CAPITOLO DECIMO – Perplessità, fiocchi, vendetta

CAPITOLO DECIMO - Perplessità, fiocchi, vendetta

«Kyaaaaaaaaaaaaa!!!»

Con uno scatto repentino mi alzo in piedi mentre caccio l’urlo più ridicolo della storia. Nonostante sia assorta a guardare cosa stia succedendo tra Plaoo e Liz, il bruciore causato dalle schegge di vetro conficcate nel mio elfico sedere mi riporta drasticamente all’attenzione questioni molto più contingenti.

«Porca troia che male al culo!!!»

Rose mi guarda dall’alto in basso con la solita espressione altezzosa e schifata. È così, mi ci sto anche abituando.

«Tu sei proprio scema… A proposito “principessa” che hai combinato con quel gatto?! Plaoo sembra uscito di testa. Un altro trucchetto da Elfo Cremisi?»

Non rispondo, mi limito ad usare le mani come scopettone cercando di far cadere le schegge dal sedere senza tagliarmi le dita. D’altronde non saprei cosa dirle, non ci ho capito molto nemmeno io.

Temporeggio sperando in uno dei soliti exploit di Plaoo che ormai con Liz è al limite delle molestie, confido che se ne renda conto alla svelta.

La sta studiando a distanza ravvicinata come fosse una scultura antica, Liz inizia visibilmente a perdere la pazienza. Con le mani ancora appoggiate alla sfera, cerca in tutti i modi di non incrociare il suo sguardo. Plaoo, di converso, le si para a destra e a sinistra esaminandola minuziosamente.

Una brusca schiarita alla gola sancisce finalmente il suo ritorno in sé.

«Eh, ehmmmm… Scusate, ero un po’ assorto…»

Alla faccia del “un po’ assorto”! Plaoo, se fossi stato sulla Terra, a quest’ora avresti già un’ordinanza restrittiva sul groppone! Povera Liz…

«Liz, allontana pure le mani dalla Grande Sfera, puoi andare. Scusami se sono stato un po’ invadente con te, queste non sono cose che si vedono tutti i giorni…»

Liz, con un’inequivocabile smorfia di disappunto stampata in faccia, sgattaiola via e si dilegua.

«Plaoo, potresti spiegare anche a noi cosa sta succedendo? Come è possibile un incremento di due livelli se fino a un’ora fa il gatto era al terzo? Cosa hanno combinato queste due?!»

«Rose, in questa stanza è appena stata usata una tecnica che richiede un’esperienza, una quantità di Mana ed una maestria tali da essere praticamente appannaggio unico dei livelli nove e dieci. Stiamo parlando di Trasmigrazione delle Arti. In questo momento storico, nel nostro mondo, non vi è nessuno che potrebbe riuscirci. L’ultimo in grado di fare una cosa del genere, ma non vi è menzione che sia mai ricorso a questa tecnica, fu forse l’Eroe che circa trecento anni fa contrastò e sconfisse l’Elfo Cremisi inviato dagli Stregoni dell’Ovest prima di Elf. Essendo un umano morì di vecchiaia una sessantina di anni dopo aver compiuto l’impresa. Liz è appena stata infusa di una parte delle conoscenze e delle abilità dell’Elfo Cremisi, non vorrei parlare troppo presto ma la fusione del suo Mana con quello di Elf potrebbe anche averla resa capace di usare qualche sorta di arte magic…»

Un lampo bianco illumina totalmente le pareti della stanza. Ci giriamo tutti e tre verso la fonte del bagliore. Con un piede sopra al cadavere del sicario decapitato, Liz brandisce una delle sue due katane. Da distante mi guarda orgogliosa gongolando felice. 

 «Sorellona! Sorellona! Adesso riesco anch’io ad equipaggiare gli armamenti! Wooooooh! Che figataaa!!! Senti che roba! Sembra che mi sia addestrata per anni con questa spada!!! Guarda che so fare! Guarda che so fare!»

Mentre Liz rotea per tutta la stanza esibendosi in uno spettacolo di arte circense con la spada, Rose e Plaoo la guardano esterrefatti. 

«Un… Un gatto?!… Un gatto ha appena equipaggiato una spada?! Plaoo ho visto bene vero?!»

«Sì Rose! Abbiamo visto bene… Ho paura che definirla solo “gatto” sia diventato un po’ riduttivo per Liz…»

«Plaooooo… Vi servono gli armamenti di questi tizi che ha spiaccicato la sorellona o posso tenermi qualcosa? A loro certamente non servono più!»

Più sgomento che conscio della sua risposta Plaoo acconsente.

«Tra… Tranquilla Liz, non ci sono problemi. Fra poco chiamerò i pulitori e andrà tutto distrutto. Se hai visto qualcosa di tuo interesse prendilo pure…»

A Liz iniziano a brillare gli occhi, mai parole potevano essere più gradite. Di buona lena inizia l’attività che l’ha sempre tanto intrattenuta: depredare con gusto e solerzia i cadaveri.

Cosa le passi per la mente in quei momenti non ci è lecito sapere, ma a vederla rovistare entusiasta quelle povere spoglie mi verrebbe quasi voglia di provarci anch’io. Zompetta felice da un corpo all’altro frugando minuziosamente su ogni anfratto dei vestiti e raccogliendo ogni tipo di arma e materiale che ne esce. Accatasta accuratamente tutto in un angolo sgombro dalle schegge, comprese le sei Katana con i rispettivi foderi, si prende il tempo per  selezionare le due che ritiene migliori. Ripete minuziosamente l’operazione anche per i foderi e ne mette da parte due. Poi riprende l’attività di analisi sui corpi concentrandosi sui vestiti. Dalla faccia trasognata e felice che ha Liz si intuisce che i sicari non hanno badato a spese in fatto di equipaggiamento.

Inizia a spogliare il primo, non senza difficoltà gli sfila la lunga tunica, poi il corpetto che sembra quasi un giubbotto antiproiettile pieno di vani e tasche. Tocca poi ai pantaloni, anche quelli di un materiale simile alla pelle, sembra tutto fatto di un tessuto tecnico molto resistente e leggero, infine gli leva gli scarponi.

Nel frattempo io, Rose e Plaoo siamo immobili, attoniti, completamente assorti nel guardarla. Se non fosse che il contesto ha assunto subito dei connotati tragicomici e ai limiti del surreale, sarebbe anche uno spasso starla a guardare.

Liz prende tutti gli indumenti che ha arraffato e li infagotta velocemente quel tanto che basta per riuscire a trasportarli dietro alla struttura che sostiene la Grande Sfera. Per un po’ sparisce dalla nostra vista. Il tempo passa e si sente solo uno strano fruscio, poi un bagliore. Liz esce veloce da dietro la struttura e mi corre incontro felicissima.

«Sorellonaaaaaaa!!! Riesco ad equipaggiare anche i vestitiiii!!! Guarda che figata che è venutaaaaa!!! »

Liz mi si scaglia contro ed inizia a strusciare le sue tenere guanciotte contro le mie. È al settimo cielo! Effettivamente non indossa più quel vestitino logoro che aveva quando ci siamo incontrate la prima volta, adesso veste un equipaggiamento che ricorda lontanamente quello dei sicari. Una giacchina nera e corta simile ad un chiodo, un top aderente lungo che lascia scoperto l’ombelico e una gonnellina corta tutta pieghettata con degli stivali che arrivano a metà coscia. Sembra quasi una sorta di armatura super carina fatta apposta per una ragazzina gatto. Un fiocchetto nero sulla punta della coda rende tutto l’outfit molto dark ma assolutamente adorabile!

«Accidenti Liz… Sei stata più brava di me a crearti l’equipaggiamento. Sembri proprio una “dura” così! »

Sventolandomi la codina sul viso assume poi un’aria seria.

«Sorellona guarda qui, cosa ne dici di questo? Come promesso lo tengo nero… Quando avremo sistemato quella faccenda poi lo metterò rosa che mi piace di più!»

Intanto Rose e Plaoo sono sempre più straniti e persi, rivolti entrambi verso di noi, borbottano da distante come due pensionati che si sono appena incontrati davanti ad un nuovo cantiere.

«Plaoo… Ha equipaggiato il vestiario vero? Un gatto?! Stiamo scherzando?! Sei stato tu! Per caso ti stai divertendo a prendendo in giro?! »

«Meglio se ti abitui a chiamarla Liz… Se prima “gatto” era riduttivo adesso direi proprio che è fuori luogo…»

«Ha spogliato il cadavere… È nudo…»

«Eh sì, senza vestiti possiamo definirlo proprio nudo…» 

«Gli ha rubato i vestiti e li ha equipaggiati…»

«Eh sì, tecnicamente però non li ha rubati… Le ho detto io che poteva prendere ciò che voleva…»

«C’è un cadavere nudo lì…»

«Eh sì, è proprio nudo…»

Mentre i due cercano di capacitarsi, io tento di capire il significato delle parole di Liz. Non mi pare di averle mai fatto promesse e tantomeno di averle accennato qualcosa riguardo a strane faccende. Qui qualcosa non quadra.

«Cuccioletta, di cosa stavi parlando? Scusami ma non capisco di preciso a cosa ti riferisci… Probabilmente ero ancora intontita… Mi rinfrescheresti la memoria?»

Liz inizia a fissarmi con uno sguardo talmente profondo ed intenso da farmi accapponare la pelle. Il contorno dei suoi occhioni gialli inizia ad accendersi del cremisi dei miei. La sua pupilla felina si dilata ed il giallo lascia progressivamente spazio al nero più profondo. Siamo nuovamente connesse, in una frazione di secondo purtroppo prendo coscienza dei meccanismi che hanno regolato lo scambio.

Kitty le ha donato un frammento di se stessa ritenendo la sua rabbia così forte e profonda da essere idonea a farla divertire.

La sete di vendetta che ha nel suo profondo la mia dolce e morbida gattina è riuscita a smuovere perfino la mia centenaria essenza Cremisi.

«Sorellona, mi hai donato la forza e io ho promesso di non deluderti… Voglio fare come mi hai insegnato! Voglio che tu mi veda farli soffrire al punto che siano loro ad implorarmi di ucciderli, devono vedere i loro figli e le loro mogli morire davanti ai loro occhi. Devono sentirsi impotenti, inermi… Voglio vedersi sgretolare nei loro occhi qualsiasi barlume di speranza. L’oblio della disperazione di chi ha ucciso la mia famiglia, di chi mi ha fatto quello che hai visto, sarà il tuo compenso per la forza che mi hai dato. Come pattuito. Sei contenta Sorellona? Spero mi insegnerai ancora tante di queste cose nuove e stupende… Ti voglio troppo bene Sorellona Elf!!!»

Mentre pronuncia queste parole qualcosa nei suoi occhi brucia, arde come il più devastante degli incendi. Ho paura, la naturalezza e la decisione di Liz mi stanno letteralmente terrorizzando. La mia parte umana sta sprofondando in un abisso di angoscia e sgomento. Il solo pensiero che la mia parte fuori controllo abbia trasformato un tenero peluche che profuma di fieno in un sadico ed efferato esecutore di morte, mi fa odiare me stessa con tutte le mie forze, sento gli occhi annacquarsi. Nello stesso istante, ancora il solito tonfo alle viscere. Ancora prima che possano scendermi le lacrime inizio a vedere sovraesposto. Kitty ha risposto alla chiamata, ogni umano dubbio che avevo nella testa come d’incanto, in un istante, si sgretola e svanisce.

Mi sento fiera, sicura di aver riposto bene le mie aspettative. Orecchie Pelosine ha pienamente soddisfatto le attese. Ho donato una parte di me stessa a qualcuno totalmente meritevole e che saprà ricompensare la mia brama di vessazione, dolore e morte.

La Codina Morbida resterà con il fiocco a lutto.

Lo terrà finché non mi sarò saziata del dolce nettare della più atroce e perversa delle vendette.

Il fiocco nero sarà lì come un manifesto, un monito ma di incoraggiamento. Le indicherà la via, il modo di estinguere il suo debito. La sua semplice, innocente e meravigliosa forma di redenzione nei miei confronti.

«Cuccioletta, ti voglio un bene dell’anima anch’io, fatti stringere forte forte!»

Le nostre parole non sfuggono ai due pensionati che poco distante osservano il cantiere.

«Plaoo… Pure il gatto è uscito di testa…»

«Uscito di testa… Diciamo che Liz adesso ha la consapevolezza di poter risolvere i suoi problemi da sola…»

«Ah, quindi è sempre stata fuori di testa, non è stato a causa della Trasmigrazione…»

«Diciamo che probabilmente non lo dava a vedere…»

«Plaoo, mi dispiace ma io me ne tiro fuori!»

«Rose, avete costituito un Party, ormai è tardi…»

«… sono fottuta…»

«… … … … … Ehm… Ehmmmm!!!»

Plaoo si schiarisce la voce. Palesemente ha soffocato sul nascere una specie di risatina.

Io intanto continuo a spupazzarmi Liz, Rose è talmente stranita che mi fa quasi tenerezza. Approfitto per tranquillizzarla, le faccio l’occhiolino e agevolo un grandioso pollice all’insù.

Rose inclina leggermente la testa in avanti e socchiude gli occhi. Porta una mano al fianco mentre con l’altra si accarezza energicamente la fronte tenendola tra il pollice e l’indice. Borbotta qualcosa. Mi ha mandato a cagare?! Sì, decisamente lo ha appena fatto!  

«Sorellona scusami ma devo finire!»

Liz riparte all’attacco del bottino che aveva accatastato con cura. Prende le due katana precedentemente selezionate e se le allaccia incrociate alla schiena con i relativi foderi. Si gira un momento verso di me dandomi la schiena, estrae in contemporanea entrambe le spade, le fa roteare incrociandole davanti e continuando il movimento le rinfodera. Mi sfoggia un super sorrisone soddisfatto e felice, fa l’occhiolino e dalle manine si alzano due bei pollicioni all’insù. È proprio la mia cucciolotta!!!

Riprende a rovistare tra le armi e si mette due coltellacci sul top, quando ha equipaggiato il vestiario aveva già pensato a delle apposite tasche anche per loro. Ripete l’operazione per un numero imprecisato di piccoli pugnali e shuriken. Ogni arma trova già un suo preciso ed apposito alloggio e sparisce come per magia sotto i vestiti. Liz sei incredibile, avevi già pensato a tutto prima di equipaggiare la nuova divisa! 

«Io sono pronta! Adesso posso stare al vostro passo senza esservi d’intralcio!»

«O… Ottimo ragazze, direi che possiamo passare alla fase operativa! Ormai la città dovrebbe essere stata sigillata e sgombrata da eventuali minacce residue. Direi che potete andare a riposarvi. Domattina all’alba briefing del Party Neko nel mio ufficio. Faremo il punto della situazione e poi partenza immediata.»

Plaoo schiocca le dita al cui rumore segue uno zampillio di piccole scintille luccicanti. Qualche secondo di attesa e due colpi alla porta precedono l’entrata di Katya.

«Con permesso… eccomi direttore mi dica pure!»

«Katya, gentilmente, fammi il punto della situazione!»

«Su suo ordine è stata disposta ed eseguita la chiusura totale di tutti gli accessi alla città. È già stato mobilitato il Comando delle Guardie Imperiali da cui abbiamo ricevuto il nulla osta per attivare le difese a livello massimo, usando la contromisura dell’innalzamento di una barriera magica su tutto il perimetro. I Maghi esploratori sono prontamente intervenuti e sono attualmente impegnati a setacciare tutta la superficie urbana al fine di rilevare eventuali tracce residue estranee. Da tutti i settori interni non abbiamo ricevuto ad ora nessun riscontro di anomalie. La città è attualmente sigillata e da considerarsi sicura»

«Ottimo lavoro Katya, come sempre. Puoi chiamare i pulitori e far sistemare la stanza. Con discrezione mi raccomando».

«Ehmmm… Direttore, con il dovuto rispetto, le faccio notare che nella sala principale c’è già un bel po’ di fermento. Non è la prima volta che veniamo attaccati da un commando degli Stregoni dell’Ovest e conoscono tutti la portata della loro forza. Qui ne sono stati neutralizzati ben tre da Rose, un’elfa sconosciuta ed un gatto… Mi consenta di essere un po’ in difficoltà a dover giustificare con qualcosa di plausibile l’accaduto…»

«È stata solo fortuna Katya, solo fortuna. Ci siamo capiti?!»

«Certamente Direttore, solo fortuna. Non ci sono altre spiegazioni»

«Grazie Katya, posso sempre fare affidamento su di te. Accompagna infine il Party Neko al rifugio di classe “A” della Gilda. Domani abbiamo il briefing per la loro Quest all’alba. Comunica al gestore che possono usufruire di tutti i servizi del rifugio illimitatamente».

«Certamente Direttore, provvedo subito! Prego ragazze, seguitemi…»

Elf!

Elf!

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
Elfe, massacri, orecchie pelosine, sangue, tette. Due mondi ma un solo Universo, due corpi ma una sola anima. L'isekai definitivo non è nelle tue mani, sei tu!
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