Arvin doveva incontrarsi con Jukio e Bec alle tre nel Vecchio Vicolo dell’Haiwats. Quando arrivò, i suoi amici lo stavano aspettando al solito posto, all’angolo in fondo al bancone.
“Ciao Jukio, ciao Bec”-li salutò calorosamente, e loro fecero altrettanto.
“Ho già ordinato le mie frittelle speciali.”-canticchiò Bec.
“E io il mio Special Haiwats.”-continuò ad esultare Jukio. Arvin appena li rivide, il suo umore mutò notevolmente. Era molto grato di averli vicino, specialmente in quei momenti in cui non si sentiva davvero alle stelle.
Arvin ordinò il suo frullato al cioccolato. Era l’unico locale dove si poteva respirare, fuori dall’afa cittadina.
“Allora, che ne pensate di questa idea?”. Arvin chiese a Jukio e Bec di mettere da parte i soldi in modo da poter prendere il treno diretti al lago di Geifathe. Era ormai estate, e anche i suoi amici volevano scappare a gambe levate dalla città.
“Sì. Fra poco ci sarà il tradizionale spettacolo di magia, come ogni anno, e potremmo trovare qualcosa, ci saranno molte richieste. Dobbiamo andare nelle Vecchie Rovine per dare un’occhiata alla bacheca.
Quando i tre andarono a recarsi al centro di Haiwats, videro la bacheca e si diressero lì.
“Guardate qui, qualcuno di voi è bravo a fare trucchi di magia? Cercano un mago.”-domandò Bec con una risatina.
“Vediamo un po’…”. Jukio stava scorrendo fra gli annunci. Anche Arvin diede un’occhiata, e subito si fiondò per l’ultimo. Cercavano chi incollava l’inviti dell’evento sui muri della città.
“Questo fa più al mio caso.”
“Io farò divertire la mia Clar”.
“Vuoi far esibire il tuo gatto?”-chiese Jukio a Bec.
“Sa fare molte cose, potrebbe diventare il gatto più famoso della città!”
“La trovo una buona idea. Jukio, tu invece per cosa hai scelto?”-domandò curioso Arvin.
“Potrei dare una mano per le fotografie.”
Cosicché, i tre iniziarono a incamminarsi per le loro abitazioni. Mentre stavano uscendo dalle mura della città, Arvin giurò di aver visto un’ombra celarsi nel bosco aldilà delle Vecchie Rovine. E poi quella creatura, la stessa che vide in sogno. Chiuse e riaprì gli occhi. Non c’era più.