Capitolo 8

L'arrivo di una nuova stella

Uscita nord di Adarmas – Anno 652 – 2 Settembre – Ore 19:25 – Kevin’s POV

Mi sentivo stremato e sfinito in ogni parte del mio corpo, respiravo con molta fatica ma non volevo demordere davanti a quel nobile insolente che si chiamava Hikaru. Tutti quanti erano preoccupati per me visto che mi vedevano senza forze e ferito in varie parti del corpo; ma ad un certo punto, mentre continuavo a respirare affannosamente senza concludere nulla, iniziai ad accennare un sorriso, avendo il desiderio di spiegare una situazione successa recentemente nella mia avventura: il mio avversario si trovava frontalmente a sette metri di distanza da me.

“Pff…adesso…ascoltami bene…h-ho voglia di svelarti una situazione alquanto importante per me. I-io…ieri…quando ho iniziato il mio viaggio…ho conosciuto una ragazza nobile, era gentile…premurosa e tanto altro ancora…ma io non mi resi conto di queste qualità che possedeva.” Iniziai a spiegare questo fatto al mio avversario, stavo sorridendo in modo scaltro e avevo un tono piuttosto forzato: non riuscivo a parlare in un modo del tutto ottimale per come ero ridotto.

“EH!? Ma cosa me ne dovrebbe importare scusa? Tanto adesso ti ucciderò!” Le mie parole non gli interessavano affatto; l’unica intenzione che aveva Hikaru in quel momento era quella di uccidermi. Disse quella frase con un tono arrogante insieme ad un sorrisetto perfido. Ma io non tentennai e continuai a sorridere.

“Beh…perché non è assolutamente come te…anzi…quando la stavo conoscendo a malapena…addirittura ci credevo che lo fosse: per quanto era bella e luminosa; sicuramente anche tutt’ora è splendida…e non come te…che sei solamente un mucchio di spazzatura.” Iniziai a provocare Hikaru con parole violente e piene di onestà, usando un tono parecchio triste e sconsolato; cercai di rimettermi dritto e ben composto, stringendo il mio pugno sinistro in modo deciso e con i miei occhi che ancora non si videro.

“(M-m-ma cosa sta dicendo?!)” Akane arrossì leggermente nel sentire quelle parole piene di sentimenti ed emozioni: rimase stupita, iniziando a guardarmi nel modo più intenso possibile e piegandosi leggermente in avanti.

“Gghh! Non provocarmi te lo consiglio…e non cercare di fare l’arrogante…” Il nobile strinse i suoi denti con rabbia, guardandomi con disgusto e usando un tono molto irritato; accentuò di più la sua vista verso di me, stringendo leggermente i suoi occhi per focalizzarmi meglio.

“Io…arrogante? Ne sei sicuro? Io sto dicendo la pura verità, per colpa della troppa fiducia in voi stessi…vi fate più grandi di quel che siete veramente, non pensi di essere tu…l’arrogante?” Domandai, usando un tono ironico e scherzoso; continuavo a sorridere mentre rimanevo dritto e composto, insieme alla mia spada che era ben impugnata nella mano destra.

“Mi stai iniziando a stufare!” Hikaru iniziò ad irritarsi parecchio, cominciando a venirmi incontro a grande velocità: mentre stringeva fortemente i suoi denti, cercò di trafiggermi con un colpo dritto e centrale. Improvvisamente alzai leggermente il mio volto, facendo vedere un viso determinato che allo stesso momento aveva gli occhi pieni di lacrime; alzai la mia spada e respinsi violentemente il colpo del nobile, attuando un fendente dal basso verso l’alto e piegandomi leggermente in avanti. Il mio avversario indietreggiò, rimanendo sorpreso e interdetto, non riusciva a credere che avessi una forza del genere: si rimise composto ma con difficoltà.

“Non potrai mai capire la sofferenza che ho provato in passato, non ho potuto avere amici…e per quale motivo? Semplicemente perché i nobili vogliono solo quelli come loro: nella mia scuola purtroppo avevo solo compagni di quella stirpe maledetta…ovviamente potevo fare amicizia con i ragazzi delle altre classi…ma ero troppo timido per poterlo fare; mi usavano come scarto, per chiedermi i favori facevano tanto i simpatici…e poi quando non servivo più…mi buttarono via come una scarpa vecchia. Potrai mai capire…COME SI SENTE UNA PERSONA IN QUESTO STATO?!” Iniziai ad urlare con il viso pieno di lacrime, puntando il mio sguardo triste e furioso verso gli occhi del mio avversario: mi mordevo il labbro per cercare di trattenermi, ma non ci riuscivo in quel momento.

“Pff…sentiamo…secondo te cosa potrebbe mai interessarmi di quello che hai passato? Non sono di certo problemi miei.” Rispose Hikaru, usando un tono serio mentre aveva uno sguardo leggermente infastidito: poggiò la mano sinistra sul suo fianco per rimanere dritto.

La mia tessera iniziò ad illuminarsi di nuovo, ma in una maniera diversa dal solito: stava calcolando degli sforzi mentali molto alti visto che continuai a raccontare il mio triste passato davanti a tutti. Ricordare un passato doloroso per poi doverlo dichiarare intorno a parecchie persone sconosciute, non era per niente una situazione facile da gestire; anche queste potevano essere delle prove ardue per poter diventare migliore e salire di livello.

“Lei è una persona così brava e dolce…ma…MA PER COLPA DI VOI MALEDETTI NOBILI CHE VI CREDETE CHISSA’ CHE COSA…FATE MALVEDERE PURE LE PERSONE INNOCENTI! SAPENDO CHE ERA UNA NOBILE…L’HO FERITA DENTRO DI LEI E VORREI PROVARE A SCUSARMI AL MEGLIO, MA NON SAPREI COME FARE; IN QUEL MOMENTO ERO ARRABBIATO E NON PENSAVO A CIO’ CHE STAVO DICENDO, QUINDI ADESSO SICURAMENTE LEI MI ODIA…PER SOLO COLPA VOSTRA! DOVETE SPARIRE TUTTI QUANTI! LA NOBILTA’ NON MERITA ESSERI COME VOI…SIETE DEI MOSTRI PER COME VI COMPORTATE! PENSAVO CHE AVEVATE UNA VITA FACILE…E DIFATTI PER ALCUNI DI VOI E’ COSI’…MA CI SONO ALTRI COME NOI CITTADINI COMUNI, CHE COMBATTONO PER RAGGIUNGERE IL PROPRIO OBBIETTIVO E ANCHE IL PROPRIO IDEALE! AKANE ERA LA MIA UNICA AMICA…E FORSE…ANCHE L’UNICA CHE SAREBBE STATA POSSIBILE AMARE! UFF…UFF…” Dopo aver detto queste frasi con un tono piangente e pieno di rabbia, continuai a lacrimare e cercai di riprendere fiato. Nel corso dei miei anni avevo pianto qualche volta con la mia famiglia per quello che mi accadeva, ma provavo sempre a limitarmi con loro, cercando di sfogarmi il meno possibile. Ma in quel momento era come se stessi liberando tutta la rabbia e tristezza repressa in moltissimi anni; non riuscivo più a trattenermi e mi ero stufato di quei comportamenti ingiusti e irritanti: il duello con Hikaru era la goccia che fece traboccare il vaso.

“K-Kevin…” Akane anche se imbarazzata iniziò a lacrimare, usando un tono forzato e mettendo le sue due mani davanti alla bocca: i suoi occhi traballavano ed era come se riusciva a sentire la mia sofferenza. Avevo uno sguardo determinato anche se era pieno di lacrime; Hikaru si era stufato di questa scenata e quindi non voleva perdere tempo.

“Adesso ne ho abbastanza delle tue sciocchezze!” Il nobile usando un tono furioso e mettendosi ad urlare, iniziò a correre verso di me: possedeva uno sguardo rabbioso e determinato visto che voleva uccidermi a tutti i costi. Anche se in quel momento stavo urlando e piangendo, dovevo concentrarmi sul duello, iniziai a liberare parecchia energia dal mio corpo.

“Adesso ti sconfiggerò!” Esclamai questa frase usando un tono profondo e determinato, rimasi concentrato e decisi di chiudere i miei occhi per alcuni secondi mettendomi in posa di combattimento: intorno al mio corpo si creò un’aura di colore dorata, rilasciava un grande potere e fece partire un’onda d’urto in tutta la zona circostante. Il mio avversario iniziò a preoccuparsi, cercando di resistere al vento che provava ad allontanarlo da me.

“Gghh! Ma che sta succedendo…?! Quell’aura dorata…maledizione! E’ salito sicuramente di livello, devo eliminarlo subito!” Hikaru nel modo più veloce possibile, iniziò ad attivare una sua abilità sbloccata raggiungendo il livello 3: il suo spadino si illuminò di colore rosso e divenne leggermente fiammante; questa sua abilità consisteva nel tirare cinque colpi come voleva lui per potermi infliggere un atroce dolore. Il suo sguardo era parecchio preoccupato e teso, non sapeva cosa poteva accadere in quel momento.

Mentre Hikaru veniva verso di me, la mia spada si illuminò di un viola molto simile ad un cielo notturno: come un limpido orizzonte pieno di stelle che poteva esaudire qualsiasi desiderio; fece degli effetti sonori di caricamento, come se stesse per liberare tutta l’energia accumulata al suo interno. Un’abilità così pura di cuore e gentile, che non poteva emettere timore se non solamente contro gli avversari.

“Lo sento…le stelle sono con me…e avvereranno i miei SOGNI!” Spalancai i miei occhi nel modo più prepotente possibile, mentre feci uno sguardo determinato ed un tono pieno di energie. Tirai il mio braccio destro all’indietro per caricare l’abilità e utilizzando quella posa come un grande slancio per andargli incontro; anche Hikaru a grande velocità stava facendo la stessa cosa.

Dream…Staaaarrrssss!” Urlai più forte che potevo il nome della mia nuova abilità: consisteva nel tirare sei fendenti oscuri che procuravano ingenti danni al nemico; i primi quattro fendenti erano tutti diagonali e a scelta, si poteva decidere il modo con cui sferrarli, il quinto invece doveva essere dal basso verso l’alto attuando un salto mortale all’indietro nello stesso momento, mentre l’ultimo era un grande colpo caricato diretto che avrebbe donato il gran finale a questa nuova mossa.

Destroyer Flame!” Mentre entrambi avevamo un grande volto determinato e pieno di grinta, appena mancarono pochi centimetri tra di noi le nostre due abilità si scontrarono al centro del campo di battaglia: erano entrambe di vari colpi, quindi le nostre armi si intrecciarono parecchie volte fra di loro diagonalmente, causando potenti effetti sonori. Era uno scontro intrinseco tra fuoco e oscurità, ma il mio non sembrava un normale elemento oscuro, bensì un qualcosa di più: una natura più pura che poteva tenere anche degli spiragli di luce in un grande buio.

“VAI KEVIN!” Akane si mise ad urlare con tutte le sue forze mentre riusciva ad avere la massima fiducia sulla mia vittoria: mise le sue due mani affianco alle guance e chiuse i suoi occhi, piegandosi anche leggermente in avanti per farsi sentire di più.

“FORZA RAGAZZO!” Anche il fabbro che mi fece avere la spada fece le stesse azioni della nobile ragazza: mettendosi ad urlare con il suo tono grosso ma simpatico.

“GIOVANE AVVENTURIERO!” Infine persino la ragazza che dovevo salvare si mise ad urlare: strinse fortemente le sue due mani sul petto, stropicciando quella parte dell’uniforme che indossava e rimanendo parecchio preoccupata. Tutti avevano fiducia in me e non potevo deluderli: lo scontro era bilanciato e nessuno aveva intenzione di arrendersi, ma in quel momento non mi era concesso perdere per nessun motivo al mondo; le nostre armi stavano sprigionando tantissimi scintillii a causa dei continui scontri violenti tra di esse.

“(Non so se sono qui o meno…ma sento delle voci…di persone che tifano per me! Tutte voi…e anche le mie care stelle…PORTATEMI…ALLA VITTORIA!)”  Dopo aver scambiato ben quattro colpi devastanti contro lo spadino del nobile: feci il quinto fendente dal basso verso l’alto, attuando in quello stesso momento un salto mortale all’indietro e tornando sulla terraferma dopo alcuni secondi; il quarto attacco era talmente forte che l’arma di Hikaru venne distrutta.

“NO…NON E’ POSSIBILE!” Esclamò il mio avversario, rimanendo sconvolto e incredulo di quello che era appena successo: teneva gli occhi spalancati e rimase con la bocca aperta, non sapendo più cosa dire in quella situazione. Nel mentre io stavo caricando il sesto e ultimo fendente: tenevo uno sguardo determinato avendo gli occhi più aperti che mai e mentre stringevo i miei denti, insieme alla mia spada che brillava di un bellissimo viola che ricordava una notte luminosa e incantevole.

“Scoprirò i misteri che si nascondono nel dungeon…butterò giù questa nobiltà corrotta…e infine… SCONFIGGERO’ L’IMPERATORE AVISH…PRENDI QUESTOOOOOOOO!” Urlando con tutto il fiato che tenevo nella mia gola, feci un balzo diretto verso di lui e gli sferrai un fendente obliquo potentissimo: gli amputai completamente il braccio sinistro e gli uscirono enormi quantità di sangue in quella parte; il suo arto ormai staccato dal corpo svolazzò all’aria per qualche secondo e poi cadde a terra, rilasciando dei modesti spruzzi sanguinosi. Ci furono alcuni secondi di silenzio tombale mentre tutti quanti rimasero sconvolti dallo scenario: nel mentre con quell’ultimo fendente, mi ritrovai dietro al nobile, dandogli le spalle e facendo anche lui lo stesso; però improvvisamente si mise ad urlare, realizzando di non avere più il braccio.

“AAAAHHHH…! IL MIO BRACCIO! COSA HAI FATTO AL MIO BRACCIO?! LURIDO VILLICO…SEI UN ASSASSINO IGNOBILE E SENZA DIRITTO DI VIVERE…MALE-DETTO…!” Hikaru iniziò ad urlare dal dolore come non mai, avendo gli occhi spalancati e traballanti mentre appoggiava il suo braccio destro sulla spalla sinistra: cercò di attivare una magia curativa su quella parte del corpo per fermare l’emorragia e si girò verso di me; ma ormai non poteva fare più nulla se voleva combattere: avevo vinto il duello. Io ero piegato leggermente in avanti, con la punta della mia spada che ormai toccava terra: la tenevo davvero in un modo molto moscio per come mi sentivo stanco e stremato, nemmeno i miei occhi si videro in quel momento visto che avevo lo sguardo abbassato.

“Ho…vinto…siii-” Dopo aver detto queste parole con un tono forzato insieme ad uno sguardo spento, caddi per terra a pancia in giù: mollai la mia spada e non sentii più una briciola di forza nel mio corpo; mi sentivo troppo stanco e stavo per perdere i sensi.

GIOVANE AVVENTURIERO!

KEVIN!

Prima di perdere i sensi mentre cadevo per terra; sentii delle urla femminili: entrambe le voci mi erano parecchio famigliari. Nel mentre il fabbro si girò e se ne andò via; rimase fiero di sé stesso per aver dato quella spada ad un ragazzo come me.

“A quanto pare ci ho visto bene…ha già imparato abbastanza bene ad utilizzare quella spada. Non vorrei esagerare…ma quel ragazzo potrebbe essere la salvezza del nostro mondo…forse sto solo straparlando…ma tutto può succedere da adesso in poi.” Contemplò il fabbro mentre guardava il cielo arancione con un sorriso: dicendo queste parole con un tono profondo mentre stava ritornando nella sua armeria.

Uscita nord di Adarmas – Anno 652 – 2 Settembre – Ore 19:40 – Akane’s POV

In quel momento stavo vedendo Kevin disteso per terra che non riusciva a muoversi; era svenuto dopo aver fatto un combattimento incredibile contro un nobile di primo rango: la ragazza ed io decidemmo di andare verso di lui per soccorrerlo, non era da ignorare che potesse avere qualche grave ferita. Quando mi inginocchiai verso di lui mentre era privo di sensi: vidi la tessera illuminarsi nel taschino del suo abito e la presi; aveva raggiunto il livello 2 e sbloccato la sua prima abilità, insieme alle sue statistiche che sono anche aumentate, girai la tessera e le controllai:

Forza: B

Agilità: A

Magia: D

Difesa: D

Resistenza: C

“Wow! Davvero incredibile! Forza e agilità sono ottime!” Contemplai con tono sorpreso mentre avevo uno sguardo anche parecchio felice; rimisi la tessera nel suo taschino e notai che anche la ragazza che aveva protetto Kevin si abbassò per poterlo controllare: rimase stranita e mi fece una domanda. Nel mentre alcune persone erano rimaste a guardare, con il nobile che provava continuamente a curarsi.

“M-mi scusi…lei conosce questo ragazzo?” Chiese la ragazzina scolara in un modo molto timido mentre mi fissava intensamente e teneva le sue mani unite sul petto: aveva uno sguardo leggermente scosso e preoccupato per tutto quello che era successo.

“Sì…lui era…anzi…no…è un mio amico.” Risposi alla ragazza mentre fissai il corpo di Kevin con uno sguardo molto dolce, usando anche un tono molto leggero e soave. Iniziai a tenere la schiena del mio amico leggermente alzata: misi la mia mano sinistra dietro la sua testa e la destra sopra una spalla.

“Ahhh…capisco…sa anche dirmi come è di carattere questo avventuriero?” Rimase incuriosita delle mie parole: usando improvvisamente un tono parecchio sorpreso unito ad uno sguardo alquanto eccentrico; staccò leggermente le sue mani dal petto, creando due piccoli pugnetti. Feci un sorriso sincero e risposi:

“Non ne sono del tutto sicura…ma penso come lo hai appena visto qualche minuto fa…ovvero un carattere molto particolare…ma gentile e straordinario.” Continuai ad usare un tono dolce mentre chiusi i miei occhi per porgere un sorriso alla ragazzina. Ormai ero rimasta davvero molto colpita di come Kevin era riuscito ad affrontare un pericolo del genere: comprendendo anche in parte alcuni dei suoi dolori che aveva subito in passato; non mi stupiva più che quando gli avevo rotto la spada avesse reagito in quel modo. Improvvisamente il nobile si girò verso di noi, continuando a rimanere senza un braccio ma riuscendo a fermare l’emorragia con successo: era davvero furioso e fece uno sguardo omicida.

“Maledetto e insolente villico…sento ancora un dolore atroce nel mio braccio…adesso ti ucciderò!” L’avversario di Kevin con uno sguardo furioso stava attivando una magia di colore rosso con la sua mano destra; anche se aveva perso il duello in modo leale non riusciva ad accettare la sua sconfitta: ormai stava sicuramente impazzendo.

Dovevo sbrigarmi e fare qualcosa nel giro di pochi secondi, altrimenti quella magia non avrebbe colpito solamente me e Kevin, ma anche quella ragazzina innocente: infatti in quel momento aveva uno sguardo preoccupato mentre fissava il nobile intensamente. A questo punto l’unica cosa che mi poteva venire in mente: era provare ad usare la mia autorità da nobile di secondo rango.

Fine Capitolo 8

Hoshi no Kishi (The Knight of the Stars)

Hoshi no Kishi (The Knight of the Stars)

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2023
Un ragazzo chiamato Kevin Nakamura, ovvero un abitante dell'impero della luce, decise di diventare un avventuriero per proteggere il suo popolo, da una imminente minaccia futura proveniente dall'impero delle ombre. Nella sua avventura li aspetteranno molte sfide impegnative e sofferenti, insieme alla scoperta di nuove zone e nazioni sconosciute, con dei nuovi compagni che incontrerà nel suo lungo cammino, così da dover diventare abbastanza forte per proteggere le persone a lui care.
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