Quando c’è stato quell’improvviso terremoto nella tomba e ho visto lady Lianelis cadere, mi è venuto istintivo andare in suo soccorso. Mi è sembrata la cosa giusta da fare, nonostante l’animosità che ha sempre dimostrato nei miei confronti.
Anche se l’ho definita animosità, il suo non era un vero e proprio astio nei miei confronti, ma ha cominciato a vedermi come un fastidio, poco dopo la cena in cui sono venuta a saper della guarigione del ‘Glicine di Cristallo’.
All’inizio non ci davo badavo molto credendo che fosse solo una cosa temporanea data la sua fama di essere una ragazza di buon cuore. Ma pian piano, ho dovuto cominciare a ricredermi.
Poco dopo il suo ritorno in accademia, ho cominciato a subire inaspettati atti di bullismo e rimprovero da parte sua. Ancora oggi mi chiedo come mai… non dovrei aver fatto niente di particolare per meritarlo.
Che sia perché frequento spesso Ehrendil? Che sia perché siamo amanti? No… non credo. Voglio dire, la nostra relazione è un segreto per tutti e poi, non sarebbe la prima volta che un membro della famiglia reale ha una o più amanti. Dopotutto, la linea di sangue reale non deve estinguersi o il paese potrebbe cadere nel caos.
Dopo l’arrivo del ‘Glicine di Cristallo’, sua altezza Bassilla Calsay Belmont, lady Lianelis ha cominciato ad essere più gioiosa… felice e rilassata. Inoltre, ho notato che anche Ehrendil ha ripreso ad interessarsi di lei… beh, è naturale dal momento che lei è la sua fiancé, e in cuor mio speravo che la loro relazione tornasse ad essere quella di un tempo. Ma mi sono sbagliata.
Dopo la lezione di ieri mattina, ho scoperto che Ehrendil aveva invitato lady Lianelis ad un’appuntamento. Fremevo all’idea che potessero riconciliarsi, ma quando ho visto l’espressione triste di Ehrendil, capii che qualcosa era andato storto
“Come mai sei così triste Ehrendil? Qualcosa non va?”
“No. Va tutto bene.”
La sua risposta non era per niente sincera e il suo sguardo sconsolato non faceva altro che smascherarlo. Preoccupata, chiesi a lady Lianelis se era successo qualcosa al loro appuntamento, sperando di poter scoprire cosa fosse successo e magari aiutarli, ma la sua risposta
“Capisco… le sono grata per preoccuparsi per lui tuttavia, non è suo compito immischiarsi nella vita privata di altri. Se desidera sapere cos’è successo, di certo non sarò io a dirglielo, lady Torkian.”
Mi lasciò spiazzata. Non credevo mi avrebbe respinto in questa maniera… io volevo soltanto aiutarli, ma non me lo permettono. Perché?
Dopo la caduta, cercammo di trovare un modo per risalire e durante quel periodo, le mie compagne non facevano altro che tenere le distanze da me. Parlavano tra loro in maniera informale e solo con me mantenevano un tono formale. Io non ho fatto niente a loro… perché? Perché non vogliono aprirsi anche con me? Perché non mi permettono poter essere loro amica?
Nella stanza funebre, rimasi stupefatta: sembrava un giardino ben curato e dava l’impressione che ogni giorno, un giardiniere venisse qui per curarlo sin dalla sua costruzione, ma appena superai quella che sembrava una barriera
“Ospiti!”
“Persone?!”
“Sono mortali! Giochiamo~♪! Giochiamo~♪!”
“C’è anche lei! C’è anche lei!”
Cominciai a sentire vocine gioiose e sorprese di bambini e bambine. Non ci diedi tanto bado all’inizio pensando che me le stessi immaginando e infatti, ad un certo punto, non sentii più queste vocine… fino a quando non vidi quell’affresco
“I Re degli Spiriti…? Non può essere…” affermai incredula
Quell’affresco, improvvisamente, mi fece come ricordare qualcosa. Una sensazione… un qualcosa di antico, familiare, felice. Non so perché ma quando pensai ai sovrani degli spiriti, sentii come un senso di nostalgia.
“È lei! È lei!”
“È tornata~♪! È tornata~♪!”
“Dobbiamo dirglielo! Dobbiamo dirglielo~♪!”
Sentii nuovamente quelle vocine per un momento, ma poi si zittirono nuovamente dopo alcune brevi risatine. Questo, prima che io e lady Lianellis cominciassimo a discutere sull’esistenza dei Re degli spiriti.
Non so cosa mi prendesse. La sua razionalità non faceva una piega eppure, sentivo di dover contraddire la sua negazione sulla loro esistenza, arrivando al punto che, da un momento all’altro, pensavo che avremmo cominciato anche a schiaffeggiarci. Ma solo l’intervento di lady Rember lo impedì e per distrarci, decidemmo di continuare a cercare un modo per tornare in superficie.
Calata quella che sembrava la notte, cominciò a fare freddo e accendemmo un fuocherello con quelle poche torce che trovammo nei dintorni e ci coricammo. Non so per quanto tempo riuscii a dormire ma d’improvviso sentii lady Belmont alzare la voce
“’Non guardare a ciò che poteva accadere in passato, ma a quello che potrà succedere nel futuro’. Tempo fa, lui stesso mi ha detto queste parole. Non c’è mai niente di sicuro davanti alla nostra vita, quindi è anche possibile che riesca a farmi amare da lui!”
“*Shhh* Abbassa la voce!”
Anche se mi svegliai, decisi di non muovermi e ascoltare… scoprire che sia lady Belmont che lady Lianelis, siano innamorati della stessa persona… la curiosità cominciò ad attanagliarmi. Chi è? Sua altezza Ehrendil? No… dopotutto non ha ancora concepito un figlio… no no no no, siamo troppo giovani!! pensai imbarazzata. Però, ora credo di cominciare a capire come mai la relazione tra Ehrendil e lady Lianelis non accennano a migliorare. Lady Lianelis ama qualcun-
“A proposito, mi sembra che te e lady Torkian foste pronte a saltarvi alla gola questo pomeriggio. E l’evento di questo pomeriggio, non era l’unico.”
Quella frase bloccò il mio pensiero, prendendomi alla sprovvista e… spaventandomi leggermente. Come?!
È vero che avevamo discusso in precedenza, ma da che io ricordi erano per lo più sciocchezze, ma ammetto che solo oggi sentivo quasi la necessità di dovermi ‘imporre’ sull’argomento.
Dopo un lungo silenzio, sentii la risposta
“A parte oggi, credo che sia esagerata la tua affermazione.” cominciò “Ma sì. Qualche volta sento il bisogno di prenderla a sberle.”
Uh?!
“Dopotutto l’hai vista anche te.” riprese dopo una pausa “Non è molto educata e molte delle sue azioni sono avventate se non devianti dall’etichetta che solitamente bisognerebbe tenere. È talmente indisciplinata che mi da fastidio molto spesso, in particolare quando s’immischia in affari che non la riguardano, credendo che abbia diritto di poter immischiarsi.”
“C’è anche un’altra ragione non è vero?”
Quando fece quella domanda, ci fu una lunga pausa e in quella pausa pesante cominciai a chiedermi se davvero c’era qualcos’altro
“All’inizio gli ero grata per essere stata vicina ad Ehrendil mentre io ero in quella orribile situazione, aiutandolo a riprendersi. Ma ora… il solo pensiero che è a causa sua se si è arrivati a questo punto… per non parlare di quelle voci assurde su di me…” cominciai a sentire lady Lianellis sospirare pesantemente “*SIIIIGH!*Sono stanca. Stanca di questa società crudele. Società che eleva Dessielle ad essere l’eroina in pericolo di chissà quale storia romantica, mentre io sono la strega cattiva. Alcune volte, penso sinceramente ‘Se solo lei non esistesse’.”
Quando terminò… mi sembrò di diventare sorda… di essermi isolata. Non potevo capacitarmi… di quanto lady Lianelis mi odiasse… di quanto vorrebbe che io sparissi da questo mondo. D’improvviso, un pensiero m’attanagliò il cuore E se… e se avesse davvero intenzione di farmi sparire? E se avesse intenzione di uccidermi?!
Sentii l’ansia salire sapendo che grazie allo status della sua famiglia, ne sarebbe tranquillamente in grado. Magari ho frainteso però… non volevo credere che ne avesse davvero intenzione, ma la possibilità rimane e questo mi spaventa. Pensare che la mia morte potrebbe essere causata da un’atto di gelosia… non voglio… io non ho colpa… non ho fatto niente.
“È spaventata! È spaventata!”
“Elfa spaventosa!!”
“Rassicuriamola~♪!”
“Aiuto! Dobbiamo dirglielo! Avvisiamoli!”
Sentii di nuovo quelle vocine innocenti. Quelle voci di quelli che sembrano bambini, ma sentendoli mi sentii come rassicurata e l’ansia di poco fa scemò, lasciando spazio alla stanchezza… e ai sogni.
*****
“Uh?!”
Mi trovavo seduta su una nuvola bianca. Sentivo il vento passarmi tra i capelli e altre nuvole intorno a me stavano viaggiando pigramente. D’improvviso caddi, ritrovandomi in un giardino fiorito pieno di fiori di campagna dai vari colori.
Ancora in preda allo stupore,una forte folata di vento mi costrinse a chiudere gli occhi e quando li riaprii, davanti a me c’era una persona… un elfa molto familiare che mi sorrideva. Ero confusa, ma stranamente, non avevo paura e guardandola meglio, notai che si trattava dell’elfa sepolta nella cripta in cui siamo.
Mosse le labbra, ma non riuscii a sentirla. Sembrava volesse dirmi qualcosa, ma il suono delle sue parole non mi raggiungevano. Gentilmente, alzò la mano destra e comparve un’oggetto cui non riuscivo a definirne i contorni da quanto era luminoso. La luce si fece più forte accecandomi.
“Li amo tutt’ora.”
Proferì una voce femminile prima di svegliarmi di colpo.
*****
“*Gasp*!” sussultai di colpo
Guardandomi intorno, notai che nella camera sepolcrale si erano generate sfumature di rosso e viola, che pian piano andavano a sostituire l’oscurità di quella che sembrava la notte. È l’alba?
Il focolare di ieri notte è estinto e le ragazze stavano dormendo profondamente
“*Ronf* *Ronf*”
Beh…. Ishgat sicuramente visto come sta russando.
“Si è svegliata! Si è svegliata~♪!”
“Guidiamola!”
“L’aspettano! L’aspettano~♪!”
Sentii di nuovo queste vocine allegre e quando mi guardai intorno notai tante lucine, quasi sembrassero lucciole, di vari colori come blu, giallo, verde, nero, rosso e bianco. Aumentavano sempre di più e d’improvviso, mi sentii come spinta.
Alzatami, questa spinta e le lucine che mi circondavano mi condussero verso l’altra estremità della camera dove c’era quello che sembrava un trono. C’era sempre stato questo trono?
Quando ieri eravamo entrate qui, abbiamo scandagliato ogni singolo centimetro della camera sepolcrale, non c’era niente del genere. D’improvviso, sei pilastri luminosi degli stessi colori delle lucciole che mi circondavano, si generarono ai lati del trono dando successivamente spazio a sei figure umanoidi, tre maschi e tre femmine.
Le figure rossa, verde e bianca erano quelle maschili e rispettivamente avevano le sembianze di un dragonkin, di un’elfo e di un umana, mentre le figure rimaste, la blu, la giala e la nera avevano le sembianze di un’elfa, di una beastkin e di una demone.
Riuscivo a percepire un’enorme mana provenire da tutte e sei le figure e dovrei esserne spaventata, ma stranamente, mi sentivo rassicurata, quasi li conoscessi da tanto tempo
“Bentornata Maelyrra. Finalmente ci rincontriamo.” parlò la figura bianca con voce eterea