Adarmas – Anno 652 – 2 Settembre – Ore 18:40 – Kevin’s POV
Mi trovavo di fronte ad Hikaru Drobat, un nobile di primo rango che voleva punire una povera ragazzina, in un modo a dir poco esagerato. Decisi di proteggerla a tutti i costi, accettando la proposta del nobile arrogante; ovvero quella di doverlo affrontare in un duello. Le regole erano che lui aveva il diritto di uccidermi durante la battaglia, invece io potevo solamente metterlo al tappeto; ovviamente questa situazione non mi andava per niente bene, ma essendo una persona comune non potevo contestare in nessun modo questa scelta, dovevo proteggere quella ragazza.
“Oohh? Interessante, hai seriamente accettato…? Pensavo avessi un po’ più di cervello, almeno finalmente posso far vedere quanto valgo…non lamentarti se ti ucciderò…villico.” Il nobile fece uno sguardo malefico usando un tono sicuro e vanitoso; provava quasi gusto nell’essere sicuro di uccidermi.
“Pff…non te la tirare troppo…più ti senti in alto e più forte cadi, ricordalo.” Feci un espressione di provocazione mentre sorridevo, usando un tono parecchio ironico che lo fece innervosire. Nel mentre si notava davvero molto, che stavamo attirando l’attenzione di parecchie persone.
“Gghh…maledetto…andiamo vicino all’uscita nord del paese, ci affronteremo lì!” Propose il nobile irritandosi, stringendo i suoi denti e muovendo il suo braccio destro lateralmente, creando un pugno su di essa.
Akane’s POV
Stavo passeggiando tranquillamente nella città di Adarmas in cerca di un’armeria e di un fabbro, volevo vedere se c’era un modo per potenziare la mia potentissima spada; ovviamente quelle normali si potevano riforgiare facilmente, ma per delle armi più complesse ed uniche il discorso era diverso. Avevo lasciato da poco una strada che era piena di bancarelle, arrivando in questa che era molto più larga e meno affollata.
“Vediamo…dove potrei potenziare la mia arma? Ora che ci penso, chissà se Kevin starà bene; forse dovevo capire i suoi sentimenti…quella spada era davvero preziosa per lui…dove si troverà adesso?” Chiesi tra me e me rimanendo preoccupata, usando un tono parecchio sconsolato. Improvvisamente mi girai e vidi un fabbro muscoloso che stava ascoltando un uomo: aveva dei semplici capelli neri e un abito e pantaloni dello stesso colore.
“Uuuhh, finalmente ho trovato un fabbro! Ma cosa stanno dicendo quei due? Sembra qualcosa di importante, cerchiamo di ascoltare meglio…” Rimanendo perplessa, mi avvicinai di qualche metro verso di loro; sentii una discussione alquanto particolare, stavano parlando anche con un tono abbastanza basso.
“La sai l’ultima? Ho saputo che un avventuriero novellino si sta opponendo verso un nobile di primo rango, assurdo!” Disse l’uomo con tono basso vicino al fabbro, mettendo la sua mano sinistra affianco alla guancia e piegandosi leggermente in avanti, girando anche le sue pupille in varie parti per guardarsi intorno. Il fabbro ben dritto e composto si mise a pensare per qualche secondo.
“Un avventuriero novellino eh…? Che aspetto aveva?” Chiese il fabbro rimanendo perplesso, mettendo la sua mano destra sul mento. L’uomo rimase leggermente spiazzato da questa domanda.
“Beehh…non stavo evidenziando proprio il suo aspetto, ma sembra che avesse capelli castani e un abito marrone.” Rispose l’uomo alla domanda del fabbro, grattandosi per qualche secondo il capo usando un tono non troppo deciso. Il fabbro ed io ci stupimmo improvvisamente, pensando che potesse essere una persona che avevamo conosciuto.
“NON SARA’ CHE?” Il fabbro ed io facemmo questa domanda nello stesso identico momento, alzando parecchio il nostro tono di voce rimanendo stupiti. L’individuo rimase stranito per qualche secondo.
“Eh? Qualcosa non va? Comunque da come ho capito faranno un duello vicino all’uscita nord del paese.” Diede qualche dettaglio al fabbro tornando serio, mentre cercavo di sentire da non troppo lontano la loro discussione; volevo capire il più possibile cosa stesse accadendo.
“Grazie per i dettagli, voglio andare a vedere!” Il fabbro esclamando ciò, si mise a correre subito dopo rimanendo alterato; provando le sue stesse emozioni lo inseguii, per vedere cosa succedeva in quel luogo. Opporsi a un nobile era una mossa alquanto grave se si era un cittadino comune, soprattutto contro quelli di primo rango; alcuni non perdonavano e uccidevano coloro che si opponevano, il fatto più incredibile era che nemmeno sarebbe un reato da parte loro, essendo dei cittadini più importanti che tenevano la priorità. Non c’era da stupirsi che tutta Adarmas stava venendo informata di questo evento, nessun cittadino comune oserebbe farlo.
“(Spero non sia la persona che penso…se sarà lui…devo salvarlo assolutamente…so che mi ha ferito i sentimenti…ed è stato anche uno stupido. Ma sicuramente in fondo è una brava persona, vuole proteggere le persone che ama, avevo visto nei suoi occhi quella sua sincerità la notte scorsa…quindi non permetterò che un nobile gli tolga la vita!)” Pensai mentre correvo molto veloce nel luogo che aveva citato l’uomo; avevo un volto molto preoccupato e non risparmiai le forze, cercando di arrivare il prima possibile. Dopo qualche minuto arrivai nella zona citata e vidi un ammasso di individui riuniti in cerchio, sembravano tutte delle persone comuni e non mi sembrava di vedere qualche nobile: era come se stessero assistendo ad un evento importante per quanto fosse grande.
Cercai di andare il più avanti possibile, se riguardava Kevin, dovevo vedere lo scontro assolutamente da vicino; se la situazione fosse degenerata avrei potuto aiutarlo, essendo una nobile di secondo rango. Riuscendo ad avanzare vidi un bello spazio grande e circolare per un duello, notando che c’erano Kevin ed un ragazzo; stavano parlando e la tensione era davvero elevata tra di loro. Rimasi sconvolta nel vedere che fosse veramente lui, l’avventuriero che si era cacciato nei guai.
“Ma…quello è veramente Kevin…! Cosa avrà mai fatto…per capitare in un duello contro un nobile?” Mi chiesi con gli occhi spalancati e sorpresi, usando un tono sconvolto. Lo fissai intensamente per qualche secondo, cercando di capire perché si era cacciato in quel guaio; sicuramente l’odio che teneva verso i nobili aveva anche fatto la sua parte. Improvvisamente notai che affianco a me, si trovava lo stesso fabbro che avevo seguito.
“I-incredibile…è proprio quel ragazzo!” Contemplò mettendosi con le braccia conserte, fissando anche lui Kevin per qualche secondo e rimanendo parecchio stupito.
“Lo conosci?” Domandai al fabbro, girando lo sguardo sulla mia destra dove si trovava lui e rimanendo perplessa. Il fabbro si girò verso di me e rispose:
“Eh sì…era venuto oggi nella mia armeria dato che voleva avere la sua spada riparata, ma dicendogli che non era possibile gli ho venduto una nuova arma; da come ho capito forse aveva speso quasi tutto quello che aveva per acquistarla. Uff…chissà se ha già imparato bene a maneggiarla…se è così sarà davvero la persona giusta che pensavo…lo spero…” Il fabbro mi raccontò la vicenda con tono e sguardo serio, ritornando subito dopo a guardare Kevin intensamente, stringendo leggermente i suoi occhi. Rimasi abbattuta e mi girai pure io verso di lui, ricominciando a guardarlo.
“Oohh…Kevin…accidenti…” Lo vidi con tristezza mettendo il mio pugno destro nel petto, notando che era molto teso in quel campo di battaglia; sicuramente aveva paura del nobile, ma notai subito dopo che dietro di lui c’era una ragazza, forse era la persona che voleva proteggere dal suo avversario. Il fabbro ed io eravamo sulla sua destra, a circa una decina di metri di distanza o anche di più: avevano davvero parecchio spazio per poter combattere. Sulla mia sinistra si poteva notare l’uscita per andare nella prateria.
Uscita nord di Adarmas – Anno 652 – 2 Settembre – Ore 19:00 – Kevin’s POV
Tutta la gente si era riunita in questo posto per vedere il duello tra il nobile e me; avevo la ragazza che stavo proteggendo a qualche metro di distanza dietro di me: era qualche centimetro più in avanti rispetto agli altri spettatori. Rimasi sicuro di volerla salvare a tutti i costi, anche se questo voleva dire: rischiare la propria vita. Tutta la gente era disposta in cerchio intorno a noi, lasciandoci comunque sia abbastanza spazio per poter combattere.
“Guarda quanta gente è arrivata, hai ancora tempo per scappare e lasciarmi la ragazza, dai su, ti posso ancora perdonare, approfittane e risparmiati una brutta figura, la tratterò bene…cosa pensi che le avrei fatto una volta portata a casa?” Il nobile dicendo questo si leccò le labbra e fece un sorrisetto irritante, usando anche un tono vanitoso. Si trovava frontalmente a dieci metri di distanza da me.
“Non prendermi per un’idiota…pensi che non lo abbia capito? Non permetterò che tu le torcia nemmeno un capello, ti sconfiggerò e la salverò!” Esclamai con tono sicuro e pieno di determinazione, stringendo con tanta fiducia il mio pugno destro e avendo uno sguardo parecchio acceso. Il nobile sospirò per un attimo e poi continuò:
“Quindi le mie parole sono proprio inutili eh? Perfetto…ti ucciderò una volta per tutte!” Fece uno sguardo assetato di sangue e pieno di pazzia, usando un tono che sembrava acuto; piegandosi leggermente in avanti e allargando le sue due braccia.
“(Questa potrebbe essere la mia ultima battaglia…ma se proprio rischio di morire…lo porterò con me…devo salvare questa ragazza…!)” Pensai, chiudendo i miei occhi per qualche secondo e stringendo i denti. Se il nobile mi avrebbe ucciso, pensavo che portarlo con me alla morte sarebbe stata l’idea migliore, dopotutto era di livello più alto di me.
“Giovane avventuriero…la prego faccia attenzione.” Mi avvisò la ragazza mentre si trovava dietro di me preoccupata: teneva le sue due mani sul petto e mi guardava in un modo molto abbattuto. Dopo il suo avvertimento, rividi il nobile intensamente per qualche secondo, iniziando a prepararmi.
Il nobile ed io prendemmo in mano le nostre armi; riuscivo a tenere abbastanza bene in mano la mia nuova arma anche se la sentivo ancora pesante. Quando il nobile prese la sua arma si vide una spada molto sottile con la lama di colore bianco, il manico era nero con delle sfumature blu e dorate, insieme ad un traverso molto sottile e lungo orizzontalmente di pochi centimetri. In quel momento tenevo la spada con entrambe le mani e al centro del mio corpo: in questo modo non rischiavo di sbilanciarmi lateralmente, difatti la prudenza non era mai troppa. Invece il nobile aveva una posa piuttosto elegante: teneva la sua arma diagonalmente verso il basso e rimaneva ben dritto e composto; nel mentre mi stava guardando con un sorrisetto malefico, cercando di penetrarmi con i suoi bruttissimi occhi.
“Ti ucciderò immediatamente!” Il nobile in un modo esaltato mi venne incontro, mettendosi a correre con una velocità non troppo elevata rispetto alla mia; appena mancarono pochi centimetri provò a sferrare dei colpi dritti e pungenti: erano anche molto precisi.
“(Questo stile di combattimento…la sua arma è uno spadino! Ovvero una lama più sottile rispetto a quella di una spada: questa tipologia di arma permette di attaccare e schivare in un modo molto rapido, devo stare attento!)” Strinsi i miei denti mentre continuavo a pensare, provando anche a schivare qualche colpo del nobile; ma non ci riuscii completamente, subendo alcuni tagli sanguinanti in qualche parte del corpo e indietreggiando un paio di metri.
“Che succede? Tutto qui quello che sai fare?” Il nobile sorrise mentre era leggermente piegato in avanti, contento di aver sferrato alcuni suoi attacchi con successo. Non mi arresi e provai a ristabilirmi subito.
“Non prendermi in giro!” Esclamai con sguardo irritato e tono autoritario, correndo verso di lui e tirando vari fendenti obliqui vicino al centro del suo corpo; con molta facilità li schivò tutti, muovendosi a destra e sinistra continuamente. Il nobile ad un certo punto si sbilanciò e rimase scoordinato, ne approfittai per sferrargli un fendente dall’alto verso il basso, costringendolo a farlo indietreggiare di alcuni metri mentre la mia spada si schiantò sul terreno: creando una minuscola crepa sopra di essa.
“(Gghh…la spada è ancora molto pesante…non devo muovere troppo veloce il braccio, potrei rischiare di farmi male…però…sono costretto a dare il massimo…anche se dovessi finire a brandelli, giuro che riuscirò a vincere!)” Pensai con sguardo determinato e concentrato, rialzando la spada fino all’altezza del mio stomaco; ricominciai a fissare il nobile mentre cercava di stabilizzarsi, iniziando a fare uno sguardo infastidito.
“Hai avuto semplicemente fortuna, la prossima volta non andrà così!” Il nobile ritornò da me, questa volta era leggermente più veloce ma riuscivo a vederlo: non era nemmeno lontanamente veloce quanto Akane. Iniziò a tirarmi una valangata di colpi dritti e pungenti mentre si piegava leggermente in avanti, cercava di colpirmi vari punti precisi ma riuscii a schivare quasi tutti i suoi attacchi.
“(Mi sto abituando al tuo stile, non perderò!)” Iniziai a sorridere, cominciando ad avere più fiducia in me; mentre continuai a schivare i suoi attacchi, decisi di trovare un suo punto scoperto, riuscii nel mio intento e gli tirai un forte calcio nello stomaco subito dopo. Il nobile si piegò leggermente dal dolore, stringendo i suoi denti e aprendo di più i suoi occhi. Mi rimisi in posizione mentre era in quello stato per poterlo colpire.
“Non ho ancora finito, prendi questo!” Cercai di sferrargli un fendente orizzontale dritto sul suo stomaco, facendo una rotazione completa del mio corpo mentre tenevo l’arma con la mano destra: era talmente profondo che quel colpo lo avrebbe diviso in due quasi del tutto. Per pura fortuna riuscì a salvarsi, indietreggiando mezzo secondo prima, facendogli avere solo un piccolo taglio sanguinante sullo stomaco, dove colò del sangue sul terreno subito dopo. Hikaru iniziò a guardare la ferita che gli avevo inferto, abbassando il suo sguardo per poi rialzarlo subito dopo: fece un sospiro e il suo volto divenne più cupo.
“Maledetto, se non mi fossi spostato in tempo…mi avresti quasi diviso in due…DANNATO VILLICO!” La sua rabbia divenne quasi incontrollabile e si mise ad urlare, guardandomi con degli occhi pieni di odio e ribrezzo. Improvvisamente il suo spadino iniziò ad illuminarsi di verde, rilasciando una grande quantità di energia: lo mise all’altezza del suo petto, indirizzando la punta di essa verso di me, come se volesse sferrarmi un colpo dalla distanza.
“Cosa sta facendo? Non mi dire che…” Cercai di guardare più attentamente il potere della sua arma, rimanendo concentrato e con gli occhi incollati sullo scenario. Sicuramente stava attivando un’abilità che aveva sbloccato con i livelli.
“Con questa abilità penetrerò la tua carne e vincerò lo scontro! Adesso prendi questo! Thorny Nature!” Puntando lo spadino in avanti con tanta rabbia e prepotenza, tirò un raggio di colore verde verso di me, era spesso alcuni centimetri e parecchio veloce; provai a schivarlo ma non ci riuscii in tempo, colpendomi la parte destra dello stomaco a grande violenza e creandomi un piccolo buco che iniziò a sanguinare in quella zona. Era una abilità di attacco che aveva sbloccato raggiungendo il livello 2.
“Aaaghh!” Iniziai a volare di qualche metro all’indietro, cercando di rimettermi composto a mezz’aria, riuscendo ad atterrare sulla terraferma rimanendo in ginocchio. Sentii un grande dolore nella parte destra dello stomaco, appoggiando la mia mano sinistra su di essa e notando che stava sanguinando parecchio; respirai affannosamente e cercai di riprendere fiato lentamente.
“Giovane avventuriero!” La ragazza che si trovava dietro di me si preoccupò improvvisamente, mettendosi ad urlare e continuando a tenere le mani strette sul suo petto, guardandomi con un volto pienamente dispiaciuto; sentendosi anche in colpa anche per quello che mi stava capitando. La tenevo a pochi metri di distanza da me.
“AHAHAHAHAHAH! ALLORA?! CHE NE DICI DI QUESTA MIA ABILITA’?! FA MALE VERO?! NON POTRAI MAI COMPETERE CONTRO DI ME, QUINDI ARRENDITI E LASCIAMI LA RAGAZZA! In caso contrario, ti ucciderò immediatamente sia chiaro.” Hikaru iniziò a ridere come un folle, alzando il suo viso verso l’alto per poi riabbassarlo subito dopo, godendo mentre mi stava guardando inginocchiato: intanto continuai a soffrire dal dolore causato dalla sua abilità; dopo alcuni secondi ritornò con un sorrisetto fastidioso, continuava a fissarmi per vedere cosa avrei potuto fare.
Passarono i secondi, mentre continuavo a respirare in modo affannoso, visto che tenevo praticamente un buco nella parte destra dello stomaco; mi causava davvero un forte dolore e non riuscivo a rialzarmi subito. In quel momento ancora non lo sapevo, ma c’erano Akane e il fabbro che mi stavano guardando con molta preoccupazione. Se volevo vincere contro Hikaru, dovevo provare a dare il massimo anche nei momenti pieni di dolore, altrimenti avrei rischiato di morire.
Fine Capitolo 6