PROLOGO

Prologo

Terrore. Spaesamento. Confusione. 

Questi erano solo uno dei tanti sentimenti che provava Erwin fino a quel momento; Quella che doveva essere una semplice giornata di allenamento, si era ben presto trasformato in un incubo senza via d’uscita: durante il suo solito allenamento notturno, era stato aggredito da delle bestie magiche, costringendolo alla fuga nei boschi. Poi, durante quella disperata fuga, era malorsamente caduto in un profondo burrone, spezzandosi entrambe le gambe al livello del femore, presentando inoltre gravi ferite sul resto del corpo.

Ora era solo, lontano dalla civiltà e senza nemmeno la possibilità poter chiedere aiuto. Alzando la testa, nel buco dov’era, poteva constatare che il cielo si faceva sempre più scuro: se fosse stato giorno, la possibilità che qualcuno lo potesse soccorrere erano abbastanza alte, dato che fino al calar del sole, molti cacciatori si addentravano nei boschi per cacciare bestie di basso livello. Ora invece, con il buio che stava ormai calando, era altresì raro che qualcuno si addentrava nei boschi, che diventavano pericolosi a causa delle bestie notturne, che in genere erano molto più crudeli e potenti.

[Maledizione… la mia vita finirà in modo così patetico? Se solo sapessi utilizzare il mana…!]

La sua vita, fino a quel momento, gli era parsa misera, almeno ai suoi occhi; Difatti, in questo mondo, controllare il mana, e di conseguenza utilizzare la magia, dava prestigio e potere, oltre a fama e ricchezza. Essere maghi era il sogno di tutti i bambini, ed era il sogno anche di Erwin, il quale aspirava diventare il numero uno.

Purtroppo per lui, così come per molti altri, era molto raro poter utilizzare il mana: solo 1 bambino su 200 nasceva con il dono di poter manipolare il mana, e lui, che faceva parte di quelle persone senza core*, non poteva ne percepire e ne manipolare il mana. Nonostante non fosse determinante per poter vivere una vita agiata, Erwin voleva essere come suo padre, il potente Artemisius, Eroe* di Mykotos* ed uno dei più grandi maghi della storia, scomparso ormai da 10 anni. Il fatto di non poter seguire le orme di suo padre, per lui era snervante e deprimente, ma davanti agli altri, si comportava come se ciò non lo turbasse.

Erwin si era comunque allenato nei combattimenti corpo a corpo fino alla nausea, diventando molto forte fisicamente, oltre a diventare un’esperto di arti marziali, nonostante la sua giovane età, questo per sentirsi utile alla società; decise quindi di entrare a far parte del corpo dei pattugliatori della città di Veras*, posizione che non richiedeva di possedere il mana: In questo modo, poteva comunque fare qualcosa di utile, benché fossero mansioni di poco conto.

Doveva semplicemente passare un esame…Esame che si doveva tenere l’indomani all’alba. Ma nelle condizione in qui si ritrovava, poteva scordarsi l’esame… E probabilmente, non ci sarebbe più stata una prossima volta. 

[Dannazione…Sono patetico…] disse tra se e se Erwin con le lacrime agli occhi, mentre perse completamente sensibilità su tutto il corpo: Aveva perso tanto, troppo sangue, ed ormai la sua ora sembrava arrivata. Erwin, che ormai sentiva sempre più freddo, ma allo stesso tempo, sempre più leggero, chiuse lentamente gli occhi, con la magra consolazione che finalmente, avrebbe incontrato suo padre dopo tantissimi anni dalla sua scomparsa.

Ma ad un tratto… il ragazzo, avvertì una strana luce bianca, nonostante avesse gli occhi chiusi. Erwin, così, aprì lentamente gli occhi preso dalla curiosità…

“Cosa… sta succedendo ora?”

Il ragazzo che pochi attimi prima si ritrovava in un burrone, completamente bloccato, ora si ritrovava in questo infinito spazio bianco, senza traccia del bosco in cui si ritrovava o di quelle bestie fameliche. Anche le sue ferite erano scomparse, come se tutto quello che era successo fosse solo frutto della sua brutta immaginazione, e le sue forze, che poco prima l’avevano abbandonato, si erano incredibilmente ristabilite. 

“… Alla fine ti sei svegliato.”

Il ragazzo si girò di scatto, ed all’improvviso, apparve dal nulla un giovane uomo: Aveva un bellissimo aspetto, quasi angelico, con la pelle chiara come il latte; I suoi capelli erano biondi platino, tendenti quasi al bianco, mentre i suoi occhi avevano un colore rosso porpora acceso, quasi come se stessero brillando di luce propria; L’uomo, poi, indossava un lungo chitone bianco, che lasciava però scoperta la sua spalla destra… erano abiti che Erwin non aveva mai visto, e rimase molto perplesso da quello strano abigliamento.

Per questo, insieme all’aspetto dell’uomo dinanzi a lui, l’unica cosa che riuscì a pensare è che fosse realmente morto, e che quello, non fosse altro che il paradiso.

“D-diavolo… sono veramente morto allora…”

L’uomo si avvicinò lentamente a Erwin, che a sua volta fece di tutto per indietreggiare, ma era come se il suo corpo fosse paralizzato. L’uomo cominciò a toccare ogni sua parte dei muscoli del corpo di Erwin con attenta analisi, mentre quest’ultimo  provava un certo senso di disagio durante quel momento. 

“Ehm… si può sapere cosa stai facendo?”

L’uomo non rispose, allontanandosi dal ragazzo: L’uomo dal volto angelico osservò perplesso Jin, cominciando a camminare intorno al ragazzo per diversi minuti: Non importava cosa dicesse Jin, era come se l’uomo non lo sentisse…. O lo ignorasse completamente. 

“Dannazione! Dannato angelo! Se sono morto, portami nell’aldilà! Cosa diavolo stai aspettando?”

“Non sei morto.” disse l’uomo con voce fredda ma decisa, senza però guardare Erwin con lo sguardo.

“N-Non sono morto…?” 

Questa era la prima volta che l’uomo apriva bocca, e diede a Erwin la notizia più bella che potesse ricevere: non era morto. Il ragazzo cadde sulle sue ginocchia, con le lacrime che cominciarono a scendere. [Non sono morto, cazzo!] pensò tra se e se il ragazzo, mentre si asciugava le lacrime. 

Ma al posto della gioia, prese rapidamente posto il dubbio: Se non era morto, allora, cosa diavolo era questo posto? Era forse un sogno? Erwin voleva delle risposte, ma ecco che ad un tratto, l’uomo davanti a lui, rispose ancor prima che lui potesse fare la sua domanda. 

“Questo luogo… Possiamo dire che sia il mondo dentro di te, Brewin.”

“H-Hey… come diavolo fai a sapere come mi chiamo? chi diavolo sei?”

“Semplice…. sono una parte di te…”

Una parte di lui? Questa cosa non riusciva a comprenderla e lo spaventava a morte: aveva un’altra personalità dentro di se? Poi, se aveva un’altra personalità, perché apparire proprio ora? Voleva controllarlo? Poi, facendoci caso, quell’uomo… gli dava un certo senso di famigliarità: non ne sapeva il motivo, ma gli ricordò qualcuno di veramente importante.

“Non capisco cosa stai cercando di dire…” 

“Puoi semplicemente chiamarmi sigillo, oppure guardiano…”

“Guardiano? e di cosa??”

“Semplice: io sono il guardiano del tuo potere.”

Potere? Aveva detto potere? Erwin era sempre più confuso: che potere poteva avere lui, uno che non era nemmeno stato dotato di mana? Era un essere inutile, ed inutile sarebbe rimasto. Al massimo, poteva fare il pattugliatore. Niente di più. [Questo mondo.. quella persona, sono frutto del mio delirio…]

“Non mi credi, vero? Bene, in questo caso….”

L’uomo aprì il palmo della sua mano in direzione di Erwin, ed ad un tratto, il suo corpo cominciò ad evaporare. 

“H-HEY!! Cosa stai…!”

“Mi dispiace, ma il tuo tempo è scaduto, una volta sveglio, tutto ti sarà più chiaro. Cerca di non morire lì fuori, giovane Erwin”

Erwin volle dire qualcosa, ma fu sorpreso dallo strano sorriso dell’uomo. Quel sorriso, quel volto, gli ricordavano decisamente qualcuno, ora ne era pienamente certo. Eppure, era come se la sua mente si rifiutasse di ricordare. Più si sforzava, e più sentiva una strana aura di nostalgia. 

“Tu… chi diavolo….”

Il ragazzo non fece in tempo a chiedere il nome della persona che, come il vento, il corpo di Erwin sparì nel nulla, senza lasciare alcuna traccia. 

Anche il corpo dell’uomo dal viso angelico cominciò a sbiriciolarsi, così come quel mondo all’apparenza infinito. L’uomo rimase in silenzio per un po’, vedendo tutto intorno a se andare in frantumi. 

Mentre tutto intorno a lui decadeva, il suo sguardo era perso nel vuoto, mentre la sua espressione facciale sembrava qualla di un uomo che aveva commesso un grave errore…

[Questi non erano i patti. Non avrei mai dovuto sbloccare il suo core*, almeno non ora!… ma se non avessi fatto così, sarebbe morto, giusto? Diamine, spero che….] 

Il suo corpo, mentre era assorto in mille pensieri, sparì nel nulla, così come quello strano mondo bianco, lasciando spazio al buio cosmico. Poi, all’improvviso, in mezzo a quell’oblio, una piccola luce rossa, cominciò a brillare intensamente….

********

“ASPETTA DANNAZIONE!”

Erwin spalancò gli occhi, alzandosi in preda al panico ed urlando a squarcia gola. Fu solo quando osservò bene il luogo intorno a se, si accorse di essere in un letto d’ospedale. Accanto a lui, si trovava un uomo di mezz’età, dai lunghi capelli neri tendenti al grigio e con una foltissima barba nera, con qualche pelo grigio. L’uomo aveva un viso molto squadrato, e presentava alcune ruge nel viso. 

“Ma dico, sei forse impazzito?” disse l’uomo, guardando con aria perplessa il ragazzo, il quale pareva avere un’aria confusa. 

“H-Hey Ron… cos’è successo?” 

“Lo chiedi a me? Semmai dovrei chiedere a te cosa diavolo è successo. Ti avevo detto di stare attento nei boschi! Che diavolo ti è successo?” chiese Ron che, nonostante la sua espressione impassibile e fredda, dal tono di voce si poteva percepire la sua preoccupazione

“…Ero inseguito da un bestia magica e poi….N-Non ricordo…”

Erwin cercò di ricordarsi quello che successe dopo, ma senza riuscirci. L’unica cosa che si ricordava, era uno strano uomo, ma nella sua mente, l’uomo non aveva volto. Pensò dunque che avesse fatto un brutto sogno. 

“Non sforzarti, ti sei svegliato dopo 5 giorni, ci credo che tu sia ancora confuso…Quello che so, è che ti hanno ritrovato in un dirupo alcuni pattugliatori del reame…”

“Sono rimasto svenuto per 5 giorni!?”

“Esatto. Fisicamente stavi bene, non avevi riportato delle grosse ferite, eppure, i curatori non riuscivano a svegliarti… Detto fra noi, stavo seriamente iniziando a preoccuparmi…”

Alle frasi di Ron, Erwin alzò velocemente le lenzuole, controllando entrmabe le gambe: con sua grande sorpresa, non c’era nessuna ferita, nemmeno una piccola cicatrice. Eppure, il dolore lancinante che provò quel giorno, sembrava estremamente reale… fin troppo reale per essere un sogno. 

“Non ci capisco più niente… Argh!” 

Il suo respiro cominciò a farsi più affannoso, con la testa che gli faceva molto male. Il suo corpo cominciò a sudare vistosamente, mentre la sua vista cominciò ad appannarsi; Il ragazzo tentò di alzarsi, appoggiandosi sul bordo del letto. Ma proprio quando fece pressione sul bordo, quest’ultimo andò in frantumi, lasciando sbigottito Ron, mentre Erwin non si rese conto di quello che succedeva. Ma non era quello che lo lasciò sbigottito Ron. No, era qualcosa di ancor più incredibile.

“H-Hey…. Erwin….La tua mano” disse Ron, mentre sgranava gli occhi, indicando semplicemente la sua mano. 

Il ragazzo, confuso, si guardò le mani, rimanendo sconvolto pure lui: La sua mano era avvolta da una strana luce di color rosso accesso, mentre si potevano intravedere intorno a quella strana luce delle piccole scintille di color bianco.

“C-Cosa diavolo mi succede ora….”

Ron si alzò subito dalla sua sedia, afferrando immediatamente la mano che emanava quella strana energia, mettendogli due dita sul polso. Dopo alcuni secondi, l’uomo guardò Erwin ancora più confuso, senza dire nulla…

“Hey, che diavolo succede…” disse Erwin preoccupato, con il respiiro sempre più affannoso

“Erwin, sei sicuro di non sapere cosa sia successo 5 giorni fa?”

Erwin cominciò a preoccuparsi, credendo che c’era seriamente qualcosa di veramente grave che non andava.

“No, davvero…” 

L’uomo, ad un tratto, assunse una strana espressione: era un misto tra stupore e paura. Ron cominciò a bisbigliare qualcosa, preoccupando non poco Erwin che,  vedendo tale espressione, si irrigidì di colpo, temendo il peggio. Ma la notizia che ricevette, fu la migliore di tutte.

“Erwin… Non ci credo nemmeno io a quello che sto per dire, ma dentro di te scorre del mana…”

“C-cosa…. Non mi stai prendendo in giro, vero?”

Erwin sgranò gli occhi, osservando con uno sguardo spaesato Ron. Osservando i suoi occhi, Erwin si accorse che il vecchio non stava mentendo. Al ragazzo passarono per la mente tutti le sofferenze che aveva provato, dalle prese in giro per non essere in grado di utilizzare il mana da parte dei suoi coetanei, al fatto di non possedere alcun Core. Poi, ad un tratto, una frase rimbombò nella sua testa : 

[Questo è il tuo potere!]

Gli occhi di Erwin cominciarono a riempirsi di lacrime, cominciando a singhiozzare per l’emozione. Avrebbe voluto dire qualcosa, ma era talmente emozionato che le frasi non gli uscivano di bocca: finalmente, avrebbe potuto inseguire le orme di suo padre. 

La sua storia, stava per iniziare…

Fine Prologo

– NOTE DI FINE CAPITOLO:

Ambientazione: La storia è ambientata in un mondo magico, simile alla terra, ma le cui leggi della natura e della fisica cambiano drasticamente. A causa dell’alto, anzi altissimo utilizzo della magia, alcune tecnologie non sono tanto avvanzate, creando così un mondo simile al medioevo per un certo verso.

In questo mondo, è conosciuto un unico, gigantesco continente chiamato Earthland. All’interno di questo super continente, è sono presenti 3 regni:

1) Regno di MyKotos, regno principalmente abitato da umani, elfi e nani. La sua capitale è Veras; 

2) Regno di Dumul, terra abitata dai nani/troll. Non ostili comunque agli altri esseri viventi, ma lontani abbastanza da non influire nelle loro tradizioni;

3)Regno di Lorien, terra natale degli elfi. A causa delle basse temperature, è molto raro trovarci umani o nani;

4) Regno OrKLand: Regno costruito nelle vicinanze di una catena montuosa fatta esclusivamente di vulcani. Nonostanti il loro aspetto, molti di loro possiedono un animo buono.

Mana: Il Mana, oltre ad essere presente in piccole particelle nell’atmosfera e negli elementi (quali fuoco, aria, terra ed acqua), si trova anche in tutti gli esseri viventi, ma solo in pochi sono in grado di percepirlo, manipolarlo ed usarlo.

Un qualsiasi essere vivente in grado di poter utilizzare il Mana, ha sviluppato il Core (O nucleo); si tratta di un nucleo dove viene generato e controllato il mana, che si trova nella regione addominale, e serve per regolare il mana all’interno del corpo, oltre a fungere da contenitore per il mana dell’utilizzatore;

Il mana core, può essere allenato tramite meditazione, ed i risultati che si ottengono sono i segunti:

1. Il mana diventa sempre più puro, migliorando la qualità del mana del possessore; ogni essere umano, in genere parte dallo stato più impuro del mana (Nucleo nero), allo stato più puro e potente, il nucleo Bianco, che è lo stadio massimo raggiungibile da un manipolatore di mana):

– Nucleo nero / Dark Core (Livello base da cui tutti partono) ;

– Nucleo marrone / Brown core ;

– Nucleo rosso/ Red Core (Livello di alcune bestie magiche comuni e di alcuni giovani prodigi);

– Nucleo arancione / Orange Core (Livello di molti professori di magia);

– Nucleo giallo / Yellow Core (Livello medio di Re, Guildmaster e direttori delle scuole di magia)

– Nucleo viola / Purple core; (Livello di alcune bestie magiche rare, delle guardie reali del Re di Mykotos e delle 5 calamità…)

– Nucleo bianco / white Core; (Livello di bestie leggendarie, livello dei 10 grandi maestri e livello dei cavallieri/maghi nominati al rango di Eroe*…)

– Nucleo celestiale / Celestial core (Questo è uno stadio leggendario: Solo in pochi riuscirono ad ottenere tale livello. Molti ci provarono, ma il rischio di distruggere il core nel processo è estremamente alto.

Ogni nucleo, prima di cambiare “colore”, affronta tre stadi: risveglio, intermedio ed avanzato, che sono gli stadi che il core deve passare prima di cambiare di grado. Tra lo stadio del risveglio e lo stadio intermedio, c’è un abisso in fatto di purezza e forza, così come tra intermedio e Avanzato. Ovviamente, per misurare il grado del core, esistono degli strumenti apposta. I maghi più abili sono in grado di poter dire approssimativamente il grado del core di una persona semplicemente “sentendo” il loro mana. 

2. Allenando il core, le sue dimensioni aumentano, e di conseguenza, anche il mana che una persona può contenere dentro di se.

3. Il mana aumenta sensibilmente le abilità fisiche dei possessori man mano che il core si purifica negli anni.

Oltre al nucleo, il corpo di un manipolatore di mana ha dei speciali canali, simili a delle vene, nella quale scorre il mana: Di solito, questi speciali canali, sono molto grandi nei maghi di livello avanzato. Maggiore è la dimensioni di queste speciali vene, maggiore sarà la potenza degli incantesimi.

The Chronichles of a Magic World

The Chronichles of a Magic World

Stato: In corso Tipo: Autore: Rilascio: 2022
In un magico mondo dominato da maghi e bestie sacre, un ragazzo di nome Erwin partirà per un lungo viaggio, per raggiungere il suo più grande sogno: Diventare eroe, proprio come il suo padre. Ma durante il suo viaggio, verrà messo a dura prova confrontandosi con potenti nemici, e scoprendo pezzi del suo passato... Riuscirà Erwin a raggiungere il suo obiettivo?
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