Questa si che è una sorpresa inaspettata.
Dopo aver portato al bancone i materiali richiesti per portare a termine le missioni che avevo accettato, la receptionist m’informò che c’era una nobile che desiderava affidarmi una missione personale. L’espressione incredula della ragazza che m’informò della cosa, non era del tutto inaspettata. Anche io avrei avuto la stessa espressione se un novellino riceveva immediatamente le attenzioni della nobiltà. No, più probabilmente gli avrei augurato ogni bene…
“Milady, John Phoenix Warden è arrivato.” affermò la receptionist davanti all’ingresso della stanza in cui stava attendendo la nobile
“Lo faccia entrare”
Questa voce…
Non appena la porta si aprì, compresi immediatamente come mai mi sembrava così familiare. Joetta era davanti a me, seduta su un divanetto con un libro in mano e una tazza di the fumante appoggiata sul tavolino. Quando mi vide, la sua espressione mutò in sorpresa ed incredulità.
“Milady, io sono John Phoenix Warden. Come posso esserle utile?”
Senza scompormi, mi presentai per fare le classiche domande che si farebbero in quella situazione; anche se forse riesco ad intuire il motivo per cui ha chiesto di me… o meglio, ha chiesto di Logoch Flinne, maschera che ho interpretato fino a ieri ed ora morta e sepolta. Con molta probabilità, desiderava dare un barlume di speranza ad un ragazzino nobile incapace solo per poterlo abbandonare definitivamente… dopotutto, vista la sadica in cui si è trasformata dopo la sua vicinanza con la sorella di Logoch, sono certo che questo sarebbe potuto essere il suo… ‘regalo di addio’. Sadica… tsk. Se davvero sono quelle le sue intenzioni, allora è solo una stronza senza cuore.
“Oh… *ahem*” si riprese schiarendosi la voce “Grazie per essere venuto. Prima di darle la missione, vorrei scambiare qualche parola con lei… in privato” concluse guardando la receptionist e tutti i presenti
“Certamente.” affermò la receptionist “Suoni la campanella quando ha concluso.”
Una volta usciti tutti, rimanemmo solo noi due. Feci qualche passo e poi attesi in piedi di fronte a lei, il permesso di sedermi. Attesi, mentre sentivo il suo sguardo fissare ogni centimetro del mio corpo, incredula.
“*Ahem* come mai ha chiesto di me, milady?” domandai per porre fine alla sua analisi
“………”
“Milady?”
Non mi rispose all’inizio. Mi continuava a fissare incredula… sconvolta… spaventata. Non parlava eppure, il suo silenzio era terribilmente eloquente.
“……*Sigh* Se non c’è niente che possa fare per lei, allora prendo congedo.” affermai girandomi per andarmene
“Come hai fatto?” sentii Joetta bisbigliare
“Come?” mi girai verso di lei
“Come sei riuscito a diventare così in un solo giorno? Come hai fatto a eludere la sfera d’identificazione?! Che cosa sei Logoch?!!”
La sua reazione è stata esplosiva a dir poco. Però mi ha fatto domande che sono legittime, ma non ho alcuna intenzione di risponderle. Dopotutto…
“Io non so chi sia questo Logoch.” affermai con calma “Il mio nome è John e sono quel che sono.”
“Non prendermi in giro Logoch!” si alzò furiosa per poi avvicinarsi rapidamente a me “Agli altri puoi raccontare una fandonia del genere ma non a me.”
“… *Siiiigh*” sospirai pesantemente “Allora, per quale ragione ha chiesto di me?”
“Da quando sei diventato così impertinente?” chiese infastidita
Dopo quella domanda a cui non diedi risposta, Joetta tornò al divanetto e si sedette per poi accavallare le gambe.
“Comunque sia, la tua bravata di ieri ti è costata molto Logoch. Sei da solo, senza supporto e non hai la benché minima possibilità di sopravvivere sul lungo andare.”
Hey, da dove ti escono queste stronzate mocciosa?! Sembra che tu debba farti una bella visita dall’oculista…… ah, è vero. Non esiste in questo mondo.
“Quindi, in tutta la mia bontà, ho pensato di venirti incontro e accoglierti a casa mia. Se ci pensi bene, non sarebbe così male, anche perché potrei mantenerti ufficialmente come il mio fiancé anche senza il consenso di tuo padre”
“……” abbassai lo sguardo Mi sta venendo il mal di testa
“Sei senza parole per la mia generosa proposta Logoch?
Ok… ora basta! 10 anni mi sono bastati…
“Logoch Flinne non è mai nato.” affermai con calma “Quella maschera malridotta ha fatto il suo dovere garantendo la mia libertà.”
“Maschera? Malridotta?!” domandò Joetta di scatto ”Cosa vorresti dire con questo?”
avvicinandosi nuovamente a me mi guardò con la stessa espressione di una persona che pensa di avere davanti a se un’idiota
“Vuoi insinuare che tutto quello che hai fatto era solo una recita? Che ti sei spacciato per un’incompetente? Il tuo obbiettivo era farti cacciare a tutti i costi?” mi domandò con un sorriso beffardo “Non sei così int-”
“Ci sono state molte cose che avrei e non avrei voluto, eppure sono e non sono accadute.” affermai “Logoch Flinne era un ragazzo volto a mettere alla prova la famiglia in cui sono nato… tra cui la mia presunta ex-fiancé… tutti quanti, si sono rivelati una delusione fino all’ultimo” conclusi con freddezza
Joetta, s’irrigidì. I suoi occhi spalancati erano pieni di stupore e le sue labbra tremavano, quasi volesse dire qualcosa, ma non riusciva a far uscire parola alcuna.
“Delusione…?” alla fine pronunciò “Io… sono una delusione?”
Non risposi. Dopotutto, gliel’ho già data la risposta. Però ammetto che sono stato duro… molto duro. Voglio dire, Joetta è pur sempre una ragazzina di 14 anni, ma il modo in cui si sia lasciata facilmente trascinare da Malota nel bullismo contro di me, perseguendo fino ad oggi, senza mai chiedersi se fosse giusto o meno… ma alla fine, non c’è mai niente di giusto nel fare i prepotenti verso gli altri Non so cos’altro provare se non delusione. Pensava che quello era il solo modo per farsi notare da me? O magari provava davvero piacere in quello che faceva? Qualunque fosse stato il suo obbiettivo, questo è l’unico risultato che si ottiene…
“Immagino, che non abbia alcuna richiesta da farmi.” cominciai per poi appoggiare la mano sulla maniglia della porta “Anche perché non ho intenzione di accettarla anche se c’è l’avesse.”
Mi sentii tirare il vestito. Quando mi girai, vidi Joetta che stringeva la mia maglia, quasi volesse impedirmi di andarmene.
“Ti prego… non sparire dalla mia vita…” cominciò con occhi prossimi alle lacrime “resta con me… non voglio-”
Ah… ora capisco… “Hai avuto fin troppe occasioni per redimerti” affermai freddo “hai avuto molte possibilità per schierarti dalla parte di Logoch eppure, ogni volta, ci hai sputato sopra senza pensarci due volte.”
Mi liberai dalla sua presa e aprii la porta per uscire dalla stanza.
“Quello che pensavi fosse corretto, ti ha portato a questo risultato. Ti consiglio di rifletterci su. Addio… Joetta.”
*****
La porta si chiuse. Io ero lì… davanti alla porta mentre le parole di… John, mi rimbombavano nella testa Quello che pensavi fosse corretto, ti ha portato a questo risultato.
Mi sentivo pesante… il mio cuore sembrava essersi fermato. Il divertimento e la delizia che pensavo avrei provato offrendogli una possibilità, si trasformò in un pesante senso di colpa e rimorso.
“Volevo solo che mi notasse… volevo che stesse insieme a me… volevo-”“Hai avuto molte possibilità per schierarti dalla parte di Logoch eppure, ogni volta, ci hai sputato sopra senza pensarci due volte.”
Quelle parole dure non facevano altro che martellare la mia testa… la coscienza che ho sbagliato tutto…
“Uh~ Uuuuh~~”
Caddi a terra in ginocchio… con lacrime fredde che scorrevano lungo le mie guance. L’ho perso per sempre…
*****
“…per questo motivo abbiamo deciso di inserire vostra figlia Malota Flinne, tra le candidate fiancé di sua altezza il Principe Ereditario.”
“Fufufu… sono onorato che mia figlia possa godere di un tale privilegio.”
Dopo la mia cerimonia, siamo tornati alla nostra villa situata nella capitale e un messaggero reale era giunto poco tempo dopo con un messaggio importante da recapitare. Mai mi sarei aspettata di diventare una possibile candidata fiancé del principe. O meglio, era praticamente ovvio.
È pura formalità ma tutte le casate nobili, in particolare quelle ducali, hanno il privilegio di permettere ad una delle proprie figlie o figli, la possibilità di sposarsi con il futuro Re o Regina del regno. Di conseguenza è alquanto comune che la famiglia reale e le casate nobili abbiano dei flebili collegamenti di sangue tra loro, da quel che so l’ultima Flinne a diventare regina è stata quattro generazioni fa.
“Inoltre…” riprese il messaggero “la famiglia reale si congratula con i vostri figli gemelli per aver raggiunto l’età adulta.”
“Gemelli?” domandò mio padre diventando improvvisamente serio
“Precisamente. Le sue maestà si riferiscono a Malotta e Lo-”
“Perdoni la brusca interruzione.” lo fermò mio padre “Ma non ho più un figlio con quel nome anzi, è morto poco tempo fa a causa di una febbre improvvisa.”
“Oh!” esclamò il messaggero “Condoglianze per la sua perdita. Non ne avevo idea.”
“Non è ancora stato reso pubblico, ma abbiamo già tenuto un funerale. Sono certo che in questo momento stia piangendo dalla felicità per sua sorella.”
Fufufu, dubito che quell’idiota sappia piangere.
“Lo riferirò alla famiglia reale dopo che avrò visitato le altre casate.” affermò il messaggero per poi fare un’inchino “Nonostante la mia ignoranza possa avervi causato dolore, vi auguro una buona giornata.”
Dopo aver fatto quell’ultima affermazione, il messaggero uscì dall’ufficio. I passi si fecero sempre più distanti e quando non si udirono più, mio padre si girò verso di me.
“Congratulazioni figlia mia, sono certo che diventerai una regina modello.”
“Grazie padre. Sono felice di avere la possibilità di poter portare prestigio alla nostra famiglia.” affermai con un sorriso
“Fufu. Sono felice che almeno tu riesca a darmi queste soddisfazioni.”
“Siete ancora turbato per causa sua?”
“Come può quel disgraziato inutile, essere così ingrato dopo che l’ho cresciuto per 14 anni. Sarebbe stato meglio se non fosse mai nato.”
Concordo in pieno. Mio fratello, sin dalla tenera età, è sempre stato una delusione per tutta la nostra famiglia ed un’insulto verso il buon nome dei Flinne. L’unica cosa in cui era bravo, era essere un’ottima valvola di sfogo e il fatto che non reagiva lo rendeva soddisfacente Ma avrei preferito vedere le sue reazioni ai miei scherzi. Sono certa che sarebbe stato molto più soddisfacente.
“Me ne rammarico padre.” affermai
“Non hai alcuna colpa e lui non è più un Flinne.” mi disse guardandomi con dolcezza “Ma il pensiero che un fallimento che possiede il nostro sangue, vaghi per questo regno…”
La sua preoccupazione era che anche se lo ha diseredato, ora che possiede lo status, rimane il fatto che possieda ancora il nome della nostra famiglia. Ciò potrebbe portare ripercussioni sull’onore della nostra famiglia se intraprendesse attività… poco legali o causasse problemi in generale. Anche la mia possibilità di poter diventare la fidanzata ufficiale del principe ereditario diminuirebbe.
“Allora perché non porre fine al vostro tormento padre.”
“…Cosa consigli figlia mia?”