Capitolo 3: La Torre dei Demoni di Fuoco

Capitolo 3: La Torre dei Demoni di Fuoco

“Il nostro è un tentativo di integrare un Artist nella formazione di battaglia a conquista delle Torri. Il Distretto Alpha ha già tra le proprie fila due Artist, uno di grado argento e uno di grado oro. Non abbiamo potuto far valutare la tua abilità in tempo, di conseguenza per il momento starai nelle retrovie, pronta a fornire dei Power-up a seconda delle necessità. Spero tu abbia preparato abbastanza del tuo famoso inchiostro dorato dei tatuaggi e ti sia riposata bene stanotte, ci sarà da lavorare” conclude la spiegazione Erik.
Breve, dritto al punto e senza possibilità di replica. Con Erik non erano ammesse risposte se non “ok”, tuttavia la sua abilità strategica dimostrata nel tempo gli aveva garantito completa fiducia da parte dei suoi.

Non c’era niente altro da aggiungere, guardo il comandante e faccio un semplice cenno del capo. Evidentemente soddisfatto Erik conclude congedandosi: “Bene, per qualunque cosa Bruce e Jess saranno qui per supportarti, sono entrambi esperti Combattenti d’argento. Io sarò in testa al comando, è probabile passerò da te domani per un Power-up”.

La marcia verso la Terza Torre iniziò dopo poco.
Due ore ci separavano dal punto di incontro con gli altri Distretti, altrettante ore per arrivare all’ingresso principale della Torre. Noi eravamo tra i più vicini, di conseguenza avevamo l’obbligo di fare gli onori del posto ed Erik non era stato solo incaricato a capo delle nostre truppe, ma dell’intera spedizione. La sua nomea di miglior stratega era ben nota anche negli altri Distretti.

Si trattava di un’operazione importante. Girava voce avrebbero partecipato ben 20 Distretti su 23. Due, Epsilon e Zeta, non ci avrebbero raggiunto per la distanza eccessiva, mentre Beta per conflitti interni.

Dopo ore di cammino, finalmente i primi stendardi in lontananza degli altri Distretti.
In queste occasioni era necessario mantenere le truppe il più separate e concentrate possibile, ma molti Combattenti che avevano partecipato ai raid delle prime due Torri avevano piacere ad incontrarsi e scambiarsi qualche parola di incoraggiamento e passare la notte a ricordare le battaglie passate davanti ad una bottiglia di birra. Gli ufficiali avevano ormai iniziato ad accettare questa pratica prima di un raid di questa importanza, di conseguenza una regola non scritta era quella di accamparsi per una notte prima dell’inizio ufficiale della missione.

Questo, infatti, non era un semplice raid di salita dai piani inferiori della Torre, ma un vero e proprio raid di conquista.

Grazie allo studio della Prima Torre è stato possibile capire la struttura interna delle Torri, apparentemente uguale per tutte. La strategia scelta dai vari Distretti per affrontare una Torre era la seguente:

  • Circondare la base della Torre e creare diversi ingressi
  • Affrontare le sentinelle liberando il primo piano, così da imbastire un centro di comando all’interno delle mura nemiche
  • Organizzare piccoli raid al fine di indebolire di giorno in giorno i diversi piani fino ad arrivare al cinquantesimo. Solitamente si riscontrava una resistenza moderata
  • Dal cinquantesimo piano al novantanovesimo avere un costante afflusso di Combattenti e Maghi curativi nelle retrovie, così da mantenere un assedio costante e non permettere ai Demoni dall’alto di riconquistare i piani inferiori
  • Dal novantanovesimo mantenere la posizione e preparare nel frattempo un raid di conquista, così da distruggere il centesimo piano, solitamente sede del Capo-Torre, uccidere fino all’ultimo Demone e soggiogare l’intera Torre.

Il primo raid di conquista, lo stesso a cui aveva partecipato Lucas, era stata una disfatta totale. I Demoni erano riusciti a respingere completamente i Combattenti dei vari Distretti, ma per qualche motivo, liberata la Torre, non hanno voluto riprendersi i piani inferiori. Da chi è sopravvissuto il racconto era lo stesso “saliti al centesimo piano un caldo da sciogliere i vestiti ci ha colto di sorpresa. Si è sentita una risata malvagia riecheggiare e poi solo fiamme”.

I Demoni di Fuoco non erano tanto diversi da quelli di Ghiaccio, se non per il colore della pelle, scarlatta, e gli occhi completamente neri. Tuttavia, chi ha potuto dare uno sguardo all’interno del centesimo piano, prima di svenire, garantisce di aver visto il diavolo in persona seduto su un trono, intento a ridere e scagliare fiamme dalla punta delle dita. Questa volta il Capo-Torre sembrava particolarmente forte e sadico.

Al centesimo piano delle prime due Torri avevano trovato un Capo-Torre, ma senza nessuna caratteristica particolare se non essere il Demone da cui gli altri prendevano gli ordini. Questa volta sembrava diverso. Il Capo della Terza Torre doveva avere un potere molto più forte di quelli visti fino ad ora se era riuscito a respingere un raid di conquista.

La notte continua tra risate e pacche sulle spalle. Momenti magici, salvi dalla tensione della battaglia, come se l’indomani non potesse tingersi di rosso. Nessuno garantiva loro la sopravvivenza, per cui il presente era l’unica cosa che poteva essere stretta forte e assaporata fino all’ultimo.

Alle prime luci i comandanti dei vari Distretti stavano già svegliando i loro Combattenti.
Le due ore successive di marcia passarono tra il silenzio e le risate nervose di alcuni Combattenti inesperti della terza generazione. Infine, la Torre.

La sua sola presenza induceva un senso di paura e incertezza. La cosa più sconcertante, tuttavia, erano i piani interni della Torre. Ogni 10 piani la struttura cambiava e ci si poteva trovare davanti paesaggi con montagne innevate e venti glaciali oppure si rischiava di trovare vulcani e colate di magma o ancora paludi con nebbia fitta e insidiosa. La conquista della Torre non era semplice e il continuo flusso di Combattenti permetteva agli stessi di non perdere il senno nelle assurdità che si potevano incontrare all’interno.

Quel giorno sarebbero passati per novantanove piani prima di arrivare al vero obiettivo della loro missione: il centesimo piano.

Senza troppi indugi, iniziarono a salire. Grazie ai raid precedenti erano state create scorciatoie e passaggi per permettere la facile scalata della Torre. Ovviamente tutti gli insediamenti erano deserti. Terra bruciata. Terra bruciata e cenere ad ogni singolo piano, come se chi fosse a capo della Torre si fosse annoiato di tutto ciò che si trovava al di sotto del centesimo piano e lo avesse lasciato a sè stesso.

Novantasette… novantotto… novantanove.

Finalmente arrivati alla soglia del centesimo piano i comandanti ordinarono di fermarsi e piazzare l’accampamento. Era ora di conoscere la strategia di Erik. Anche Carol, nonostante non fosse inclusa nei Combattenti in prima linea, venne resa partecipe del piano di attacco, così che dalle retrovie potesse essere pronta al peggio.

“Il piano è semplice, non servono manovre complesse” esordisce Erik rivolgendosi ai comandanti e ai capi-truppa. Tra questi ultimi svettava Lucas, per la sua corporatura statuaria.
“La prima linea entrerà al centesimo piano, due Maghi di grado argento capaci di lanciare magie difensive in prima linea e un Combattente di grado oro a valutare la situazione. Immediatamente dietro ci saranno tre combattenti di grado argento che in caso di necessità dovranno ritirarsi per comunicare ogni informazione possibile alla base. A proteggere la loro ritirata, qualora le cose dovessero andare per il peggio e i Maghi non riuscissero a coprire la ritirata ci saranno due Maghi di grado oro e un Combattente di Platino. Dovranno sacrificare sè stessi se ciò potrebbe comportare avere maggiori informazioni legate al centesimo piano, avvicinandoci così ad una strategia offensiva più mirata. Pronti all’azione voglio tutti gli altri. Seconda, terza, quarta e quinta linea. Comunicate ai vostri Combattenti di schierarsi come da formazione”.
La tensione era palpabile. Non venivano assegnati di default i ruoli da ricoprire. Veniva comunicata la strategia e poi i Comandanti e i Capi-truppa avrebbero deciso assieme a chi assegnare i ruoli.

“Non sarà facile. E’ inutile girarci intorno. Non sappiamo con esattezza che cosa ci aspetterà, se non un essere molto potente, capace di sconfiggere da solo più di 500 uomini. Per questo motivo abbiamo deciso di includere in questo raid i più potenti Artist di ogni Distretto. Non esitate a recarvi da loro in caso di necessità, insieme ai Maghi curatori vi sapranno supportare al meglio e rimettere in sesto per continuare a combattere.
In particolare sul campo troverete Lorenz e Alba. Nelle retrovie ci saranno invece Carol e Domenico.
Ora, scegliete con cura a chi attribuire le restanti posizioni. Nessuno meglio di voi conosce i vostri compagni Combattenti” conclude Erik rivolto agli altri Comandanti e ai Capi-truppa.

Lorenz, anche conosciuto come il Musicista Eterno del Distretto Alpha, era un Artist abilissimo nella musica. Si diceva sapesse suonare ogni tipo di strumento. A seconda dello strumento utilizzato e della melodia riusciva a fornire un costante flusso di energia e potere ai propri compagni.

Alba, la Cantante del Paradiso, anche lei del Distretto Alpha. Grazie alla sua voce angelica riusciva a migliorare le difese dei suoi alleati invocando un potere semi-divino.

Domenico, il Poeta Maledetto del Distretto Gamma. Riusciva a comporre in pochi secondi delle poesie di inaudita bellezza. Il nome era dovuto al fatto che non potesse parlare. Muto dalla nascita non poteva recitare i suoi stessi versi, ma affidarsi all’interpretazione del destinatario della poesia.

E poi c’ero io. In mezzo a tutti questi Artist mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Ero affiancata a un grado d’argento e due gradi oro. Io che non avevo nemmeno un grado, ma ero stata scartata dai Combattenti per un grado di affinità troppo basso. Certo, quando avevo provato il test non esisteva ancora la figura dell’Artist, dunque i metodi di valutazione non erano comprensivi delle mie abilità. Forse avrei dovuto rifare il test. Solo che dopo la delusione della prima volta non avrei potuto accettare un altro rifiuto… e infatti…

Persa nei miei pensieri vengo brutalmente riportata alla realtà da una poderosa pacca sulla spalla di Lucas.

“Bene, finalmente ci siamo. Non sarà come l’ultima volta, ora abbiamo te” mi guarda sorridendo.

Decisamente meno convinta rispondo “certo… stai attento là dentro. Ho provato a darti ogni tipo di potenziamento legato alla protezione dal fuoco ma non si sa mai”

“Non ti preoccupare, so per certo hai fatto un ottimo lavoro. Ho anche io qualcosa da darti. Un porta-fortuna si può dire” dicendo questo mi passa un ciondolo a forma di albero della vita. “L’ho trovato stamattina in mezzo alle macerie di questo piano e desidero lo tenga tu”
“Ti si addice” aggiunge un pò in imbarazzo.

Che strano ciondolo da trovare in questo posto.

“Grazie, sono sicura mi proteggerà” rispondo quasi commossa. Un leggero bagliore nero illumina brevemente il ciondolo appena indossato, ma nessuno sembra accorgersene.

Dopo quasi un’ora ad ognuno era stato assegnato il proprio compito.

“In posizione. E’ un gran giorno per l’umanità, dimostriamo quanto valiamo a questi Demoni” le urla di incoraggiamento di Erik risuonano per tutto l’accampamento.

Sento una lieve pressione sulla spalla. E’ Domenico l’altro Artist che insieme a me aveva il compito di fornire continui Power-up dalle retrovie.
Mi porge un foglio scritto e con un cenno della testa e un lieve sorriso mi invita a leggerlo.

“Nei giorni più scuri,
nei momenti più neri,
una luce ti guiderà,
verso sicuri sentieri”

[Arte poetica di livello 2: poesia di difesa]

Recito la Poesia con trasporto e appena pronuncio l’ultima parola il foglio sparisce in una esplosione di luce. Una luce calda, che mi avvolge e si adagia su di me, come una seconda pelle, diventando trasparente.

“Grazie…” dico commossa a Domenico “lascia che anche io ti protegga”.

Con la familiare luce che scorre dalla testa alla mano destra disegno all’altezza del cuore di Domenico un cerchio con uno scudo al centro.

[Arte della creazione – 30 secondi: power-up difensivo]

Con lo sguardo grato Domenico accetta il mio dono, congedandosi e dirigendosi verso il suo lato.

”D’accordo” sussurro tra me e me “si comincia”.

Inizia così l’assedio al centesimo piano della Terza Torre.

La mercante di tatuaggi

La mercante di tatuaggi

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2023
Carol è una ragazza che in un mondo post apocalittico svolge un lavoro di nicchia: la power-up tattoo artist. Una realtà in cui la magia ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo sotto varie forme, sia positive che negative. La peggiore? Gli incubi delle persone hanno preso vita e il mondo è stato invaso da demoni. Tutta l'umanità si è unita per sconfiggere questa piaga e un modo per affrontarli è quella di farsi "incidere" dei power-up sotto forma di tatuaggi temporanei. Più l'artista è portato, più gli effetti sono forti e duraturi. Carol se la sta passando bene, la sua vena artistica e il senso degli affari le permettono di avere un posto di rilievo nella società, ma il campo di battaglia sarà tutta un'altra situazione...
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