Il simbolo della Luna

Il simbolo della Luna

Capitolo uno

Mi stendo sul letto, non ho voglia di alzare nemmeno le coperte. Sono stanca. A scuola non fanno altro che assegnare compiti e ordinarci di studiare. Come se conoscere morte e miracoli di qualcuno esistito centinaia di anni fa possa cambiarci la vita.

Che marea di cazzate. Affondo la testa nel mio cuscino rosa, è così morbido, credo di amarlo, mi è stato vicino in tantissime situazioni. Ha fatto molto di più lui per me che decine di “amici”. Ho voluto abbinarlo al copriletto viola scuro, anche se mia madre non faceva altro di dirmi che stonava. Mi scende una lacrima, quando ripenso a lei è sempre così. Scuoto la testa.

Sembra che ogni cosa che faccio sia una stupidaggine per gli altri, perché è così difficile riuscire a essere apprezzata?

Mi stiracchio, le maniche della felpa che indosso cedono alla gravità e cadono fino al gomito, adoro i vestiti oversize; il mio occhio cade di nuovo sul polso destro, sono tre giorni che succede, quel maledetto simbolo e lì ogni volta che lo scopro.

«Cosa cazzo sei?» Sembra un tatuaggio, è un cerchio che parte da sotto al mio palmo ed è lungo quanto un pollice. Il primo quarto del cerchio è grigiastro, mentre il resto è completamente nero. Lo tocco con il dito della mano sinistra, la pelle è liscissima, uso sempre un botto di creme, inarco il polpastrello e affondo leggermente l’unghia nella carne. Non succede nulla.

Non è un adesivo o qualcosa del genere, l’ho provato a lavare con tutto quello che avevo in casa: saponi, sgrassanti, svelto, olio, succo di limone, perfino con una miscela di carburanti, avere un papà meccanico ha i suoi vantaggi. Però non si è tolto, neanche sbiadito.

Oggi, Martina, la mia compagna di banco, mi ha detto che questo simbolo assomiglia alla Luna. Lo guardo meglio, inclino la testa, inclino il braccio, sono tutta storta. Forse ha ragione. Mi ha messo paura quando ha detto che potrebbe essere una maledizione, rabbrividisco. Dovrei provare a cercare su internet? Forse trovo qualcosa, sono pigra e in tre giorni non ho fatto altro che procrastinare la mia ricerca. Sbuffo, adesso non posso proprio non cercare, ne va della mia incolumità. Do uno slancio con le gambe, il mio corpo molleggia sul letto, mi fletto solo come uno spaghetto a metà cottura sa fare.

Mi metto seduta. Sbadiglio, mi gratto la testa, i miei capelli fanno resistenza, ci sono dei nodi fastidiosissimi, dovrei farmi uno shampoo.

Guardo la mia stanza, è tutto a posto, ogni libro che ho è messo in ordine crescente nella libreria a parete alla destra del mio letto. Un grosso quadratone di legno chiaro, credo sia betulla o qualcosa a metà fra il legno e sostanze chimiche, ha in tutto sette scaffali. Da piccola mi piaceva incastrarmi in quello più basso, mettevo le braccia intorno alla testa e mi ficcavo dentro.

Lo so, sono pazza e sono anche una maniaca dell’ordine, ma questo penso di averlo già detto. Mi alzo, la finestra che si affaccia sul giardino di casa mia è chiusa, mi avvicino alla tapparella, con due dita la apro leggermente, spio i miei vicini. C’è solo il loro cane tra le siepi, è un colosso, un bambinone di quaranta chili, se non sbaglio è un Golden Retriever, dal pelo biondo e lungo. Mi fa sempre le feste. Accenno un sorriso, tiro la fune delle tapparella e la luce fa breccia nella mia stanza.

La illumina completamente, il sole pomeridiano non sarà fortissimo ma il suo dovere lo fa. Sulla scrivania ho il computer, acceso, pronto a salpare nel mare del Web, speriamo che questo coso non sia qualcosa di pericoloso. Guardo il cerchio sul mio polso ancora una volta, distolgo lo sguardo e poso le mie mani sulla tastiera.

«Allora… Luna.» Scrivo semplicemente il nome del piccolo satellite, voglio restare nelle info generali per adesso, clicco su immagini. Decine e decine di foto si presentano sul mio schermo, ce ne una che mi colpisce, ci sono più lune. «Quindi le fasi lunari sono otto.» Dico, guardando prima l’immagine e poi il mio simbolo. Questa dovrebbe essere la Luna calante: un quarto grigiastro e i restanti tre oscurati. Almeno credo. Provo a cercare qualcos’altro. «Maledizione della Luna.» La mia preoccupazione è quella, meglio andare dritto al punto.

Una pagina di titoli mi si para davanti, “La maledizione della Luna Piena”, clicco sul sito.

Inizio a leggere. I miei occhi saettano sullo schermo, vanno da sinistra a destra senza sosta. La mia bocca si deforma, rido?

«N-Non è p-possibile.» Balbetto. Quello che ho letto, il mese di dicembre, la notte di Natale. No, non può, è uno scherzo, è una coincidenza, no?

Il trillo del telefono mi fa saltare, do una ginocchiata alla scrivania, le penne che ci sono sopra volano via, soffoco l’urlo e il porcone che stavo per tirare tappandomi la bocca. Guardo il quadrante del cellulare. Numero sconosciuto, sarà l’ennesimo call center?

«P-Pronto?»

«Ho visto il tuo simbolo. Dobbiamo parlare.»

Mi sa che non è il solito call center…

La maledizione della Luna

La maledizione della Luna

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
Sidora è una ragazza di diciannove anni e la sua vita cambierà da un momento all’altro quando sul suo polso comparirà l’immagine della Luna calante. La sua ordinaria vita verrà spazzata via e si troverà a dover affrontare una corsa contro il tempo per scongiurare La Maledizione della Luna. Ma non solo, infatti, dovrà sopravvivere anche ai ripetuti attacchi di un’unità governativa speciale che avrà l’ordine di ucciderla. Riuscirà a capire perché la maledizione ha colpito proprio lei? Ma soprattutto, riuscirà a rimuovere questa sua assurda Maledizione?
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