Finisce così la riunione, Universus, congeda tutti loro e sigilla la sala del mondo poi torna nelle sue stanze.
La mattina seguente la sorella va ad incontrare il fratello e sua moglie per decidere come dovranno vestirsi tutti loro in modo da far apparire come membri dello stesso staff. Tutti gli altri sono nella sala che anticipa la grande loggia dove l’imperatore comunicherà al popolo ogni notizia rilevante. La sala è adornata da tanti quadri che riguardano la storia del mondo e sei colonne con delle statue che raffigurano un globo affiancato dai segni zodiacali non tredici ma dodici. Al centro della sala invece la statua gigante dell’Ofiuco. Il segno più importante della famiglia NoGheminis dopo il segno dei gemelli posto nella piazza principale della futura capitale.
– Nefertiti, cosa ci fai qui a quest’ora?
– Tutti noi siamo pronti ma vorremo che ci indichi la combinazione di colori da indossare per apparire ministri di questo impero.
– Hmm?!
– Non avete trovato sulla vostra poltrona vicino alla finestra delle vostre stanze una divisa?
– No, fratello mio.
– Avviso ora tutti loro, va sorella mia indossa la divisa dei ministri dell’impero. Oggi è un grande giorno oltre all’inaugurazione della nuova capitale del mondo e dei nuovi ministri è anche il giorno in cui il mondo conoscerà i suoi principi.
– Va bene fratello mio.
L’imperatore avvisa tutti i settanta due membri dove erano poste le nuove divise, poi attese l’ora di inizio della cerimonia, questa volta presiede due sacerdoti, Nergal e Nefertiti. Si aprono le tende che separano la loggia interna dalla balconata esterna. L’imperatore Universus sfoggia un abito completamente rosso con decorazioni in fili d’oro zecchino, una fascia laterale blu cobalto con un bordo di un bianco avorio indica la sua carica di imperatore regnante di tutta la terra. A suo fianco con abito bianco avorio l’imperatrice sua sposa. Ai lati di entrambi i due sommi sacerdoti, Nergal alla destra di Universus e Nefertiti alla sinistra dell’imperatrice. Ai due fianchi di quest’ultimi due righe da trenta sei individui, essi sono i settanta due ministri dell’impero NoGheminis. Sul balcone completamente di marmo posa in fine il drappo imperiale che raffigura la costellazione dei gemelli. Universus si avvicina e inizia il discorso di apertura:
– Carissimi concittadini, è così bello poter festeggiare con voi la nascita della capitale del mondo, Neo Atlantide!
La folla radunata nella piazza emette una standing ovation incredibile, ma Nefertiti osserva gli occhi di Nergal e con un cenno unico informa gli altri ministri di stare sulla difensiva. Intanto, Universus continua il suo discorso.
– Vi ringrazio per aver voluto realizzare questo nuovo polo di incontro e questo nuovo fulcro di tutta la terra. Da oggi inizia una nuova era!
Il popolo osanna il re e per ben dieci minuti non fa altro che ripetere queste parole:
“Viva gli imperatori, viva i nostri sovrani possa il loro regno rendere felice ogni essere di questo pianete e abolire per sempre ogni forma di violenza e di guerra!”
Universus si commuove e decide di informare il popolo dei nuovi cambiamenti:
– Mio popolo, vi presento ora i settanta due ministri dell’impero, ognuno di loro è stato scelto per ricoprire ruoli ben prestabilito, in base al loro merito e alle loro opere e ai loro studi.
Nergal brucia di rabbia in cuor suo, ma aspetta il momento adatto per assassinare il fratello e la sorella.
– Mio popolo ora vi presento i due sommi sacerdoti!
– Alla mia destra il sommo sacerdote del pianeta terra, Nergal NoGheminis.
– Alla mia sinistra la somma sacerdotessa del sistema solare Nefertiti NoGheminis.
Il popolo esulta ma poi quelle parole tante odiate da Nergal vengono pronunciate.
– Ed in fine vi voglio informare che l’imperatrice, mia moglie aspetta due bambini due gemelli, i loro nomi sono stati già decisi e saranno Dionysius NoGheminis futuro erede al trono e Nemesis NoGheminis futura guardiana della terra.
Il popolo a quel punto esulta ma un atto apparentemente innocuo fa calare il silenzio ed una voce grida nel silenzio, è l’imperatrice, Nergal sfodera un pugnale e tenta di assassinare il fratello e la sorella, ma ad un tratto accade un miracolo.
– Fratello lasciati abbracciare grazie per la tua nomina nei miei confronti ma devo declinare è il momento che io diventi l’imperatore, dunque ADDIO!
– Nergal cosa vuoi fare?!
– Ucciderti e poi penserò personalmente a nostra sorella, il mio piano era di ucciderla quanto era ancora bambina ma ora è meglio che la elimini dopo te!
– Fratelli, cosa?!
– Salva mia moglie e allontanatevi tutti!
– Non si salverà nessuno, guarda in cielo!
Il popolo viene oscurato, si pensava ad una eclisse ma invece era la Xiev che era riuscita ad eludere le difese grazie ad uno stratagemma ideato da Nergal.
– Cosa è quella cosa nel cielo?
– È orripilante, mostruosa, non ha eleganza né status symbol.
Il popolo è impaurito ma ad un tratto la statua dell’Ofiuco e dei gemelli prendono vita, scaraventano verso l’astronave Nergal, l’astronave visto ciò si dilegua in me che non si dica.
– Sorella mia cosa è successo perché le statue si sono mosse?
– È un illusione fratello una delle tecniche che mi hanno insegnato i miei maestri.
– Diamine, per poco non morivo, ho abbassato la guardia.
Il popolo non capì nulla, ma esultò poiché il suo imperatore era sano e salvo. Universus concluse l’incontro e disse al popolo che Nergal sarà esiliato dal sistema solare.
– Mio popolo, va tutto bene, sto bene, non mi ha fatto nulla, grazie al cielo, ora però ho deciso che mio fratello minore Nergal verrà bandito dal sistema solare per sempre!
Il popolo esulta, poi l’imperatore concluse:
– Mio popolo ora potete ritornare ai lavori che stavate facendo, con ordine e diligenza. Grazie per credere nel mio sogno!
Si inchinano tutti coloro sulla balconata. Il popolo esulta un ultima volta. L’imperatore e tutti i suoi fidati alleati rientrano. Da lì a poco si sarebbero radunati tutti nella sala del mondo.
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La folla lentamente si dirige verso le proprie case, felice di aver assistito ad un evento storico. Ma non tutti sono contenti della situazione. L’unica cosa certa è che il futuro è incerto e che ogni azione potrebbe avere conseguenze imprevedibili. Il regno di Universus è soltato agli inizi ma il tempo non è eterno e cosa accadrà alla morte di Universus? Il sogno utopistico finirà di esistere? Riuscirà Universus a creare un popolo unito? I suoi eredi saranno in grado di essere sovrani come lui? O saranno i suoi fratelli a prendere le redini del regno? Invito i lettori a scoprire cosa succederà nei prossimi capitoli di questa avvincente storia di potere, intrighi, legami e odi.
