Su quel trono bianco, vi era seduta Dessielle che mi guardava con un’espressione vittoriosa. Come se avesse vinto una sfida
“Ve lo avevo detto lady Lianelis. I re degli spiriti esistono.”
Quell’affermazione mi fece correre un brivido lungo la schiena. Sentii come uno sguardo provenire da quelle sei luci che avevano assunto un corpo umanoide indefinito. Era ostile, ma allo stesso tempo pietoso. Gli faccio pietà?
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““???!””
ci sembrò che una voce eterea avesse parlato. Sicuramente, era di uno degli spiriti ma nessuno, nemmeno io che sono in grado di comprendere la lingua degli spiriti, riuscii a capire cosa avesse detto.
“Che diavolo ha detto?” domandò Ishgat alzando un sopracciglio
la figura che è composta da luce azzurra, sembrò fare un’espressione sorpresa e successivamente guardò verso Dessielle, che le parlò nella stessa lingua a noi incomprensibile. L’espressione della figura dalla luce nera si massaggiò la fronte quasi volesse farsi passare il mal di testa mentre quello dalla luce bianca batté il pugno sul palmo quasi avesse raggiunto la soluzione.
“[Riuscite a comprendermi adesso?]”
La voce eterea aveva un suono femminile e cristallino… non esagero se la definissi ultraterrena.
Nonostante lo stupore momentaneo, tutte noi annuimmo e la figura bianca fece un passo avanti
“[Gentili signore, vi ringrazio per aver aiutato la nostra adorata Maelyrra a riunirci.]”
“Maelyrra? Chi è sta Maelyrra?” domandò incredula Ishgat
“Sono io.” affermò Dessielle facendo un leggero sorriso “O meglio, è il nome di chi ero prima di morire. Questa… sarebbe la mia tomba.”
“Una reincarnata?” domandò Bassilla
“Esatto. Però…” cominciò leggermente delusa Dessielle “non vi vedo così sorprese. Di solito è sempre sconcertante.”
Infatti, io sono molto sorpresa anche se cerco di non darlo a vedere. Ma guardando le espressioni delle mie due amiche, noto che sono sinceramente non sorprese.
“Beh… conosciamo qualcuno che è simile a te per certi versi.”
“Simile a me?”
“Anche questa persona è un reincarnato.” affermò Bassilla con un leggero sorriso prima di continuare “Tralasciando questo dettaglio, siamo leggermente confuse su un fatto: come mai vi siete riferiti a lady Torkian come ‘la vostra adorata’?”
“[Torkian?… Ah, è il cognome di Maelyrra in questa vita.]” esclamò la figura bianca “[Comunque, per rispondere alla tua domanda, ci siamo riferiti a lei in questo modo perché è proprio quello che è. Per noi, è sia la nostra amata che la nostra famiglia.]”
La mia espressione come quelle delle mie amiche era un misto tra il confuso e il sorpreso. Quell’affermazione era… chiara fino ad un certo punto. La parte chiara, era che i re degli spiriti hanno un qualche legame… affettivo con Dessielle, ma allo stesso tempo era fonte anche di un’altra domanda: come mai questo legame? Da cosa è scaturito?
“[Meglio che vi sedete, perché è una lunga storia.]”
Dopo l’affermazione di una voce maschile rauca tipica di una persona anziana, che sembra provenire da una delle figure opposte a quella di luce bianca, cominciò a raccontare una storia antica risalente ad un migliaio di anni fa.
All’epoca, lady Aphy ancora non aveva preso sotto la sua protezione e guida questo mondo e nel mondo dilagavano guerre e disastri naturali senza fine. I re degli spiriti, avevano il compito di mantenere un certo equilibrio nel mondo fino a quando una divinità patrona non fosse giunta a guidare le civiltà originatesi. Durante i millenni che hanno osservato e mantenuto l’equilibrio mondiale, videro civiltà ascendere e perire, razze nascere ed estinguersi e sebbene non fossero mai intervenuti perché non era loro compito, un evento particolare li costrinse ad agire: la nascita del Mornghoul.
I re degli spiriti non sapevano come fosse nata quella creatura, ma questa riunì sotto la sua guida tutte le tribù di goblin, che lo volessero o meno. I goblin, che fino ad allora non rappresentavano alcuna minaccia, si riunirono in un’orda senza eguali e cominciarono ad espandersi in ogni direzione, conquistando, razziando e distruggendo tutto ciò che fosse sul loro passaggio.
Tutte le razze, tutti i regni, misero da parte le loro differenze e si unirono per combattere l’orda, ma per ogni goblin che moriva, altri dieci erano pronti a prenderne il posto e tutto ciò che potesse fare questa alleanza, era rallentare la loro avanzata. I re degli spiriti erano frustrati dal fatto che non potessero fare niente, perché non c’era un’anima abbastanza pura e robusta che potesse fungere da catalizzatore per i loro poteri. Tutti coloro che strinsero patti con loro, morivano dopo poco, perché l’anima non riusciva a sopportare il loro incredibile potere.
Nell’ora più buia, quasi fosse la volontà del mondo, nacque Maelyrra. Lei era diversa da qualsiasi abitante del mondo, buona, gentile, pura di cuore e azioni… tanto pura che era l’unica ad avere un’anima tanto immacolata e resistente che fu l’unica in grado di canalizzare in se i poteri di tutti e sei i governanti degli spiriti.
Grazie alla sua presenza, il terribile massacro venne ribaltato, il Mornghoul ucciso e i goblin si dispersero tornando allo stato tribale originale. Ma il costo, fu immenso: non solo morirono in centinaia di migliaia, ma anche Maelyrra perì nella battaglia finale.
“[Sebbene rattristati, prima della battaglia Maelyrra ci promise che ci saremo rincontrati… e così è stato. Dopotutto, non è mai venuta meno alle sue promesse.]”
“Caspita. Doveva essere un’epoca interessante.” affermò annuendo con la testa Ishgat
“*Sigh*La solita assetata di battaglia.” sospirò a bassa voce Bassilla
“Fufufu. Sebbene per lei potrebbe essere così, sono certa che non fosse il mondo migliore in cui nascere.” cominciò per poi girarsi verso i re degli spiriti “Amici miei, grazie per aver creduto nella persona che ero. Ora vi prego di aiutarci a uscire dal posto in cui il mio antico corpo riposa.”
*****
All’inizio del sesto mese dell’anno, una scolaresca della prestigiosa accademia elfica di Isyelon incorse in una tragedia. Quello che doveva essere una normalissima gita scolastica, si trasformò in un incubo non solo per gli studenti ma anche per moltissime persone e figure centrali del governo elfico, poiché la principessa conosciuta come il ‘Glicine di Cristallo’ era scomparsa tra le rovine del sito archeologico che la classe era andata a visitare.
Per due interi giorni, le forze militari e volontarie intente a trarre in salvo le studentesse scomparse, lavorarono ininterrottamente… fino alla mattina del terzo giorno.
Seguito da un terremoto mai registrato prima, la Lifless Vaut crollò su se stessa e al suo centro si sollevò una sfera luminosa al cui interno vi erano le studentesse scomparse, accompagnate da ciò che tutti credevano fosse una leggenda.
Quel giorno che sarebbe potuto essere ricordato come una delle più grandi tragedie del regno elfico, si trasformò in un giorno sacro e di festa per il Regno di Yedal poiché lady Dessielle Torkian divenne l’Avatar dei Regnanti.
*****
“Beh, di certo avete vissuto una bella avventura.”
“Fufufu. Non posso negarlo zia.”
Sono passati dieci giorni da quando mia nipote, lady Belmont e lady Rember sono tornate in superficie grazie all’aiuto di lady Torkian, l’Avatar dei Regnanti.
La loro apparizione al tempo, fu causa di stupore e sollievo. Dopotutto, le nostre ospiti erano ancora sane e salve. Sul momento, vi furono festeggiamenti e sospiri di sollievo, ma successivamente ci fu un susseguirsi di problemi a causa della rivelazione portata dai re degli spiriti. La figura di Dessielle Torkian divenne fonte di attenzioni da parte di ogni casata nobile del regno e a causa della sua neo-identità di Avatar dei Regnanti, il suo peso politico e soprattutto militare salì alle stelle. Fortunatamente, lady Torkian non si fece prendere la testa da questo suo ritrovato e antico potere, ma stiamo osservando la cosa da vicino per evitare problemi.
Ora, dopo molte peripezie, mi sto godendo un tranquillo the pomeridiano con mia nipote e le nostre ospiti, nella loro camera all’accademia
“Qualcosa non va, lady Belmont?” domandai vedendo la giovane pensierosa con la tazza in mano
“Hm?!” sussultò “Oh, non è niente. Pensavo a una cosa, niente d’importante.”
“Ancora preoccupata per Graeval, huh?” domandò incurante lady Rember
“?!! *Cough cough* Ishgat?! Cosa stai dicendo tutto d’un tratto?!!”
“Da quando tuo padre ti ha scritto che è costretto a letto dopo una battaglia, continui ad avere la testa tra le nuvole e prima di questo, insistevi per tornare in patria per andare ad assisterlo.”
“ISHGAT!”
Quando lady Belmont urlò il nome della sua guardia del corpo al fine di richiamarla, era scattata in piedi rossa in volto, mentre lady Rember la guardava divertita… ammetto che un sorriso mi è scappato vedendo come la principessa si comporta da perfetta fanciulla innamorata, ma quando spostai leggermente il mio sguardo, notai che mia nipote stava arrossendo leggermente mentre beveva il suo the
“Sei sempre sincera quando si tratta di lui…” affermò abbassando leggermente la tazzina “t’invidio per questo.”
“Arryn?” la chiamò confusa Bassilla
“Vorrei avere il tuo coraggio.”
La sua affermazione mi lasciò… senza parole. Il modo in cui lo disse e per come si comporta… era come se stesse rinunciando ai suoi sentimenti. Era come se si fosse messa il cuore in pace e avesse voltato, sebbene in maniera riluttante, pagina.
*Toc toc*
“Avanti.” affermai
facendo un cenno, la porta venne aperta da una delle cameriere e la persona citata giusto pochi istanti fa, entrò nella stanza. Con l’aiuto di un bastone e zoppicando leggermente, entrò con in mano un vassoio coperto da un coperchio d’argento.
“Chiedo perdono per il mio ritardo, vostre altezze.” affermò facendo un leggero inchino
vedendo come lady Belmont tremasse, capii che non poteva resistere molto. Guardando una delle cameriere, feci un cenno con la mano e tutte uscirono, chiudendo la porta dietro di loro. Non appena questa si chiuse, parlai
“Alzi pure la testa.”
“Sissigno- *Ooof!*” non fece in tempo rispondermi che lady Belmont gli saltò addosso, abbracciandolo e facendolo cadere a terra allo stesso tempo “Ma che-?!!”
“*Snif**Sob*Sono felice di rivederti *Sob* Ero terribilmente preoccupata.”
“……*Sigh*” vidi lord Graeval sospirare e subito dopo cominciò ad accarezzare la testa di lady Belmont, “Mi spiace averti fatta preoccupare, ma sto bene. O meglio… starei meglio se ti alzassi in questo momento. Non mi sono ancora completamente ripreso fisicamente parlando.”
“*Sniff**Sob* Ancora un minuto per favore.”
Dopo l’ennesimo sospiro, vidi il suo sguardo rivolgersi verso di me e mia nipote
“Felice di vedervi in salute.” affermò abbozzando un sorriso
“Lo stesso dovrei dire a lei.” affermai facendo un cenno con la testa “Ho saputo che ha combattuto di recente. Felice di vederla tornare trionfante.”
“Mi sta costando molti dolori questa vittoria.” affermò ridacchiando mentre si alzava “Ma sì, credo che avremo molto da raccontarci.”
“Concordo.” affermai portando la mano verso una sedia libera “Vuole unirsi a noi e raccontarci?”
“Volentieri, ma prima…”
i suoi iridi, divenuti già dorati quando lady Belmont gli era saltato addosso per impedire al vassoio di cadere per terra, guardarono per un secondo al suo fianco e una sfera di luce bianco-azzurra si generò. Pochi secondi dopo, comparve una donna bellissima incinta, con lunghi capelli bianchi, occhi rosso sangue e due corna simili a quelle dei tori. Una demone?! Allora…
“È un piacere incontrarla, Signora dei Demoni.”
“Fufufu. Ex-Signora dei Demoni, vostra maestà. Ma è un piacere conoscerla. Io sono Lilith Stilno- no…” affermò per poi prendere la mano di suo marito e guardandolo con dolcezza “Io sono Lilith Godslayer.”