai davanti a lei.
“Per quanto la vostra proposta mi onori, non spetta a me decidere. Questa è una questione che richiederebbe il consenso di mio padre e di sua maestà imperiale.”
Quando si tratta di matrimoni tra membri di due famiglie reali, i primi a dover dare il consenso devono essere i governanti stessi. Dopotutto, è risaputo che i matrimoni tra nobili sono da sempre matrimoni politici nonostante ci sia stata qualche rara occasione in cui venissero fatti per amore. Matrimoni tra due famiglie reali viene visto principalmente come prova ultima di alleanza tra i due stati. Ci sono anche altre motivazioni minori come per evitare frizioni politiche all’interno della nazione, ma anche in quel caso di solito si preferisce che lo sposo o la sposa sia di rango ducale. Ma alla fine della storia, l’ultimo matrimonio celebrato per unire due famiglie di sangue reale risale a quasi tre secoli fa, ovvero quando nacque il Regno di Aedonith.
“Hmph, una risposta da manuale.” sbuffò Raoul
“Oh! Mi sembra deluso dalla mia risposta.” affermai coprendomi la bocca
“Sono mortificata, ma mio fratello…” cominciò lady Ange con un’espressione dispiaciuta “non è mai stato bravo ad esprimere i suoi sentimenti.”
Non appena lo disse, lord Raoul spostò lo sguardo sbuffando nuovamente mentre il suo volto divenne leggermente rosso.
“Fufufu… ora capisco.” affermai ridacchiando “Non si preoccupi. Però, se devo rispondere ai suoi sentimenti, sono dispiaciuta ma c’è già qualcuno nel mio cuore.”
“Oh! Questo è un peccato.”
“A tutti gli studenti, vi prego di riunirvi nella sala da ballo.”
Non appena lady Ange fece quell’affermazione uno degli insegnanti fece quella notifica e pian piano tutti gli studenti presenti si cominciarono a muoversi e notai che lord Raoul si era mosso praticamente subito e anche di fretta.
“*Sigh* Perdoni ancora le maniere di mio fratello.” si scusò nuovamente lady Ange prima di andarsene “Spero avremo occasione di fare una chiacchierata tra donne~”
Con quel saluto, lady Ange cominciò ad incamminarsi verso la sala da ballo.
“Odio gli imperiali di Ridia.” quando fu abbastanza distante, Ishgat fece quell’affermazione
“*Sigh*Hanno sempre causato problemi a causa dei loro ideali nazionali.” sospirò Arryn “Però, lady Dullane tiene fede alla sua fama di essere l’unica abbastanza tollerante verso le altre razze.”
“Così sembra.”
“Huh? Non mi sembri convinta Bassilla.” affermò Arryn guardandomi interrogativa
“Non è niente. Forse ci sto pensando troppo.”
Anche se ho detto questo ad Arryn, per qualche ragione quei due fratelli mi fanno venire i brividi. Soprattutto lady Ange… mi da come l’impressione che stia recitando alla perfezione una parte. Però… Sta davvero recitando?